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Quello che ci aspettiamo dal Sindaco Virginia Raggi

raggi coraggio quadrata(e gli errori da non fare)

Ha cominciato bene, il Sindaco Virginia Raggi, perchè i primi passi sono sempre segnali di quello a cui si vuole dare valore.  Commemorazione del 36esimo anniversario della morte  del magistrato Mario Amato, assassinato dai Nuclei Armati Rivoluzionari, con   il presidente del Senato, Pietro Grasso e il Procuratore della Repubblica di Roma, Giuseppe Pignatone. Corona all’Altare della Patria. Omaggio  alle vittime della Shoah  e poi  ai Caduti delle Fosse Ardeatine a Porta San Paolo, dove è stata accolta da alcuni membri dell’ANPI (1). Un buon inizio, quello di chi comincia dalla memoria del passato. Ed è stato anche un bel segno, seppure oggetto di ironia da parte di molti commentatori, l’ingresso e la descrizione in diretta web dell’ufficio del Sindaco. Un messaggio preciso: adesso si aprono le porte e le finestre ai cittadini. Non ci saranno più “segrete stanze” (e anche l’armamentario ottocentesco con cui ancora si gestisce il Campidoglio)(2).

Ma adesso viene il difficile. Non solo per gli attacchi che continuano a fioccare  da chi non si è ancora fatto una ragione della sconfitta e ha perso il senso del limite (3), e per quelli che si preannunciano rapporti difficilissimi con il Governo, dalle cui decisioni la Capitale per troppi aspetti dipende (4), ma soprattutto per le aspettative dei cittadini, che  spesso pretendono    che la nuova amministrazione risolva  in un baleno  piaghe della città stratificate da decenni, e che quando  ciò non avviene ripiombano facilmente nel classico “sono tutti uguali”. E se questo vale  per qualunque partito, per il Movimento 5 Stelle vale due volte,  perchè è un soggetto politico relativamente nuovo  che gli elettori – la  maggioranza  ha votato M5S per la prima volta –  hanno scelto per il messaggio di forte cambiamento e discontinuità con il passato (e per la promessa di trasparenza e legalità). Fare un passo indietro sugli  impegni presi o correggere il tiro,  per altri partiti un peccato veniale  (spesso dato per scontato),  per il M5S  diventano  mancanze imperdonabili.

Noi ci permettiamo di raccomandare (e ci aspettiamo) 4 cose: coerenza, trasparenza, verità, confronto.

Coerenza:  è il tema più complesso, perchè le scelte invocate dai banchi dell’opposizione e promesse nei programmi elettorali, quando si arriva al governo di una città possono  subire cambiamenti. Per necessità (ad esempio si può verificare che certe decisioni  delle amministrazioni precedenti hanno già raggiunto il “punto di non ritorno”) o anche perchè, a una valutazione più approfondita di tutti gli elementi ora a disposizione, si può anche cambiare (o modificare in parte) idea. Ma  sarebbe un errore anche per una supposta coerenza cancellare aprioristicamente quanto costruito dalla precedente amministrazione, soprattutto quando  il lavoro è  stato portato avanti insieme ai cittadini e ai comitati di quartiere (5).   L’importante è che ogni scelta, soprattutto se riguarda temi controversi, avvenga alla luce del sole, con totale trasparenza delle motivazioni e con un dibattito aperto alla città (vedi punti successivi). Ma la coerenza sulle regole deve essere invece  assoluta: se si promette di affidare incarichi a persone qualificate che condividono gli obiettivi del movimento e del programma,  si devono nominare  donne e uomini con  competenze inconfutabili,    che  abbiano anche una storia e un percorso compatibili con quello promesso ai cittadini (6). Per il resto, non dubitiamo  che M5S saprà tenersi alla larga dal mercato di correnti,  parenti,  clienti a cui da troppo tempo ci hanno abituato i partiti tradizionali. Ma come i partiti tradizionali potrebbe invece incorrere  nell’errore  di premiare la fedeltà al Movimento a scapito dell’esperienza e della capacità.

