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sviluppi di : Apriamo la caccia al tesoro di Roma Capitale

(in calce le lettere in ordine cronologico)

I post

Apriamo la caccia al tesoro di Roma Capitale

In una situazione particolarmente drammatica per le risorse economiche della città, mentre la Giunta Capitolina sta predisponendo le  misure necessarie al contenimento della spesa e i cittadini temono che l’Amministrazione  sia costretta a ridurre e a eliminare servizi,  nonché a … Continua a leggere

Caccia al tesoro di Roma: la risposta del Dipartimento Patrimonio

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Pubblichiamo la risposta alla nostra lettera  inviataci da Mirella Di Giovine, Direttore del Dipartimento Patrimonio Sviluppo e Valorizzazione: la tempestività della risposta, insieme  alle informazioni fornite,  ci confermano che qualcosa sta “cambiando”. Tuttavia il  Dipartimento Patrimonio gestisce solo alcuni degli … Continua a leggere

Caccia al tesoro di Roma: la nostra risposta al Dipartimento Patrimonio (e una risposta del Dipartimento Ambiente)

Carteinregola risponde alla lettera inviata dal Direttore del Dipartimento Patrimonio, che ha risposto con grande celerità (1). Anche il Dipartimento Ambiente  ha risposto tempestivamente alla nostra  nuova lettera (2), in cui chiedevamo  la massima trasparenza sulla situazione “Punti Verde Qualità” … Continua a leggere

La caccia al tesoro di Roma e il buco nero dei Punti Verde Qualità

Rispondiamo alla lettera inviataci dal Direttore del Dip. Ambiente e Protezione civile, Gaetano Altamura, in risposta alle note che Carteinregola aveva  mandato ad  Assessorati, Dipartimenti e Commissioni che hanno a che fare con il patrimonio pubblico della città (Scarica la … Continua a leggere

Le Lettere

4 aprile 2014 Lettera di Carteinregola, Cittadinanzattiva Lazio, Comitato  Panama Verbano

Alla ca di: Luigi Nieri Vicesindaco e Assessore al Patrimonio di Roma Capitale, Luca Pancalli, Assessore alla Qualità della vita, sport e benessere di Roma Capitale, Estella Marino, Assessore all’ Ambiente, agroalimentare e rifiuti di Roma Capitale,
Pier Paolo Pedetti, Presidente Commissione patrimonio di Roma Capitale, Svetlana Celli, Presidente Commissione Sport   di Roma Capitale, Athos De Luca Presidente Commissione Ambiente di Roma Capitale, Daniele Frongia Presidente Commissione Speciale per la riforma e la razionalizzazione della spesa dell’Amministrazione di Roma Capitale, Alessandro Onorato, Comm. Speciale per l’analisi dello stato dell’economia romana e la tutela dei consumatori
Mirella Di Giovine Direttore Dipartimento Patrimonio, Daniele D’Andrea Direttore Dipartimento sport, Gaetano Altamura, Direttore Dipartimento Tutela Ambientale – Protezione Civile
 E pc Consiglieri di Roma Capitale, Presidenti dei Municipi di Roma Capitale, Assessori al Patrimonio, all’Ambiente e allo Sport dei Municipi di Roma Capitale

Richiesta sospensione concessioni e comodati d’uso di beni pubblici e proposta di partecipazione a lavori per nuovo regolamento comunale per le Concessioni di beni immobili

In una situazione particolarmente drammatica per le risorse economiche della città, mentre la Giunta Capitolina sta predisponendo le  misure necessarie al contenimento della spesa e i cittadini temono che l’Amministrazione  sia costretta a ridurre e a eliminare servizi,  nonché a vendere  parte del proprio patrimonio, è assolutamente urgente che Roma Capitale fermi la dissipazione in atto delle proprie risorse e del proprio patrimonio  affidato a  privati, restituendogli la funzione di risorsa per la collettività.

Il gruppo di lavoro di Carteinregola  ha cominciato a elaborare una mappatura di tutti i beni pubblici affidati in concessione  o in comodato d’uso, da cui sta man mano emergendo un quadro che ci lascia a dir poco allibiti: anni e anni di immobili consegnati a privati senza alcuna procedura di evidenza pubblica, e i contratti o sono scaduti o sono stati prorogati in barba alle recenti normative che prescrivono il ricorso al bando pubblico e vietano rinnovi o proroghe.

Anche i canoni risultano esigui (basti un esempio: 3000 euro annui per un maneggio all’interno di una villa  storica) a fronte di nessun vantaggio pubblico, dato che, a causa della totale mancanza di controlli, anche  i pochi obblighi previsti dai disciplinari di concessione o dalle convenzioni spesso non vengono rispettati: ci sono Circoli sportivi negli impianti di Roma Capitale che pagano solo il 10% del canone di mercato (che non è chiaro in base a quali parametri venga stabilito), che dovrebbero garantire tariffe  comunali ai cittadini e servizi al Municipio e che invece praticano  i prezzi salati dei circoli sportivi privati (facendo concorrenza sleale).  E ville, villette e appartamenti del Comune concessi a privati in comodato d’uso gratuitamente (o a canoni irrisori) a soggetti che in molti casi non ne hanno alcun diritto.

Un monumento alla clientela e al favore, che si è consolidato nel corso degli anni grazie a  una gestione amministrativa opaca e inefficiente, che non è stata  in grado di fornire un quadro aggiornato e puntuale della situazione degli immobili neanche agli stessi soggetti pubblici che ne hanno fatto richiesta. Anche i Comitati cittadini che fanno istanza di accesso agli atti si trovano di fronte a un vero e proprio puzzle di dati e informazioni quasi impossibile da ricomporre, perché spesso i sistemi informatici di catalogazione dei beni utilizzano chiavi e sistemi diversi nei vari uffici.

