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Patate bollenti – Fabio Alberti (candidato Sinistra x Roma)

fabio alberti da sitoLe risposte di  Fabio Alberti candidato al consiglio comunale  nella lista Sinistra X Roma Fassina Sindaco ( 27 MAGGIO)

> vai alle 12 domande “Patate bollenti”

Premetto che non sono onniscente e quindi ci sono argomenti di cui non conosco i dettagli e sui quali posso quindi esprimere solo un orientamento di massima.

1) Progetti urbani precedenti

  • Stadio della Roma a Tor di Valle
  • Non di stadio si tratta, ma di un “business park” con tre grattacieli e uno stadio come foglia di fico in area a rischio idrogeologico: il progetto va abbandonato. Se fosse effettivamente necessario un nuovo stadio va individuata un’area adeguatamente servita da trasporti e già destinata dalle previsioni di piano. Ma di solo stadio si deve trattare.
  • Progetto Flaminio – Città della Scienza 
  • Ex caserme:
  • Ex rimesse ATAC:
  • L’insieme delle caserme dismesse, forti trincerati e ex rimesse Atac deve costituire occasione per interventi di rigenerazione urbana e di ricucitura dei tessuti attraverso interventi pubblici volti a rispondere a bisogni abitativi, culturali e di socialità della cittadinanza. La destinazione di ogni singolo episodio in un quadro pianificatorio più ampio va definito attraverso una procedura partecipata finalizzata alla individuazione delle destinazioni e non ad avallare scelte già di fatto compiute.
  • Prolungamento Metro B a Casal Monastero 
  • Il prolungamento della B va realizzato sul percorso originario e finanziato con fondi pubblici.
  • Print – programmi integrati
  • Roma è ormai dotata di volumetrie sufficienti a contenere i propri bisogni abitativi e l’insieme delle proprie attività. Non c’è quindi motivo di intraprendere ulteriori progetti edificatori. In questo senso lo stesso PRG andrebbe rivisto riducendo la previsione di cubature. Occorre invece una attività ampia di riqualificazione del costruito, innanzitutto per un efficientamente energetico che risponda agli obiettivi di contenimento del cambio climatico.
  • Progetto Fori:
  • Il progetto fori di Petroselli è tutt’ora valido
  • Piano Regolatore Generale:
  • Occorre una variante generale del piano regolatore finalizzata a ridurre le cubature previste e a stabilire una volta per tutte i limiti della città. Va eliminato lo strumento delle compensazioni e il concetto di jus aedificandi impropriamente inserito nel piano attuale con riferimento anche alle previsioni in essere. Vanno rinforzate le tutele della città costruita con riferimento anche alla difesa delle destinazioni (vedi ad esempio vincolo ex cinema ad attività culturali-educative-ricreative, negozi storici, ecc). Va affrontato il nodo della residenza nella città storica attualmente sottoposta a una pressione da parte di attività turistiche e terziarie e residenzialità di lusso che sta modificando  il tessuto sociale

2) Olimpiadi:

l‘esperienza di molte città ormai dimostra che le olimpiadi, ed in generale lo sviluppo basato sui grandi eventi, lasciano dietro di sè troppi problemi non risolti e debiti. Roma non ha bisogno di olimpiadi. In ogni caso nessuna decisione definitiva deve essere presa senza una consultazione referendaria che permetta ai cittadini di decidere se investire nelle olimpiadi o in interventi di altro genere.

3) Piano Urbano Parcheggi:

Il Piano Urbano parcheggi va drasticamente rivisto nell’ambito di un piano della mobilità e non sulla base delle proposte dei privati. Conseguentemente vanno cancellate le previsioni non necessarie e i parcheggi residui vanno realizzati con intervento pubblico. Qualora ciò non si rendesse possibile la concessione andrebbe sottoposta a gara.

4) Punti Verde Qualità.

Una sanatoria non è pensabile. Occorre una svolta nei rapporti con i concessionari. In generale, anche per i piani di zona e le convenzioni urbanistiche, il mancato rispetto degli obblighi delle convenzioni deve portare alla revoca delle stesse, la politica di riduzione del danno non fa che creare ulteriori danni futuri. I PVQ non realizzati vanno sospesi.

