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SOS Progetto Flaminio

Il padiglione soprannominato "Hangar" (foto AMBM)

Il padiglione soprannominato “Hangar” (foto AMBM)

Pubblichiamo la lettera inviata dalle Associazioni del tavolo partecipato Flaminio all’Assessore Montuori , in cui chiedono che si dia seguito il più presto possibile alla procedura di attuazione del Progetto Urbano Flaminio, che, come previsto dalla Delibera del 2014, scade ai primi di agosto. Il rischio paventato è che Cassa Depositi e Prestiti, proprietaria dell’area degli ex Stabilimenti Militari, lasci decadere il progetto avviato anche con il contributo partecipativo dei comitati di quartiere, o che, al contrario, rimetta in discussione gli accordi, ripiegando su soluzioni meno condivise e più speculative. . (AMBM)

Le scriventi associazioni, a quasi tre anni dall’avvio dei processi partecipativi a cui hanno concorso, sia per le linee guida della progettazione del Quartiere della Città della Scienza che, più recentemente, per la destinazione ed il progetto della parte dell’area dedicata ai  servizi di quartiere, esprimono la lormassima preoccupazione

  • per il mancato avanzamento, anche dopo l’ampia condivisione con la nuova Amministrazione, del programma attuativo per la realizzazione del quartiere della Città della scienza:

Era infatti previsto e precisato al punto 5 del dispositivo della Delibera 54 del 7-8-2014 che fissava, “pena la decadenza di quanto disposto dalla presente deliberazione, il termine di presentazione del Piano di Recupero, esteso all’intero compendio individuato ai sensi dell’art. 27 della L. n. 457/1978 di cui al punto 2), entro due anni dalla data di approvazione del presente provvedimento e di fissare in tre anni dalla stessa data il termine per l’approvazione di detto Piano così come stabilito dall’art. 28 della L. n. 457/1978.”

Sembra oggi difficilmente praticabile che entro agosto sia possibile espletare tutti gli atti (Delibera di Giunta, procedura di pubblicazione e controdeduzioni al Piano, discussione in Consiglio Comunale, ecc). Vi è quindi il fondato timore che CdP, a fronte dell’inerzia dell’Amministrazione, abbandoni il felice equilibrio fra interventi pubblici e privati, finora raggiunto anche in esito al percorso partecipato, lasciando l’area in stato di abbandono o, peggio, procedendo ad una sua trasformazione intensiva con gravi danni per il quartiere e per la città.

  • per la mancata decisione del destino dello spazio pubblico in cui  nel progetto iniziale sarebbe dovuta sorgere la Città della Scienza

Infatti, anche prescindendo dall’ipotesi di Città della Scienza, è indispensabile mantenere la destinazione pubblica dell’area, come stabilito al punto 3b) della citata delibera 54/2014, e nello stesso tempo prevedere di ospitarvi strutture culturali di rilevanza metropolitana.

  • l’interruzione di fatto della procedura di attuazione del Progetto Urbano Flaminio, anch’esso oggetto di numerosi processi partecipativi, anche alla luce dei rilevanti nodi da sciogliere per le aree e gli immobili pubblici d’interesse cittadino che vi sono presenti (piazza Mancini, il complesso dell’Auditorium, gli impianti sportivi dello stadio Flaminio e del Palazzetto dello sport, il Ponte della musica ed i lungotevere, ecc)

Rinnoviamo pertanto la richiesta, già da noi più volte avanzata, di un incontro urgente per conoscere gli orientamenti dell’Amministrazione e per chiarire i programmi temporali che essa vorrà darsi per la conclusione delle attività e procedure precedentemente indicate che hanno grande rilevanza per il nostro quartiere e per la città.

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Carmine Perrone
Carmine Perrone
6 anni fa

Dispiace dove constatare, a ridosso della scadenza che era ben nota, che è “difficilmente praticabile che entro agosto sia possibile espletare tutti gli atti…”. E’ lecito chiedersi cosa abbiano fatto gli assessori Berdini e Montuori in un intero anno, visto che sul sito del Dipartimento le uniche notizie di questo progetto risalgono a Giovanni Caudo.
Mi associo pertanto alla vibrata protesta contenuta nella lettera del Tavolo Partecipato Flaminio..