Chiediamo quindi che come prima e urgente misura da mettere in atto per la riduzione del debito di Roma Capitale l’Amministrazione blocchi qualsiasi rinnovo o proroga di concessioni o comodati d’uso, compresi i “prolungamenti” delle concessioni motivati da lavori di ristrutturazione, che a nostro avviso non possono giustificare il mancato rispetto delle norme europee sulla concorrenza.

Restiamo in attesa del completamento del censimento dei beni comunali – che auspichiamo venga messo al più presto a disposizione dei cittadini –  e chiediamo che siano messe a punto nuove regole per l’affidamento di beni pubblici ai privati.

In proposito, abbiamo avuto recentemente l’incredibile conferma dallo stesso Dipartimento Patrimonio, che il Regolamento comunale per le Concessioni di beni immobili appartenenti al demanio e al patrimonio indisponibile comunale  (delibera C.C. 5625/1983) di Roma Capitale – tuttora in vigore –  risale al 1983 (!) e che non  ha, pertanto,  recepito le nuove normative europee, lasciando quindi spalancate le porte a procedure illegittime che possono oltretutto alimentare i contenziosi a carico del Comune.

Facciamo presente che saremmo interessati e disponibili a collaborare alla redazione del nuovo Regolamento,  per mettere a disposizione l’esperienza dei tanti Comitati cittadini che da anni si battono per la legalità, per la trasparenza, per l’equità e per la salvaguardia della città di Roma.

E condividere il percorso sarebbe un importante segnale di discontinuità rispetto al passato da parte di questa amministrazione .

_____________________________________________________20’1

7 aprile  2014 Risposta del Direttore del Dipartimento patrimonio Di Giovine alla lettera “Richiesta sospensione concessioni e comodati d’uso di beni pubblici e proposta di partecipazione a lavori per nuovo regolamento comunale per le Concessioni di beni immobili”.

Poiché la nota inviata da Carteinregola, Cittadinanzattiva Lazio e dal Comitato Panama Verbano  è stata indirizzata anche alla sottoscritta, in qualità di Direttore del Dipartimento Patrimonio, Sviluppo e Valorizzazione, ritengo opportune e necessarie alcune precisazioni circa quanto asserito.

A partire dall’insediamento del Sindaco Ignazio Marino e del Vicesindaco Luigi Nieri, l’impegno dell’Amministrazione e del Dipartimento Patrimonio e, per quanto mi riguarda, come Direttore di tale struttura dal 16.09.2013, è finalizzato alla legittimità e alla trasparenza degli atti connessi alla gestione del patrimonio.

Come chiaramente precisato nel nostro sito web, si dà conto della gestione del patrimonio nel rispetto dei principi di trasparenza e legittimità (1).

Ai sensi dell’art. 30 del decreto legislativo n.33/2013 (2), sono state pubblicate e non si faceva da decenni in tali termini, nell’apposita sezione denominata “Amministrazione Trasparente” le informazioni identificative degli immobili posseduti (3), nonché dei canoni di locazione versati o percepiti. (Affitti passivi – Affitti attivi)(4).
La pubblicazione dei dati, che riguarda sia il patrimonio disponibile che quello indisponibile, si basa sulle informazioni patrimoniali derivanti dalla nostra Banca dati e dal nostro sistema M- Pic, una mappa informatizzata del territorio comunale sulla quale è individuato il patrimonio comunale su basi stratificate catastale, toponomastica e tecnica (M – Pic).

Come è noto, in questi mesi sono stati revocati molti atti e delibere ad opera della precedente Amministrazione Capitolina, quali ad esempio atti di assegnazione e comodati d’uso ritenuti non legittimi nel metodo e nella sostanza. Tutto ciò ha generato un alto numero di ricorsi proposti all’Autorità Giudiziaria dalle controparti, nonché diffide e contenziosi vari.

Così come si è provveduto a verificare concessioni e ad accertare morosità, anche avviando procedure giudiziali (come testimoniato da numerose notizie pubblicate da organi di stampa), finalizzate sia al rientro in possesso di beni immobili, sia al recupero della morosità pregressa, come nel caso delle concessioni per le stazioni di rifornimento carburanti.

Analogamente abbiamo avviato il programma dedicato alle “terre pubbliche”, mirato al recupero del patrimonio già comunale. A seguito di sgomberi e procedure connesse è stato previsto con la deliberazione n. 16 del 29/01/2014 di varare il progetto” Roma da coltivare”, dedicato ai giovani agricoltori, in ottemperanza alle relative disposizioni legislative,i provvedendo con bandi pubblici alle selezioni.(5)

Ritengo opportuno sottolineare che il Dipartimento ha già redatto il nuovo Regolamento inerente la gestione del patrimonio, al momento in fase di verifica tecnico-legale presso i nostri uffici giuridici . Il documento, che spero possa presto approdare all’esame dell’Assemblea Capitolina, è stato redatto nel rispetto delle vigenti norme nazionali e comunitarie (6).

Considero ugualmente degna di nota l’istituzione (attesa da decenni per questo Dipartimento), dell’Ufficio Relazioni con il Pubblico, anch’essa nel rispetto del principio di trasparenza dell’azione amministrativa, nonché garanzia della tutela del diritto di accesso e della partecipazione dei cittadini e delle associazioni.

