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Lo storico Palazzo Nardini non fa più parte del nostro patrimonio. Chi l’ha deciso?

palazzo Nardini da cosi a cosiPubblichiamo una lettera aperta  delle  associazioni  – anche Carteinregola – che da tempo chiedevano che Palazzo Nardini fosse  restaurato e destinato  a funzioni culturali pubbliche, dopo la notizia della  sua cessione da parte della Regione Lazio  a un fondo immobiliare, per trasformarlo in un albergo o in appartamenti di lusso. E  sul sito di Investinitalyrealestate sull’immagine del palazzo è già stata sovrapposta la fascetta “aggiudicato” come nelle vetrine delle agenzie immobiliari di periferia. Un’immagine triste, che è anche parabola del progressivo impoverimento  del nostro patrimonio collettivo e del destino di tanti edifici storici, che dopo un periodo di abbandono finiscono con il passare in mani private.

Palazzo Nardini, un grande edificio quattrocentesco dietro piazza Navona  –  precisamente in via del Governo Vecchio n. 39  – costituisce uno dei non molti esempi nobili di edilizia del primo Rinascimento rimasti a Roma. Fu sede per secoli del Governo della città, poi Pretura, indi Casa delle donne e infine abbandonato a se stesso. Anche perché la sua titolarità era incerta nel passaggio dagli enti ospedalieri alla Regione; quando  si è  finalmente  stabilito che  apparteneva alla Regione Lazio, con l’intervento della Soprintendenza ai Beni Architettonici, anni fa sono stati effettuati lavori per rifacimento dei tetti,  in alcuni punti pericolosamente sfondati ( la struttura del palazzo era ed è rimasta  ancora sana). Durante quei lavori sono stati scoperti, dall’allora soprintendente Di Paola, interessanti affreschi, probabilmente di fine ‘400: una fascia che corre, in alto, tutt’attorno ad una sala del piano nobile con pitture di genere conviviale.

Negli anni è stato oggetto di diversi progetti per una sua destinazione culturale. Durante la Giunta Vetere si era pensato di allogarvi l’Archivio Storico

Buongiorno Regione 19 febbraio 2014

Buongiorno Regione 19 febbraio 2014

Capitolino, e, in tempi più recenti, la Biblioteca di Archeologia e Storia dell’Arte, oggi divisa fra Palazzo Venezia e il Collegio Romano.  Da anni  intellettuali e cittadini, associazioni e comitati lanciano appelli alla Regione Lazio e al MIBACT perchè il palazzo sia restaurato e restituito alla città. Nel febbraio 2014, in occasione  dell’ennesimo appello, molti dei firmatari della lettera inviata oggi si sono trovati davanti alle telecamere di Buongiorno Regione, a chiedere ancora una volta interventi e rassicurazioni delle istituzioni. Inutilmente. Un altro pezzo di città pubblica sarà  inghiottita dagli investimenti privati e sottratta a quelli che verranno dopo di noi. (AMBM)

La lettera – 12  gennaio 2018

 Chi ha autorizzato al MiBAC la vendita in saldo dello storico Palazzo Nardini?

In un silenzio quasi generale la Regione Lazio, proprietaria dello storico edificio di via del Governo Vecchio, ottiene dal Ministero per i Beni Culturali l’autorizzazione a mettere sul mercato Palazzo Nardini, cioè il Palazzo del Governatore datato 1474-77. Vale a dire uno dei rari esempi sopravvissuti a Roma di architettura civile quattrocentesca. Il Rinascimento viene tranquillamente messo all’asta come scampolo dall’intesa MiBac-Regione per una cifra ridicola, 18 milioni di euro, rispetto a valutazioni triple di qualche anno fa. Il passaggio alla società Invimit, presieduta da Elisabetta Spitz Follini, già direttrice del Demanio, è malauguratamente avvenuto e quindi Palazzo Nardini si può considerare privatizzato.

Una storia incredibile. Eppure anni fa, la stessa Regione Lazio, presidente Piero Marrazzo, assessore alla Cultura, Giulia Rodano, aveva investito, altri tempi, 6 milioni di euro nel rifacimento totale dei tetti salvando l’immobile dalla completa rovina e il ministro per i Beni Culturali Massimo Bray aveva ipotizzato uno scambio Regione-Stato per utilizzare Palazzo Nardini quale sede di attività culturali. Il Palazzo del Governatore infatti è certamente degradato nella facciata e nel portale da un lungo abbandono, ma l’interno, a parte i vetri rotti, è decisamente sano nelle strutture. La stessa Invitim lo definisce infatti “quasi interamente restaurato”. Di più: anni fa l’allora soprintendente Roberto Di Paola, altri tempi, si era attivamente interessato ad esso scoprendo, fra l’altro, un fascione di affreschi conviviali di fine ‘400. Insomma, perché Stato e Regione devono consegnare per quattro soldi al solito Emiro o ad un Fondo di investimento speculativo straniero questo autentico e raro “gioiello” di fine ‘400.? Siamo già ai “saldi” del patrimonio storico-artistico della Capitale? Una vergogna. Come cittadini, esigiamo che il MiBac faccia subito conoscere la motivazione con la quale il soprintendente ha autorizzato la privatizzazione e quindi la vendita sul mercato del bel Palazzo Nardini, un pezzo tuttora importante della storia di Roma

Associazione Ranuccio Bianchi Bandinelli, Vezio De Lucia, presidente

Roma Nuovo Secolo, Carlo Troilo, presidente

Comitato per la Bellezza, Paolo Berdini

Carteinregola, Anna Maria Bianchi, presidente

Comitati residenti città storica ,Gaia Pallottino, coordinatrice

In calce l’annuncio dal sito http://www.investinitalyrealestate.com/it/property/palazzo-nardini/

sito investinitaly palazzo nardini Schermata 2018-01-12 alle 21.07.20

sito investinitaly palazzo nardini Schermata 2018-01-12 alle 21.10.52sito investinitaly palazzo nardini Schermata 2018-01-12 alle 21.10.45

Zingaretti repubblica villa nardini 9 gennaio 2018 (1) La Repubblica 9 gennaio 2018 Palazzo Nardini va in saldo “Base d’asta a 18 milioni” http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2018/01/09/palazzo-nardini-va-in-saldo-base-dasta-a-18-milioniRoma05.html

Vedi anche la lettera di Zingaretti a Repubblica  del 9 gennaio 2017 scarica Zingaretti repubblica villa nardini 9 gennaio 2018

 

vedi  l’APPELLO La  Regione Lazio e Ministero non possono più tacere. Il Palazzo del Governatore rischia la rovina*del febbraio 2014, rilanciato anche da un servizio di Buongiorno Regione:

nardini 1> vai alla scheda con la vicenda e le richieste del Comitato per la Bellezza

Vedi anche:

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Palazzo Nardini in rovinaaggiornamenti del 25 aprile 2014 (dal Comitato per la Bellezza) La pacifica, temporanea occupazione di Palazzo Nardini da parte dei Comitati per il diritto alla casa come bene comune ha…

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