Trasparenza Ci aspettiamo che in cima all’agenda delle cose più urgenti da fare di Virginia Raggi ci sia la trasparenza. La  base di tutto il resto, perchè il cambiamento di cui questa città ha bisogno  funziona solo se viene man mano portato alla conoscenza e condiviso con i cittadini.  Mettiamo in calce le richieste che abbiamo avanzato ai candidati Sindaco insieme ad altre associazioni nazionali per una vera trasparenza del governo e dell’amministrazione della città, su cui pensiamo di avere una pressochè totale comunanza d’intenti, visto che Carteinregola ha sempre sostenuto e valorizzato  le battaglie per la  trasparenza dei consiglieri M5S in Campidoglio. E diamo per scontato che il Sindaco metterà in pratica  l’impegno preso con l’iniziativa Sai chi voti rispetto alle audizioni pubbliche per le nomine (7) 

Verità.  Ma la  trasparenza non basta. Questa città ha bisogno di  verità. Una verità che  deve partire  dal passato e  raccontare finalmente ai romani (come promesso) come è successo – e grazie a chi è successo  – che la Capitale si sia ridotta in questo stato, a cominciare dal debito accumulato, storico e recente. Perchè la verità sul passato è la prima garanzia  per costruire  un vero cambiamento. Ma verità vuol dire anche abbandonare slogan e semplificazioni e scommettere sulla capacità dei cittadini di comprendere la complessità.  E raccontare i problemi   tenendo  distinti  i fatti e i dati  dalle scelte politiche,   per consentire ai cittadini di fare valutazioni informate delle situazioni su cui interviene l’amministrazione e delle relative scelte.  E soprattutto, al contrario dei partiti tradizionali, dire quello che è vero e fare quello che è giusto, e non quello che conviene al movimento. Anche se comporta di pagare un  prezzo, inevitabile per chi intende governare seriamente,  di impopolarità. E naturalmente di attacchi e ostacoli di tutti quei potenti che erano abituati a una politica compiacente.

Confronto. E’ forse l’aspetto più importante per mantenere il contatto e la sintonia con la città, ma anche per avere il sostegno della parte migliore di Roma, quella che vuole cambiare davvero. Ma questo accadrà se la nuova amministrazione saprà  aprirsi alla società civile e  a tutte le realtà che lavorano sui territori e sui problemi della città e collaborare con il  criterio della comunanza di obiettivi e non quello della adesione al movimento. E soprattutto se saprà accettare le  diversità (e anche le critiche) come un contiributo per migliorare sempre. Deve essere bandita  la logica del “con me o contro di me” che troppo spesso si insinua in ogni movimento politico, per cui si privilegia l’ascolto dei  fans e del proprio target elettorale . Un movimento che vuole essere protagonista di un vero cambiamento deve promuoverlo  non solo rispetto agli obiettivi e all’organizzazione del governo, ma anche nelle forme del governare. E saper rendere protagonisti del cambiamento tutti i cittadini. Mafia Capitale, la corruzione diffusa, il degrado fisico e morale, la solitudine e la disperazione di tanti cittadini,    sono ancora lì. Ci attende un lavoro duro.

Apritevi alla città, senza diffidenze. E la città sarà al vostro fianco.

 Anna Maria Bianchi Missaglia – Laboratorio Carteinregola

> scarica il pdf richieste carteinregola ai candidati 19 maggio – def copertina Quello che vogliamo  ombra

Vogliamo trasparenza per Roma. Vogliamo trasparenza per Roma. Vogliamo trasparenza per Roma.

A cura del gruppo Trasparenza di Carteinregola in collaborazione con CILD (Centro Italiano Legalità Democratica), Cittadinanzattiva Lazio, OPA (Osservatorio per la Pubblica Amministrazione), Open Polis, Riparte il Futuro

 

Non è un refuso. La trasparenza è la base su cui poggia qualunque richiesta che possa essere avanzata da chi si batte per il rispetto delle regole e per la prevalenza dell’interesse pubblico. L’unico anticorpo in grado di contrastare le clientele, la corruzione, le mafie.

