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Lettera aperta ai Cinquestelle ( a proposito di Libera e non solo)

Foto dal sito di Libera

Foto dal sito di Libera

 da Anna Maria Bianchi (personale)

Cari amici Cinquestelle,

vi chiamo amici perché ancora prima che diventaste dei rappresentanti dei cittadini abbiamo condiviso molti giorni e molte notti in Campidoglio contro le delibere urbanistiche di Alemanno, che poi, come sappiamo, erano in parte condivise da una gran parte dalla presunta opposizione PD.

Noi per conto nostro, voi per contro vostro.

Da parte nostra, cittadini di vari orientamenti politici, c’era per voi la simpatia “a prescindere” che si prova per chi si affaccia a un mondo nuovo che vorrebbe cambiare, e in cuor nostro vi auguravamo  che vi andasse bene, che vi fosse data la possibilità di provarci. E magari che poteste diventare una prospettiva per tutti noi, che abbiamo storie e idee diverse, ma tante delusioni uguali.

Abbiamo seguito il vostro impegno e il vostro sforzo, vi abbiamo considerato i nostri nuovi interlocutori, quelli a cui si potevano chiedere le informazioni che, ahimè, si possono solo e sempre chiedere a chi è all’opposizione, chiunque sia al governo, dato che spesso i cittadini continuano a essere esclusi fino a quando le decisioni non sono prese e definitive. Abbiamo combattuto fianco a fianco la battaglia – purtroppo perduta – contro il Piano Casa Polverini/Zingaretti, dimostrazione di quanto possano essere intercambiabili centrodestra e centrosinistra quando dai comizi si passa alla stanza dei bottoni.

Abbiamo fatto spesso il tifo per voi, per la vostra determinazione nel cercare di capire il più in fretta possibile cose che i vostri colleghi dei partiti tradizionali avevano imparato a manovrare da un pezzo. Abbiamo fatto il tifo nonostante qualche ingenuità e anche qualche eccesso.

Ma da un po’ di tempo qualcosa si è incrinato. Abbiamo cominciato ad avere la   sensazione che quello dei Cinquestelle non fosse un movimento aperto al dialogo con la società civile, ma un movimento che considerava come unica società civile con cui dialogare quella che aderiva al suo stesso movimento.

Noi lottiamo da sempre per non farci strumentalizzare. Non abbiamo mai barattato la nostra libertà di critica per qualche contentino da spacciare come grande vittoria. Non ci siamo mai fatti incantare da quei partiti che volevano usarci per rinverdire una vocazione territoriale persa per sempre. Non ci siamo mai fatti infinocchiare dai soliti discorsi sul fare il gioco dell’avversario. Non abbiamo partiti amici. Guardiamo ai fatti, non alle intenzioni, tantomeno alle dichiarazioni.

E siamo abituati ad essere circondati dalla diffidenza. Il prezzo che paga chi è leale con tutti ma non fa sconti a nessuno.

E la vostra diffidenza l’abbiamo sentita spesso. Quella che non comprende le ragioni di chi non si vuole schierare una volta per tutte, ma decidere volta per volta. La diffidenza del “o con noi o contro di noi”. Forse il più grande limite del Movimento Cinquestelle. Quello di pensare che tutti quelli che cercano ancora riferimenti negli altri partiti – o in nessun partito – fanno parte del sistema da abbattere e non meritano stima né attenzione.

E la nostra distanza, paradossalmente, si è allargata con mafia capitale. Per noi cittadini, è stata una scoperta che ci ha   investito di una ancora maggiore responsabilità verso la città, verso i più deboli. Che ci ha spinto a interrogarci su quale vita vogliamo condividere con gli altri, quale comunità dobbiamo ricostruire per accogliere chi viene da lontano e chi verrà dopo di noi. Per il vostro movimento è diventata un’occasione da non perdere per rovesciare una volta per tutte un sistema in cancrena. Posizione comprensibile, per chi si impegna in un partito all’opposizione, che giustamente pensa che la sua vittoria elettorale coincida con il bene collettivo. Ma non potete ignorare che esistano   tante persone e realtà che lavorano anche loro per il cambiamento, ma che non condividono il puzzle di posizioni che si compone quotidianamente intorno al simbolo Cinquestelle. Un puzzle il cui senso generale resta per lo più sfocato.

