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Fuoridalpantano – diario da una città ammalata

Marino MAXXI luglio 2015 IMG_292731 agosto 2015 Il grande Teatro ed il capro espiatorio di Paolo Gelsomini*: per un rinascita morale di Roma non basterà  il Prefetto Gabrielli e soprattutto non servirà l’ipocrita caccia a Marino,  indicato come unico colpevole di una situazione allo sbando da anni nel silenzio generale.

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Il sito di Repubblica che ripropone l'articolo pubblicato sull'edizione cartacea

Il sito di Repubblica che ripropone l’articolo pubblicato sull’edizione cartacea

26 agosto 2015 REPUBBLICA VS SINDACO: SBATTI IL MOSTRO MARINO IN PRIMA PAGINA di Anna Maria Bianchi Missaglia

Il quotidiano La Repubblica  il 25 agosto ha dedicato un lungo articolo  al Sindaco Marino,  su una  pagina nazionale,  a firma di una delle sue penne più prestigiose, Francesco Merlo. Un giornalista  che più volte abbiamo apprezzato e rilanciato per le sue ficcanti e documentate inchieste sui mali della Capitale, che questa volta invece impiega ben  1158 parole per illustrare  un’unica  tesi:  il Sindaco avrebbe dovuto essere a Roma durante il Consiglio dei Ministri odierno in cui si decidono questioni importanti per la città. Considerazione fuori luogo – il Sindaco non avrebbe nè potuto nè dovuto partecipare alla riunione del  Governo in cui si decide se Roma vada sciolta per Mafia – che si poteva comunque risolvere in un trafiletto e che invece è stata  gonfiata come un soufflé,  per ribadire, con mille paragoni derisori,  che il Sindaco di Roma è una nullità.  Spazio e verve giornalistica che forse, di questi tempi, avrebbero potuto essere meglio  impiegati  per denunce o analisi  più urgenti, o anche per criticare  Ignazio Marino.  Però  come fanno normalmente  i giornalisti come Merlo, attaccando le scelte, le omissioni, le lentezze di Marino come Sindaco,  con  fatti ed esempi,  e non attaccandolo come  persona, oltretutto  per motivi davvero pretestuosi. E mai come di questi tempi noi  cittadini avremmo bisogno di poter contare su un giornalismo serio che aiuti la gente a sapere, a  capire e a ragionare.  Il gossip  velenoso che sfruculia  il  malcontento senza speranza lasciamolo da parte . E magari facciamo qualche domanda scomoda sul Consiglio dei Ministri del Giubileo anche al Governo. Sul  perchè le decisioni siano slittate da aprile a fine agosto. Sul perchè si usino strumenti normativi impropri – un provvedimento che riguarda poteri di deroga per “l’emergenza traffico e mobilità” utilizzato per lo sfalcio dell’erba dei parchi, la raccolta rifiuti e il decoro urbano – e soprattutto perchè i costi dell’accoglienza di 33 milioni di pellegrini che accorreranno per il Giubileo, anzichè essere affrontati da tutto il Paese, debbano gravare solo sui cittadini romani. > leggi l’articolo

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Titoli metro10 luglio 2015 SE QUESTO E’ GIORNALISMO: LA TRAGEDIA DELLA METRO USATA  CONTRO IL SINDACO MARINO di Anna Maria Bianchi Missaglia

Che questa città sia sprofondata in una situazione da cui è difficile vedere decisive vie d’uscita è la verità, soprattutto perchè ha cominciato ad affondare da tanti anni, già da quando si ammantava dei lustrini del “Modello Roma”. Ed è anche vero che troppo spesso non  sembra bastare  la buona volontà di chi sta cercando di portarla fuori dal pantano, anche perchè ancora incagliato tra lacci e lacciuoli che vengono da lontano (solo il  9 luglio, e dopo la relazione del prefetto Gabrielli, lascia il suo posto il segretario generale nominato da Alemanno).
Ma usare una terribile disgrazia come la morte del piccolo Marco per dar fuoco alle polveri contro il Sindaco Marino è indegno.
Insegnano gli sceneggiatori americani che la vera anima di un personaggio la si scopre quando è sotto pressione, quando deve reagire a qualcosa che lo mette a dura prova. Questo vale per il Sindaco, che davanti a una città allo stremo dovrà dimostrare quanto vale ai suoi cittadini. Ma vale anche per i cittadini, i politici e i giornalisti. Che dovranno dimostrare se hanno davvero a cuore il bene di tutti, da raggiungere attraverso un cambiamento profondo che richiede impegno e ragionamento, o se sono solo capaci di dare la stura alla parte più irrazionale e individualista (i cittadini) o, ancora peggio, di sfruculiare la parte più irrazionale e meschina dei cittadini per i propri scopi (certi giornalisti e certi politici)  AMBM annaemmebi@gmail.com (leggi anche giornalettismo 10 luglio
Il tristissimo titolo di Libero sul bimbo morto nella metro a Roma di Maddalena Balacco )

25 giugno La testimonianza: non rinnovo la tessera del PD (giugno 2012) L’iniziativa di Fabrizio Barca ed una lettera premonitrice di tre anni fa di Paolo Gelsomini (Progetto Celio, Residenti città storica, Carteinregola)Le vicende legate alla verifica dello stato di salute dei circoli romani del PD portata avanti da Fabrizio Barca sono implicitamente una denuncia del progressivo snaturamento di questo Partito che è stato la causa principale non solo di quel modo privatistico e correntizio di gestire molti circoli ma anche della  incerta e poco coesa amministrazione capitolina che ha di fatto indebolito il Sindaco, frenato le azioni più incisive e coraggiose ed aperto di fatto la strada ad infiltrazioni mafiose ed a gestioni della cosa pubblica poco chiare… (>leggi tutto)