5) Piani di Zona.

Nei piani di zona occorre riportare legalità. L’attività di verifica va continuata e a fronte di verifica del mancato rispetto degli obblighi deve portare alla revoca delle convenzioni urbanistiche e all’incameramento dei beni al patrimonio pubblico salvaguardando i diritti degli acquirenti. 

6) Proprietà pubbliche.

La delibere 140 va riscritta. Il patrimonio edilizio pubblico non va venduto, ma va utilizzato per rispondere alle esigenze della città. Sia abitative che di spazi pubblici per la cultura, il sociale, la socialità e va utilizzato per facilitare l’attività e lo sviluppo della cittadinanza attiva riconoscendo la valenza pubblica delle attività che si svolgono. 

7) Poteri speciali.

Basta commissari (anche per il debito)

8) Per la tutela del verde urbano.

Il lavoro fatto per la definizione del regolamento del verde non va buttato, occorre dargli continuità per giungere rapidamente alla approvazione.

9) Partecipazione dei cittadini

Occorre distinguere partecipazione e consultazione. Anche nella cosiddetta partecipazione urbanistica oggi ci si limita alla consultazione. Occorre che la partecipazione avvenga al momento della formazione della decisione e non soltanto per asseverarla o al più per modificarla in parte. Occorre individuare, in particolare per quanto riguarda la gestione dei beni comuni, forme di codecisione. Va introdotta la possibilità di consultazione referendaria sulle delibere di iniziativa popolare non adottate. Vanno introdotte funzioni di controllo da parte della cittadinanza attiva sulle aziende pubbliche che affianchino il controllo analogo del comune. Per facilitare la partecipazione dei cittadini alle scelte di bilancio va innanzitutto redatto il bilancio comunale in forme leggibili.

10) Procedure trasparenti 

L’obiettivo deve essere la trasparenza totale.  E va perseguito anche con il progressivo passaggio ad un amministrazione paperless dove tutti i documenti possano essere in linea anche nel processo di loro formazione. Ciò non vale solo per i provvedimenti degli organi politici, ma anche per quelli dirigenziali e per gli atti di gara salvo che la loro pubblicazione sia espressamente vietata da norme di legge.

11) Per una corretta gestione dei rifiuti urbani.

Nella gestione dei rifiuti si deve passare dagli obiettivi di raccolta differenziata agli obiettivi di riuso, riciclo e recupero. Va cambiata la mission di Ama che da semplice spazzino deve diventare hub industriale per la filiera delle tre R, incentivando anche iniziative imprenditoriali private, con l’obiettivo rifiuti zero. Fondamentale l’introduzione della tariffazione legata alla quantità di indifferenziato conferito. Va fatta emergere e legalizzata l’attività spontanea di recupero svolta da alcune comunità.

12) Per la tutela e il rilancio dei mercati rionali

I mercati rionali possono svolgere un ruolo importante nel miglioramento della qualità dell’alimentazione e nella socialità, ma per far questo occorre innanzitutto che restino pubblici. Vanno rilanciati ampliandone le funzioni anche come luoghi di incontro e socialità e costruendo una filiera virtuosa che li colleghi al territorio agricolo della capitale, incentivando l’offerta di cibo di qualità a prezzi contenuti (biologico ma non solo) e a kmzero. Si può pensare ad un marchio.  

13) Il debito di Roma capitale

Questa domanda non è stata formulata, ma è fondamentale. Il debito di Roma Capitale va ristrutturato a partire dalla ricontrattazione degli alti interessi attualmente corrisposti a Cassa depositi e prestiti e altre banche che costano alla collettività oltre 200 milioni l’anno. Va indagata anche la sua composizione, ad esempio facendo luce sui motivi del lievitare dei costi degli espropri di aree per pubblica utilità, che attualmente pesano sul debito di Roma per oltre 1 miliardo

Fabio Alberti  candidato al consiglio comunale  nella lista Sinistra X Roma Fassina Sindaco

NOTA DI CARTEINREGOLA: la domanda sul bilancio  non è stata formulata perchè pur essendo una “patata bollente”è un tema su cui  i candidati Sindaco si sono espressi più volte, mentre ci premeva formaulare domande mai avanzate