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Segreto di stato italiano sul rapporto sulla Guardia Costiera libica

mare-e-cielo(27 giugno 2019, ultimo aggiornamento 4 luglio 2019)

E’ approdata al voto del  Parlamento la proroga delle missioni internazionali, tra le quali c’era il rinnovo degli accordi con il governo libico (1) per “ il controllo dei flussi migratori”.   Il Partito democratico aveva inizialmente  presentato  una risoluzione che confermava  l’intesa voluta dal governo Gentiloni e dall’allora ministro dell’interno Minniti, risoluzione in linea con quella della maggioranza pentaleghista, seppur con qualche avvertenza, mentre una minoranza in dissenso aveva firmato con deputati di Leu e PiùEuropa un testo di segno opposto (2). Al voto del 3 luglio, tuttavia, i parlamentari del PD hanno scelto di non partecipare al voto (3)  –  componendo così un dissidio che resta irrisolto – probabilmente anche in  seguito alla vicenda della Sea Watch e soprattutto della notizia del bombardamento in Libia  di un centro di detenzione migranti con almeno 100 morti  (4)

Pubblichiamo un post del senatore del gruppo misto Gregorio De Falco*,  che, al di là delle impellenti domande etiche sul respingimento dei naufraghi verso gli inumani  campi libici,  si interroga  sulla  effettiva capacità di coordinamento operativo per il  soccorso in mare della guardia costiera libica nell’area Sar,  dichiarata dal Governo. E soprattutto sui motivi che possono aver  spinto la Guardia Costiera italiana a opporre il segreto di Stato (5) alla richiesta di accesso generalizzato agli atti (FOIA) del quotidiano Il Manifesto per conoscere il contenuto di  un   Rapporto di valutazione redatto dall’Italia su richiesta della  Commissione europea  alla fine del 2017 (6).

E conclude il Manifesto, nell’articolo in cui riferisce la vicenda: “Il progetto affidato al ministero delle Infrastrutture italiano prevedeva anche una valutazione del quadro giuridico libico, in relazione alle operazioni Sar. Un intervento di salvataggio, secondo il diritto internazionale, si conclude solo quando i naufraghi sbarcano in un «posto sicuro» (il Pos, place of safety), ovvero un luogo che garantisca uno status di sicurezza. Nel caso dei migranti questo non può essere la Libia, come hanno ribadito più volte le Nazioni unite, l’Unione europea e, in ultimo, il Consiglio d’Europa. Dunque la valutazione che l’Italia ha compiuto nell’ambito del progetto europeo era – ed è essenziale – per capire se Tripoli agisce in un quadro di legalità. Ma anche in questo caso sul dossier è calato il velo del segreto” (AMBM)

Per osservazioni e precisazioni: laboratoriocarteinregola@gmail.com.

La “Guardia Costiera libica” ha  la capacità di effettuare il coordinamento delle operazioni di soccorso in mare nell’area Sar dichiarata dal Governo di Accordo Nazionale libico?

di Gregorio De Falco*

Come è noto, il Governo italiano ha più volte affermato, anche con toni enfatici, che la cosiddetta “Guardia Costiera libica” avrebbe la capacità di effettuare il coordinamento delle operazioni di soccorso in mare nell’area Sar dichiarata dal Governo di Accordo Nazionale libico.

Pertanto, al di là di ogni pur rilevante considerazione relativa alla necessità di non consentire che i naufraghi siano respinti in Libia, a causa delle condizioni inumane in cui lì vengono tenute le persone, condizioni aggravate dalla guerra civile in atto, per poter affermare che vi sia una effettiva capacità di coordinamento operativo è necessario riscontrare la presenza di almeno tre condizioni:

1) personale addestrato a condurre le operazioni da terra, sia in mare (capacità di effettuare navigazione anche d’altura);

2) che siano previste ed effettivamente messe in atto procedure operative adeguate alle quali il personale sia addestrato;

3) che vi siano le necessarie capacità di telecomunicazione strutturali ed umane (lingua inglese).

Per verificare la sussistenza di tali condizioni la Commissione europea, a fine del 2017, ha incaricato l’Italia di redigere uno specifico Rapporto di valutazione in ordine al livello di capacità operativa conseguito dalla cosiddetta “Guardia Costiera libica”.

Al fine di conoscere quel contenuto specifico, il quotidiano “Il Manifesto” ha recentemente effettuato un accesso generalizzato agli atti (FOIA), al quale è stato opposto il segreto di Stato dalla Guardia Costiera italiana.