A fronte delle criticità finanziarie dell’Amministrazione Capitolina, l’attività di questo Dipartimento è da mesi finalizzata a reperire risorse attraverso la gestione. Il suddetto recupero di risorse economiche, unito ai risparmi sviluppati in base a norme e politiche ispirate alla “Spending review”, di fatto conferisce a questa struttura un ruolo determinante nella definizione del Bilancio 2014; sono stati infatti definiti sensibili risparmi dei fitti passivi e sono state avviate procedure per nuove entrate attraverso il recupero di morosità relative alle concessioni e alla loro migliore gestione con verifica dei canoni.

Non mi risultano richieste di accesso agli atti inevase.

In questo senso, qualora risultassero alle SS.VV. o ad altre realtà associative, richieste di accesso agli atti ex L.241/90 e s.m.i. (o richieste di “accesso civico”), senza successivo riscontro da parte nostra, Vi invito a fornire l’indicazione degli identificativi delle richieste suddette, al fine di avviare le necessarie verifiche.

Infine è necessario precisare come, ad oggi, parte del Patrimonio Comunale risulti gestito anche dai Municipi ed altre Strutture di Linea, quali, ad esempio: Dip.to Sport e Qualità della Vita, Dip.to Ambiente, Dip.to Cultura, Sovraintendenza Capitolina, Dip.to Commercio, Dip.to Servizi Educativi e Scolastici, Giovani e Pari Opportunità.

Avendo inserito su uno spazio accessibile ad ogni utente della rete, attraverso la vostra nota, notizie inerenti l’attività della struttura della quale sono responsabile, nel rispetto delle regole di una corretta informazione, Vi chiedo che la mia presente sia inserita nello spazio suddetto.

Distinti saluti

Il Direttore Arch.Mirella Di Giovine

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(1) Comune di Roma sezione Dip. patrimonio http://www.comune.roma.it/wps/portal/pcr?jp_pagecode=dip_patrimonio_pg.wp&ahew=jp_pagecode
(2) DECRETO LEGISLATIVO 14 marzo 2013, n. 33 Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicita’, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni. (13G00076) (GU n.80 del 5-4-2013) note: Entrata in vigore del provvedimento: 20/04/2013
Art. 30 Obblighi di pubblicazione concernenti i beni immobili e la gestione del patrimonio. 1. Le pubbliche amministrazioni pubblicano le informazioni identificative degli immobili posseduti, nonche’ i canoni di locazione o di affitto versati o percepiti.
(3)Patrimonio in trasparenza In questa sezione, ai sensi dell’art. 30 del decreto Legislativo n. 33/2013, sono pubblicati 59.466 beni facenti parte del patrimonio immobiliare di Roma Capitale.
(4) Canoni di locazione e affittoAi sensi dell’art. 30 del decreto Legislativo n. 33/2013, sono pubblicati in questa sezione i canoni di locazione o di affitto versati o percepiti dal Dipartimento Patrimonio, Sviluppo e Valorizzazione.
 (5) SCARICA la deliberazione n. 16 del 29/01/2014 di varare il progetto” Roma da coltivare”DGCDelib. N 16 del 29.01.2014
(6)Nuovo Regolamento per la gestione del patrimonio di Roma Capitalehttp://www.comune.roma.it/wps/portal/pcr?contentId=NEW616192&jp_pagecode=newsview.wp&ahew=contentId:jp_pagecode Questo Dipartimento sta provvedendo alla redazione del nuovo Regolamento della gestione del patrimonio, documento indispensabile per rendere chiara e trasparente la gestione dei beni di proprietà di Roma Capitale.Il Regolamento, che è all’esame di approfondimenti giuridici e verifiche amministrative, disciplina la gestione dei beni immobili appartenenti a Roma Capitale secondo i principi di economicità, imparzialità, trasparenza ed efficacia dell’azione amministrativa, nonché ai fini della valorizzazione e di un più proficuo utilizzo del patrimonio immobiliare comunale nell’interesse dell’amministrazione comunale e dei cittadini.

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11 aprile 2011 La risposta di Carteinregola, Cittadinanzattiva Lazio, Comitato  Panama Verbanoal Direttore del Dipartimento Patrimonio

Gentile Direttore Di Giovine,

nel ringraziarla ancora una volta per la rapidità e la puntualità della risposta alla nostra lettera(*), Le rivolgiamo alcune ulteriori osservazioni:

– Lei ci informa che sul sito del Comune si dà conto della gestione del patrimonio nel rispetto dei principi di trasparenza e legittimità. Tuttavia sul sito è specificato che “Per ragioni di tutela della privacy dei residenti ospitati negli immobili di proprietà di Roma Capitale, non ci è possibile indicare nei sopracitati elenchi i canoni corrisposti per ciascuna unità abitativa”. Quindi non è possibile sapere nulla di chi occupa gli immobili, a che titolo e con che canoni. E se questo può essere giustificato in caso di immobili locati a privati con funzioni abitative, non può esserlo per società o comunque soggetti che debbono prestare servizi alla collettività in cambio dell’uso di beni pubblici.

– Se “sono stati revocati molti atti e delibere ad opera della precedente Amministrazione Capitolina, quali ad esempio atti di assegnazione e comodati d’uso ritenuti non legittimi nel metodo e nella sostanza. Tutto ciò ha generato un alto numero di ricorsi proposti all’Autorità Giudiziaria dalle controparti, nonché diffide e contenziosi vari” riteniamo che anche questi dati – ove riguardino società e fornitori di di servizi – debbano essere portati a conoscenza dei cittadini

– Infine una delle proposte che avanziamo fin d’ora è proprio quella di unificare i data base comunali facendo confluire le diverse modalità di archiviazione per Municipi e Dipartimenti (Dip.to Sport e Qualità della Vita, Dip.to Ambiente, Dip.to Cultura, Sovraintendenza Capitolina, Dip.to Commercio, Dip.to Servizi Educativi e Scolastici, Giovani e Pari Opportunità) in un unico archivio, che permetta verifiche per chiavi diverse dei dati.

