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Stadio della Roma: quelle promesse di informazione della cittadinanza mai mantenute

Stadio opaco Sono 5  anni che la cittadinanza romana assiste passivamente al dibattito e agli “stop ad go” del progetto del nuovo Stadio della Roma a Tor di Valle. La maggior parte dei cittadini, al di là degli slogan e dei fantasmagorici rendering che stuzzicano la fantasia dei tifosi, non sanno quasi nulla del progetto e soprattutto delle sue ricadute sulla città per quanto riguarda gli impatti urbanistici, sulla mobilità, sull’ambiente, gli aspetti economici e i tanti problemi ancora da risolvere (1). E la Sindaca continua a non rispettare le promesse  sulla trasparenza fatte ai cittadini ancora solo pochi mesi fa.

Il 29 gennaio 2019, Carteinregola  e altre associazioni avevano inviato una richiesta formale  alla Sindaca, alla Giunta  e  all’Assemblea Capitolina (2)  chiedendo che sull’operazione  Stadio e annesso business park fosse garantita una –  seppure tardiva –  sostanziale trasparenza  sulle procedure e sul progetto, nonché sulla Convenzione in corso di stesura, trattandosi di  opere che, anche se proposte da privati,  devono  presentare caratteristiche di interesse pubblico.

Tale richiesta, rivolta anche pubblicamente nel corso della conferenza stampa per la presentazione in Campidoglio della Relazione del Politecnico di Torino il successivo 5 febbraio,  aveva avuto in quell’occasione una risposta parzialmente positiva dalla stessa Sindaca (3), che si era detta d’accordo sulla necessità di presentare tutti gli aspetti del progetto fuori dal “palazzo” e dalle conferenze stampa,  in uno spazio pubblico come la Casa della città, con spiegazioni accessibili a tutti. Nessuna risposta invece sulla trasparenza sulla convenzione e sugli accordi ivi contenuti con il privato. Convenzione che ci risulta in dirittura d’arrivo e  le cui condizioni avranno  delle assai rilevanti conseguenze per la città, a partire dallo  scenario “potenzialmente catastrofico”  (4) nel  caso che il completamento  delle infrastrutture  necessarie a garantire la sostenibilità dello Stadio e del Business Park, soprattutto dal punto di vista dei trasporti, non preceda la messa in esercizio dello Stadio.

Non abbiamo nulla da nascondere” aveva concluso la Sindaca rispondendoci nella  conferenza stampa.

Tuttavia, a  5 mesi di distanza, non è accaduto nulla, e la nostra richiesta si può riproporre tale e quale (5)

E ci auguriamo che la  Sindaca e soprattutto l’Assemblea capitolina  che si accinge ad approvare  la variante urbanistica, la convenzione con il privato e  di fatto tutto il progetto, nonostante le gigantesche controindicazioni e le tante obiezioni da noi più volte sollevate,  non vogliano aggiungere anche quello che si configura come un vero affronto alla città:  prendere  una decisione sulla  pelle dei cittadini senza aver prima condiviso il progetto  – e gli accordi con il privato  – nella  totale trasparenza.

Sarebbe davvero un segnale assai inquietante,  se proprio una maggioranza di eletti che si  sono presentati  come “portavoce” dei cittadini contro l’opacità della vecchia politica, calpestasse il diritto dei cittadini romani ad essere informati sul progetto e sulle decisioni prima che la Delibera con la Variante di Tor di Valle  sia portata in Aula. Informati con spiegazioni e dati comprensibili, non con i pochi rendering messi in circolazione  dal proponente privato (o con la montagna di scartoffie messe on line, abbordabili solo dagli addetti ai lavori).

E facciamo notare ancora una volta che nè la Sindaca, nè i Presidenti dei due Municipi interessati, nè gli Assessori hanno ritenuto di attivare il secondo livello della partecipazione attraverso la consultazione pubblica prescritta dalla normativa regionale (6)  e prevista espressamente dal Regolamento di partecipazione dei cittadini alla trasformazione urbana (7).   

Amministrare una città come Roma  è senz’altro molto difficile.

Ma non sono solo i rifiuti nelle strade a ferire la dignità dei cittadini. Sono le promesse non mantenute che non trovano giustificazione né nella mancanza di fondi, né nella scarsità di personale o di mezzi. Nè nello  scaricabarile su amministrazioni precedenti. Promesse che dipendono solo dalla volontà politica, dalla coerenza e dal rispetto per tante persone che hanno creduto che un  cambiamento fosse possibile.

