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2. Dragoncello: storia del Parco del Drago, Convenzione urbanistica PRU e progetti

ll quartiere di Dragoncello, nato negli anni 90, costituisce uno dei primi esempi di urbanistica pianificata della periferia romana,  che negli anni però ha visto progetti di valorizzazione mai portati a compimento e politiche pubbliche che hanno contribuito al suo degrado complessivo,  condannando i suoi abitanti a convivere con tutta una serie di problematiche quali la presenza di aree (di cui molte verdi)  di cui nessuno  si fa carico,  la mancanza di servizi essenziali e luoghi di aggregazione sociale, nonché la presenza di numerosi immobili residenziali e commerciali di proprietà di grandi enti pubblici e privati (tra cui INPS ed Enasarco) in dismissione e nelle mire di edilizia popolare.

Foto AMBM Parco del drago

Storia del Parco del Drago, Convenzione urbanistica PRU e progetti per la tutela e valorizzazione del corridoio ecologico

Foto Ass. Curtis Draconis

L’associazione Insieme per la Curtis Draconsis e sua mission

Il Parco del Drago è un’area presente nei vari strumenti pianificatori della città, ma scelte compiute negli anni passati  lo hanno portato lo stesso ad essere una “terra di mezzo”, priva di gestori che se ne prendano carico. Da una decina di anni, dalla spinta dal basso di alcuni cittadini, è nata una mobilitazione che sta cercando  di tutelare e valorizzare quest’area, in un  territorio condannato dall’abusivismo,  da un forte consumo di suolo e  oggetto di una pianificazione territoriale incompiuta che lo ha lasciato nell’abbandono.

L’associazione “Insieme per la Curtis Draconis” nasce nel 2015  con una missione specifica, ovvero quella di contrastare l’immobilismo istituzionale che condanna il Parco del Drago al degrado e a possibili frammentazioni che comprometterebbero per sempre le sue molteplici potenzialità: la difesa di un’identità territoriale, la connessione funzionale e fruitiva con le aree di pregio limitrofe attraverso percorsi storico-archeologico-naturalistici, il contatto con il fiume Tevere, le funzioni protettive che contrastano i cambiamenti climatici e il rischio idrogeologico.

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foto Ass. Curtis Draconis

Dopo una importante bonifica iniziale dell’area, liberata dopo anni di abbandono da tonnellate di rifiuti anche speciali, il Parco è stato messo in sicurezza dai volontari che hanno cercato di preservare le essenze arboree e arbustive che negli anni erano sopravvissute soprattutto agli incendi, avviando di fatto un presidio attivo. Lo sforzo è stato quello di conciliare la protezione degli habitat naturali e dell’aspetto paesaggistico del luogo, con quello fruitivo da parte dell’uomo.

In questi anni di attività, l’associazione “Insieme per la Curtis Draconis” ha avviato un importante lavoro di valorizzazione del corridoio, mettendolo in connessione con la Riserva Naturale Statale del Litorale Romano e con il fiume Tevere, attraverso la realizzazione di numerosi sentieri di ricucitura dei quartieri con le valenze storico naturalistiche del posto, restituendo alla cittadinanza un luogo importante di svago e di aggregazione

foto Ass. Curtis Draconis

Il Parco del drago e gli strumenti  urbanistici

Il parco del Drago è un corridoio ecologico di circa 20 ettari che confina con la Riserva Statale del Litorale Romano e il fiume Tevere e unisce due quartieri Dragona e Dragoncello che un tempo erano un unico territorio, ovvero la Curtis Draconis. Agli inizi del 900 l’intera tenuta appartenente alla casata nobiliare degli Altieri viene venduta alle famiglie Corsetti (tenuta Dragone) e Micara (tenuta Dragoncello), segnando l’intensificarsi della vocazione agricola e pastorizia dell’area. Nel secondo dopoguerra, parte della tenuta dei Corsetti viene lottizzata e venduta perlopiù a braccianti o pastori emigrati dal meridione, dando vita all’insediamento spontaneo da cui nasce, senza un piano regolatore, né licenza, servizi e strutture, il quartiere di Dragona. In una parte della tenuta dei Micara, invece, a metà degli anni ‘80 dello scorso secolo, viene edificato il quartiere di Dragoncello, uno dei primi esempi di urbanistica pianificata della periferia romana.