In tale archivio proponiamo che siano inseriti (e portati a conoscenza della cittadinanza), dopo un’analoga ricognizione, gli immobili concessi in base alla “Delibera 26/1995 che regola l’assegnazione di spazi e strutture di proprietà comunale a uso sociale, cioè ad associazioni culturali e onlus, verificando il rispetto delle norme e l’assenza di fini di lucro.

Ci mettiamo a disposizione per collaborare all’elaborazione dei criteri per la compilazione dell’elenco dettagliato di molti altri beni che stiamo censendo in alcuni dei nostri quartieri.

Con l’occasione Le auguriamo buon lavoro

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11 aprile 2014 Lettera di Carteinregola, Cittadinanzattiva Lazio, Comitato  Panama Verbano all’Assessore all’Ambiente Estella Marino e a Gaetano Altamura, Direttore Dipartimento Tutela Ambientale – Protezione Civile

E pc: Luca Pancalli, Assessore alla Qualità della vita, sport e benessere di Roma Capitale,
Pier Paolo Pedetti, Presidente Commissione patrimonio di Roma Capitale, Svetlana Celli, Presidente Commissione Sport  di Roma Capitale, Athos De Luca Presidente Commissione Ambiente di Roma Capitale, Daniele Frongia Presidente Commissione Speciale per la riforma e la razionalizzazione della spesa dell’Amministrazione di Roma Capitale, Alessandro Onorato, Comm. Speciale per l’analisi dello stato dell’economia romana e la tutela dei consumatori
Mirella Di Giovine Direttore Dipartimento Patrimonio, Daniele D’Andrea Direttore Dipartimento sport,
 E pc Consiglieri di Roma Capitale, Presidenti dei Municipi di Roma Capitale, Assessori al Patrimonio, all’Ambiente e allo Sport dei Municipi di Roma Capitale

Gentile Assessore Marino,

il 4 aprile Le abbiamo inviato una lettera, indirizzata anche  agli Assessori al Patrimonio e allo Sport, chiedendo di fermare le procedure in corso relative alle concessioni  e ai comodati d’uso a privati dei beni pubblici di rispettiva competenza, e di aprire un confronto con i cittadini per riscrivere le regole di affidamento.

In particolare, Le chiediamo, per quanto riguarda i Punti Verde Qualità, recentemente citati da una mozione inserita  all’ODG dell’Assemblea Capitolina,  in cui se ne chiede la “rimodulazione”, che sia urgentemente avviata  un’ “operazione trasparenza”,  e che  venga resa pubblica  la situazione attuale, quali siano gli interventi portati a termine, quali quelli abbandonati dai beneficiari, cosa prevedano i contratti delle concessioni, quali siano i canoni, e quali gli accordi rispettati e non. E soprattutto quale sia l’esposizione economica di Roma Capitale, garante dei concessionari inadempienti.  Lo riteniamo  un atto dovuto, dopo l’istituzione, qualche giorno fa, della ennesima “commissione di scopo”, che finora non ci sembra aver ottenuto alcun risultato.

Inoltre,  una delle proposte che  avanziamo fin d’ora è quella di unificare i data base comunali dei beni pubblici, facendo confluire le diverse modalità di archiviazione per Municipi e Dipartimenti (Dip.to Sport e Qualità della Vita, Dip.to Ambiente, Dip.to Cultura, Sovraintendenza Capitolina, Dip.to Commercio, Dip.to Servizi Educativi e Scolastici, Giovani e Pari Opportunità) in un unico archivio, che permetta verifiche per chiavi diverse dei dati.

In tale archivio proponiamo che siano inseriti (e portati a conoscenza della cittadinanza), dopo un’analoga ricognizione, gli immobili concessi in base alla “Delibera 26/1995 che regola  l’assegnazione di spazi e strutture di proprietà comunale a uso sociale, cioè ad associazioni culturali e onlus,  verificando il rispetto delle norme e l’assenza di fini di lucro.

Ci mettiamo a disposizione per collaborare  all’elaborazione dei criteri per la compilazione dell’elenco dettagliato  di molti beni che stiamo censendo in alcuni dei nostri quartieri.

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12 aprile 2014 La risposta del Direttore del Dipartimento Ambiente Gaetano Altamura

Si riscontra la seguente e-mail nonché quella alla quale ha già conferito pronto riscontro lo scorso lunedi 7.4.2014 il Direttore del Dipartimento Patrimonio, Arch. Mirella Di Giovine, alle cui conclusioni integralmente ci si riporta anche in questa sede.

Solo alcune piccole precisazioni.

Come è noto, con Ordinanza del Sindaco di Roma n. 43 del 19.3.2014, è stato costituito l’Ufficio di scopo “Indirizzo e Coordinamento del programma punti verde”, non nell’ambito del Dipartimento Tutela Ambientale – Protezione Civile ma nell’ambito della Direzione Esecutiva di Roma Capitale, pertanto non risulta correttamente indirizzata a questo Dipartimento  ogni proposta di sviluppo inerente la medesima materia che si sottrae ormai alle competenze dirette di questa struttura; peraltro proposte che evidenziano carattere politico-generale andrebbero correttamente indirizzate all’Organo Assessorile e giammai alla Direzione di Dipartimento che è Organo tecnico-amministrativo che esegue le direttive fornite dalla Giunta Capitolina e dal competente Assessore.