In base alla normativa vigente, il segreto si oppone alla divulgazione di elementi d’informazione la cui conoscenza possa produrre un danno allo Stato.

Tuttavia, come detto, il Governo ha più volte trattato tale materia, sostenendo che la cosiddetta “Guardia Costiera libica” sarebbe in possesso delle capacità necessarie; quindi, o il Governo divulga un contenuto non corrispondente alla ipotizzabile complessità della realtà, e quindi fornisce informazioni distorte, oppure si deve intendere che in quel Rapporto vi sarebbero altri elementi degni di tutela. Ma in tale caso è sufficiente omettere questi ultimi per fornire una informazione all’opinione pubblica che deve essere ritenuta dovuta, tenuto conto del fatto che il Governo con il suo agire ha declassificato l’argomento.

* Gregorio De Falco, senatore del gruppo Misto

Divenuto celebre per i suoi interventi esortativi durante il naufragio della Costa Concordia, alle elezioni politiche del 2018 è stato  eletto nelle liste del Movimento 5 Stelle. Il  31 dicembre 2018 è stato  espulso dal Movimento su decisione dei probiviri per “reiterate violazioni del codice etico del M5S”.

NOTE

(1) Discussione sulle linee generali della relazione delle Commissioni III (Affari esteri e comunitari) e IV (Difesa) sulla deliberazione del Consiglio dei Ministri in merito alla partecipazione dell’Italia a ulteriori missioni internazionali per l’anno 2019, adottata il 23 aprile 2019 (Doc. XXV, n. 2) e sulla relazione analitica sulle missioni internazionali in corso e sullo stato degli interventi di cooperazione allo sviluppo a sostegno dei processi di pace e di stabilizzazione, riferita al periodo 1° ottobre-31 dicembre 2018, anche al fine della relativa proroga per il periodo 1° gennaio-31 dicembre 2019, deliberata il 23 aprile 2019 (Doc. XXVI, n. 2). (Doc. XVI, n. 2) > vai al video e al  resoconto stenografico della seduta http://webtv.camera.it/evento/14646

(2) VEDI IL FATTO QUOTIDIANO 26 GIUGNO 2019 Migranti, alla Camera il Pd si spacca sul sostegno alle motovedette libiche. Orfini: “Fingono di non vedere i lager” https://www.ilfattoquotidiano.it/2019/06/25/migranti-alla-camera-il-pd-si-spacca-sul-sostegno-alle-motovedette-libiche-orfini-fingono-di-non-vedere-i-lager/5281703/

(3) da Cassaforense http://www.cassaforense.it/radiocor-news/missioni-internazionali-ok-della-camera-alla-risoluzione-di-maggioranza/ Missioni internazionali: ok della Camera alla risoluzione di maggioranza

Tra proroghe approvate missione in Libia (senza il voto Pd) (Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) – Roma, 03 lug – L’Aula della Camera ha approvato all’unanimita’ la risoluzione di maggioranza sulla deliberazione del Consiglio dei ministri sulla partecipazione dell’Italia alle missioni internazionali nel 2019, con 505 voti favorevoli (nessuno contrario e nessun astenuto). I deputati si sono espressi in particolare sulla relazione delle commissioni Esteri e Difesa. L’Assemblea ha votato anche per parti separate e sono state autorizzate anche una nuova missione in Tunisia e la proroga della missione in Libia con il sostegno alla locale Guardia costiera libica (in questo caso i si’ sono stati 387, con 16, e 3 astenuti e la non partecipazione al voto del Pd) Hanno votato in linea con la maggioranza Fi e Fdi.

(4) Vedi Open 3 Luglio 2019  Libia, bombardato un centro di detenzione migranti. Un testimone: «Almeno 100 morti»https://www.open.online/2019/07/03/libia-raid-su-un-centro-di-detenzione-per-migranti-40-morti/?fbclid=IwAR3_1BBv0oMRX7icYRk01wlz0XgyiyyHpmQsLUd8r64mudSuPI4GBbj0Mc0

(5) secondo il manifesto  perer negare la consultazione dei documenti il comando generale delle Capitanerie di porto richiama il terzo comma dell’articolo 5 bis della legge sull’accesso generalizzato agli atti (il cosiddetto Foia). E’ il riferimento esplicito al segreto di Stato o alle classifiche utilizzate dai servizi di sicurezza per le comunicazioni riservate.

(6)Vedi Il Manifesto Il segreto (italiano) della Guardia costiera libica 19 giugno 2019 https://ilmanifesto.it/il-segreto-italiano-della-guardia-costiera-libica/

 

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