foto Ass. Curtis Draconis

Negli anni ’90, l’intero territorio di Acilia-Dragona, compreso il neonato quartiere di Dragoncello, rientra nel Programma di Recupero Urbano Acilia-Dragona (PRU), ex art. 11 della legge n. 493 del 1993. Tale strumento, che prevede il partenariato pubblico-privato, ha l’obiettivo di valorizzare i beni naturalistici e storici presenti sul territorio nonché la riorganizzazione urbanistica attraverso la previsione di aree verdi, servizi pubblici e infrastrutture volte a migliorare la qualità della vita degli abitanti. Il PRU ridisegna inoltre il sistema dei valori storici ambientali e il sistema del verde così da definire una continuità funzionale e fruitiva che collega il verde attrezzato a livello locale con i grandi sistemi ambientali o parchi urbani. Tra gli interventi previsti dal programma per valorizzare il sistema ambientale c’è il cuneo verde, con presenze archeologiche, compreso tra Dragona e Dragoncello (fig.10) 106. Tutto ciò in preparazione dei lavori del Piano regolatore, che è stato poi approvato nel 2008, il quale vede l’area del Parco del Drago come parte integrante della sua rete ecologica.

Nel 2003, invece, viene approvato il piano particolareggiato n. 42 – “Dragona – Quartaccio,  ovvero il piano della “zona O” che viene riconosciuta a livello urbanistico: si tratta di un processo che inizia negli anno 70, con la legge regionale n.28 che recupera i nuclei abusivi, tra cui appunto Dragona, in vista dell’approvazione del piano regolatore del 2008.

P.P. 42 Dragona Quartaccio

Il Parco del Drago rientra nel PP n.42 (1), che ha una superficie complessiva pari a 237 ettari e densità territoriale pari a 92,60 ab/ha., proprio per compensare gli standard di verde pubblico previsti pari a 10,26 mq/abitante. Inoltre, lo stesso Parco del Drago è parte integrante della rete ecologica del PRG.

La Convezione 21 del PRU

La Convenzione edilizia n. 21, stipulata nel 2010 tra il Comune di Roma e la società Asfalti Sintex Spa (gruppo Caltagirone) proprio nell’ambito del PRU Acilia- Dragona (2), prevede edilizia comprensoriale residenziale per circa 124.297 m3 (otto palazzine) proprio al centro del Parco del Drago e la realizzazione di un centro commerciale per un totale di 48.600 m3 all’angolo tra via di Dragoncello e la via del Mare. Per tale diritto edificatorio il soggetto privato ha ceduto al Comune di Roma una gran parte del parco (112.180 m3). A scomputo la Convenzione prevede, sempre all’interno del cuneo verde, una serie di opere pubbliche, quali ad esempio un impianto per l’esercizio dell’atletica leggera, un palazzo della musica e una pista ciclabile per il collegamento di tutte le attrezzature108. Quelli che, invece, erano gli obiettivi di valorizzazione del PRU rimangono relegati nelle eventuali disponibilità del soggetto privato. La realizzazione di un approdo in un’area del Tevere e di una pista ciclabile di collegamento con il parco Monte Cugno – Ficana, ricadenti all’interno del perimetro della Riserva del Litorale Romano, come pure la valorizzazione dei reperti archeologici presenti nell’area, sono vincolate ad eventuali risorse provenienti dai ribassi d’asta conseguiti in sede di appalto dei lavori pubblici del PRU, quindi difficilmente attuabili.

PRU acilia-03-tavole da Dip urbanistica

A distanza di quasi 20 anni dall’approvazione del PRU, niente di quanto previsto per questo “cuneo verde” tra i due quartieri è stato mai realizzato: se da un lato, ciò ha consentito di preservarne il suo aspetto naturalistico e paesaggistico, dall’altro lo ha posto per anni in una condizione di stallo, lasciandolo nell’incuria e nel degrado nonché nell’indifferenza istituzionale. In ogni modo, la previsione edificatoria rappresentata dalla Convenzione edilizia n° 21 del PRU è ancora vigente e incombe sul Parco del Drago fino a dicembre 2023 (quando la Convenzione, prorogata dal Comune a causa della pandemia da Covid-19 per altri tre anni, andrà in scadenza), rischiando di comprometterne non soltanto l’alto valore paesaggistico, naturalistico ma anche quello prettamente storico, spezzando il filo conduttore che ne ha caratterizzato la storia bimillenaria.

foto Ass. Curtis Draconis

Scheda a cura di Associazione Insieme per la Curtis Draconis (in collaborazione con Carteinregola Comitato di Quartiere Dragoncello, Comitato cittadino Dragona, Fiab Roma Ostia in bici,  Comitato Pendolari Roma-Ostia)

Foto AMBM Parco del drago

Per osservazioni e precisazioni: laboratoriocarteinregola@gmail.com

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20 giugno 2023

NOTE

(1) Vedi Dip. Urbanistica Roma Piano particolareggiato di Zona “O” n. 42 – “Dragona – Quartaccio”

