Corviale, dalla Regione torna l’idea dell’abbattimento nonostante i progetti in corso
Autore : Redazione
Scrive la testata Roma Today* che secondo quanto le risulta, nel corso di un recente incontro in Regione tra il nuovo assessore regionale a urbanistica e casa, Pasquale Ciacciarelli e gli assessori a urbanistica e patrimonio di Roma Capitale, Maurizio Veloccia e Tobia Zevi, gli esponenti della nuova Giunta regionale guidata da Francesco Rocca avrebbero avanzato – ancora una volta – l’idea di una “Ristrutturazione classica o demolizione e ricostruzione, con l’edificazione di stabili separati” del complesso residenziale popolare lungo 1 km costruito tra il 1975 e il 1984 . Un’idea, quella della demolizone, superata da tempo, con due progetti già finanziati e in corso: uno con i fondi del Pnrr**, un altro del 2014 , “Rigenerare Corviale”, ma anche con una serie di attività civiche che si impegnano da anni per una riqualificazione sociale del serpentone.
Pubblichiamo il Comunicato di Corviale Domani, della rete di Carteinregola, e, in calce, il comunicato dell’Assessore all’urbanistica Veloccia.
CORVIALE, UN IRRICEVIBILE E FALLIMENTARE RITORNO AL PASSATO: NO GRAZIE
Una breve premessa: correva l’anno 2008 quando grazie ad una ricerca della Filas-Regione Lazio si metteva per iscritto che il serpentone di Corviale aveva i numeri per rigenerarsi e ciò grazie alla caparbia presenza di molti operatori pubblici e privati che non avevamo mollato.
Il fallimentare progetto “costruire un pezzo e demolirne un altro” presentato dal duo Bontempo&Polverini nel 2010 al grido “Abbattere Corviale” nel corso di pochi anni naufraga miseramente. Una perdita di tempo gradita agli intellettuali dell’urbanistica mai discussa con chi vive nei territori e ne conosce bisogni, necessità ed emergenze sociali.
Oggi un vagito della politica dopo 12 anni in cui il quadrante di Corviale è cambiato così come l’abbiamo scritto al Presidente Rocca della Regione Lazio e ripetuto al Comune di Roma invitandoli a confrontarsi con una comunità, la nostra, che presidia il territorio.
L’annunciato ritardo dal governo del PNRR che ricade anche su Roma, i tempi biblici del progetto “Rigenerare Corviale” della Regione Lazio (ora forse in dirittura di arrivo) dovrebbero sconsigliare la politica da avventate dichiarazioni che non trovano riscontro nella realtà.
Come comunità di Corviale, supportati dalle competenze della nostra comunità scientifica a cui vanno i nostri ringraziamenti per il loro senso civico, nei prossimi giorni faremo un’iniziativa pubblica sia per far conoscere a chi ci vive quello che dovrebbe venire nel nostro quadrante che per mettere a terra bene gli 80 milioni di euro che abbiamo contribuito a far arrivare nel nostro territorio.
Un’irripetibile opportunità per ridare dignità e futuro al quadrante di Corviale.
La scorsa settimana siamo stati in Regione a parlare del futuro di Corviale. Questo è quello che penso rispetto alla (vecchia) proposta ri-avanzata dalla nuova giunta Rocca.Urbanistica: assessore Roma, no ad abbattimento Corviale, fermerebbe solo riqualificazioneRoma, 03 apr – (Nova) –
“Il refrain sull’abbattimento di Corviale ritorna periodicamente nella discussione dellapolitica romana e solitamente quando la destra torna alla guida della Regione Lazio. L’unico effetto pratico che rischia di produrre tale discussione è il blocco di qualsiasi opera di riqualificazione e la distrazione dei relativi fondi, cosi come avvenne, l’ultima volta con lagiunta Polverini”. Lo dichiara in una nota l’assessore all’Urbanistica di Roma Capitale, Maurizio Veloccia. “Nel cordiale incontro tenutosi in Regione – aggiunge l’assessore- ho suggerito al mio omologo assessore Ciacciarelli di non ripercorrere la strada del passato e di proseguire nell’opera di risanamento avviata negli ultimi anni.Abbattere Corviale non soltanto porrebbe problemi tecnici rilevanti, dalla delicata gestione degli abitanti, alla necessità di demolire e smaltire 750 mila metri cubi dicemento e parimenti ricostruirli andando a consumare un’enorme quantità di suolo (agricolo?), ma sarebbe difficilmente giustificabile viste le politiche messe