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La vigilanza collaborativa dell’ ANAC sul Comune di Roma

sito roma capitale raggi cantone accordoAlla vigilia della sentenza del processo denominato  “Mafia Capitale” (che il Tribunale di primo grado ha  ridefinito “Corruzione Capitale”) la Sindaca Raggi ha siglato insieme al Presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione Raffaele Cantone un protocollo   di azione per la “vigilanza collaborativa”.

Pubblichiamo il documento  e il comunicato comunale e i punti  del protocollo sintetizzati dal comunicato ANAC

scarica il protocollo (dal sito dell’ANAC) Protocollo_ANAC_Roma_Capitale_luglio2017

 

(dal Sito di Roma Capitale 19 LUG 2017)  

Anac-Roma Capitale: siglato protocollo di “vigilanza collaborativa” sugli appalti

La sindaca di Roma Virginia Raggi e il presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione Raffaele Cantone hanno siglato nella sede dell’Anac un protocollo di azione per la vigilanza collaborativa. In base all’intesa, che avrà durata di 12 mesi, Roma Capitale sottoporrà in via preventiva all’Autorità la documentazione riguardante gli appalti di rilevante importo economico, con l’obiettivo di assicurare la correttezza delle procedure ed evitare fenomeni corruttivi e di illegalità.

Particolare attenzione sarà dedicata soprattutto ai settori che in passato si sono rivelati più delicati sotto questo profilo, come l’ambiente e il sociale. Sempre in base al protocollo, qualora venisse ravvisato un elevato rischio corruttivo, il Campidoglio potrà inoltre richiedere un intervento diretto dell’Autorità, anche di tipo ispettivo, su appalti già aggiudicati.

“La firma mostra una marcata attenzione sul tema degli appalti da parte della nostra amministrazione – sottolinea Virgina Raggi -. Attraverso l’intesa si rafforza la collaborazione con l’Autorità nazionale anticorruzione, con la quale abbiamo avviato già altri momenti di confronto e di cooperazione”.

“Come già in passato, l’Anac metterà a disposizione le sue competenze per assicurare il rispetto della legalità nel settore dei contratti pubblici in una città come Roma che, oltre a essere fra le principali stazioni appaltanti d’Italia, rappresenta un luogo simbolico per tutto il Paese”, afferma Raffaele Cantone.

 

Contratti Pubblici: pubblicato il nuovo Regolamento sull’attività di vigilanza collaborativa (da quotidiano della PA)

Le novità in sintesi ed il testo per esteso del nuovo assetto regolamentare.

È stato pubbblicato sul sito dell’Autorità Nazionale Anticorruzione il Regolamento – precedentemente sottoposto a consultazione pubblica sul sito dell’Autorità Nazionale Anticorruzione – che recepisce le prassi applicative sviluppatesi nell’attuazione dei molteplici Protocolli di Vigilanza Collaborativa con le stazioni appaltanti, sulla base del modello adottato in occasione del grande evento Expo-Milano, cercando di preservare, al contempo, l’ormai acquisita snellezza procedimentale e la tempestività d’intervento.

Questi i punti principali del Regolamento alla luce dei principi generali stabiliti dalla Legge n. 241/1990:
– specifica la griglia di presupposti per la valutazione di ammissibilità delle istanze di vigilanza collaborativa, in attuazione della previsione dell’art. 213, comma 3, lett. h), D.lgs. n. 50/2016, in base alla quale l’attività di vigilanza collaborativa deve essere svolta ‘per affidamenti di particolare interesse’;
– descrive il procedimento attraverso il quale si svolge l’azione di vigilanza collaborativa, con l’indicazione dei soggetti coinvolti, delle modalità di attivazione e di espletamento della vigilanza sulle singole gare previa stipula con le stazioni appaltanti interessate di Protocolli di Vigilanza Collaborativa;
– indica la tipologia di atti dell’Autorità che vengono emanati a conclusione dell’attività di vigilanza (osservazioni);
– garantisce un adeguato bilanciamento tra l’esigenza di massima celerità dell’azione di vigilanza collaborativa che implica un procedimento semplificato e le garanzie del contraddittorio;
– definisce gli opportuni raccordi con l’esercizio di altre forme di vigilanza da parte dell’Autorità.
Il nuovo assetto regolamentare, alla luce delle indicazioni normative, appare più funzionale a garantire che le attività di vigilanza preventiva vengano svolte in modo efficace ed efficiente, concentrandosi su opere pubbliche, forniture o servizi che presentano aspetti critici sotto il profilo della scelta e gestione della procedura selettiva nonché del mercato o delle circostanze di riferimento.
Nella redazione del testo sono state tenute in considerazione le indicazioni contenute nel parere reso dal Consiglio di Stato sulla regolamentazione dell’azione di vigilanza generale dell’Autorità (C.d.S. parere n. 2777 del 28.12.2016).
Regolamento sull’esercizio dell’attività di vigilanza collaborativa in materia di contratti pubblici
Fonte: Anac, comunicato del 14.7.2017
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