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Raggi X: patrimonio pubblico – impianti sportivi

palazzetto sport arch portale

Palazzetto dello Sport (Foto ambm)

 

 

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Roma Capitale dispone di circa 160 impianti sportivi – fra dipartimentali e municipali – dati in concessione a privati.

Questi impianti da anni sono stati dati in concessione spesso a cifre ridicole;   spesso senza gare di evidenza pubblica;  spesso con  concessioni  prorogate per anni e  anni per scontare al privato costi di ristrutturazione, di cui in molti casi – purtroppo –  non è stata verificata la reale entità da parte dell’amministrazione. Così come spesso non è mai stata verificata l’effettiva erogazione  di una serie di servizi pubblici (iniziative per le scuole, tariffe speciali per i residenti etc) che i privati dovrebbero garantire a fronte del canone di favore cosiddetto “ridotto” previsto nel Regolamento vigente (10% del totale) . E  altrettanto spesso  le concessioni scadute da anni non sono  mai state revocate, né è mai stato fatto un bando per la nuova assegnazione dell’impianto, nonostante i diversi casi di morosità accumulate.

Nel 2015 la Commissione Comunale Speciale per la Riforma e la Razionalizzazione Spesa presieduta da Daniele Frongia  (M5Stelle), giunta Marino,  aveva all’epoca stimato  un danno erariale per Roma Capitale di ben 40 milioni di Euro negli ultimi 12 anni (dall’Amministrazione Veltroni in poi) per la pessima gestione degli impianti sportivi capitolini causata anche dall’assoluta mancanza di controlli periodici e di verifiche contabili da parte degli uffici capitolini competenti.

COSA VOLEVAMO E COSA VOGLIAMO

Dal 2014 chiediamo che sia predisposto – con l’attiva partecipazione dei cittadini – un  nuovo Regolamento per gli impianti sportivi comunali dati in concessione a privati (quello vigente – risalente al 2002 – non rispetta le nuove disposizioni europee sulle concessioni).

E chiediamo  anche, con forza,  che si metta mano ai contratti di concessione che in molti casi risultano scaduti, non rinnovati oppure prorogati senza la necessaria e opportuna trasparenza.

Trattandosi di beni pubblici, gli impianti sportivi devono essere assegnati nel rispetto dell’interesse pubblico – in piena trasparenza –  e delle leggi e delle normative vigenti.

A seguito dell’entrata in vigore della Dgls 33/2013 sulla trasparenza della PA Carteinregola ha chiesto la pubblicazione on-line dei disciplinari di concessione stipulati per gli impianti sportivi, che in seguito alla nostra richiesta sono stati inseriti in un’apposita sezione del sito comunale (http://www.comune.roma.it/pcr/it/newsview.page?contentId=NEW831847)

PROGRAMMA ELETTORALE VIRGINIA RAGGI

SPORT

La pratica sportiva nelle grandi città, intesa come educazione dei propri figli, ricerca del benessere fisico, cura del proprio corpo e rapporto immediato con la natura, è in costante aumento. Gli impianti sportivi di Roma Capitale sono molto numerosi ma spesso versano in condizioni di assoluto degrado. Sarà, pertanto, onere dell’Amministrazione: verificare la messa in regola degli impianti.

La pratica sportiva nelle grandi città, intesa come educazione dei propri figli, ricerca del benessere fisico, cura del proprio corpo e rapporto immediato con la natura, è in costante aumento. Gli impianti sportivi di Roma Capitale sono molto numerosi ma spesso versano in condizioni di assoluto degrado. Sarà, pertanto, onere dell’Amministrazione: verificare la messa in regola degli impianti (accatastamento, collaudo, agibilità) ed eliminare le barriere architettoniche presenti; riassegnare le strutture, pur assegnate, ma in stato di abbandono approvare un nuovo Regolamento per gli impianti sportivi di proprietà di Roma Capitale; rimodulare le tariffe comunali differenziandole per attività sportiva. Saranno promosse le attività sociali e la pratica sportiva di gruppo, tramite il coinvolgimento delle società sportive operanti sul territorio. Promosso inoltre lo sviluppo di una impiantistica leggera all’interno degli spazi aperti della città rendendo gli stessi palestre a cielo aperto. Rientrano in tale visione la realizzazione di punti jogging (microstrutture composte da docce, armadietti e spogliatoi, come quello di Villa Pamphili), strade ciclabili e percorsi per mountain bike all’interno dei parchi, skatepark, palestre all’aperto come quella di Villa Ada.
LINEE DI AZIONE

  • Ricognizione sugli impianti esistenti e regolarizzazione di quelli non a norma;
  • Promozione di attività sociali e allenamenti di gruppo;
  • Attività agonistiche finalizzate all’integrazione;
  • ​​Rimodulazione dei canoni relativi ai grandi impianti per l’intrattenimento sportivo;
  • Realizzazione di punti jogging, palestre all’aperto, skatepark;
  • Convenzionamento con gli impianti sportivi privati;
  • Approvazione del Nuovo regolamento per gli impianti sportivi comunali;
  • Rimodulazione del tariffario comunale

LE TRE PRIORITÀ

  • Regolarizzazione e ricognizione impianti esistenti
  • Promozione del benessere sportivo
  • Revisione delle tariffe comunali

