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Stadio, ultim’ora: la conferenza è chiusa, anzi socchiusa.

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Foto ambm

NOTA DEL 7 APRILE: leggendo  la determina regionale che chiude la conferenza dei servizi*, sembrerebbe che il termine del 15 giugno si riferisca  solo alle controdeduzioni relative all’apposizione del vincolo, che per l’appunto dovrebbe a quella data essere oggetto della decisione del  MiBact  in seguito alla richiesta della Soprintendenza per preservare il vecchio Ippodromo. Tuttavia il testo non sembra escludere che la “diversa formulazione” possa riferirsi all’intero progetto (quindi anche se non venisse apposto alcun vincolo): nel qual caso si tratterebbe a tutti gli effetti di una conferenza “socchiusa”…(AMBM)

*Scarica la Stadio chiusura cds_DETERMINAZIONE-G04342-del-05042017

civita

Michele Civita (dal sito della Regione Lazio)

Roma 5 aprile ore 17 L’Assessore regionale Michele Civita ha diffuso  una nota* sull’esito finale della conferenza decisoria sul progetto dello Stadio della Roma,  che in verità è assai ermetica, perchè se da una parte dichiara che la conferenza è chiusa con esito negativo (cioè il progetto nato dalla delibera Marino/Caudo è stato  bocciato) dall’altra, con quella che ci pare un’ardita acrobazia politica, annuncia che il proponente “avrà tempo fino al 15/06/2017, data ultima per l’eventuale apposizione del vincolo da parte del Mibact, per presentare le controdeduzioni, anche mediante una diversa formulazione che, mantenendo le opere pubbliche e di interesse generale e garantendone la contestuale esecuzione con quelle private, potrà determinare l’avvio di una nuova conferenza dei servizi”. Non è chiaro  a questo punto se si  tratterà, come sarebbe nelle cose, di una nuova conferenza dei servizi  su un nuovo progetto,  che però in questo caso non dovrebbe avere  limiti temporali, visto che si ripartirebbe da zero e dipenderebbe quindi  dal proponente presentare una nuova ipotesi ed alla Giunta e dall’Assemblea capitolina approvarne il pubblico interesse prima di sottoporlo a una nuova conferenza, o  se questo accenno a “controdeduzioni” da presentare “anche mediante una diversa formulazione” entro metà giugno non sia l’ennesima riedizione  della novazione-sospensione-ridefinizione dell’interesse pubblico del vecchio progetto, per continuare a stare sempre nella stessa conferenza di ora, tutt’altro che chiusa, anzi pronta ad accogliere  a braccia aperte un progetto assai diverso senza ricominciare daccapo. (AMBM)

Leggi anche l’articolo del tempo Stadio della Roma, la conferenza si chiude con il “no” ma spunta la prorogaLa Regione tiene vive le speranze dei giallorossi: giochi aperti fino al 15 giugno

vedi il post precedente:Stadio della Roma: quello che nessuno ha il coraggio di dire

h*5 aprile ore 17 La nota dell’Assessore regionale Civita «La Direzione Territorio, Urbanistica e Mobilità della Regione Lazio ha concluso con esito negativo la Conferenza dei Servizi indetta per la valutazione del progetto relativo allo “Stadio della Roma”, prendendo atto dei pareri trasmessi dalle varie amministrazioni interessate e ribaditi, alla fine di marzo, con i pareri negativi dei Rappresentanti unici di Roma Capitale e della Città Metropolitana. Gli Uffici della Regione hanno contestualmente comunicato ai proponenti l’avvio della chiusura del procedimento, come prevede la legge, sottolineando il mancato completamento della variante urbanistica da parte di Roma Capitale e l’avvio del procedimento di apposizione di vincolo relativo alla porzione dell’immobile denominato “Ippodromo Tor di Valle” e area circostante da parte del Mibact. Il proponente, anche considerando che Roma Capitale, con propria deliberazione di giunta comunale del 30 marzo, ha avviato il procedimento di revisione del progetto come condizione necessaria per la dichiarazione di interesse pubblico, avrà tempo fino al 15/06/2017, data ultima per l’eventuale apposizione del vincolo da parte del Mibact, per presentare le controdeduzioni, anche mediante una diversa formulazione che, mantenendo le opere pubbliche e di interesse generale e garantendone la contestuale esecuzione con quelle private, potrà determinare l’avvio di una nuova conferenza dei servizi. Si chiude una prima fase richiesta dal Comune di Roma Capitale che, per 7 mesi, ha impegnato molte pubbliche amministrazioni anche a decifrare pareri confusi e contraddittori. Auspichiamo che la revisione, da poco avviata, per modificare il progetto sia rapida e chiara, a garanzia dell’interesse pubblico».

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