La realtà emersa solo in parte dalle recenti indagini giudiziarie evidenzia la presenza nella Capitale di una corruzione diffusa e la troppo frequente deviazione delle istituzioni dal perseguimento degli obiettivi di interesse pubblico verso interessi prevalentemente privati. L’Italia è 97esima su 103 Paesi in materia di diritto di accesso all’informazione e, secondo l’ultimo rapporto di Transparency International, penultima in Europa e 61° nel mondo per corruzione percepita. I cittadini e le realtà civiche organizzate che lavorano sui territori potrebbero essere – e in parte sono stati – un utile strumento per aumentare la vigilanza nei settori più esposti al rischio corruzione, come quelli che si occupano delle trasformazioni urbane, dei lavori pubblici, della gestione del patrimonio comunale. Eppure in questi anni, nonostante le ripetute promesse di provvedimenti più stringenti per consentire un facile accesso alle informazioni, finora è stato fatto ben poco, anzi, c’è stato un progressivo ritorno a pratiche opache che impediscono ai cittadini di ottenere dati sugli interventi che riguardano spazi, beni, servizi e risorse pubbliche.

Riteniamo che a Roma sia necessario rendere le istituzioni e l’amministrazione comunali completamente trasparenti come primo e fondamentale presidio di legalità e di efficacia dell’azione pubblica. Partendo dall’attivazione di una piattaforma web* che utilizza i dati politico-amministrativi ufficiali dei comuni affiliati per offrire alla cittadinanza servizi di informazione, monitoraggio e partecipazione attiva alla vita della propria città. Così le informazioni sulle attività di sindaco, giunta e consiglio sono aggiornate in tempo reale e i cittadini possono partecipare ai lavori, documentandosi e interagendo con gli strumenti di relazione del sito e con i media sociali di internet. E sapere cosa accade nel proprio comune e seguirne con tempestività le iniziative e gli sviluppi, diventa qualcosa di semplice, immediato e alla portata di tutti.

In particolare chiediamo:

  • TUTTO QUELLO CHE RIGUARDA LA SFERA PUBBLICA DEVE ESSERE PUBBLICO.

Deve essere varato un Regolamento comunale della trasparenza che stabilisca in maniera chiara e univoca i diritti di accesso, tempestivo e gratuito, dei cittadini, senza gravarli di obblighi impropri, e i relativi doveri degli uffici, prevedendo la motivazione di ogni eventuale diniego. Tale diritto di accesso deve essere sostanziale: tutti i dati disponibili devono essere facilmente accessibili e comprensibili per tutti i cittadini. L’accesso deve svolgersi secondo il principio della “collaborazione dell’Amministrazione”, con la disponibilità di tutti i documenti e gli atti relativi a un procedimento, senza la pretesa che il richiedente individui puntualmente ogni singolo documento. Il Regolamento dovrà indicare chiaramente le modalità di ricorso da parte dei richiedenti in caso di diniego all’accesso o di mancata risposta nei termini.

  • TRASPARENZA SU BILANCIO, TRASFORMAZIONI URBANE, GESTIONE DEL PATRIMONIO E DEI SERVIZI PUBBLICI
    • Il bilancio comunale e municipale deve prevedere la pubblicazione di qualunque decisione delle istituzioni che comporti l’utilizzo di denaro e risorse pubbliche, compresi i bandi e le gare per l’assegnazione degli interventi, l’assunzione di personale, i contratti di servizio, etc
    • Le trasformazioni urbane che riguardano aree e opere pubbliche, ma anche interventi privati, devono prevedere la pubblicazione degli atti e degli elaborati che riguardano ogni fase, da quando si valuta l’utilità pubblica degli interventi a quando si scelgono i progetti, lungo tutti i passaggi in cui si acquisiscono pareri e autorizzazioni degli uffici preposti, fino alla assegnazione dei lavori e oltre, comprese le eventuali richieste e autorizzazioni di varianti, i collaudi e i consuntivi. Tutti i procedimenti della macchina comunale debbono essere messi sul sito con l’indicazione del responsabile, dei tempi e costi previsti. In particolare è indispensabile che vengano individuate e esplicitate le responsabilità individuali a ciascun livello, sia politico che amministrativo. E fin dall’inizio, in ogni fase, i cittadini dei territori interessati devono essere coinvolti attivamente nelle decisioni e/o progettazioni di opere pubbliche (VEDI ART 38/39 del dlgs 33/13)
    • La gestione del patrimonio pubblico: deve essere facilmente accessibile da ogni cittadino una mappa aggiornata di tutte proprietà pubbliche, insieme alle informazioni riguardanti quali soggetti pubblici le occupino, e soprattutto a quali soggetti privati e con quali criteri siano date in affitto o in concessione (o, se si intende dismetterle, con quali modalità). Nelle proprietà pubbliche rientrano edifici, strutture, appartamenti, locali, infrastrutture sportive, verde pubblico, terreni etc. (*)
  • ANCHE LE ATTIVITA’ E LE DECISIONI DI CHI GOVERNA LA CITTA’ DEVONO ESSERE TRASPARENTI