Capisco che un movimento spontaneo, nato come tentativo di restituire ai cittadini la dignità calpestata in decenni di caste, privilegi e partitocrazia, abbia difficoltà a trovare una visione collettiva che non si limiti a quella di cambiare strada rispetto a un passato sciagurato. Ma per chi di noi coltiva ancora la speranza in un mondo migliore, ormai lontano anni luce da quello che incontriamo ogni giorno, il cambiamento è davvero tale se si dà un senso alla nostra vita tutti insieme, e insieme si combatte per i diritti, l’uguaglianza e la solidarietà.

E si può cambiare davvero solo se si abbandonano le vecchie strategie, diffidenze e divisioni, creando un fronte comune anche con chi fa percorsi diversi e paralleli, ma lavora allo stesso modo per la giustizia sociale, la legalità e la democrazia.

E non avrei mai immaginato di leggere un giorno che il Movimento Cinquestelle e l’associazione antimafia Libera potessero trovarsi su due fronti contrapposti, a un passo dalle denunce penali.

Libera, uno dei pochi fari in questa notte sempre più buia per i cittadini che sperano ancora che la giustizia e la legalità possano vincere su mafia, corruzione e malapolitica.

Con alcuni dei ragazzi di Libera che gestiscono lo stabilimento di Ostia abbiamo organizzato Spiazziamoli, il 6 e il 7 marzo scorso, insieme a decine di comitati e realtà della società civile che sono scesi in 50 piazze di Roma contro le mafie (credo che i militanti M5S, invitati come gli altri partiti, non abbiano partecipato a nessuno degli eventi). E ho saputo dai loro racconti quanto sia difficile costruire e mantenere quel presidio di legalità. Ho saputo della paura che hanno avuto in certi momenti, della volontà di non farsi scoraggiare e dell’entusiasmo nel continuare comunque.

Ho letto le presunte accuse che il Movimento Cinque Stelle avrebbe a mosso a Libera nella sua relazione su Ostia nella trasposizione giornalistica pubblicata da Il Tempo (1), che poi è stata smentita dal vostro Movimento, in quanto non si tratterebbe di un documento ufficiale e non sarebbe ancora stato consegnato alla Commissione Antimafia. Però i conti non tornano. Perché come consiglieri capitolini e regionali (anche un senatore, Mario Michele Giarrusso) avete presentato questa Relazione con una conferenza stampa il 7 settembre (2), annunciando che sarebbe stata consegnata alla Commissione Antimafia il giorno successivo. A due settimane di distanza ne vengono pubblicati presunti  stralci su Il tempo e salta fuori che il dossier non è definitivo e che non è poi stato consegnato alla Commissione  (3). Precisazioni diffuse però solo dopo la conferenza stampa di Libera, che respinge ogni accusa riportata da Il tempo con argomentazioni assai precise e dirimenti (4).

E non possiamo dimenticare che all’inizio di agosto, in seguito ad alcune verifiche su tutti gli stabilimenti in concessione sulle spiagge di Ostia predisposte dall’ Assessore alla legalità e delegato per il litorale del sindaco, Alfonso Sabella, sempre il M5S gli aveva inviato un’interrogazione per “verificare se le irregolarità riscontrate a ‘Spqr’ – lo stabilimento gestito da Libera e Uisp – erano tali da portare alla decadenza della relativa concessione(5). Irregolarità che la stessa richiesta di verifica per l’eventuale decadenza della concessione (richiesta, secondo l’Assessore Sabella, che riguardava solo per la spiaggia gestita da Libera) induceva a credere assai gravi, mentre si è poi appreso che consistevano in “piccole infrazioni che riguardano la mancanza di acqua calda nell’ antibagno e una porta non lavabile” mentre “la Guardia di Finanza ha certificato nel corso del controllo la totale regolarità della struttura(6). In quell’occasione lo stesso Sabella rispondendo ai Cinquestelle aveva già segnalato un possibile conflitto di interesse da parte di un loro rappresentante del X municipio, che “potrebbe avere un interesse personale su quella spiaggia che, guarda caso, prima era di un suo amico, a cui fu revocata perché aveva precedenti penali non dichiarati(5).