Inoltre, dall’insediamento dello scrivente, ovvero dal giugno 2013, nessun atto di assegnazione patrimoniale è stato compiuto da questa Direzione di Dipartimento nei confronti di chicchessia, a qualsiasi titolo e/o ragione, condividendo l’impostazione per la quale detta competenza – peraltro dietro indirizzo espresso della Giunta Capitolina – rientra nella competenza istituzionale del Dipartimento Patrimonio di Roma Capitale che ne è direttamente responsabile.

Per quanto attiene poi, più in generale, al canale informativo previsto nel D.Lgs. n.33/2013 in materia ambientale, del quale è responsabile questo Dipartimento, si fa presente che la omonima sezione “Informazioni Ambientali”, presente nell’ambito del sito istituzionale di Roma Capitale sotto la voce “Amministrazione Trasparente”, è stata una delle prime in tutta Italia ad essere popolata di dati almeno nel range di comuni delle dimensioni e della consistenza socio-anagrafica-territoriale almeno lontanamente assimilabile a Roma Capitale. Detta sezione risulta tuttora in corso di popolamento su base progressiva in ragione dell’ingente mole di informazione che essa è deputata a contenere, informazioni non tutte a disposizione di questo Dipartimento e che ci si sta premurando comunque di reperire ove trattasi di informazioni comunque relative almeno a competenze comunali, posto che diversamente l’obbligo di pubblicazione non insiste su Roma Capitale.

Con la speranza di aver fornito un qualche contributo, pur modesto, di maggiore chiarezza, si inviano distinti saluti.

Gaetano Altamura

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15 aprile 2014 La risposta di Carteinregola, Cittadinanzattiva Lazio, Comitato  Panama Verbano al Direttore del Dip. Ambiente Altamura

Gentile Avv. Altamura,

ringraziandola per la tempestiva risposta, Le inviamo alcune osservazioni.

In generale, confrontando la Sua risposta con quella della Dott.ssa Di Giovine del Dipartimento Patrimonio, non possiamo non notare alcune divergenze, laddove il Direttore del Dipartimento Patrimonio ci segnala che “è necessario precisare come, ad oggi, parte del Patrimonio Comunale risulti gestito anche dai Municipi ed altre Strutture di Linea, quali, ad esempio: Dip.to Sport e Qualità della Vita, Dip.to Ambiente, Dip.to Cultura, Sovraintendenza Capitolina, Dip.to Commercio, Dip.to Servizi Educativi e Scolastici, Giovani e Pari Opportunità” , e Lei invece precisa che “ dal giugno 2013, nessun atto di assegnazione patrimoniale è stato compiuto da questa Direzione di Dipartimento nei confronti di chicchessia, a qualsiasi titolo e/o ragione, condividendo l’impostazione per la quale detta competenza – peraltro dietro indirizzo espresso della Giunta Capitolina – rientra nella competenza istituzionale del Dipartimento Patrimonio di Roma Capitale che ne è direttamente responsabile”.

Inoltre il fatto che il Dipartimento Ambiente non abbia effettuato assegnazioni patrimoniali non garantisce dalla possibilità che siano state prorogate o non revocate concessioni e comodati d’uso a chi potrebbe non averne più diritto e/o a chi ha accumulato anni di morosità.

Quanto ai “Punti Verde Qualità”, è quantomeno singolare che si ritenga “non correttamente indirizzata a questo Dipartimento  ogni proposta di sviluppo inerente la medesima materia che si sottrae ormai alle competenze dirette di questa struttura” in quanto “è stato costituito, con Ordinanza del Sindaco di Roma n. 43 del 19.3.2014, l’Ufficio di scopo “Indirizzo e Coordinamento del programma punti verde”, non nell’ambito del Dipartimento Tutela Ambientale – Protezione Civile ma nell’ambito della Direzione Esecutiva di Roma Capitale”, poiché, analizzando le vicissitudini della gestione dei PVQ, ricavata proprio dalla lettura della citata ordinanza, appare evidente che, nonostante un certo andirivieni tra vari uffici di scopo e non, i Punti Verde abbiano sempre fatto riferimento al Dipartimento Ambiente, tanto che il nuovo responsabile neo nominato “dovrà relazionare mensilmente all’assessore competente” – cioè l’Assessore all’Ambiente Estella Marino – “tramite il Direttore Esecutivo, sulle attività svolte“.

Accettiamo comunque l’obiezione che “le proposte che evidenziano carattere politico-generale andrebbero correttamente indirizzate all’Organo Assessorile e giammai alla Direzione di Dipartimento che è Organo tecnico-amministrativo che esegue le direttive fornite dalla Giunta Capitolina e dal competente Assessore” e indirizziamo quindi le nostre richieste, già inviate all’Assessore Marino, anche al Direttore Esecutivo Massimo Bartoli, nella speranza che prima o poi qualcuno si faccia carico, se non della risoluzione dei problemi, almeno di garantire la necessaria trasparenza su tutta la vicenda ai cittadini.

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15 aprile Il Comunicato del coord. del II Municipio riguardo l’istituzione dell’ “Ufficio di Scopo” per i Punti Verde Qualità e l’assemblea pubblica con l’Assessore Marino del 20 marzo scorso

Con grande sorpresa, da una lettera del Direttore del Dipartimento Tutela Ambientale indirizzata al Laboratorio Carteinregola , veniamo a conoscenza  che, in data 19 marzo 2014, è stata emanata un’Ordinanza del Sindaco (n. 43 del 19/3/2014 – allegata) che prevede l’istituzione di un ulteriore Ufficio di Scopo (dopo la Commissione tecnico amministrativa per il monitoraggio del programma del 2010, l’ufficio temporaneo di scopo del 2012, la Direzione Gestione e Sviluppo e Punti Verde del 2013) “Indirizzo e Coordinamento del programma punti verde”, nella direzione esecutiva di Roma Capitale, affidato al Dr. Giovanni Serra.