Tutte le decisioni degli organi di governo della città – Sindaco, Giunta, Assemblea Capitolina, Consigli municipali, commissioni capitoline e municipali – devono essere pubblici e facilmente accessibili, non solo dopo l’approvazione definitiva, ma anche durante il loro iter nelle commissioni – che sono pubbliche – per permettere ai cittadini di avanzare eventuali osservazioni e richieste di modifiche attraverso audizioni, o emendamenti proposti alle forze politiche, prima del “punto di non ritorno” del voto.

Devono essere pubblicati tutti gli atti: delibere, mozioni, ordini del giorno ma anche memorie di Giunta, e determine dirigenziali che attualmente non vengono rese note nonostante siano atti particolarmente rilevanti dato che, tra le delibere approvate e le determinazioni possono esserci delle difformità in grado di modificarne profondamente gli effetti

Il calendario con le convocazioni e gli ordini del giorno di assemblea, consiglio e commissioni devono essere inseriti nei siti istituzionali in ordine cronologico, sotto forma di un database in cui sia esplicitamente spiegato quali siano gli argomenti degli atti in discussione o in votazione, corredato dei testi dei documenti in un formato scaricabile.

Le sedute dell’Assemblea capitolina, dei consigli municipali e delle commissioni comunali e municipali devono essere trasmesse in streaming (**) e i relativi video devono essere consultabili anche off line, in un apposita sezione del sito del Comune. Devono essere pubblicati anche i resoconti stenografici dei dibattiti in aula, come già avviene ad esempio per il Consiglio regionale del Lazio.

  • ASSUNZIONI E INCARICHI TRASPARENTI Troppe volte abbiamo visto nominare ai vertici di società partecipate o aziende pubbliche persone incompetenti, scelte non per il merito ma sulla base di logiche clientelari.
    Questa gestione opaca del potere va interrotta, per questo chiediamo ai candidati di sottoscrivere un impegno: entro i primi 100 giorni dalla designazione della Giunta, con una modifica del Regolamento comunale, introdurre il metodo delle audizioni pubbliche per tutte le nomine apicali che spettano al Comune, in enti, consorzi o società. Un sindaco virtuoso mette al primo posto l’ascolto dei cittadini.
  • APPALTI TRASPARENTI necessario prevedere l’obbligo di pubblicazione – oltre a quelli già previsti dalla normativa vigente – di tutte le informazioni che permettano di rilevare potenziali anomalie (ad esempio le gare in cui si presenta un solo partecipante). In particolare chiediamo la pubblicazione del prezzo di base d’asta; dei verbali della commissione esaminatrice del valore delle varie offerte economiche pervenute con indicazione dei ribassi; inoltre sono necessarie informazioni chiare anche nella fase esecutiva dell’appalto, come ad esempio quelle relative agli stati di avanzamento dei lavori approvati ed i verbali di collaudo. Più stringente dovrebbe poi essere l’obbligo di pubblicazione, per tutti gli appalti concessi in proroga ed in affidamento diretto, di tutti gli atti dai quali risulti, con idonea motivazione, la ragione dell’urgenza che ha costretto alla proroga e/o all’affidamento diretto, oltre alla pubblicazione, a fianco del nome dell’appaltatore, di tutti gli altri eventuali appalti ottenuti o gestiti.
  • SENZA MONITORAGGIO NON C’E’ TRASPARENZA