Tanti punti che un movimento che ha fatto della trasparenza e del rispetto delle regole la sua bandiera dovrebbe chiarire ai cittadini.

E se sono state mosse a un’associazione come Libera accuse grossolane e infondate (non è serio nascondersi dietro la presunta non ufficialità di un documento annunciato urbi et orbi e presentato ufficialmente in Campidoglio), mi auguro che sappiate utilizzare l’occasione per aprire un nuovo capitolo della vostra storia. Che sappiate ammettere gli errori chiedendo scusa a Libera, e soprattutto che abbandoniate una volta per tutte questo arroccamento che vede ogni critica come attacco e ogni diversità come tradimento, per aprirvi alle tante realtà della società civile che potrebbero aiutarvi a crescere e con cui potreste costruire davvero un’alternativa.

Se non lo farete, vorrà dire che anche voi siete diventati come tutti gli altri. Come quei partiti che non fanno quello che è giusto ma solo quello che gli conviene, che per conquistare consenso un tanto al chilo non vanno tanto per il sottile e non guardano in faccia nessuno. Che pensano che fare marcia indietro e ammettere gli errori sia un segno di debolezza, che preferiscono difendere la propria immagine piuttosto che la verità.

Quelli di voi che ho conosciuto non mi sembrano così.

Avete una grossa responsabilità sulle spalle, la speranza di tante persone deluse dalla politica. Non deludetele anche voi.

Anna

PS: se interpreterete questa lettera come un attacco a M5S, vorrà dire che non c’è niente da fare…

Leggi anche: Il Fatto quotidiano 25 settembre 2015 Antimafia, M5S accusa Libera sul caso Ostia. “Ma la relazione è solo una bozza”. Don Ciotti: “Calunnie” di Luca Teolato

(1) Il tempo 24 settembre 2015 I silenzi scomodi di «Libera» su Tassone Ostia, l’associazione finisce nel dossier dei 5 Stelle depositato all’Antimafia «Coinvolta nella gestione di stabilimenti balneari affidata senza bando»

http://www.iltempo.it/roma-capitale/2015/09/24/i-silenzi-scomodi-di-libera-su-tassone-1.1460607 (anche in calce)

(2) la presentazione M5S del 7 settembre:

Campidoglio – Palazzo Senatorio –  SALA DEL CARROCCIOLUNEDI’ 7 SETTEMBRE  2015  ORE 11.00RELAZIONE SULLA MAFIA NEL LITORALE ROMANO. IL CASO “OST“Vogliamo denunciare tutte le relazioni politiche che negli ultimi 10 anni hanno permesso ai clan di prosperare e crescere indisturbati.Il 27 agosto è stato sciolto per mafia il X Municipio di Roma che, con i suoi 230 mila abitanti rappresenta l’ente locale più popoloso tra quelli sciolti per infiltrazioni mafiose in Italia.Nella nostra relazione sulla mafia ad Ostia abbiamo analizzato, il livello di permeabilità, gli affari dei clan sul territorio, gli interessi su appalti e grandi opere, il tessuto sociale ed imprenditoriale, le associazioni antimafia, il sistema mediatico ed i rapporti con le forze politiche Da vent’anni, a Ostia, dopo la dissoluzione della Banda della Magliana, comandano tre famiglie, dai cognomi che fanno abbassare lo sguardo. Da vent’anni, a Ostia, non si muove paglia che non vogliano o non sappiano i Fasciani, i Triassi, I  Senese, gli Spada. Ad Ostia e nel X Municipio di Roma non si può più parlare di infiltrazioni di natura mafiosa, poichè da un significativo arco di tempo esse sono diventate parte integrante del sistema politico, economico, sociale e culturale del territorio.”