Repubblica 25 giugno 2015 Marino in trincea: “Non mi cacciate neanche coi cannoni” Il personaggio. “In politica vale la regola che se sei di qualcuno ti attaccano, se non sei di nessuno ti ammazzano. Io non mi farò ammazzare” di CONCITA DE GREGORIO (> leggi articolo)

24 giugno Via Marino per spartirsi Roma?di Claudio Lombardi (Carteinregola) (Civico Lab) Almeno un merito “Mafia Capitale” lo sta avendo. Tutto il marciume del “mondo di mezzo” dove le differenze si cancellano e ci si incontra sulla spartizione dei soldi e dei beni pubblici, pur se già conosciuto o intuito, sembra acquistare il senso nuovo di una minaccia alla nostra stabilità. La politica in mano alle bande e ai gruppi di saccheggiatori ci fa paura perché ci cala in un mondo di incertezze e di arbitrio nel quale una massa di sudditi soggiace alle prepotenze dei più forti (> leggi tutto)

21 giugno 2015 La città legale senza trasparenza e partecipazione apre alla città illegale

La città legale senza trasparenza e partecipazione apre alla città illegaledi Paolo Gelsomini (Progetto Celio, Coord. Residenti Città Storica, Carteinregola) Lasciamo un attimo da parte lo scenario malavitoso di Mafia Capitale ed analizziamo i comportamenti sociali di quella città legale ma ineguale, costituita cioè da cittadini legalmente… (> leggi tutto)

20 giugno 2015 Barca di Noè di Anna Maria Bianchi Missaglia (Carteinregola)
Proponiamo il video dell’intervento e alcune riflessioni sulla relazione finale dell’indagine di Fabrizio Barca sui circoli PD della Capitale* presentata il 19 giugno alla Festa dell’Unità (> leggi tutto)

16 giugno 2015 “Mafia Capitale” o della caduta dal pero

“Mafia Capitale” o della caduta dal pero(da Abitare a Roma ) Per la rinascita politica e morale della sinistra a Roma. Le radici politiche di una degenerazione annunciata. di Aldo Pirone (Comunità territoriale VII Municipio,Carteinregola) (> leggi tutto)

(da Repubblica 15 giugno 2015) Soldi, corruzione, potere: tutto in cinque regole. Così è finito il Pd romano Nel partito capitolino c’è un filo trasversale che lega le correnti. Ma tutto nasce con la vittoria di Alemanno di CONCITA DE GREGORIOROMA – L’incredibile e triste storia del Pd romano, a raccontarla a chi vive per esempio a Gallarate o Ragusa e di Mirko Coratti e Daniele Ozzimo non ha mai sentito parlare, si riduce ad una pozza di reciproci risentimenti, ritorsioni e ricatti fra i per così dire vertici – qui di alto non c’è nulla, solo alcuni conti in banca  –  del piccolo potere politico locale a cui è sfuggito di mano un poderoso gioco di ruolo. Il cui obiettivo, come in ogni gioco, è quello di conquistare il potere con ogni mezzo. Lecito e illecito, in questo caso. Dell’illecito si occupano con grande solerzia le procure. Ci sono i reati, i guerci e gli infiltrati, gli sprovveduti e i lestofanti. Poi c’è un sistema politico  –  il campo di gioco  –  che non è molto diverso da quello di tanti altri luoghi che non sono Roma, un sistema collaudato su base nazionale. Cambiano i nomi, ma le regole sono quelle. Cinque, le regole. Tre i livelli di difficoltà. Vediamoli (> leggi l’articolo)

8 GIUGNO 2015: L’intervento del Sindaco Marino alla Direzione del Partito Democratico

IL PD CAPITOLINO SUONA SEMPRE LA STESSA MUSICA Nell’intervista su Repubblica Roma di oggi il capogruppo PD in Campidoglio Fabrizio Panecaldo auspica che “Giunta e Consiglio lavorino più insieme“, ricorda che “le delibere sono atti che partono da lontano: dagli uffici che li scrivono, dalla giunta che li approva, per poi passare in commissione e infine in aula” e chiede al Sindaco di rinnovare la stima (alla maggioranza capitolina NDR) per “supportare la volontà di continuare” aggiungendo “dobbiamo tornare a funzionare come un’orchestra, non ci può essere solo il tamburo che suona la Giunta”. Quello che è certo è che, qualunque cosa succeda, il PD suona sempre la stessa musica. Quanto alla possibilità che i consiglieri citati nelle carte delle intercettazioni facciano un passo indietro, Panecaldo non ha dubbi: “se l’avviso di garanzia non è un avviso di condanna, figuriamoci chi nemmeno lo ha ricevuto. Non credo che accadrà mai“. > leggi l’articolo

C’E CHI DICE NO, e dimostra quanto sia ingiusto, oltre che controproducente,  fare di  tutta la pubblica amministrazione capitolina uno stesso fascio  Corriere della sera 8 giugno 2015 Mafia Capitale: Barletta, il dirigente onesto e il «no» a Buzzi Un dipendente del Dipartimento Politiche Sociali che però ha perso la battaglia

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