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Linda Meleo – Assessora alla città in movimento

Linda Meleo

meleo da sito comuneAssessorato alla Città in movimento

-Politiche della mobilità sostenibile, accessibilità e trasporto disabili, sicurezza stradale e innovazione tecnologica dei trasporti;
-Politiche per la gestione dei soggetti che esercitano servizi di trasporto pubblico non di linea;
-Trasporto scolastico;
-Strumenti di programmazione e pianificazione del sistema di mobilità urbano e delle infrastrutture di trasporto;
-Indirizzi per l’impiego operativo del Gruppo Intervento Traffico-GIT;
-Piano dei parcheggi;
-Piano della mobilità ciclabile e pedonale;
-Rapporti con Ferrovie dello Stato Italiane S.p.A.;
-Definizione e verifica degli indirizzi gestionali nei confronti di Atac S.p.A., di Roma Servizi per la Mobilità S.r.l. e di Roma Metropolitane S.r.l.;
-Tempi e orari dei cittadini;
-Viabilità e logistica.

Assessore alla città in movimento, è una ricercatrice in economia applicata presso l’università telematica internazionale Uninettuno e membro del Gruppo di Ricerche Industriali e Finanziarie-GRIF “Fabio Gobbo” della Luiss “Guido Carli”. E’ docente di economia industriale ed esperta in temi legati all’analisi economica della regolazione, ai trasporti, alle public utilities, all’energia e all’ambiente.

Sede: Via Capitan Bavastro, 94 – 00154 Roma

Contatti: tel. 06 6710 70604 – 70603 assessoratocittainmovimento@comune.roma.it

 

Le risposte di  LINDA MELEO alle 5 domande di Carteinregola (5 luflio 2017)

  1. Le cose più importanti che ha fatto finora

Dall’inizio del nostro lavoro in Campidoglio abbiamo stretto un impegno con la cittadinanza, visibile e forte. Sappiamo che priorità per Roma è un trasporto pubblico efficiente e noi abbiamo intrapreso questa sfida con forza e decisione, agendo concretamente. Ma parliamo di cifre: per il potenziamento del Tpl sono stati stanziati investimenti per 430 milioni di euro; 297 milioni per la Metro C; 87 milioni per il piano della mobilità sostenibile e della ciclabilità e 18 milioni per la manutenzione delle Metro A e B, assegnati ad agosto 2016. Grazie al nostro intervento abbiamo messo in campo più mezzi, come i 150 nuovi autobus arrivati nella Capitale a partire da novembre scorso. Ma non solo, stiamo chiudendo le procedure per sbloccare 65 nuovi autobus con il Programma operativo regionale – Fondo europeo sviluppo regionale (Por – Fesr) ed entro luglio, con i fondi del Giubileo, arriveranno altri 15 bus, ridando nuova linfa alla dotazione di vetture a disposizione di Atac. Ricordiamo, inoltre, che abbiamo migliorato il servizio rimettendo su strada 15 filobus, che facevano parte di una flotta di 45 vetture acquistate nel 2009 e abbandonate per anni, diventate simbolo di spreco e finite in un’inchiesta di presunte tangenti. In tema sicurezza è stata poi implementata la videosorveglianza con l’attivazione di 487 telecamere sugli autobus. Altro obiettivo che stiamo portando avanti quotidianamente è la lotta all’evasione tariffaria, grazie anche alle preziose task force di controllori e anche attraverso campagne di sensibilizzazione.

Sempre sul tema trasporti, abbiamo dichiarato guerra alla libera circolazione dei pullman senza permesso nel centro storico, attivando i primi 21 varchi elettronici della Ztl VAM con una sperimentazione che durerà sino al 31 dicembre di quest’anno.

Crediamo in una viabilità a misura d’uomo e per questo il mese scorso abbiamo annunciato i punti fermi del Piano urbano della mobilità sostenibile (Pums) che si sviluppa su due livelli d’azione: da una parte migliorare le infrastrutture del trasporto putando a standard di qualità adeguati e su un orizzonte temporale più ampio dare nuova linfa a progetti strategici che definiscano un nuovo modello di mobilità. Sappiamo che è fondamentale mutare l’imprinting culturale e per fare questo abbiamo pensato a forme alternative di trasporto e a progetti per pedoni e ciclisti, in nome di una migliore qualità della vita, all’insegna dell’intermodalità. In questo senso abbiamo bandito la gara per la ciclabile di via Nomentana e il sottopasso di Santa Bibiana, così come al momento sono in Conferenza dei Servizi i progetti della ciclabile di via Tuscolana e di via Prenestina. Inoltre per la fluidificazione del traffico abbiamo puntato sulla creazione di preferenziali e in questo caso è bene ricordare il progetto per il nuovo assetto di Viale Marconi, con ciclabili e corsie dedicate agli autobus.