Allegati
Deliberazione di Adozione di Consiglio Comunale n. 52/95 (f.to pdf – Kb 233)
Deliberazione di Controdeduzione di Consiglio Comunale n. 92/00 (f.to pdf – Mb 6,35)
Deliberazione di Controdeduzione di Consiglio Comunale n. 17/02 (f.to pdf – Kb 901)
Deliberazione di Approvazione di Consiglio Comunale n. 56/03 (f.to pdf – Kb 192)
Norme Tecniche di Attuazione (f.to pdf – Kb 325)
Zonizzazione (f.to jpg – Mb 7,58)
Rete viaria (f.to jpg – Mb 10,08)

(2) Dal sito del Dip. Urbanistica di Roma Programma di Recupero Urbano Acilia-Dragona

L’ambito, localizzato nel settore sud-ovest di Roma, è compreso tra il fiume Tevere, la cintura verde della Riserva del Litorale Romano e la via Cristoforo Colombo e conta circa 85.000 abitanti.
L’insediamento di Acilia si presenta come una zona disomogenea, dove si alternano blocchi di edilizia pubblica, villette abusive ed edifici privati. La rete stradale è incompleta e risultano assenti le connessioni interne. La zona è inoltre segnata dall’insufficienza della rete idraulica, fognaria e dei vecchi canali.
Le principali linee di intervento previste da Roma Capitale sono: la valorizzazione dei beni naturalistici e storici presenti nell’area e la riorganizzazione urbanistica, attraverso la previsione di nuovi luoghi di aggregazione.
All’interno del perimetro della Riserva del Litorale, l’Amministrazione ha deciso di realizzare un grande parco naturalistico di più di 400.000 metri quadrati. La “Porta del Parco” accoglierà i visitatori con servizi pubblici e privati funzionali al turismo naturalistico. Verrà poi realizzata una pista ciclabile che permetterà di raggiungere il parco in bicicletta da Dragona e da San Francesco.
Ad Acilia nord , nell’area verde tra Dragona e Dragoncello verrà realizzato un corridoio ecologico che, oltre a resti storici, conterrà il Palazzo dello Sport e dello Spettacolo e una pista per l’atletica. I due quartieri verranno poi collegati e arricchiti dal Parco San Paolo, da un centro commerciale, da un centro polifunzionale all’interno del Casale della Pinetina (O.P. n. 27) in via Monti San Paolo (opera ultimata), e da un centro ASL diurno localizzato nella piazza pubblica in via degli Orti di Acilia (OO.PP. nn. 26a e 26b), in fase di realizzazione.
Da via degli Orti di Acilia, in prossimità del centro diurno e della piazza pubblica, fino a via di Dragoncello è prevista una nuova infrastruttura viaria di collegamento: l’O.P. 8 “Nuova viabilità Via di Dragoncello – Via delle Case Basse” che attraversa le aree del Parco Monti san Paolo (in fase avanzata di realizzazione).
Ad Acilia sud, oltre alla realizzazione di nuovi interventi residenziali, saranno realizzate una scuola materna in via Amato (O.P. n. 32) e un asilo nido in via Macchia Palocco (O.P. n. 24).
In via Molteni-angolo via di Macchia Saponara è prevista una piazza pubblica corrispondente all’O.P. n. 34 (già realizzata). In prossimità del Canale Palocco è stato realizzato il prolungamento della via Molteni (O.P. n. 18) e lungo il canale stesso è prevista un’area di verde pubblico attrezzato (già realizzata).
Inoltre, sarà realizzato un sottopasso sotto la Via Ostiense e la via del Mare di collegamento della via di Macchia Saponara e della via di Dragoncello, finalizzato a connettere i settori sud e nord dell’insediamento.
La nuova stazione di Acilia Sud, assieme al sovrappasso per Dragona, permetterà un più facile accesso alla zona.
Ad Acilia sud sono previsti inoltre due piani di recupero urbanistico n. 8 e n. 15.
Nel suo complesso, il programma prevede 76 interventi, di cui 56 pubblici e 20 privati, per un totale di investimenti di più di 230 milioni di Euro.

Stato di attuazione
L’accordo di programma è pubblicato sul BUR Lazio n. 11 suppl. 1 del 20-04-2005.