Trasparenza significa il superamento delle barriere dei linguaggi legal/burocratici che caratterizzano i documenti dell’amministrazione ed anche l’adozione di sistemi gestionali che assicurino la trasparenza. Per stabilire la reciproca fiducia fra cittadini e amministratori è necessario concertare con i cittadini un semplice sistema di indicatori relativi alle attività della amministrazione, che con cadenza semestrale diano conto degli andamenti e dei risultati: “un cruscotto del cittadino” che consenta di comprendere in tempo reale il quadro della situazione e verificare il grado di conseguimento degli obiettivi, superando gli attuali rimpalli e confusioni sulle responsabilità e sui risultati conseguiti.

 

(1) http://roma.repubblica.it/cronaca/2016/06/23/news/raggi_insediamento-142637309/

(2) complimenti anche all’ufficio comunicazione M5S, a cominciare da chi ha inventato il fortunato slogan CoRAGGIo

(3) Per farsi un’idea: ecco L’Unità testata legata al PD   riesce a trasfomarsi in una via di mezzo tra Libero e Dagospia per lanciare attacchi personali e gratuiti alla neo Sindaco: http://www.unita.tv/opinioni/ritratto-di-virginia-la-valanga/.  Ma finora molte testate importanti non hanno perso occasione di lanciare insinuazioni poco  lusinghiere – spesso con titoli che non corrispondevano poi al contenuto degli articoli

(4) Ad esempio apprendiamo da La Stampa del 25 giugno nell’articolo Se cambia il tracciato addio ai fondi per la linea 2 del metró” che il senatore Esposito, vicepresidente della Commissione Trasporti e per gli ultimi due mesi della Giunta Marino assessore alla mobilità della Capitale,   avverte  il neo Sindaco M5S Chiara Appendino che non può rimettere in discussione  il tracciato metro già progettato e messo a bando – anche se non è  stata ancora individuata la commissione che dovrà esaminare le domande che sono arrivate nelle scorse settimane –  poichè si allungherebbero i tempi   e ” in un periodo di carenza di liquidità quei fondi non possono restare fermi per così tanto tempo e potrebbero essere dirottate su altre opere». E precisa “Il mio richiamo vuole essere un invito a collaborare insieme, a fare squadra così come è stato fatto quando presidente del Piemonte era il leghista Cota».

(5)In particolare, della passata consiliatura, chiediamo che non venga cancellato  e   venga continuato il percorso avviato con le Conferenze Urbanistiche nei Municipi,  il Regolamento del Verde, la riforma dei cartelloni, e il percorso Rifiuti zero avviato  con la Delibera 129/2014 (vedi nota 5) e molti altri

(6) si veda il nostro articolo del 18 giugno Un assessore all’ambiente favorevole agli inceneritori? http://www.carteinregola.it/index.php/unassessore-cinquestelle-favorevole-agli-inceneritori/ con un aggiornamento del 25 giugno: Zero Waste Lazio ha diramato un comunicato , in cui chiede al Sindaco Raggi  di continuare il percorso Rifiuti zero avviato nella precedente consiliatura con la Delibera 129/2014 e  sconsiglia la nomina dell’Assessore all’Ambiente indicato la settimana scorsa, perorando  un altro nome. Come Carteinregola ci uniamo a Zero Waste nel chiedere  che non venga azzerato il lavoro fatto con i cittadini e le associazioni, e che le responsabilità di governo siano affidate a persone con una storia e delle idee coerenti con quanto proposto da M5S agli elettori, tuttavia   non riteniamo rientri nel nostro ruolo  suggerire candidati assessori, scelta di esclusiva competenza  del Sindaco e del suo staff.

(7) Sottoscrivendo l’iniziativa Sai chi voti Virginia Raggi si è impegnata  “ a introdurre entro i primi 100 giorni dall’insediamento della Giunta, con una modifica del regolamento comunale, il metodo delle audizioni pubbliche per tutte le nomine dirigenziali che spettano al comune, in enti, consorzi o società“.

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