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Il buco di via Giulia – le nostre obiezioni

IL BUCO DI VIA GIULIA, IL PARCHEGGIO APPROVATO, IL SOPRA CHE NON SI COMBINA CON IL SOTTO, VIA GIULIA COME SEMPLICE LOCATION

di Paolo Gelsomini  (Segretario del Coordinamento Residenti Città Storica)

 Foto aerea scavoIl “buco” di via Giulia tra il Liceo Virgilio ed il palazzo dell’Antimafia, buco lasciatoci in eredità da un inizio di sventramento fascista degli anni ’30, rischia di essere ricoperto senza un’idea complessiva di intervento come l’importanza del luogo imporrebbe.

Gli appunti del  Coordinamento Residenti Città Storica che ha inoltrato formale atto di diffida al Dipartimento competente di Roma Capitale sono sostanzialmente due:

  • Il progetto del parcheggio, che parzialmente emerge su ben tre lati dal piano stradale, è fortemente vincolante rispetto alla futura sistemazione superficiale della piazza di circa 7 mila metri quadrati di superficie e non può essere approvato, né tantomeno può essere concesso il permesso a costruire, senza una riflessione ed uno studio ad alto livello sull’impatto determinato da questa presenza sul contesto architettonico ed urbanistico.
  • Non è stata fatta una valutazione architettonica del progetto del parcheggio e delle sue emergenze impiantistiche e volumetriche fuori terra non solo rispetto alla sistemazione della parte superficiale che dovrebbe essere frutto di una progettazione partecipata indetta dal Municipio 1, ma neanche rispetto all’articolato e delicato contesto urbanistico, ai suoi assi viari, ai suoi coni visivi. In sostanza è impensabile per ogni luogo, ma soprattutto a via Giulia, dividere il sotto dal sopra ed il particolare dal tutto.
ViaGiulia-Lungotevere_Sangallo light

Gli scavi in via Giulia nel marzo 2013

Ma in data 3 luglio 2014 la Giunta Capitolina con la deliberazione n. 195/2014 approvava la Variante dell’intervento “via Perosi – Lungotevere Sangallo ( via Giulia – via della Moretta)” “limitatamente ed esclusivamente alla sola parte interrata del progetto” e “con la sola esclusione delle sistemazioni di superficie e con le prescrizioni approvate in conferenza dei servizi”. Inoltre autorizzava alla stipula dell’atto modificativo della convenzione.

La Conferenza dei Servizi era stata dichiarata positivamente chiusa con Determina Dirigenziale 595 del 17 giugno 2014. In questa Conferenza dei Servizi emergono alcuni pareri con prescrizioni particolarmente significativi ma largamente disattesi. Di qui la nostra diffida a procedere.

Dip. Programmazione ed Attuazione Urbanistica Prot. 80869 del 27 maggio 2014:

  • lacune ed incongruenze soprattutto per quanto riguarda gli schemi della mobilità, organizzazione della sosta su strada e sistemazioni esterne che non consentono di esprimere una valutazione complessiva ed esaustiva sul progetto (…)”;
  • “per quanto riguarda le sistemazioni superficiali, una progettualità insufficiente non in grado di misurarsi con la qualità richiesta da un contesto storico ed architettonico di così rilevante importanza, sia per la mancanza di un chiaro disegno di relazione con il contesto, in particolare con via Giulia, sia per un’insufficiente integrazione del parcheggio interrato con il progetto della piazza in superficie (…);
  • “(…) l’attuale accessibilità al parcheggio, da via di Bravaria, con esito in entrata ed uscita dal Lungotevere (…) presenti aspetti non risolti per quanto riguarda la percorrenza pedonale, compromettendo la continuità dell’asse di relazioni trasversali tra I rioni Trastevere e Regola(…)”.

Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali Prot. 13901 del 10 giugno 2014:

  • gli elaborati grafici del progetto preliminare risultano carenti (…);
  • la progettazione del ripristino delle aree pubbliche di superficie risulta incongrua con il valore storico e monumentale dell’area, non prende in considerazione l’esigenza di risolvere la lacerazione urbana lungo la via Giulia nè il rapporto visivo con il Lungotevere e gli edifici circostanti (…)”;
  • non sembra adeguatamente affrontato il nodo della differenza di quota tra il Lungotevere e via Giulia che, se oggetto di una riflessione progettuale più evoluta, potrebbe aiutare a risolvere il problema della continuità della quinta lungo l’asse di via Giulia, nonchè quello di un’eventuale accesso all’area archeologica”.

Dipartimento Mobilità e Trasporti – U.O. Controllo del Traffico e Mobilità Prot. 18726 del 28 maggio 2014:

  • l’intervento prevede l’adeguamento di via Bravaria in conseguenza alle mutate condizioni al contorno connesse alle modalità di accesso al parcheggio interrato. L’adeguamento comporta una modifica dell’andamento plano-altimetrico dell’attuale sede di via di Bravaria provvista di piano carrabile costante non inferiore a 6 metri (…).

Da quanto sopra emergono gravi criticità del progetto approvato dalla Giunta Comunale che non ha preso in considerazione i pareri e le prescrizioni di cui sopra che evidenziano la assoluta necessità di una progettazione unitaria tra il sottostante parcheggio e la sistemazione superficiale dell’area anche in considerazione di una indispensabile contestualizzazione dell’intervento complessivo in un ambito urbano di tale rilevanza storico-architettonica.

Quanto al parcheggio, definito “parcheggio interrato” nel progetto approvato, si rileva che parte della volumetria, peraltro definita “piano terra”, ha una quota di intradosso del solaio superiore di circa 2 metri rispetto alla quota del piano di riferimento di via Bravaria dal quale si accede al suddetto piano terra. Pertanto, nelle condizioni altimetriche date, non può essere considerato interrato.

Parte del volume del parcheggio  emergerà dal piano stradale e il parcheggio non sarà totalmente interrato come scritto sulle carte approvate. I muri saranno ben visibili da vicolo delle Prigioni, da via dello Struzzo e dal Lungotevere Sangallo.

Tale circostanza pone il progetto approvato al di fuori delle previsioni della Legge 122/89 (Legge Tognoli) la quale prescrive che le costruzioni di parcheggi realizzate in base all’art. 9 debbano essere realizzate interamente nel sottosuolo. In tal senso la giurisprudenza del Consiglio di Stato ha ribadito che tale dettato normativo è chiaro ed univoco e che la suddetta legge è intesa a fare salvo l’aspetto esteriore e visibile del territorio (…).

Andremo quindi alla fase partecipativa sulla sistemazione della parte superiore. Anche noi abbiamo spinto il Municipio 1. e la sua Presidente Sabrina Alfonsi, prima, a varare la delibera sul regolamento partecipativo del Municipio, poi ad istituire un Laboratorio per la progettazione partecipata dell’area di via Giulia-Largo Perosi.

Siamo però perfettamente coscienti che questa nostra partecipazione sarà condizionata fortemente dal progetto del parcheggio già approvato e da prescrizioni della Soprintendenza regionale che escludono la presenza di alberi e giardini sulla grande area di 7 mila metri quadrati che ricopre il parcheggio ed i preziosi reperti archeologici delle Stabula di Augusto, e dell’antica strada lastricata su cui si affaccia il balneum, bel complesso termale connesso ad ambienti con pavimenti a mosaico in bianco e nero.

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