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Roma 2024: approvata la mozione sulla candidatura.

no olimpiadi senza scrittaNoi andiamo avanti. Continueremo a raccogliere le firme per il nostro appello che invieremo al  CIO (Comitato Olimpico Internazionale) con la richiesta di non scegliere Roma per i giochi olimpici del 2024.Pubblichiamo la mozione approvata nella versione in bozza dopo la riunione dei capi gruppo del 18 giugno (1). (> vai all’appello “Roma non deve candidarsi alle Olimpiadi 2024) in calce il calzante articolo di Blitz quotidiano: Olimpiadi 2024 a Roma, ci vuole faccia tosta… e l’intervento di Riccardo Magi)

Giovedì 25 giugno  è stata approvata in Aula Capitolina  la “Mozione  sulla candidatura dì Roma ai XXXIII Giochi Olimpici e ai XVII Giochi Paralimpici del 2024” con 39 voti favorevoli, 6 contrari  e nessun astenuto.  Hanno votato contro i 4 consiglieri del Movimento 5 Stelle, Riccardo Magi (Lista Civica Marino) e Marco Pomarici (Verso la Lega dei Popoli con Salvini) che peraltro quando stava con Alemanno sosteneva la candidatura Roma 2020. Dieci voti favorevoli sono arrivati dall’opposizione di centrodestra: Gianni Alemanno (Apn), Sveva Belviso (Altra destra), Davide Bordoni (Fi), Alessandro Cochi (Pdl) Ignazio Cozzoli (Apn), Gigi De Palo (Cxr), Mino Dinoi (Movimento cantiere Italia), Fabrizio Ghera (Fdi), Lavinia Mennuni (Fdi) e Dario Rossin (Fi). A favore tutta la maggioranza (escluso Magi ):   Gemma Azuni, Imma Battaglia, Annamaria Cesaretti e Gianluca Peciola di Sel,  Svetlana Celli, Luca Giansanti, Franco Marino e Rita Paris della  Lista civica Marino, Centro democratico con il neoinsediato Daniele Parrucci,  tutto il gruppo del Pd, guidato dal voto del sindaco Ignazio Marino,  del presidente dell’Aula, Valeria Baglio, del capogruppo Fabrizio Panecaldo:  Erica Battaglia, Orlando Corsetti, Francesco D’Ausilio, Athos De Luca, Cecilia Fannunza (new entry), Alfredo Ferrari, Valentina Grippo, Liliana Mannocchi (new entry), Dario Nanni, Marco Palumbo, Gianni Paris, Ilaria Piccolo, Maurizio Policastro, Antonio Stampete, Giulia Tempesta e Daniela Tiburzi.  Roberto Cantiani (Ncd) ha votato sì, ma il suo voto non è stato registrato dal sistema elettronico (2)Favorevoli ma assenti in aula gli esponenti della Lista Marchini Onorato e Marchini, che spiegano di aver sottoscritto la mozione perché favorevoli alla candidatura di Roma per  le Olimpiadi 2024 ma non  presenti per votarla perché autosospesi da tempo “fino alle dimissioni del sindaco Marino (3) .

Colpisce l’estrema genericità del testo  della delibera – le solite formule retoriche di circostanza –  in cui spicca un passaggio che, visto il clima generale, e il lungo elenco di precedenti,  appare quantomeno azzardato: “…l’organizzazione dei Giochi, nel rispetto delle indicazioni del Comitato Olimpico Internazionale e di valori che Roma sente propri, deve rispettare alcuni principi etici e pratici: sostenibilità ambientale, rigenerazione urbana con particolare riferimento al riutilizzo degli impianti sportivi esistenti adeguandoli ai parametri CIO, piena accessibilità di tutta la città, trasparenza, rigore amministrativo e compatibilità economico-finanziaria rispetto alle risorse che saranno effettivamente disponibili, rispetto di progetti e tempi, programmazione delle opere e delle infrastrutture da realizzare tutte in funzione dell’uso di cittadine e cittadini dopo i Giochi(1)

(1) (Grazie a M5S )Proposta candidatura Roma 2024 dopo capigruppo del 17.06.15-2) (Bozza non definitiva che sarà nostra cura sostituire non appena verrà pubblicata quella effettivament eapprovata)

(2) Sole24ore 26 giugno 2015 Olimpiadi 2024, Roma si candida. Marino: come Barcellona e Londra

(3)Repubblica 25 giguno Olimpiadi 2024, sì alla candidatura di Roma. Marino: “Uniti sapremo vincere la sfida”. E chiede scusa per frase su “fogne” > guarda i video di alcuni passaggi degli interventi

http://www.blitzquotidiano.it/opinioni/olimpiadi-2024-roma-faccia-tosta-2219067/ Olimpiadi 2024 a Roma, ci vuole faccia tosta…
Pubblicato il 26 giugno 2015 14:28