E ancora abbiamo attivato i lavori della Consulta cittadina della sicurezza stradale, mobilità dolce e sostenibilità, concepita come una sede permanente di confronto e collaborazione tra soggetti pubblici e privati. L’obiettivo strategico è quello di ridurre entro il 2020 del 50% il numero di decessi e del 35% quello dei feriti gravi per incidenti stradali a Roma. A oggi abbiamo stilato la bozza di programma con l’approccio ‘Vision Zero’ volto a contrastare in primo luogo l’incidentalità attraverso un ripensamento complessivo delle politiche di sicurezza stradale.

La sharing mobility è considerato l’altro driver di intervento su cui puntare. Con una delibera di Giunta dello scorso settembre il Comune ha aperto il mercato al car/bike/scooter sharing, semplificando le regole e dando spazio agli operatori interessati a investire in questo settore.

  1. Le cose più importanti che sta per fare o sta facendo

I progetti del Piano urbano della mobilità sostenibile sono al centro della nuova forma strutturale che vogliamo dare a Roma. Il piano mira a definire le priorità dei prossimi 5-10 anni, guardando alle opere da realizzare per dotare la città di un sistema di mobilità compatibile con le altre Capitali europee. A breve verrà lanciato il portale del Pums e lo sviluppo della piattaforma digitale di ascolto consentirà di divulgare ai cittadini i documenti inerenti il piano e il cronoprogramma di massima, fino a diventare strumento di consultazione e partecipazione diretta. La fase di ascolto permetterà ai cittadini di proporre interventi sulla rete di trasporto pubblico (busvie, tranvie, metropolitane, nodo ferroviario di Roma, nodi di scambio, piano di logistica e trasporti, interventi e accessibilità), sulla rete ciclabile e pedonale, sullo sviluppo di azioni di breve periodo atte a favorire lo sviluppo della mobilità sostenibile.

Per la fluidificazione del traffico, fra gli interventi a breve termine, abbiamo in cantiere la realizzazione e la messa in sicurezza di 10 preferenziali entro l’anno e 3 nuove pedonalizzazioni e siamo a lavoro per un’isola ambientale al quartiere Monti. Interventi per la realizzazione e la manutenzione della rete delle piste ciclabili, comprensiva delle attrezzature di parcheggio e l’offerta di servizi come il bike sharing. A breve, inoltre, sarà pronto il piano della mobilità elettrica e la definizione delle aree green per le auto elettriche. Per il 2020 puntiamo alla creazione di almeno 700 nuove colonnine di ricarica per favorire gli investimenti.

  1. Le gatte da pelare ereditate di cui si sta occupando

Per prima cosa abbiamo ereditato un’azienda municipalizzata Atac, ridotta allo stremo e problemi di immobilismo decisionale che hanno impedito la prosecuzione della Metro B. Infatti abbiamo riscontrato enormi difficoltà sugli appalti che finora ne hanno bloccato il prolungamento da Rebibbia a Casal Monastero e a più di cinque anni dalla firma della concessione, i cantieri non sono ancora stati aperti. Senza contare la Metro C, dove l’aggiornamento di 47 varianti nel progetto esecutivo ha portato a un aumento dei tempi di realizzazione accumulati negli anni. L’appalto fermo e lavori paralizzati dei corridoi Laurentina-Tor Pagnotta e Eur-Tor De Cenci, dovuti a gravi inefficienze delle passate amministrazioni. Abbiamo ereditato inoltre un ingente numero di Pup e ora dobbiamo gestire caso per caso il riordino del piano urbano parcheggi. E ancora ricordiamo gli insufficienti investimenti effettuati nelle infrastrutture metropolitane, che richiedono attività di ammodernamento.

  1. Le cose che vorrebbe fare (sogni nel cassetto)

Non sono solo sogni, noi ridisegneremo la città del futuro. Puntiamo a una mobilità sostenibile grazie alle opere del Pums, agli investimenti sulla mobilità elettrica e al rilancio del trasporto urbano. Lo scopo del piano è di rendere il trasporto pubblico urbano più efficiente ovvero maggiormente competitivo rispetto ad altre modalità di spostamento, al punto da risultare naturalmente preferibile rispetto al trasporto privato. Questo obiettivo sarà raggiunto perseguendo due obiettivi complementari: efficienza ed efficacia. Questo approccio rappresenta innanzitutto l’occasione di aprire a un effettivo cambiamento strategico della città nel suo complesso con un piano di logistica che sarà contenuto nel Pums.

  1. Gli ostacoli contro cui deve combattere

Dobbiamo combattere ogni giorno con la macchina della burocrazia amministrativa, con processi contorti e numerosi problemi non risolti nel tempo, un esempio su tutti la Metro B, su cui si è del tutto fermi dal 2010. Siamo consapevoli che la sfida è ardua, ma siamo sicuri che insieme riusciremo a realizzare gli obiettivi prefissati. Roma sta cambiando.

LINDA MELEO #RomaRinasce

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