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Approvato alla Camera il “Piano casette” (mobili)

Aggiornamento 8 giugno 2014: una nota pubblicata da Lexambiente il 2 giugno 2014 Urbanistica.La novella normativa in tema di case mobili e permesso di costruire  da un lato rassicura sul fatto che “la novella normativa è ininfluente sui procedimenti amministrativi e penali in corso relativi al fenomeno dell’installazione apparentemente temporanea delle case mobili e roulotte“, dall’altro apre uno scenario ancora più inquietante, con la domanda che chiude le considerazioni: “Vuoi vedere che vi sarà un proliferare di mutamenti di destinazione d’uso urbanistica di terreni in strutture ricettive all’aperto in relazione agli obbligatori piani di protezione civile ?”

Anche Legambiente con un comunicato  ha preso posizione contro la “Decisione scellerata” chiedendo al governo di  correggere  “subito una norma che rischia di dare il via libera a abusi edilizi e speculazioni a danno del paesaggio e del turismo di qualità”*

Lunedì scorso  la Camera ha approvato il decreto Expo con  l’emendamento sulle case mobili,  grazie al voto di fiducia. Ieri  mattina (20 maggio)  sono stati votati gli ordini del giorno, tra cui quello di un gruppo di deputati PD, primo firmatario Realacci, presidente della Commissione Ambiente.

case_mobili_su_camion2

 

 

 

 

 

Ecco il testo: “nonostante alcune sentenze del TAR, del Consiglio di Stato e della Cassazione abbiano stabilito che, se l’insediamento è stabile e ha concreta incidenza sul territorio, non si possa prescindere dal rilascio di autorizzazioni urbanistico-edilizie e paesaggistiche, con il citato articolo 10-ter del provvedimento in esame, si allargano ulteriormente le maglie del Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia, con il rischio che sia favorita in tal modo l’installazione di case mobili anche in aree vincolate senza l’obbligo del permesso di costruire,   impegna il Governo , a valutare gli effetti concreti della norma così come modificata e di conseguenza a valutare l’opportunità di apportare modifiche a tutela dell’ambiente e del territorio” (Realacci, Arlotti, Mariastella Bianchi, Borghi, Braga, Bratti, Carrescia, Cominelli, Dallai, Decaro, Gadda, Ginoble, Tino Iannuzzi, Malesani, Manfredi, Mariani, Marroni, Mazzoli, Morassut, Giovanna Sanna, Ventricelli, Zardini. PD) Un intervento  decisamente possibilista, se si considera che un ODG non ha cogenza normativa. Non molto più ficcante quello di SEL “(…) impegna il Governo, a chiarire la portata della modifica introdotta con il suddetto articolo 10- ter, e ad intervenire legislativamente al fine di garantire che detta modifica non si traduca in nuovi interventi urbanisticamente rilevanti e comunque in contrasto con la necessità di una maggiore salvaguardia e tutela del nostro territorio; ad evitare scelte normative fatte di continue piccole modifiche e singoli interventi di semplificazione e «  deregulation» in ambiti sensibili e importanti quali quello urbanistico e ambientale, e che finiscono per produrre normative di settore disorganiche, non coordinate, e dannose per una politica sostenibile di governo del territorio” (Pilozzi, Zan, Nardi, Pellegrino, Zaratti, Piazzoni. SEL). In ogni caso sembra che  il Governo si sia  impegnato a escludere dal “piano casette” le coste e le zone a rischio idrogeologico e sismico, come richiesto da alcuni ODG di M5S, anche se è stato bocciato quello che voleva”impedire che l’installazione dei manufatti…possa essere realizzata in area vincolata senza i necessari permessi ex decreto legislativo 22 gennaio 2004“, (> scarica i testi di tutti gli ODG presentati sull’art. “case mobili” odg su case mobili).

Adesso sarà necessario vigilare perchè questa intenzione si traduca in norme, soprattutto a livello regionale. Carteinregola ha già scritto a tutti i Presidenti e agli assessori all’ambiente delle regioni italiane.

[Oggi su Il Fatto Quotidiano l’articolo di Tomaso Montanari “Un emendamento PD al dl casa, recepito da palazzo Chigi, consente di installare case mobili dovunque senza permessi” cita l’ (inutile) iniziativa di Carteinregola di scrivere a tutti i parlamentari] scarica l’articolo Montanari Il fatto case _Im-mobili

 

* il comunicato di Legambiente

Decreto casa. Via libera a case in legno e bungalow senza permessi in campeggi e stabilimenti balneari

Legambiente: “Decisione scellerata. Si corregga subito una norma che rischia di dare il via libera a abusi edilizi e speculazioni a danno del paesaggio e del turismo di qualità”

Con l’approvazione dell’emendamento presentato dai senatori del Pd Collina, Marcucci, Granaiola, Morgoni potranno essere realizzate case in legno, bungalow, depositi, magazzini senza alcun permesso in strutture ricettive all’aperto, quali campeggi e stabilimenti. La norma, introdotta nel Decreto Casa che oggi verrà definitivamente approvato con la fiducia, modifica le attività sottoposte a permesso di costruire.

“Questa norma apre la strada a una deregulation completa con un ampissima gamma di interventi turistici, abitativi, per servizi, che potranno essere realizzati in aree di pregio ambientale e determinare anche un grande impatto sull’offerta turistica, senza regole e controlli”, ha commentato Legambiente.

L’associazione ambientalista sottolinea come la norma sia profondamente sbagliata perché non affronta un problema di semplificazione reale che riguarderebbe camper o caravan, ma apre le porte a interventi di portata ben più ampia per ricettività permanente e per strutture abitative, magazzini, depositi che possono diventare abusi edilizi laddove non vi siano norme regionali che esplicitamente negano questi interventi. “Chiediamo al Governo – si conclude la nota di Legambiente – di intervenire subito per stralciare questa modifica alla normativa e di presentare una proposta organica che riguardi i campeggi e le strutture all’aperto”.

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Controbalzo
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Ottima segnalazione, non sapevo di questo possibile (ennesimo) abuso.

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[…] campeggi, seppure un ordine del giorno della Commissione “ambiente” della Camera dei Deputati e un altro proposto da S.E.L. impegnino il Governo a una successiva […]

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