Il Coordinamento dei Comitati del Municipio 2 ha incontrato l’Assessore all’Ambiente Estella Marino, il Presidente del Municipio 2 Giuseppe Gerace e l’Assessore all’Ambiente, Parchi e Ville del Municipio 2 Emanuele Gisci in occasione di un’Assemblea Pubblica tenutasi il 20 marzo (cioè all’indomani dell’emanazione dell’Ordinanza n. 43) nella Sala cittadina di Via Boemondo n. 7.

In quella sede (vedi le relazioni dei Comitati)  i Comitati cittadini hanno riproposto con forza, come in altre precedenti riunioni, il tema delle criticità e delle problematiche legate alla gestione di Punti Verde Infanzia e Punti Ristoro nel Municipio 2. I numerosi Comitati del Municipio 2 hanno segnalato formalmente alle Istituzioni presenti il mancato rispetto di alcune convenzioni da parte dei Concessionari e i rischi connessi alla totale assenza di controlli da parte dell’Amministrazione. In questa occasione, tuttavia, non è stato fatto alcun cenno all’Ordinanza n. 43 e si è invece parlato a lungo delle difficoltà organizzative e gestionali del Dipartimento Ambiente, U.O. Punti Verde, della difficoltà incontrate per dirimere controversie impegnative tra Concessionari e Roma Capitale, dell’assenza di risorse umane da destinare alla Direzione dell’U.O. Punti Verde.

Villa Massimo, Piazza Winckelmann, Parco Nemorense, Villa Ada: in ognuna di queste aree sono state riscontrate dai Comitati cittadini irregolarità debitamente segnalate alle Istituzioni del Municipio 2  e all’Assessore Estella Marino.

Ci chiediamo:

perchè non siamo stati tempestivamente informati dell’avvenuta istituzione di quest’ Ufficio incaricato della verifica delle convenzioni in essere, all’adozione dei provvedimenti attuativi necessari alla soluzione delle criticità rilevate,  alla definizione delle Linee Guida per la gestione complessiva del programma Punti Verde?

Perchè dopo un anno di amministrazione della Giunta Marino non si è ancora dato seguito concretamente alla pubblicazione delle convenzioni/concessioni sul sito del Dipartimento Ambiente nel rispetto della Legge 33/2013 come richiesto da mesi da questo Coordinamento e il Presidente del Municipio 2 ci ricorda che ha dovuto attendere “ben 9 mesi per ottenere risposte sulle convenzioni in essere per i PVI e i PR nel Municipio 2” mentre si apprende dalla stampa che il gestore del punto ristoro a Parco Nemorense sarebbe moroso da ben 14 anni e occuperebbe quindi abusivamente un bene pubblico affidatogli in concessione dal Dipartimento Patrimonio nel 1998 per due soli anni?

Questa non è un’efficiente gestione del patrimonio di Roma Capitale.
Per recuperare la fiducia dei cittadini, ci vuole altro.

(2) 23 marzo 2014 Il messaggero.it Parco Nemorense, il chiosco non paga Fisco beffato da 14 anni

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17 aprile 2014 La risposta dell’Assessore Marino a Carteinregola e ai Comitati II  Municipio

Cari amici di Carte in Regola,

scrivo a voi così come ho scritto l Coord del II municipio,  per chiarire alcune questioni emerse dalla lettura delle pagine web e dei social network dei vostri gruppi.
Mi riferisco, alla vicenda dei PVQ e nello specifico all’Ordinanza del Sindaco di Roma n.43 del 19.03.2014 che istituisce un apposito ufficio di scopo  per “Indirizzo e Coordinamento del programma Punti Verdi”. Come , correttamente ricostruito nell’ incontro del  20 marzo con i Comitati del Municipio II, insieme al Presidente del Municipio Giuseppe Gerace e all’Assessore all’ambiente Emanuele Gisci, discutendo  delle maggiori problematiche riguardanti il territorio e connesse al lavoro del mio Assessorato, sono stati sottoposti alla mia attenzione alcune problematiche relativi ad alcuni Punti Verde Infanzia e Punti Verde Ristoro.

Ho voluto quindi approfittare dell’attento pubblico per ricostruire la situazione generale dei Punti Verde Qualità, specificando anche come ogni PVQ ponga delle problematiche specifiche.
L’intera vicenda dei punti verde è molto complessa e delicata ed espone Roma Capitale al rispetto di impegni onerosi, pertanto va affrontata con grande responsabilità,  a tutela degli interessi di tutti e dei soldi pubblici e con rigore rispetto a quelle situazioni già oggetto di interesse della Magistratura.

All’inizio del mio mandato occorreva, prima di tutto,  ricostituire l’ufficio e nel corso di questi mesi ho chiesto più volte l’indicazione di dirigenti e delle risorse di personale necessari per riprendere i procedimenti fermi da tempo poiché tutti i R.U.P. avevano rinunciato all’incarico.

In questo contesto, è emersa la necessità, data la complessità delle tematiche, di costituire un ufficio di scopo che riunisca al suo interno in maniera diretta anche altre parti dell’amministrazione, come  la Direzione esecutiva, l’avvocatura e la ragioneria del Campidoglio,  come da me espresso in una relazione dettagliata inviata nel mese di febbraio.
A seguito di queste sollecitazioni e di questi mesi di lavoro, si è giunti alla costituzione del suddetto ufficio.