Magari nel 2020 (quando la giostra dei soldi e dei cantieri girerebbe alla massima velocità, la sede delle Olimpiade verrà decisa nel 2017) a Roma ci saranno altri politici, altra cultura e pratica amministrativa, altri imprenditori, altri eletti e altri…elettori. Magari nel 2020 Roma sarà socialmente e politicamente e civicamente altra cosa, diversa da quella che è ora. Magari migliore di quella che è adesso, chi sa…Magari.
Ma oggi, qui e adesso, da qui al 2017 quando il Cio dovrebbe decidere chi ospiterà le Olimpiadi 2024 chiedere che quella città sia Roma ci vuole faccia tosta, spudoratezza, sfrontatezza e ogni altra definizione dell’andar oltre il pudore civile che sia nel vocabolario. A Roma, cronaca, esperienza, storia quotidiana, attività giudiziaria e vita associata confermano, non c’è un appalto che non sia gonfiato. Gonfiato anche quando non si ruba, gonfiato perché così si fa e così si fanno contenti in tanti. A Roma non c’è lavoro pubblico che non sia mal fatto. Centinaia di mini cantieri aperti e abbandonati stanno lì a dimostrare che sono stati aperti per aprirli, farci l’appalto e poi…poi basta. Migliaia di buche in centinaia di strade dissestate.
A Roma non c’è infrastruttura pubblica che funzioni, a partire dal trasporto pubblico ma si arriva tranquillamente al settore energia e rifiuti e assistenza sociale. A Roma non c’è più manutenzione né per il verde né per il cemento. A Roma spesso e volentieri il bando di gara è pilotato e l’appalto diventa criminale, c’è un’intera imprenditoria criminale che ha sviluppato professionalità al riguardo.
A Roma le forze politiche e gli amministratori sono con tutta evidenza non in grado di controllare, reprimere, scacciare. Se onesti, e molti lo sono ancora, subiscono. Molti però pensano che ungere, smussare, facilitare, scambiare sia il succo e il senso della politica. Altri rubano e basta.
Questa è Roma, senza dimenticare il potere di interdizione e ricatto esercitato da ambulanti, abusivi indigeni e immigrati. A Roma gli esercenti sequestrano strade e piazze per i loro tavolini. A Roma un negozio su due di alimentari e bevande è irregolare. A Roma la società civile è quella che è.
Questa è Roma e consegnare a Roma le Olimpiadi 2024 non è mettere la volpe a guardia del pollaio. Dire così è dire poco. Consegnare a Roma, alla Roma che c’è, le Olimpiadi è come fare dei soldi pubblici di tutti gli italiani un gigantesco gelato e metterlo al sole. Mettere il gelato dei soldi pubblici al sole e vederlo sciogliersi, inutilmente consumarsi, lasciando al massimo qualche mano untuosa per averlo maneggiato: questo è dare le Olimpiadi a Roma. Non ce le daranno ma chiederlo è faccia tosta. Appena appena imbellettata la faccia tosta dalla retorica del “possiamo farcela, dipende d noi, dimostriamo che siamo…”. Siamo che? Diversi da quelli che siamo? Magari nel 2020 o 2030, o forse mai. Potremmo essere perfino peggiori, anche se, occorre riconoscere, peggiori di così sarebbe record…olimpico?

L’intervento di Riccardo Magi in Aula (> vai all’audio di tutto l’intervento) Oggi voterò contro la candidatura. Nessun vento è favorevole al marinaio che non sa in quale porto vuole approdare. Chi ha un po’ di esperienza sportiva sa quanto sia importante l’umilta’ con la quale si affronta la fatica quotidiana e la consapevolezza delle proprie forze. Oggi per la prima volta dopo anni abbiamo risentito un accenno timido di dibattito politico, cosa che spesso manca in quest’Aula. Mi sento di fare appello all’onesta’ intellettuale di tutti: in questo momento le sfide olimpiche alle quali la citta’ e’ chiamata sono altre come la legalità e la trasparenza, l’efficienza dell’amministrazione è la sfida di immaginare nuovi modelli di erogazione dei servizi pubblici e le nuove infrastrutture. La storia di questa città e dei protagonisti che avanzano questa candidatura ci dice che non è così. Non possiamo in questo momento correre il rischio che questa proposta di candidatura diventi una distrazione – ha detto Magi intervenendo in Aula -. Quando leggo in una nota che se ci saranno qui le Olimpiadi la metro C arrivera’ alla Farnesina io come cittadino mi sento preso in giro perche’ sappiamo che e’ matematicamente impossibile. E ne devo parlare qui oggi perche’ in questi due anni non e’ stato possibile e lo dico da consigliere di maggioranza. Mi appello alla coscienza dei colleghi: in questo momento le sfide della citta’ sono altre”.

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