(la lettera inviata alla Sindaca e all’Assembela Capitolina è firmata da: Associazione Carteinregola , CILD (Centro italiano per la Legalità Democratica), Cittadinanzattiva Lazio, OPA (Osservatorio Pubblica Amministrazione), Riparte il futuro)

Per osservazioni e precisazioni: laboratoriocarteinregola@gmail.com

> vai a STADIO DELLA ROMA CRONOLOGIA E MATERIALI

 

NOTE

(1)  Dalla presentazione del primo progetto, nel lontano 2014, messo a disposizione per la consultazione della cittadinanza dalla precedente Amministrazione Marino nella Casa della Città, il progetto è cambiato notevolmente, molte delle iniziali soluzioni ipotizzate si sono rivelate inadeguate, e molte successive modifiche progettuali hanno creato ulteriori problemi, che la chiusura della Conferenza dei servizi, un anno fa, non ha dissipato, anzi. Come si evince dal verbale finale, i rappresentanti degli enti coinvolti – Stato, Regione Lazio, Città metropolitana, Roma Capitale – hanno “approvato” [in realtà “assentito con prescrizioni”] il progetto lasciando molti nodi irrisolti,  ipotizzando ancora una volta ulteriori  soluzioni da sottoporre a successive verifiche. In ogni caso la spaventosa mole di informazioni messa on line la primavera scorsa ha reso di fatto   impossibile alla stragrande maggioranza della popolazione anche solo orientarsi tra le centinaia di elaborati, escludendo la città da ogni conoscenza e dibattito.

(2) 29 gennaio 2019 Sullo stadio, Sindaca Raggi, è il momento della verità http://www.carteinregola.it/index.php/sullo-stadio-sindaca-raggi-e-il-momento-della-verita/

(3) Vedi  5 febbraio 2019 Stadio della Roma: le criticità restano tutte, nonostante l’ennesimo “tag” capitolino, #lostadiosifa http://www.carteinregola.it/index.php/stadio-della-roma-anche-dal-politecnico-ennesimo-parere-con-prescrizioni/

La Conferenza Stampa Presentazione Relazione Politecnico Mobilità Stadio della Roma 5 2 2019

(18’37” – 19’28” domanda Anna Maria Bianchi – 19’43” risposta sindaca: “…per quanto riguarda la trasparenza posso dire che stamattina ho già avuto un confronto con la mia maggioranza, sarà calendarizzato un consiglio straordinario sullo stadio e su questo parere, (20’23”) Sicuramente visto anche l’impatto, l’importanza di questo progetto è importante non solo parlarne oggi in conferenza stampa, lo faremo anche all’interno di un consiglio straordinario, sicuramente cercheremo di lavorare anche con i cittadini, e perché no all’interno della casa della città, con delle infografiche, proprio per spiegare raccontare e confrontarci, so che sono in corso gli approfondimenti sulle osservazioni, quindi il rapporto con la cittadinanza è sempre stato assicurato, del resto è per legge (…) siamo aperti a continuare su questa linea, non abbiamo nulla da nascondere” (21’03”)

(4) Così la relazione del  Politecnico, secondo le indiscrzioni del 6 dicembre 2018: Il tempo rivela che l’analisi del Politecnico di Torino prefigura uno scenario potenzialmente “catastrofico” durante i giorni di svolgimento delle partite, con un blocco pressoche’ totale del sistema di mobilita’ viaria, con punte nella zona di oltre 8.500 veicoli all’ora su ciascuna direzione di marcia del Grande Raccordo Anulare, con il limite massimo per quell’arteria di grande scorrimento stimato in 6 mila veicoli orari. Anche il trasporto su ferro, con l’utilizzo della Roma-Lido, presenterebbe delle incognite, perche’ anche se il potenziamento della tratta viene considerato “tecnicamente fattibile”, per poter far confluire 22.500 passeggeri nell’arco dei 75 minuti precedenti e successivi ai matchsarebbe necessaria la trasformazione della fermata Tor Di Valle ed un restyling della linea. Anche se il parere dell’ateneo – e si tratta di un primo “draft” e non della relaizone finale – non e’ comunque vincolante, gli uffici comunali starebbero lavorando a correzioni. L’obiettivo della maggioranza sarebbe quello di portare in Assemblea a inizio del 2019 la variante urbanistica e la convenzione con il proponente. (AGI) Il giudizio sarà poi modificato nella relazione finale, però a condizione, appunto, che la messa in esercizio delle infrastutture della mobilità sia contestuale a quella dello Stadio e del business park (vedi > vai alla pagina con il video e le registrazioni della conferenza Stadio della Roma: le criticità restano tutte, nonostante l’ennesimo “tag” capitolino, #lostadiosifa)