Sotto il  video della Conferenza stampa in Campidoglio del 7 settembre 2015, dove vengono presentati i contenuti del dossier che avrebbe dovuto essere inviato alla Commissione Antimafia, e  vengono citate le associazioni  Libera e Dasud (rispettivamente a 31’50”, e a 32’25”), tra le associazioni antimafia di cui M5S nel dossier  approfondisce il ruolo: “…abbiamo analizzato le principali associazioni operanti sul territorio di Ostia: Luna Nuova, Libera – su Libera abbiamo fatto un grande approfondimento perché con le spiagge anche Libera ha qualcosa da spiegare – Cittadini antimafia e corruzione, comitato civico 2013, Lagos (?) … Associazione Da Sud, anche Dasud è coinvolta in qualche passaggio di persone (? il parlato è poco intelleggibile)

 

(3) Il comunicato del 25 settembre di M5s: Il M5S smentisce in toto il contenuto di un articolo apparso ieri sul quotidiano il Tempo, dal titolo “I silenzi scomodi di Libera su Tassone”, a firma Cimmarusti. Quanto scritto dal giornalista non corrisponde in alcun modo alla relazione ufficiale redatta dai rappresentanti capitolini e regionali, che – al contrario di quanto riportato dal Tempo – non è infatti stata ancora depositata in Commissione Antimafia. Non comprendiamo il motivo per cui oggi Libera faccia una conferenza stampa contro il M5S, forza politica del tutto estranea ai fatti di mafia capitale.

Precisa Paolo Ferrara ex consigliere M5S del X MUnicipio: “In merito alla conferenza stampa di Libera e Uisp per rispondere a noi in merito ad un articolo su Il Tempo che parlava di un presunto nostro attacco a Libera nella relazione da noi consegnata in antimafia; credo che qualcuno abbia preso una cantonata. La relazione su Ostia verrà infatti depositata nei prossimi giorni e poi resa pubblica. Sono molti i portavoce che la firmeranno. Il ritardo è dovuto a nuovi elementi che sono stati approfonditi e che riguardano il partito democratico. Non solo non è stata presentata ma io personalmente devo ancora firmarla. Fantasie giornalistiche!”

Ufficio stampa M5S X Municipio Roma 25 Settembre 2015

(4)Comunicato di Libera 25 settembre 2015  Libera e Uisp su quanto riportato dal quotidiano Il Tempo dove si fa riferimento a Libera nella relazione «Mafia e litorale romano: il caso Ostia» messa a punto dal Movimento5Stelle per la Commissione Antimafia http://www.libera.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/11971 (anche in calce)

(5) vedi Ostia TV 2 agosto 2015 Ostia, Sabella: “Spiaggia affidata a Libera: nessuna lezione dal M5S”

http://www.ostiatv.it/ostia-sabella-spiaggia-affidata-a-libera-nessuna-lezione-dal-m5s-0067393.html

(6) vedi comunicato Libera 2 agosto 2015:

Ostia , Spiaggia SPQR. Libera: “Attacchi strumentali, polemiche e falsità

“L’aria su Ostia sta cambiando,  sul territorio si sta sperimentando un percorso diverso per arginare e sconfiggere malaffare e corruzione che per troppi anni hanno fatto da padrone sul litorale laziale. Assistiamo a degli attacchi strumentali, a polemiche e falsità da chi ha interesse ad ostacolare questo percorso  di rottura radicale rispetto al passato e per questo ci riserveremo di adire per le vie legali nel rispetto della verità e giustizia. Un cambiamento che da fastidio a coloro che erano abituati a metodi e prassi diversi.