incampo negli ultimi anni. Dentro Corviale, ad esempio, Ater da 3 anni sta lavorando per la realizzazione di 110 nuovi appartamenti al posto di quelli di fortuna ricavati negli anni 80 nel piano a suo tempo destinato ad esercizicommerciali”. “Difficile dire – prosegue Veloccia – che giunti quasi al termine dei nuovi appartamenti ora li abbattiamo. Ma c’e di più. Ci sono 60 milioni per l’efficientamento energetico con fondi statali ed i 50 milioni di fondi Pnrr che il Comune di Roma ha aggiunto lo scorso anno per riqualificare la trancia H, costruire laboratori artigianali, riaprire il farmer’s market ed un presidio di polizia e completare l’impianto sportivo che giace da 20 anni a via Maroi. Insomma – spiega l’assessore – tanti finanziamenti, che hanno sortito i primi effetti a partire dalla riapertura della scuola Mazzacurati inaugurata dal sindaco Gualtieri a settembre e la realizzazione, in corso, della nuova piazza di Corviale sempre a opera delComune. Invece di mettere in eterna discussione le politiche di chi ci ha preceduto diamo continuità a questa opera di risanamento. C’e un progetto che ha vinto un concorso internazionale dal titolo “Rigenerare Corviale” che è pronto e ha ottenuto tutti gli assensi alla fine dello scorso anno per compartimentare i vari lotti, ridurre il senso di alienazione che si prova nell’attraversare gliinfiniti corridoi e i ballatoi interni. Il progetto è in mano ad Ater e ci sono I fondi. Si faccia la gara e si avvii il lavoro”. “E infine si ragioni sui veri due fronti da aggredire con unità di intenti e sinergia istituzionale: quelli della legalità e della mixitèsociale. Il problema fondamentale di questi quartieri è riuscire a estirpare quei grumi di illegalità che nel passato hanno dettato legge. Lo si fa restituendo dignità agli abitanti e lottando contro la criminalità: per questoè fondamentale riaprire il tavolo sulla legalità avviato a suo tempo dal Prefetto Gabrielli e che va ripristinato affinche le opere di riqualificazione siano volano anche per la Rigenerazione sociale di quei territori. Infinebisogna riappropriarsi degli spazi favorendo anche una mescolanza sociale. Ci sono, ad esempio, i grandi spazi comuni ora ristrutturati e inutilizzati dentro i lotti. Ater li affidi al Municipio per inserire all’interno associazionigiovanili, comitati, soggetti no-profit o la primacooperativa di comunità nata a Roma poche settimane fa proprio a Corviale”. “E poi – aggiunge l’assessore – si favoriscano nuove tipologie di abitanti. L’università RomaTre – spiega Veloccia – è già presente qui da 3 anni, con un laboratorio di quartiere. Portiamoci anche gli studenti, alcuni corsi di studio e perchè no alcune residenze universitarie: Corviale è un campus a cielo aperto con palestre, biblioteche, campi di rugby e di calcio. Gli studenti aiuterebbero in quella mixitè sociale necessaria in quartieri come questi, con le principali facoltà a un quarto d’ora di distanza e con una previsione inserita nel piano della mobilità di collegare sulla via Portuense con il tram proprio Corviale a Marconi e dunque a Roma Tre.Proviamo a scrollarci di dosso una politica dell’eterno presente dove si perde la fatica del progetto e di una idea di futuro che cresce lentamente e ci si limita ad annunci eclatanti a cui non seguono mai i fatti. Se si vuole impostare e continuare un lavoro di risanamento serio delle periferie, come auspico nel tavolo di confronto avviato la scorsa settimana, Roma Capitale sarà a fianco della Regione Lazio per definire progetti, modalità e finanziamenti in un rapporto di leale collaborazione istituzionale a serviziodei romani”, conclude Veloccia.
4 aprile 2023
per osservazioni e precisazioni: laboratoriocarteinregola@gmail.com
NOTE
* Roma Today 31 marzo 2023 La Regione vuole demolire il Serpentone di Corviale. La proposta in un incontro con il ComuneIn una riunione tra il capo gabinetto regionale Pisano, quello comunale Stancanelli, il nuovo assessore Ciacciarelli, Zevi e Veloccia viene avanzata un’idea per riqualificare il Serpentone: “Hanno capito che è irrealizzabile” di Valerio Valeri
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