L’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG) ha provveduto a inviare (10 febbraio 2025) una specifica istanza di accesso civico, informazioni ambientali e adozione degli opportuni provvedimenti in merito ai tagli di alberi ad alto fusto nello storico parco pubblico del Pincio e nel parco della Villa Doria – Pamphilj in assenza della necessarie e vincolanti procedure di valutazione d’incidenza ambientale (VincA), per mantenere le caratteristiche naturalistiche dei siti protetti, rientranti nella Rete Natura 2000.
Coinvolti il Ministero della Cultura, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, la Regione Lazio, il Comune di Roma Capitale, l’Ente regionale Roma Natura, informati per le verifiche di competenza la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma e i Carabinieri Forestale.
I tagli in ambedue i casi sono stati effettuati per conto del Comune di Roma Capitale e, in ambedue i casi, sono risultati effettuati senza aver svolto le necessarie e vincolanti procedure di valutazione d’incidenza ambientale (VincA), secondo quanto comunicato rispettivamente dalla Regione Lazio – D.R. Ambiente, Cambiamenti Climatici, Transizione Energetica e Sostenibilità, Parchi con nota prot. n. 562624 del 29 aprile 2024 (Pincio) e dall’Agenzia Roma Natura, titolare della competenza in materia, con nota prot. n. 3885 del 18 novembre 2024 (Villa Doria – Pamphilj).
Infatti, si deve ricordare che sia il Pincio che la Villa Doria – Pamphilj rientrano nella zona speciale di conservazione (ZSC) “Villa Borghese e Villa Pamphili” (IT66030052) ai sensi delle direttive n. 92/43/CEE (tutela habitat naturali e seminaturali, fauna, flora) e n. 09/147/CE (salvaguardia avifauna selvatica), con specifiche misure di conservazione (deliberazione Giunta regionale n. 159 del 14 aprile 2016), per cui ogni intervento di modifica dev’essere preceduto dalle vincolanti procedure di valutazione d’incidenza ambientale (art. 5 del D.P.R. n. 357/1997 e s.m.i.) per verificare se vi sia eventuale danno/degrado delle caratteristiche naturalistiche che han portato all’inclusione del sito protetto nella Rete Natura 2000.
aree naturali protette gestite da Roma Natura
L’Ente regionale Roma Natura ha il compito fondamentale di gestire le sedici aree naturali protette nel territorio comunale di Roma, oltre 16 mila ettari di grande rilievo naturalistico, ambientale, paesaggistico, storico-identitario. Molte aree naturali protette e i grandi parchi pubblici storico romani rientrano in siti della Rete Natura 2000 e all’Ente regionale Roma Natura è stata affidata la competenza allo svolgimento delle preventive e vincolanti procedure di V.Inc.A., che, però, sembrano latitanti in parecchi casi di intervento anche di notevole impatto sugli ambienti protetti.
Vediamo una buona volta di garantire anche una protezione concreta e non solo sulla carta?
Da un lato Roma è la capitale europea con il più esteso patrimonio di verde pubblico (oltre 400 chilometri quadrati di verde pubblico tra giardini, parchi, ville storiche e riserve naturali e circa 350 mila alberi), tuttavia l’adozione di opportune Linee strategiche sul verde urbano di Roma (2023) non pare si sia tradotta ancora in efficaci e riconosciute attività di gestione del verde pubblico con particolare riferimento ai valori paesaggistici e storico-culturali che contribuiscono fondamentalmente a rendere l’Urbe quella Città unica che tutto il mondo ammira.
Che cosa si aspetta?
Si può migliorare, parecchio. E sarebbe ora che tutte le amministrazioni pubbliche competenti siano richiamate a una corretta gestione del patrimonio naturalistico e del verde pubblico romani.
Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG)
Per osservazioni e precisazioni: laboratoriocarteinregola@gmail.com
I due parchi rientrano nella Rete Natura 2000 che garantisce la conservazione della biodiversità. Stefano Deliperi, presidente del Gruppo d’intervento giuridico: “Per i tagli serviva la valutazione d’incidenza ambientale”. (Fabio Grilli)