Un cambiamento che vede nella ‘Spiaggia Libera-SPQR’, data in concessione all’Ati (Associazione territoriale d’impresa), composta da Uisp Roma e Libera, il suo punto di riferimento. Una spiaggia che con l’impegno e la corresponsabilità di tutti è stata riscattata all’illegalità e riconsegnata alla fruizione libera dei cittadini.  In merito ai controlli e alle irregolarità di questi giorni che vede coinvolta la Spiaggia sono state dette tante inesattezze. Nessuna multa per irregolarità pari a 27 mila euro sono state commissionate  Dai controlli sono stati rilevate delle piccole infrazioni che riguardano la mancanza di acqua calda nell’ antibagno e per una porta non lavabile e che in tempi brevi ci impegniamo ad apportare le modifiche richieste, mentre la Guardia di Finanza ha certificato nel corso del controllo la totale regolarità della struttura. Chi parla in queste ore dimentica o far finta di non ricordare come operava nel passato quel posto. Abbiamo iniziato una una nuova stagione di legalità democratica e di corresponsabilità per il mare di Roma e ci siamo fatti e ci stiamo facendo carico di lavori per mettere a posto quello tutto quello che finora era fuori posto. Da tempo abbiamo segnalato al comune tante (e gravi) irregolarità della struttura di cui ci siamo comunque fatti carico proprio per un servizio di corresponsabilità. La struttura era precaria gia’ dal momento della assegnazione, abbiamo fatto i lavori per renderla sempre più legale e su quella strada proseguiamo. Alle sterile polemiche rispondiamo con i fatti: 16 contratti di lavoro, migliaia di scontrini al giorno, spiaggia libera per tutti, abbattimenti di tutte le opere abusive, ripristino delle fontanelle di acqua pubblica per tutti. Fatti innovativi per il litorale di Ostia dove, ora, qualità e legalità vanno a braccetto. Siamo consapevoli che far vincere la bellezza della libertà, restituire ai cittadini un bene pubblico disturba qualcuno, ma andiamo avanti con piu’ determinazione e passione insieme alla rete di associazioni che ognuno con le proprie competenze e ruoli, si sono messi in gioco e hanno deciso di esserci, di sporcarsi le mani davanti al degrado e alla illegalità che la faceva da padrone. In una nota Libera sulle polemiche e attacchi  riguardante la Spiaggia SPQR di Ostia

Il tempo,24 settembre 2015  I silenzi scomodi di «Libera» su Tassone

Ostia, l’associazione finisce nel dossier dei 5 Stelle depositato all’Antimafia «Coinvolta nella gestione di stabilimenti balneari affidata senza bando»

C’è il caso di Libera, la quale più che un’associazione antimafia è dipinta come una specie di «spa» che gestisce stabilimenti balneari a Ostia. Poi c’è l’ex presidente del Municipio, il plurindagato Andrea Tassone, che attraverso una giornalista che glorifica le sue attività, attacca le altre associazioni territoriali contro la criminalità organizzata. Infine una rete di politici, come il senatore Stefano Esposito, che invece di «preoccuparsi delle infiltrazioni e collusioni del Pd, riscontrate nelle ordinanze di Mafia Capitale», distrarrebbe «l’attenzione dei cittadini e della stessa Commissione Antimafia». Questo, a grandi linee, il contenuto della relazione «Mafia e litorale romano: il caso Ostia» messa a punto dal Movimento5Stelle e depositata all’Antimafia, presieduta da Bindi.