Vai a “La relazione del Politecnico, sommario e  conclusioni

(5) Così le richieste:

(…)”Chiediamo  quindi alla Sindaca  di  provvedere all’immediata convocazione dell’incontro pubblico ai sensi del Regolamento di partecipazione e all’allestimento, al più presto possibile, nella Casa della città e presso i Municipi interessati,  di un modello che mostri tridimensionalmente  come si dovrebbe presentare l’intera area di Tor di Valle secondo il progetto “approvato” [vedi sopra] in Conferenza dei servizi, integrato dalle prescrizioni e raccomandazioni  comminate in quella sede.  E anche che siano predisposti tabelloni con  infografiche che riportano in maniera sintetica come sono stati definitivamente affrontati e risolti i problemi della mobilità, delle criticità idrogeologiche,  degli accessi, della conservazione delle tribune dell’Ippodromo di Fuentes, quali spazi verdi saranno restituiti alla città, nonché tutti gli impegni del proponente con l’Amministrazione e il cronoprogramma dei lavori, anche in relazione alla prevista simultaneità dell’ apertura del nuovo Stadio e del nuovo quartiere con l’ultimazione dei servizi e   di tutte le  infrastrutture necessarie. Materiali da pubblicare contestualmente anche on line sui siti istituzionali, compresa la bozza   della Convenzione  con il privato che l’ Assemblea Capitolina sarà chiamata ad approvare, affinché anche i cittadini, oltre ai consiglieri, possano avanzare eventuali proposte di modifica o integrazione ai propri rappresentanti eletti”(…)

(6) REGIONE LAZIOLegge regionale 22 dicembre 1999, n. 38 1 NORME SUL GOVERNO DEL TERRITORIO (B.U.R.L. 30 dicembre 1999, n. 36; S. O. n. 7): L’art. 33 della L.R.L n.38/1999 Adozione e verifica del PUCG(Piano Urbanistico Comunale Generale) dispone che   il Comune adotti   varianti urbanistiche  solo  “ Dopo aver effettuato consultazioni con gli enti pubblici e con le organizzazioni sociali, culturali, ambientaliste, economico-professionali e sindacali interessate, e comunque avendo attivato processi di partecipazione e informazione finalizzati a promuovere forme di intervento diretto dei cittadini.

(7) vedi comma 3 art. 8 Regolamento di partecipazione dei cittadini alla trasformazione urbana approvato con DCC n. 57/2006  Art. 8. Consultazione

  1. La consultazione costituisce il secondo livello della partecipazione
  2. Entro 30 giorni dalla pubblica informazione di cui all’art. 7, i soggetti di cui all’art. 2 possono far pervenire contributi partecipativi (osservazioni, istanze, proposte), redatti in carta semplice e recanti la firma, la denominazione e i recapiti dei soggetti presentatori. I contributi partecipativi possono essere compilati ed inviati anche via web, utilizzando appositi moduli.
    3. Entro il medesimo termine di cui al comma 2 l’Assessore o il Presidente del Municipio competente convoca un incontro pubblico, in orari e giorni che permettano la massima partecipazione dei cittadini. Della data dell’incontro viene data informazione con 15 giorni di preavviso nel sito Internet del Comune di Roma, nella sede della Casa della Città, nell’Albo dei Municipi interessati nonché attraverso le ulteriori forme che si riterranno opportune. L’Amministrazione Comunale deve assicurare la presenza, oltre ai componenti del gruppo di referenti di cui all’art. 4, commi 4 e 5, direttamente interessati al piano o all’opera su cui l’incontro è convocato, dell’Assessore competente o suo delegato, del Direttore dell’Unità Organizzativa competente o suo delegato, del Responsabile del Procedimento. Nell’incontro possono essere presentate ulteriori osservazioni, proposte ed istanze delle quali è dato conto
    congiuntamente alle altre osservazioni, proposte ed istanze di cui al comma 2, nel Documento della Partecipazione.

[3] La richiesta era già stata avanzata da Carteinregola tramite PEC il 20 giugno 2018

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