All’interno dell’Ordinanza, da me vistata,  a fianco della Direzione Esecutiva, rimane la responsabilità dell’Assessorato all’Ambiente ai fini di individuare le soluzioni delle diverse problematiche del Programma Punti Verde Qualità per quanto di competenza.

Dunque, non aver citato il costituendo Ufficio di scopo, non rappresenta  una omissione premeditata, poiché a partire dal 20 marzo, non è cambiato il mio impegno per affrontare il tema, tanto che, nelle settimane successive,  sono state svolte numerose riunioni con il Direttore esecutivo e il nuovo Direttore dell’Ufficio per affrontare i temi più urgenti e indirizzare il lavoro dell’ufficio stesso.

Il clima di dialogo che si è instaurato con molte realtà del Municipio II è elemento di grande forza e di supporto per l’azione amministrativa e personalmente cerco di portarlo avanti, compatibilmente con gli impegni e gli oneri dell’amministrazione, con rispetto  e trasparenza, senza alimentare contrapposizioni, ma agevolando la collaborazione e cercando  sempre più punti di incontro.
Per questo, ritenevo doveroso questo chiarimento a beneficio di tutti.

Sperando che il nostro confronto continui all’insegna della lealtà come successo fino a oggi le invio i miei più cordiali saluti,

Estella Marino

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18 aprile 2014 La lettera  di Carteinregola, Cittadinanzattiva Lazio, Comitato  Panama Verbano all’Assessore Pancalli

NOTA BENE: per un disguido tecnico ci è stato comunicato il 18 aprile stesso dalla Segreteria che la precedente lettera del 3 aprile non è pervenuta all’Assessore.

Egregio Assessore Pancalli,

Le scriviamo per chiederLe una risposta alla nostra lettera del 4 aprile scorso in cui formulavamo richiesta di sospensione delle concessioni e dei comodati d’uso di beni pubblici. Per quanto alle Sue competenze, riteniamo che il blocco dei rinnovi delle concessioni scadute/in scadenza rilasciate a privati per la gestione di Circoli Sportivi e Impianti Sportivi Comunali, compresi i “prolungamenti” delle stesse, potrebbe costituire un primo, valido punto di partenza.

Ci risulta, infatti, che numerose concessioni rilasciate dal Dipartimento dello Sport per la gestione di impianti e circoli sportivi comunali sono scadute e/o in scadenza. L’art.11 del  Regolamento degli impianti sportivi comunali indica  la durata della concessione  in  6 anni, con la possibilità di prolungarla  qualora il concessionario sia stato autorizzato  ad eseguire interventi di restauro o di ristrutturazione etc. fino a 30 anni (e “per necessità motivate” anche oltre).

Tuttavia è espressamente richiamata la necessità che “il progetto  sia presentato all’Amministrazione comunale almeno due anni prima della scadenza della concessione“. Quindi deve essere cura dell’Amministrazione verificare che le concessioni oggetto di recente prolungamento avessero tale requisito. Inoltre poichè  il citato art.11 prescrive che tale “prolungamento della concessione” debba  essere approvato dalla Giunta Comunale o dal Consiglio Municipale, “secondo la rispettiva competenza”, Le chiediamo di esplicitare i criteri di tale suddivisione di competenze e di promuovere  le  necessarie verifiche  insieme ai Presidenti di Municipio su tutti i prolungamenti recentemente concessi o in esame rispetto ai requisiti di legge.

E’ anche specificato nel Regolamento che “alla scadenza del sopraindicato periodo il concessionario deve riconsegnare l’impianto essendo tassativamente esclusa la proroga della concessione“. E’ evidente, infatti, che la concessione di beni pubblici a privati deve avvenire solo ed esclusivamente tramite procedura di evidenza pubblica.

Riteniamo opportuno, al proposito, portare alla Sua attenzione una recente sentenza del Consiglio di Stato, Sezione V – Sentenza 31/05/2011 n. 3250 d.lgs 163/06, che con termini inequivocabili, si è pronunciata proprio in materia di “concessione dei beni pubblici”:

Anche in caso di concessione di beni pubblici, l’ente locale è tenuto a dare corso ad una procedura competitiva per la scelta del concessionario. Infatti, la mancanza di una procedura competitiva circa l’assegnazione di un bene pubblico suscettibile di sfruttamento economico, introduce una barriera all’ingresso al mercato, determinando una lesione alla parità di trattamento, al principio di non discriminazione ed alla trasparenza tra gli operatori economici, in violazione dei principi comunitari di concorrenza e di libertà di stabilimento; anche dopo il Trattato di Lisbona, l’indifferenza comunitaria alla qualificazione nominale delle fattispecie consente di sottoporre al nucleo essenziale dei principi di evidenza pubblica l’affidamento di concessioni su beni pubblici, senza che a ciò vi osti la generica deduzione della occasionale partecipazione del privato all’esercizio dei pubblici poteri, dovendosi a tal fine riscontrare, con certezza, la traslazione effettiva di poteri pubblici autoritativi; non vi sono margini di tutela dell’affidamento dei precedenti concessionari, attraverso proroghe legali o amministrative, salvo casi eccezionali in cui si debba ripristinare la durata di un rapporto concessorio illegittimamente abbreviato rispetto alla sua scadenza naturale, ovvero per il tempo strettamente necessario alla definizione delle procedure per la stipula dei nuovi contratti […]. In ogni caso, alle concessioni di servizi sono comunque applicabili i principi del Trattato dettati a tutela della concorrenza […]; pertanto, in base alla comunicazione della Commissione europea 12 aprile 2000, alla coeva giurisprudenza comunitaria […], alla circolare del Dipartimento per le politiche comunitarie 1.3.2002, n. 945, l’affidamento delle concessioni di servizio non può essere sottratto ai principi ed alle norme espressi dal Trattato in tema di tutela della concorrenza, non discriminazione, parità di trattamento, pubblicità e trasparenza”.