LIBERA

Un capitolo importante riguarda le associazione antimafia. Libera, per esempio, ha in «gestione stabilimenti balnerari (Spqr), con assegnazione per affidamento diretto senza bando pubblico». In particolare, è annotato nell’atto, «non potendo per statuto gestire stabilimenti balneari, figura nell’affidamento dei servizi della spiaggia libera ex-Amanusa assieme a Uisp solo come portatrice di eventi per divulgare mezzi e strumenti nella lotto contro le mafie». Tuttavia, ritengono i 5Stelle, «da quando ha avuto l’affidamento nulla di ciò è mai stato organizzato». Infatti, risulta che «l’ultima iniziativa di Libera risale al 2011, una fiaccolata denominata “Liberiamo Ostia dalla Mafia”. Poi più nulla». A Libera, inoltre, «viene contestato il silenzio non solo sui maxi appalti e sulla gestione degli appalti pubblici, ma anche sulla non ratifica del protocollo dell’associazione antimafia DaSud da parte della giunta e soprattutto sulla poca trasparenza dell’amministrazione del X Municipio, che ha portato poi all’arresto di Tassone». In relazione a questo presunto «silenzio», i 5Stelle affermano che «tramite Uisp», Libera «è entrata nella gestione controllata della spiaggia ex-Faber Beach con l’associazione Stand-Up e nell’affidamento diretto del Terzo Cancello (associazione Yut) presso la spiaggia libera di Castelporziano. Entrambi gli affidamenti sono dell’estate 2014 ed entrambi resi possibili grazie all’intercessione di Andrea Tassone e della coppia Francesco D’Ausilio ed Emanuela Droghei, rispettivamente ex capogruppo Pd capitolino ed assessore alle politiche sociali della giunta Tassone». Infine, «nella stessa estate (2014, ndr), Libera ha preso i contributi (anche questi vietati per statuto) per l’iniziativa “Ostia Cinema Station” tenuta dentro il Teatro del Lido».

ESPOSITO E LA GIORNALISTA

La relazione approfondisce anche i presunti attacchi subiti dall’associazione nazionale «Cittadini contro le mafie e la corruzione». Ne fanno parte anche «due ex poliziotti» che hanno curato Nuova Alba, inchiesta della Procura di Roma, che ha dimostrato il radicamento mafioso su Ostia. Gli ex agenti sono Fierro e Pascale, i quali avevano già redatto le informative investigative poi insabbiate circa la presenza della mafia su Ostia 10 anni prima dell’operazione Nuova Alba. Contro Pascale, si legge, «si sono scagliati sia Esposito (Pd) che una giornalista, affermando pubblicamente e falsamente che egli sia “fortemente legato al M5S” e che il M5S abbia presentato un’interrogazione parlamentare “in suo favore”».

AVVOCATURA CAPITOLINA

Un capitolo a parte riguarda i «nomi legati a Tassone». I fari sono puntati su Rodolfo Murra, capo dell’Avvocatura Capitolina, il quale – stando ai 5Stelle – pur avendo potuto vedere i presunti affari illeciti attorno al Municipio di Ostia non avrebbe presentato denunce. Nella relazione si legge che «all’inizio del mandato di Tassone, Murra è stato direttore del Municipio X. Furono proprio Tassone e Ignazio Marino dopo i 51 arresti per mafia del luglio 2013, a volere Murra ad Ostia nel Palazzo del Governatorato, dove è rimasto dal 15 luglio fino al 15 settembre 2013. Murra ha continuato anche dopo la sua promozione (a capo dell’Avvocatura, ndr) voluta da Marino, tramite Paolo Sassi (dirigente del Comune di Roma, ndr), ad interessarsi del X Municipio, ma non si è mai accorto di nulla nonostante ci siano decine e decine di interpretazioni dell’Avvocatura per dare parere favorevole ad “iniziative” di Tassone poi finite dentro le indagini della Procura».

Ivan Cimmarusti

25 settembre 2015 – Libera e Uisp su quanto riportato dal quotidiano Il Tempo dove si fa riferimento a Libera nella relazione «Mafia e litorale romano: il caso Ostia» messa a punto dal Movimento5Stelle per la Commissione Antimafia

Libera e Uisp su quanto riportato dal quotidiano Il Tempo dove si fa riferimento a Libera nella relazione «Mafia e litorale romano: il caso Ostia» messa a punto dal Movimento5Stelle per la Commissione Antimafia

In merito alle notizie riportate dal quotidiano Il Tempo dove si fa riferimento a Libera nella relazione «Mafia e litorale romano: il caso Ostia» messa a punto dal Movimento5Stelle per la Commissione Antimafia, presieduta dall’ Onorevole Rosy Bindi, Libera, Uisp e la rete di associazioni Stand Up che operano su litorale di Ostia in cinque punti rispondono in modo dettagliato a quanto riportato all’interno dell’ articolo.

Il lavoro e il percorso da Libera e delle associazioni aderenti sono state intraprese in assoluta trasparenza per per arginare e sconfiggere malaffare e corruzione che per troppi anni hanno fatto da padrone sul litorale laziale. Ormai da tempo assistiamo ad attacchi strumentali, a inesattezze e falsità da chi ha interesse ad ostacolare questo percorso di rottura radicale rispetto al passato e per questo ci riserveremo di adire per le vie legali nel rispetto della verità e giustizia. Un cambiamento che da fastidio a coloro che erano abituati a metodi e prassi diversi.

«La ricerca della verità è la base della giustizia. Ben vengano – commenta Luigi Ciotti, presidente nazionale di Libera -allora tutte le documentazioni, analisi, testimonianze volte a dissipare le ambiguità e rischiarare le zone d’ombra. Ma a patto che siano oneste, serie, disinteressate, né mosse dalla presunzione di avere in tasca quella verità che si dice di cercare. Se mancano queste prerogative etiche, la denuncia diventa diffamazione, calunnia. È nostra intenzione dimostrare che proprio questo è il caso del dossier in questione, riservandoci di adire a vie legali se chi ha redatto non fa pubblica ammenda delle falsità dette e scritte».

Nel merito ecco i cinque punti:

1)Non vi è nessun affidamento diretto della Spiaggia Libera SPQR. Uisp e Libera hanno partecipato al bando pubblico con esito pubblicato in data 10 Aprile 2014. L’Ati con a capofila la Uisp è entrata in possesso della spiaggia solo ad Aprile 2015. Affidamento confermato anche in sede di Consiglio di Stato con sentenza pubblicata il 12 Giugno 2015.

2)Da Aprile ad oggi sulla spiaggia sono state organizzate diverse ed importanti iniziative per la promozione della cultura della legalità. A titolo esemplificativo, hanno attraversato la Spiaggia Libera SPQR: la Carovana Internazionale Antimafia; L’Università Itinerante coordinata dal Prof. Nando Dalla Chiesa con studenti e ricercatori da tutta Italia e con il contributo di giornalisti, magistrati, forze dell’ordine; i campi di E!State Liberi e la IV edizione del “campo di Mediattivismo”; la campagna contro il gioco d’azzardo “Mettiamoci in Gioco”; Incontri pubblici di approfondimento con la partecipazione di esperti; le riunioni di redazione de “Giornale Radio Sociale.”

3) Nè Libera né la Uisp sono entrate mai nella gestione della spiaggia denominata Faber Beach. Il Faber Beach è una spiaggia libera attrezzata, posta sotto sequestro dall’amministrazione giudiziaria nel corso dello scorso anno. Libera, insieme alla rete di associazioni Stand Up, si è impegnata gratuitamente a favorire percorsi di socializzazione e di cultura della legalità, con decine di iniziative che hanno animato quello spazio nel corso dell’estate 2014.

4) Libera non ha mai preso contributi per l’iniziativa “Ostia Cinema Station”. Al bando pubblico di Roma Capitale “Estate Romana 2014” ha partecipato l’associazione “Cinemovel Foundation”, presieduta dal regista  Ettore Scola, che sicuramente tutti i titoli e i requisiti richiesti dal suddetto bando per  promuovere iniziative cinematografiche.

5) Libera si è costituita parte civile nei processi contro il clan Fasciani ed i suoi prestanome, contro il clan Spada, con la presenza in aula di decine di ragazzi e di associazioni del territorio di Ostia e di Roma. Libera si costituirà parte civile il 5 Novembre al processo contro Mafia Capitale. Libera ha sempre collaborato con la Magistratura e con le  forze dell’ordine per la ricerca di verità e giustizia.

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