Widgetized Section

Go to Admin » Appearance » Widgets » and move Gabfire Widget: Social into that MastheadOverlay zone

Bancarelle di Piazza Navona: queste regole funzionano a metà

articolo dal sito del  Corriere Piazza Navona

L’articolo del Corriere della sera dell’8 dicembre 2014 su Corriere.it

Dopo il “funerale della Befana”   celebrato l’anno scorso in Piazza Navona  dagli  ambulanti,  che si rifiutarono di allestire le tradizionali bancarelle per protesta contro  le nuove regole fissate da Comune, Municipio  e Soprintendenza (1),  il  Comune   ha pubblicato  la scorsa settimana un bando per assegnare i posteggi per i prossimi dieci anni (2). Con dei  miglioramenti – il numero viene ancora ridotto, la concessione degli spazi e le dimensioni delle strutture meglio regolamentate (3), ma con dei criteri per i punteggi che, come approfondito dal blog romafaschifo,  escludono l’ingresso a nuovi soggetti che non siano già ambulanti e senza  grandi garanzie di un significativo miglioramento della qualità della merce in vendita. In calce un approfondimento di Nathalie Naim, consigliera del I Municipio.

Sicuramente rispetto alla situazione che per anni ha permesso che  una piazza storica di Roma durante le feste natalizie  si riempisse di bancarelle scalcagnate con vendita di ciarpame di ogni genere, oltretutto spesso poco natalizio, e con operatori che potevano avere anche 4-5 banchi, un passo avanti nel rispetto delle regole c’è stato. Ma non abbiamo raggiunto neanche stavolta quel livello   che in altre città italiane ed europee è applicato   da anni e che da noi sembra o chissà quale irraggiungibile  conquista. Come  un bando che rispetti davvero  i criteri della concorrenza – sempre troppo  invocati  e sempre poco applicati -,  che valorizzi  un’offerta di qualità – ci troviamo in una delle piazze  più belle del mondo – e che magari offra  un’opportunità a tante nuove realtà giovanili che cercano  faticosamente una strada. Invece, come  fa notare Romafaschifo,  in base ai requisiti richiesti dal  bando”sono ammessi  esclusivamente i titolari di autorizzazione di commercio su aree pubbliche alla data di pubblicazione dell’avviso. Ovvero possono partecipare soltanto coloro che al 30 settembre, cioè ieri, avevano una licenza da bancarellaro“;  questo, si  sottolinea,  “limita fortemente la concorrenza: per quale motivo una grande pasticceria romana o un fornaio d’eccellenza non dovrebbe avere  titolo per  vincere un banco a Piazza Navona e un ambulante  che vende mutande o acqua minerale sì? E soprattutto perché questo vale per le postazioni commerciali, ma non per le postazioni artigianali? “. Arrivando alla conclusione che si tratti di  un “bando costruito su misura per chi c’era già. Per non fare entrare nessuno di nuovo. Per non cambiare nulla e per precludere la piazza ad un’offerta commerciale che sarebbe degna di lei“. Ed effettivamente i parametri che assegnano  il punteggio per la qualità non sono molto stringenti:

  • di porre in vendita, almeno in misura pari al 50% della merce venduta, prodotti biologici e/o prodotti senza glutine – ai sensi della normativa vigente – e/o prodotti tipici locali e regionali con l’indicazione della provenienza (per il settore alimentare), e prodotti naturali e/o riciclati (per il settore non alimentare);

Commenta Romafaschifo:  “E’ evidente che tutti possono dichiarare di avere questi requisiti: non importa la tua storia, la tua rassegna stampa, i punteggi che hai nelle guide gastronomiche, la qualità oggettiva delle tue materie prime e dei tuoi fornitori, il fatto che sei invitato in manifestazioni di livello. Niente di tutto questo ha valore per chi ha scritto il bando. Se arriva Alain Ducasse con la sua pasticceria, se arriva Fouchon o arriva Pierre Hermé (il bando è aperto a tutta Europa) non viene valutata la loro storia di brand di assoluta qualità planetaria, ma solo se portano roba bio, roba per celiaci e roba “regionale”. Cose che tutti sono in grado di fare.”

Dopo  un acceso  dibattito e  molte  polemiche sollevate anche dalle  categorie di settore, che ha comportato alcune modifiche al testo, il limite della licenza da ambulante è rimasto (3). A noi non resta che prenderci l’impegno di  verificare sul campo, a tempo debito, se gli operatori selezionati rispetteranno i requisiti richiesti. (AMBM)