Riteniamo, infine, farle presente che in numerosi casi non vengono rispettati dai concessionari gli obblighi previsti dai disciplinari di concessione venendo quindi meno il principio di una gestione dell’impianto per il soddisfacimento del pubblico interesse (soprattutto nei casi di quegli impianti a canone ridotto e concordato) e non vengano garantiti i servizi a favore di bambini, adolescenti, disabili, utenti assistiti dalle UOSEC come è invece previsto dalla normativa vigente.

Speriamo che anche Lei, insieme agli assessorati al Patrimonio e all’Ambiente, vorrà dare inizio ad un’operazione “trasparenza” sull’affidamento a privati di beni appartenenti al patrimonio pubblico, in particolare rispetto agli impianti e alle strutture sportive Comunali le cui concessioni non sono ancora disponibili per la consultazione sul sito del Dipartimento dello Sport.

Ci hanno già risposto i responsabili di alcuni dipartimenti, informandoci che si stanno operando varie ricognizioni e che alcuni dati sono già stati pubblicati, e segnalandoci che la gestione del patrimonio comunale è attualmente affidata a diversi soggetti, Municipi e vari Dipartimenti, tra cui il Dip.to Sport e Qualità della Vita, il Dip.to Ambiente, il Dip.to Cultura, la Sovraintendenza Capitolina, il Dip.to Commercio, il Dip.to Servizi Educativi e Scolastici, Giovani e Pari Opportunità. Per questo chiediamo fin d’ora che siano unificati i data base comunali facendo confluire le diverse catalogazioni in un unico archivio, che permetta verifiche per chiavi diverse dei dati.

In tale archivio proponiamo che siano inseriti (e portati a conoscenza della cittadinanza), dopo un’analoga ricognizione, gli immobili concessi in base alla “Delibera 26/1995 che regola l’assegnazione di spazi e strutture di proprietà comunale a uso sociale, cioè ad associazioni culturali e onlus, verificando il rispetto delle norme e l’assenza di fini di lucro.

In un momento in cui Roma Capitale è costretta a ridurre risorse per i servizi sociali e per la promozione del benessere e della qualità della vita dei cittadini crediamo sia opportuno garantire una gestione davvero efficiente dei beni pubblici nell’interesse della collettività e riteniamo sia indispensabile fare chiarezza sulla situazione patrimoniale delle strutture sportive di Roma Capitale, nella prospettiva di ripristinare regole certe e uguali per tutti.

Saremmo lieti di poterLa incontrare per illustrarle in dettaglio il nostro dossier ed esporle alcune nostre proposte operative.

Cogliamo l’occasione per  auguraLe buon lavoro.

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18 aprile 2014 La lettera  di Carteinregola, Cittadinanzattiva Lazio, Comitato  Panama Verbano alla Presidente della Commissione Sport Svetlana Celli

Gentile Svetlana Celli,

Gentili membri della Commissione,

il 4 aprile Vi abbiamo inviato una lettera in cui chiedevamo ad Assessorati, Dipartimenti e Commissioni che hanno a che fare con il patrimonio pubblico della città di fermare e verificare tutte le concessioni e i comodati d’uso di beni pubblici affidati dall’amministrazione a privati e di metterle i dati  on line per garantire  la massima trasparenza. Crediamo infatti che, in questo momento importante per il bilancio del Comune e per il contributo che ai cittadini e alle cittadine verrà chiesto di dare, sia politicamente un atto dovuto.

Abbiamo ricevuto la riposta del Dip.Patrimonio e del Dip.Ambiente, mentre non abbiamo avuto alcun riscontro né dall’Assessore allo Sport, né dal Dipartimento. Abbiamo avuto notizia però, dal sito del Comune di Roma che la Commissione Sport è stata convocata in meno di 48 ore per ieri alle 10.30, con l’ODG “Situazione degli impianti sportivi comunali, delle concessioni scadute e dei relativi atti preposti”. Non sappiamo se tale tempestività sia dovuta alla nostra nota, dove tra l’altro segnalavamo la nostra intenzione di censire gli impianti sportivi affidati ai privati, ma avremmo ritenuto opportuno un invito o una comunicazione da parte Vostra, dopo che abbiamo sollevato il problema quasi due settimane fa.

Chiediamo comunque di avere accesso a quanto verrà dibattuto e alle risultanze dei lavori della Commissione svolta ieri, e di poter avere il più presto possibile un’audizione, in cui porteremo una serie di obiezioni e un primo dossier, a conferma del fatto che non riteniamo appropriata nè condivisibile l’ipotesi di concedere proroghe o rinnovi di gestione di impianti sportivi per una durata superiore ai 6 anni, e che, anche in caso di ristrutturazioni che li giustifichino, sia necessario operare un’attenta verifica della documentazione e un monitoraggio dell’esecuzione dei lavori, anche per non incorrere in censure da parte della Corte dei Conti.

Rinnoviamo il nostro interesse e la nostra disponibilità a collaborare alla redazione del nuovo Regolamento,  per mettere a disposizione l’esperienza dei tanti Comitati cittadini che da anni si battono per la legalità, per la trasparenza, per l’equità e per la salvaguardia della città di Roma.