Convenzioni stipulate:
Intervento privato n. 5, il 23 giugno 2006
Intervento privato n. 6.1, il 31 luglio 2007
Intervento privato n. 22, il 28 settembre 2007
Intervento privato n. 18/25, il 12 novembre 2007
Intervento privato n. 4, il 11 luglio 2008
Intervento privato n. 2, il 13 marzo 2009
Intervento privato n. 16, il 23 settembre 2009
Intervento privato n. 12, il 27 maggio 2010
Intervento privato n. 6.3, l’1 giugno 2010
Intervento privato n. 6.2, il 5 novembre 2010
Intervento privato n. 21, il 29 dicembre 2010

Piani di recupero urbanistico:
n. 8 Piano di recupero urbanistico Consorzio Stella d’Argento Due
n. 15 Piano di recupero urbanistico dell’Associazione Consortile Macchia Palocco Saponara

Deliberazione della Giunta Comunale n. 51 del 10 marzo 2010
Modalità di attuazione degli interventi privati nn. 8 e 15 del Programma di recupero urbano “Acilia – Dragona”, di cui all’art. 11 del Decreto legge 5 ottobre 1993 n. 398 convertito con Legge 4 dicembre 1993 n. 493.

Opere di urbanizzazione da realizzarsi a scomputo degli oneri di urbanizzazione da parte dei soggetti attuatori degli interventi privati
Sono ultimate le opere di urbanizzazione relative agli interventi privati nn. 5, 6.1 e 4.
Sono in fase di realizzazione le opere di urbanizzazione relative agli interventi privati nn. 22, 18/25, 12, 6.2 e 16.

Opere Pubbliche del Programma da realizzarsi a scomputo del contributo straordinario da parte dei soggetti attuatori degli interventi privati

Sono ultimate le seguenti opere pubbliche:
O.P. 10b Prolungamento della Strada P.P. 43 (int. priv. 5)
O.P. 34 Piazza Pubblica su Via Molteni (int. priv. 6.1)
O.P. 18 Prolungamento della Via Molteni (int. priv. 4)
O.P. 27 Ristrutturazione dei casali in zona Pinetina, centro civico (int. priv. 18-25)

Sono in corso di realizzazione le seguenti opere pubbliche:
O.P. 8 Nuova viabilità Via di Dragoncello – Via delle case Basse (int. priv. 18-25)
O.P. 39a Parco San Paolo, verde attrezzato (int. priv. 18-25)
O.P. 39b Pista ciclabile nel Parco San Paolo (int. priv. 18-25)
O.P. 26a Servizio pubblico ASL (int. priv. 16)
O.P. 26b Piazza Pubblica davanti alla ASL (int. priv. 16)
O.P. 39c Pista ciclabile prolungamento San Paolo (int. priv. 16)

Opere Pubbliche del Programma da realizzarsi con gli oneri di urbanizzazione e con il contributo straordinario residui degli interventi privati
Deliberazione della Giunta Capitolina n. 359 del 2 novembre 2011
“Programma di recupero urbano – art. 11 legge n. 493/1993 – ambito Acilia Dragona – Individuazione delle priorità di realizzazione delle opere pubbliche del programma da realizzarsi con gli oneri di urbanizzazione e con il contributo straordinario residui degli interventi privati.”
L’O.P. 16 Unificazione di Via di Dragoncello ha priorità assoluta; sarà affidata al Consorzio Acilia-Dragona costituito dai soggetti attuatori delle convenzioni urbanistiche 6.1, 18-25, 6.3 e 6.2.

Opere Pubbliche inserite nel piano degli interventi per l’emergenza traffico
O.P. n. 1 – Sottopasso Via Ostiense – Via del Mare
L’opera pubblica è inserita nel Piano di Interventi di Riqualificazione delle Infrastrutture Viarie e per la Mobilità, classificata con il codice C1.1-11.
Determinazione Dirigenziale dell’Ufficio di supporto al Commissario delegato e Programma Roma Capitale n. 29 del 20/04/2012 di conclusione della Conferenza di Servizi permanente relativa al progetto preliminare integrato.
L’opera è finanziata con fondi regionali a cui si aggiungono oneri di urbanizzazione e contributo straordinario residui degli interventi privati come indicato nella suddetta DGC n. 359
Le opere da realizzarsi con fondi regionali e fondi capitolini sono di competenza del Dipartimento Politiche per la Riqualificazione delle Periferie.

Documenti scaricabili
Delibera di Adozione del Consiglio Comunale n. 13/2001 (f.to Pdf – kb 94)
Delibera di Consiglio Comunale n. 308/2004 – Ratifica dell’adesione del Sindaco all’Accordo di Programma (f.to Pdf – Kb 918)
Relazione (f.to Pdf – Mb 21)
Tabelle (f.to Jpg – Mb 14)
Tavole (f.to Jpg – Mb 57)

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