Approfondimento della Consigliera del I Municipio Nathalie Naim

I criteri contenuti nel bando [relativi all’anzianità NDR] che non garantiscono un completo rinnovamento rispetto al passato e che danno vantaggio a chi già aveva il banco, sono imposti da norme di stato e regionali che hanno traviato, in modo a mio avviso inaccettabile,  le leggi europee e di stato sulla libera concorrenza;  tuttavia  questo bando,  grazie alle prescrizioni contenute –   concordate con le soprintendenze –  molto più restrittive rispetto al passato e più rispettose della piazza monumentale, migliorerà sicuramente e di molto la festa di Piazza Navona rispetto alle precedenti edizioni.
L’Europa nel 2006  ha emanato una direttiva secondo la quale deve essere garantita la libera concorrenza nelle attività commerciali in particolare per quanto riguarda il commercio su area pubblica, in quanto, essendo il suolo pubblico una risorsa limitata, deve essere data la stesa possibilità a tutti di accerdervi, anche soggetti  di altri paesi europei, prevedendo dei tempi limitati delle concessioni e l’assegnazione degli spazi  tramite bandi  pubblici, che nei criteri tengano conto solo del pubblico interesse, quale ad esempio la tutela dei beni culturali,  e non accordino alcun vantaggio al prestatore uscente, cioè  a chi  aveva già quello spazio. La  direttiva è stata recepita dal decreto legislativo n 59 del 2010,  il quale affidava la competenza di stilare i criteri alla Conferenza Unificata Stato Regioni,  che  si è tenuta nel 2012 .  Le Regioni hanno inteso soprattutto tutelare gli interessi delle varie categorie di operatoti del commercio su area pubblica. Hanno così ottenuto di deformare  le prescrizioni impartite, prevedendo dei criteri che assegnassero una cospicua percentuale nel punteggio, sotto forma di “professionalità” ma intesa come “anzianità”, a chi il posteggio già l’aveva in quel preciso punto  o fiera, e hanno poi previsto un lasso di tempo per la concessione fino a 12 anni.   La Regione Lazio ha poi recentemente  fatto propri  questi criteri e prescrizioni, rendendoli ancora maggiormente protettivi per gli operatori attuali.  Io già dal 2012  ho reso nota la questione, ma un consigliere del municipio  può fare poco per norme  dello  stato o della regione.
Gli uffici del municipio  nello  stilare il bando non possono fare altro che applicare quanto stabilito dalle normative di rango superiore.  Mentre la Regione aveva stabilito 12 anni, il Municipio ne ha previsti 1,  rifacendosi alla conferenza unificata stato-regioni, anche se bisogna conisderare  l’ investimento degli operatori per il nuovo banco tipo. Inoltre,  a garanzia di un certo ricambio,  c’è la prescrizione che lo stesso operatore, anche se uscente, non può avere più di due banchi, nei bandi passati alcuni ne aveva o cinque o sei.
La rivoluzione di questo bando è consistita nel ridisegnare con la Soprintendenza gli allestimenti, riducendo moltissimo l’ingombro dei banchi, che avranno un nuovo aspetto e saranno tutti uguali:  sono stati dimezzati nella quantità e nelle dimensioni. Infatti  le vecchie edizioni (dal 2002)   prevedevano 115  banchi di m4x4 ,  ora saranno 60 di soli  mt 2,5 x 3.   Anche rivedendo le merce: quasi la metà dei banchi ospiterà  i prodotti di attività ‘artigianali, mentre prima questi erano per lo più commerciali,  si prevedono  6 banchi per attività culturali per i bambini e teatro di burattini, e si esclude  tutta una serie di merceologie (bigiotteria, quadri, porchetta, soprammobili-souvenirs ecc),  prevedendo solo merci natalizie quali addobbi per  gli alberi e libri per bambini dolciumi e giocattoli.
Nathalie Naim (consigliere municipio I lista civica marino)

Leggi l’articolo di Romafaschifo

Il video di Il corriere.it della manifestazione/funerale degli ambulanti in piazza Navona l’8 dicembre 2014

> vai alla pagina con il Bando sul sito del Comune di Roma

Municipio Roma I Centro, con D.D. n.3407 del 30 settembre 2015, autorizza lo svolgimento della fiera denominata “Festa della Befana di Piazza Navona” per le edizioni 2015 / 2014, che si svolgerà nel periodo 6 dicembre – 6 gennaio di ciascun anno, con termine definitivo il 6 gennaio 2015.

Tutte le prescrizioni relative alle strutture e alle merceologie, oltre a quelle generali riferite alla manifestazione sono riportate riportate negli allegati sotto elencati che formano parte integrante della determinazione dirigenziale n.3407.

D.D. n.3407/2015  –  A1) Avviso attività su area pubblica 

A2) Avviso attività artigianali  –  A3) Avviso attività varie

A4) Avviso Teatro dei Burattini  –  All.A) Planimetria 

All.B) Relazione Tecnica Planimetria  –  All.C) Banco Tipo

All.C) Progetto Chiosco

 

(1) vedi nostro articolo: Festa della Befana a Piazza Navona: una questione di regole del 20 novembre 2014

(2) scarica il bando BandoBefana2015_A1_areapubblica

(3) Le  postazioni diventano 66 “contro le 72 che erano state previste lo scorso anno e le 115 delle passate edizioni;di cui 20per la vendita di prodotti artigianali, 28 commerciali, 6 dedicati alle attività per bambini e 12 agli spettacoli viaggianti. Gli stand dovranno essere di due metri e mezzo per tre mentre lo scorso anno arrivavano fino a 4 metri. http://roma.repubblica.it/cronaca/2015/09/30/news/rivoluzione_a_piazza_navona_la_befana_sara_bio_i_banchi_dimezzati-123958423/

(4) vedi il successivo articolo di Romafaschifo dle 6 ottobre 2015  http://www.romafaschifo.com/2015/10/scandalo-piazza-navona-si-muovono.html

0 0 votes
Article Rating
Subscribe
Notificami
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments