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Diario del Presidio del 23 ottobre 2014

Diario di una maratona mancata (e di un maxiemendamento sventato)

scarica il resoconto stenografico della seduta n.034.9 del 23.10

> leggi l’articolo di Civico lab Alla Regione Lazio va in scena la “Notte del Piano Casa”

(in alto i commenti più recenti)

A FUTURA MEMORIA: Ecco il video dell’on. Vincenzi (capogruppo PD) che assicura nel luglio 2014 che non sarebbe più stato  utilizzato lo strumento del maxiemendamento  da questa maggioranza per la durata della consigliatura
[youtube https://www.youtube.com/watch?v=NHrWF6ZlpRk]

LA SEDUTA E’ SOSPESA E RIAGGIORNATA A LUNEDI’ 27 ALLE 15

ore 19.55 è ripreso il Consiglio. Porrello (M5S)  ritira centinaia di   emendamenti per evitare il maxiemendamento della Giunta (che trova un’unica giustificazione nel superamento dell’ostruzionismo dell’opposizione).Il consigliere Gramazio (PDL- FI) prende la parola e dice che il suo gruppo intende “rilevare” gli emendamenti dei Cinquestelle. Si leva un brusio indignato da tutta l’aula, Gramazio precisa che stava scherzando. Però è significatico che in tanti ci siano cascati…

ORE 19.50. Siamo qui, in attesa. Il consiglio era sospeso fino alle 19, ma ad ora non è successo niente. Capannelli di consiglieri  che discutono  più o meno animatamente. Probabilmente questo emendamento ha creato più scompiglio di quello che l’Assessore Civita e il Presidente Panunzi dicono. Intanto arrivano anche i rappresentanti di Salviamo il Paesaggio

 IL NOSTRO CONTRIBUTO ALLA DISCUSSIONE SULL’EMENDAMENTO

Prendiamo l’esempio di San Lorenzo, città storica, a distanza di pochi metri  sono già stati  richiesti e avviati in base al Piano casa Polverini  12 interventi alquanto consistenti (naturalmente non solo consentiti dall’art.3, ma anche da altri articoli), che  però sommati fanno un pesante carico urbanistico in una zona molto urbanizzata con standard al limite (o probabilmente al di sotto di quanto previsto dalla legge). La proroga del Piano  casa a San Lorenzo offrirebbe ancora a lungo la possibilità di fare altri  interventi, senza garantire i servizi necessari  ai nuovi abitanti. E’ quindi abbastanza logico pensare che in zone come quella,  la monetizzazione non possa e non debba essere automatica, ma debba essere valutata caso per caso, come noi chiediamo. E ancora una volta lo ribadiamo: non siamo contrari “a prescindere” agli ampliamenti, ma vogliamo che siano sottoposti alla valutazione dell’amministrazione e alle osservazioni dei cittadini.

(nella foto sotto , un intervento in Via dei Sabelli che ha comportato la costruzione di appartamenti dove c’era una  tettoia per auto a noleggio)

via dei sabelli 3

ore 18.30 Si sospende la seduta fino alle 19

ore 18.30 arrivano rappresentanti di CALMA (Comitati e  Associazioni per La Mobilità Alternativa) e Assopedoni

Ore 18.20 si riprende la discussione sugli emendamenti. I Cinquestelle avanzano un emendamento per abolire la monetizzazione degli oneri, cioè la possibilità di non garantire gli standard (parcheggi, servizi,verde)  ma pagare. Civita risponde che Roma Capitale  già pratica la monetizzazione degli oneri, che finora andavano a finire nel bilancio generale, mentre questo Piano Casa obbliga il Comune  a spendere il ricavato dalla monetizzazione dei mancati standard nello stesso territorio (confermiamo l’esistenza di questa miglioria del Piano Polverini, una delle scarse modifiche in positivo), c’è anche nell’Art 3 ter

AGGIUNTO* 6 bis Al fine di implementare la qualità urbana nel territorio limitrofo agli ambiti di intervento, l’importo degli oneri di urbanizzazione derivanti dai medesimi interventi e da eventuali contributi straordinari relativi agli standard di cui al precedente comma 6 è utilizzato esclusivamente per realizzare le opere pubbliche nel perimetro dell’intervento stesso o nel territorio circostante e comunque, fino alla sua utilizzazione, l’importo di cui sopra è vincolato a tale scopo in apposito capitolo del bilancio comunale*

ore 18 Interviene Panunzi (PD presidente commissione urbanistica), che dice che nelle zone A non si applica Piano casa, nelle zone B sono già presenti le opere di urbanizzazione secondaria, le  zone C di nuova espansione sarebbero quelle più interessate dall’emendamento  e quindi dovrebbero comunque  rispettare le prescrizione del decreto 1444/68 che stabilisce gli standard (D e E non si applica il piano casa) “Tutti siamo d’accordo a non fare dormitori“.

ore 17. 55 Interviene Porrello (M5S): l’articolo 6 non si riferisce a zone specifiche, ma a tutto l’impianto della legge

Sono opere d’urbanizzazione secondaria (art. 44, legge n. 865/1971 e successive modifiche):

  • gli asili nido;
  • le scuole materne;
  • le scuole dell’obbligo;
  • i mercati di quartiere;
  • le delegazioni comunali;
  • le chiese ed altri edifici religiosi;
  • gli impianti sportivi di quartiere;
  • i centri sociali e le attrezzature culturali e sanitarie;
  • le aree verdi di quartiere.

> vai alla pagina con le informazioni https://carteinregola.wordpress.com/urbanistica/glossario/opere-di-urbanizzazione-primarie-e-secondarie/

17.50 Interviene l’assessore Civita: esordisce dicendo che lui accetta la proposta del centrodestra di ritirare emendamneti ostruzionisti  in cambio d chairimenti. Stanno facendo le verifiche sugli effetti del Piano Casa, secondo l’assessore la legge nazionale è abbastanza di amnica larga sull’esistenza di scuola etc nei paraggi…verificheremo, ma l’emendmento non pregiudica l’applicazione del paino casa nè altera in modo significativo l’impianto

ore 17.45 Abbiamo scoperto che l’emendamento Cinquestelle che ha creato tanto panico  è anche   un emendamento proposto da Carteinregola il 7 novembre 2013 all’audizione alla Commissione  Urbanistica che forse i Cinquestelle hanno ripreso. Eccolo:

vai alla pagina i nostri emendamenti:

ART. 3 (Interventi di ampliamento degli edifici)

COMMA 6 Inserire dopo “la realizzazione degli ampliamenti di cui al comma 1 è subordinata all’esistenza delle opere di urbanizzazione primaria” inserire come legge originale n. 21/09 “e secondaria”

ore 17.35 Intervengono Aurigemma (FI) e Simeoni. Sono visibilmente in agitazione, vogliono capire da Civita quali conseguenze avrà l’emendamento passato. Chiedono polemicamente se questo Piano Casa è della Avenali (listino Zingaretti, viene da Legambiente) o della Bonafoni (listino Zingaretti) o di Vincenzi (capogruppo PD) o di Bellini (PD). Individuano così le varie anime della maggioranza, “falchi” e “colombe” del Piano casa, e vogliono  capire chi sta prevalendo. Ma è abbastanza scontato, visto che finora gli emendamenti della Avenali non sono mai passati.

 ore 17.30 Interviene l’on. Vincenzi, capogruppo PD, che conferma quello che abbiamo scritto, cioè che sull’emendamento M5S non si torna indietro. Un intervento a favore delle regole. Bene.

ore 17.25 sembra impazzito Gramazio (FI): troppo di sinistra probabilmente l’emendamento dei Cinquestelle che subordina gli interventi del Piano casaaalla presenza anche delle urbanizzazioni secondarie (servizi come scuole,asili, uffici pubblici). Gramazio insiste  per sospendere la seduta e chiarire in separata sede le cose. Si notano movimenti e agitazione anche tra le fila della maggioranza. L’on.Storace  (La destra) è d’accordo con al sospensione e il chiarimento. Ma una volta  votato e approvato l’emendamento, a quanto pare la decisione è irrevocabile, poichè anche in caso di maxiemendamento dovrebbero essere conservati nel testo tutti  gli emendamenti già approvati.

ore 17.20 l’emendamento dei Ciqnuestelle fortunosamente passato a quanto pare getta nel panico il centro destra. Gramazio arriva a usare un linguaggio piuttosto colorito: “finisce nel cesso l’80% degli interventi del Piano casa” e dice: “siamo pronti a ritirare gli emendamenti, ma  l’assessore civita ci spieghi cosa succede con il passaggio di questo emendamento”

IMG_6427 alunni berardiore 17 E’a rrivato il Consiglio Metropolitano, con il suo portavoce Gualtiero Alunni, e Brunello Berardi, del Comitato Porta Asinaria e del gruppo urbanistica di Carteinregola

ore 16.30 Incredibilmente viene approvato un emendamento dei Cinquestelle su cui l’assessore aveva dato parere negativo, che aggiunge maggiori garanzie. Eccolo:

emendamento m5s 1494

 

 

IMG_6429 vezio de luciaore 16.30 E’ con noi l’urbanista Vezio De Lucia, che è anche stato consigliere regionale del Lazio dal 1990 al 1995, che entrando nella sede del Consiglio Regionale, ci ha raccontato la storia dell’edificio, che Italo Insolera aveva definito come una sede “al riparo dalla partecipazione popolare”. E infatti si trova in aperta  campagna,vicino al GRA, raggiungibile solo con una linea di autobus.

 

IMG_6433 la stortaore 16.15 Siamo qui, per adesso una ventina di rappresentanti di associazioni e comitati. Comitato  Axa Sicura, Comitato la Storta, Amate l’Architettura, Blocchi precari Metropolitani.

Cristiana Avenali (listino Zingaretti, Legambiente) presenta un emendamento,  l’assessore Civita dà parere contrario, l’emendamento viene bocciato ( a breve lo inseriremo).

IMG_6430 amate l'architetturaCi raggiunge Jacopo Argilli, SEL  I Municipio, dove stamani è stata approvata la mozione con alcune richieste di modifica del Piano casa. Questo il  testo del Comunicato: Municipio Roma I approva mozione SEL su Piano Casa Lazio. Argilli, Manca e Cioffari (SEL): “No aumenti di cubatura e salvaguardia città storica”.
IMG_6434 argilliIl consiglio del Municipio I Roma Centro approva una mozione proposta da SEL che chiede di modificare alcuni punti della proposta di modifica al Piano Casa in discussione al Consiglio a Regionale.
“La mozione proposta da SEL, e approvata oggi dal Consiglio del Municipio Roma I Centro, chiede che nelle modifiche al Piano Casa proposte al Consiglio regionale”, scrivono in una nota Jacopo Maria Argilli, Graziella Manca e Mauro Cioffari (Consiglieri SEL del Municipio Roma I Centro), “non si prevedano aumenti di cubatura in deroga ai piani regolatori dei comuni e di salvaguardare la città storica”.
“Crediamo che la programmazione del territorio”, continuano Argilli, Manca e  Cioffari, “sia garanzia non solo per la salvaguardia ambientale, ma anche per garantire i servizi previsti nei PRG”. “Il Piano Casa prevedendo delle deroghe soprattutto alle prerogative
che hanno i comuni e i municipi in materia urbanistica”, sottolineano Argilli, Manca e Cioffari”, esautorano il compito delle istituzioni democraticamente elette e della pianificazione del territorio”.
“È necessario invece recuperare l’immenso patrimonio di case invendute e sfitte”, concludono Argilli, Manca e Cioffari”, per contrastare l’emergenza abitativa che colpisce sempre più cittadini di Roma e del Lazio”.

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La notte del Piano Casa – una nuova  maratona

L’aspetto più paradossale è che sia un  manipolo di cittadini e comitati  ad agitarsi tanto per  difendere  le  prerogative istituzionali di Comune e Municipi nel governo del territorio, mentre gli organi deputati tacciono, avallando  di fatto una legge che sottrae loro  la  possibilità di rappresentare l’interesse e i  diritti dei cittadini in trasformazioni urbane che possono essere anche assai impattanti. [ringraziamo i Municipi II e XIV, a cui  oggi si aggiunge anche  il I Municipio, per  aver approvato con voto trasversale una mozione presentata da SEL che chiede più regole].

Se qualcuno ce l’ avesse detto, un anno e mezzo fa, l’8 aprile 2013,  quando dopo quasi 48 ore in aula Giulio Cesare  di  presidio in  diretta web contro le delibere urbanistiche, abbiamo lasciato il Campidoglio a mezzanotte, distrutti ma contenti per l’insperato risultato (ne passarono solo due delle decine  che avversavamo), non ci avremmo creduto.

Non  avremmo creduto che il centrosinistra di Zingaretti avrebbe sdoganato  come proprio un bel pezzo di una legge inventata da uno dei peggiori governi di centrodestra   regionali, quello della Presidente  Polverini, il pezzo  che con la scusa del “rilancio dell’edilizia” e di qualche alloggio sociale (e della sempiterna “rigenerazione urbana”) consegna alla deregulation dell’iniziativa privata trasformazioni assai rilevanti e impattanti per i  territori. Ci saremmo  aspettati, dal centrosinistra di Zingaretti, che, seguendo il solco della altre  regioni a guida centrosinistra,  venissero varate delle  leggi che raggiungessero  quegli stessi obiettivi utilizzando regole anziché deroghe, restituendo le prerogative  decisionali all’amministrazione  pubblica  e  allargando alla città il confronto sulle trasformazioni urbane.

E ci saremmo aspettati che  di fronte alla riproposta  di quegli  articoli e commi del Piano Polverini, si levassero le voci  contrarie di chi li aveva criticati quando era all’opposizione, ventilando referendum e parlando di “deregulation del mattone” (anche lo stesso Civita).(> vedi la pagina “Quelli del Piano casa”). E che riavanzassero  le stesse obiezioni anche quegli “addetti ai lavori” qualificati che avevano sottoscritto documenti durissimi, come l’INU (Istituto Nazionale di urbanistica- vedi sul sito INU IL PIANO CASA DEL LAZIO: UNA LEGGE CONTRO IL GOVERNO DEL TERRITORIO – nov. 2011) E che magari i giornali dessere almeno qualche notizia (Repubblica  ha finalmente pubblicato un articoletto  ieri)

Ma soprattutto ci saremmo aspettati che si pronunciassero  i consiglieri capitolini, in particolare quelli che si sono tanto pronunciati sul nuovo stadio della Roma e cubature annesse che, a detta dell’assessore Caudo, sono la metà di quelle che stanno calando sulla città con il Piano casa vigente, che questa maggioranza prorogherà, con alcune modifiche, per almeno un altro anno e  mezzo (secondo le ipotesi più accreditate e  forse più rosee). Consiglieri capitolini che non potranno deliberare su nessun intervento del Piano casa, neanche se cambia faccia a un quartiere.

E ci saremmo aspettati che si opponessero i Presidenti e  i consiglieri dei Municipi, che non saranno interpellati, nè potranno richiedere alcuna modifica, e che quando i cittadini faranno presente  le criticità per il loro territorio, allargheranno le braccia, perchè questa legge prevede che i Municipi  non diano  nessun parere e che  i cittadini non pssano mandare  nessuna osservazione.  Solo il  il  II e il XIV Municipio per adesso hanno approvato   delle mozioni che chiedono  modifiche della proposta di legge.  A cui  oggi si è aggiunto anche il I Municipio. Coraggiosi, ma pochi.

E ci saremmo aspettati che intervenisse a difendere le prerogative di Roma Capitale nel governo delle trasformazioni del territorio, e  a difendere i diritti dei cittadini romani a vivere in una città vivibile, l’assessore Giovanni Caudo. Tante volte l’abbiamo sentito fare obiezioni   rispetto ai commi del Piano casa Polverini, rimasti nella versione  approvata dalla giunta nel settembre 2013 :   cominciando  dal nostro convegno Piano Casa Polverini/Zingaretti: il caso Lazio (> vai all’intervento) fino a  pochi giorni fa, alle commissioni congiunte per lo stadio della Roma (> Vai all’intervento).

E anche se l’assenza di una  presa di posizione ufficiale  potrebbe indicare   l’intenzione di non  interferire nell’attività legislativa della Regione, è comunque  un brutto segno. Ci chiediamo come possa   l’assessore di Roma Capitale rinunciare a impiegare  tutta la sua autorevolezza per  chiedere delle modifiche a una proposta di legge che gli “sfila” la possibilità di decidere su trasformazioni anche molto rilevanti.  Qui non si tratta solo di consumo di suolo o di aumenti di cubature: permettere cambi di destinazione “in automatico” per  trasformare edifici non residenziali  in “case”,  ma anche in centri commerciali, alberghi e quant’altro, senza poter  chiedere delle limitazioni o delle modifiche, vuol dire lasciare gli abitanti dei quartieri alla mercè delle leggi del profitto e cancellare diritti e qualità della vita delle persone faticosamente conquistati. Come una piazza pubblica con  aiuole, piste ciclabili e spazi per la sosta regolamentati,  in cui viene dato il permesso agli automobilisti di parcheggiare dove e come gli pare.

Se questo Piano casa, con quelle scarne modifiche, sarà approvato stanotte dal Consiglio, sarà una pagina molto triste della storia di questa Regione  e si darà un pessimo inizio  a Roma Metropolitana. Aprendo  una prospettiva, con nuove leggi urbanistiche regionali  in cantiere, e lo Sblocca Italia sullo sfondo, da far accapponare la pelle…

AMBM

> Scarica il dossier sintetico: Dossier No alla proroga del Piano casa Polverini:Zingaretti

> scarica il confronto IL PIANO CASA 2 – 20 ottobre anna con emendamenti giunta il testo integrale delle modifiche a confronto con precedenti versioni – 28 settembre 2014