Lunedi 27 aprile alle 15 il sindaco di Roma Ignazio Marino, il presidente di Cassa Depositi e Prestiti Franco Bassanini, l’assessore alla trasformazione urbana, Giovanni Caudo, Marco Sangiorgio e Vladimiro Ceci, rispettivamente direttore generale e presidente di Cdp Investimenti Sgr e il direttore Social Housing Paola Delmonte, illustreranno, presso la Sala delle Bandiere in Campidoglio, i primi risultati e gli obiettivi della collaborazione avviata fra l’Amministrazione capitolina e la Sgr di Cassa depositi e prestiti sulle politiche abitative, con la quale Roma aderisce al programma del Fondo Investimenti per l’Abitare dedicato al social housing.

A sette mesi dalla firma del protocollo d’intesa fra Roma e Cdp Investimenti Sgr, entra nella fase operativa il programma di alloggi sociali destinato a quei ceti che proprio il problema della casa mette in difficoltà e a rischio di impoverimento. Impiegati e giovani coppie, anziani soli, famiglie all’interno delle quali vi sono persone non autosufficienti, studenti e lavoratori che cercano un alloggio per il periodo di studio o di lavoro, separati e divorziati, mamme sole con bambini. Si tratta di quelle persone e famiglie troppo ricche per le graduatorie delle case popolari ma troppo povere per trovare sul libero mercato soluzione al problema abitativo.

Il Fondo Investimenti per l’Abitare gestito da Cdp Investimenti Sgr è operativo dal 2010 con il compito di investire due miliardi di euro in progetti di social housing, di cui un miliardo e mezzo già allocato su iniziative distribuite su tutto il territorio nazionale. Finalmente, anche Roma e gli operatori privati del settore sono in grado di accedere a questo programma innovativo.
Per Roma sono già stati deliberati da Cdp Investimenti Sgr interventi per un ammontare di 65 milioni di euro e altri investimenti sono in fase istruttoria, con l’obiettivo di allocare entro l’anno circa 190 milioni di euro per quasi 2.000 alloggi distribuiti in diversi Municipi della città. Gli interventi più significativi, deliberati o in fase di analisi, proposti da privati o dall’Amministrazione Capitolina, riguardano la Collina della Muratella promosso dal Gruppo Toti (350 alloggi), una serie di interventi sviluppati da cooperative aderenti a Legacoop Abitanti, il nuovo insediamento di Santa Palomba (l’intervento quantitativamente più importante con quasi 1000 alloggi), alcune nuove centralità (quale per esempio quella della Massimina).
Gli alloggi saranno offerti prevalentemente in locazione a canoni calmierati e, ma in percentuale minore, in vendita convenzionata.
Le nuove costruzioni saranno realizzate tutte nell’ambito del PRG, senza ulteriore consumo di suolo.
Gli interventi saranno caratterizzati da programmi di gestione sociale innovativi. Ai cittadini che hanno i requisiti per accedere al programma di social housing verrà chiesto di partecipare alla definizione e alla manutenzione dei servizi di cui dotare gli insediamenti, dalla gestione degli spazi comuni alle lavanderie, a spazi di co-working, al car sharing, alle attrezzature di gioco per bambini negli spazi verdi.

Nell’ambito dello stesso protocollo, Roma Capitale e Cdp Investimenti Sgr stanno portando avanti anche il programma delle case per studenti e delle residenze temporanee per giovani e lavoratori non residenti. Sono in fase di valutazione i siti, alcuni individuati anche in collaborazione con le università pubbliche romane.

Si completa così la terza linea di intervento dell’assessorato alla trasformazione urbana a sostegno delle politiche abitative (già oggetto di una comunicazione programmatica nell’ottobre del 2013), quella che prevede di finanziare con attese di rendimento calmierato l’incremento dell’offerta di alloggi in affitto e in proprietà a costi accessibili. L’intervento illustrato oggi, in collaborazione con Cassa depositi e prestiti, si affianca e si integra, infatti, alle altre due iniziative già in corso, e che riguardano l’applicazione della legge regionale sul Piano casa, con cantieri già aperti per 150 alloggi e che nel corso del 2015 porterà all’apertura di altri cantieri per circa 800 alloggi (sono gli interventi approvati con delibera dell’Assemblea capitolina dello scorso 9 luglio 2014). Infine, la terza iniziativa riguarda l’edilizia agevolata all’interno dei piani di zona della cosiddetta manovra di chiusura, che risale alla giunta Veltroni, le cui aree furono individuate nel 2006. Con l’approvazione dei nuovi schemi di convenzione in Assemblea capitolina nel settembre scorso, è ora possibile avviare i cantieri per i primi 15 piani, su 26. Tre partiranno nei prossimi mesi per 297 alloggi e gli altri, per 3.699 alloggi, a seguire, con la quota maggiore prevista nel biennio 2016-17 (la velocità di attuazione di alcuni piani dipenderà anche dall’erogazione del contributo regionale).

Nel 2015, le tre linee di azione riguardano interventi per circa 2.200 alloggi, mentre complessivamente, tra progetti avviati, deliberati e programmati, nel prossimo triennio, l’offerta potenziale arriva a circa 8.000 alloggi in affitto o in vendita a prezzi agevolati.