LE LINEE PROGRAMMATICHE 2016-2021 PER IL GOVERNO DI ROMA CAPITALE

SPORT, POLITICHE GIOVANILI, ACCESSIBILITÀ E QUALITÀ DELLA VITA

Lo sport è uno strumento di tutela dei valori fondamentali della persona e veicolo di adesione a un modello di rapporti basati sul rispetto delle regole e dell’autodisciplina e cooperazione; favorisce percorsi di integrazione e inclusione sociale e, in particolare per i giovani, costituisce un’occasione di maturazione e di crescita. La pratica dello sport va, inoltre, intesa come miglioramento della qualità della vita dei cittadini, ricerca del benessere fisico, cura del proprio corpo e rapporto immediato con la natura: è, dunque, un importante obiettivo per la Giunta di Roma Capitale. Sarà compito dell’Amministrazione: – verificare la messa in regola degli impianti (accatastamento, collaudo, agibilità) ed eliminare le barriere architettoniche laddove presenti, previo reperimento dei necessari fondi; – realizzare una piattaforma informativa pubblica relativa agli impianti, agli orari di apertura, agli sport praticati e ai relativi contatti, nonché sviluppare nuovi strumenti informatici per la fruizione dei servizi sportivi; – promuovere le attività sociali e la pratica sportiva di gruppo tramite il coinvolgimento delle società sportive operanti sul territorio; – promuovere lo sviluppo di una impiantistica leggera all’interno degli spazi aperti della città; – realizzare microstrutture di supporto alle aree “tempo libero e benessere” (composte da docce, armadietti e spogliatoio), strade ciclabili e percorsi per mountain bike all’interno dei parchi, skatepark, palestre all’aperto; – rimodulare i canoni relativi ai grandi impianti per l’intrattenimento sportivo; – stipulare convenzioni con gli impianti sportivi privati; – approvare un nuovo regolamento per gli impianti sportivi comunali; – rimodulare il tariffario comunale.

COSA E’ STATO FATTO

A questa  Giunta e a questa  maggioranza va riconosciuto il coraggio – inedito – di aver resa pubblica  – prima del voto in Assemblea capitolina – la bozza del nuovo Regolamento degli impianti sportivi comunali, che nel corso di decine di   sedute  di Commissione è stato oggetto di modifiche e cambiamenti, anche grazie all’input e alla partecipazione delle associazioni di categoria e dei cittadini.

L’attuale maggioranza capitolina ha avviato da tempo un  lavoro di riordino della situazione degli impianti sportivi comunali anche con una ricognizione dello stato attuale delle concessioni a privati.

Purtroppo siamo però ancora lontani dai risultati prospettati e risuona sempre più flebile il monito, in merito al patrimonio sportivo della Capitale, rivolto dall’ex Consigliere Frongia alle consiliature di Marino e Alemanno: «Se le casse comunali languono tanto da costringere il governo al terzo decreto “Salva Roma”, è anche perché le varie giunte di centrodestra e di centrosinistra hanno gettato al vento decine di milioni di euro, agevolando più di una società opaca e più di un operatore furbetto»[i].

PER APPROFONDIMENTI

A coronamento di una capillare attività di monitoraggio condotta nel 2014 sui circoli sportivi comunali (con particolare riguardo a quelli esistenti nel territorio del Municipio 2), il 22-04-2015 esce l’articolo di Carteinregola “Un po’ di trasparenza sugli impianti sportivi pubblici (e qualche scoperta inquietante)” redatto in occasione della pubblicazione dei disciplinari di concessione stipulati fra Comune di Roma e Associazioni sportive[ii] sul sito del Dipartimento Sport B.

Più volte, sotto la guida di Ignazio Marino, anche in virtù dell’attenzione mostrata dal Consigliere Daniele Frongia – allora all’opposizione –, era stata presa in considerazione l’idea di elaborare un regolamento nuovo in materia di Circoli sportivi comunali che, rispetto a quello vigente, contenuto nella delibera n. 170 del 7 novembre 2002 e ss.mm[iii], fosse più adeguato alle esigenze contemporanee. Ma la Decisione n. 38, approvata dalla Giunta Marino il 22 luglio 2015, non è mai approdata in Assemblea Capitolina[iv].

Con Daniele Frongia divenuto Assessore allo Sport, il tema del riassetto dei Circoli sportivi è  soggetto a notevole impulso; fra luglio 2016 e febbraio 2017, la Commissione X – Personale, Statuto e Sport, guidata da Angelo Diario, organizza ben 34 sedute (+ 6 congiunte con altre Commissioni capitoline)[v].

Il 26 dicembre 2016 il Presidente Angelo Diario pubblica sul suo blog  la prima bozza di Regolamento degli Impianti sportivi comunali[vi]. In merito a tale bozza Carteinregola, con lettera ufficiale dell’11 gennaio 2017, segnala all’Assessore dodici elementi di criticità

In attesa di un regolamento nuovo, il 23 gennaio 2017, Angelo Diario diffonde un Comunicato stampa in cui annuncia proroghe a quei concessionari privati «che, negli anni passati, hanno effettuato opere di manutenzione straordinaria degli impianti sportivi comunali. I concessionari attendono da anni una risposta credibile ai loro investimenti (interventi di manutenzione già effettuati) autorizzati dalle precedenti amministrazioni, ovvero il prolungamento delle loro concessioni…». Carteinregola pubblica l’articolo “Impianti sportivi comunali: il M5S è per le regole o per le proroghe?”[vii] dove si esternano tutte le perplessità riguardo allo strumento della proroga e si invitano i tecnici competenti a fare opportuni confronti con i regolamenti adottati da altre città italiane[viii] in merito alla durata delle concessioni.

Il 7 febbraio 2017 – nel corso di una seduta della Commissione X  [ix] cui partecipa anche Carteinregola, è presentata la seconda bozza del Regolamento degli Impianti sportivi comunali [x].

Il 23 marzo 2017, in Assemblea Capitolina [xi], l’Assessore Frongia esplicita in termini numerici varie problematiche relative alla situazione degli Impianti sportivi comunali. In particolare, su un totale di 117 impianti dipartimentali [xii]: 43 hanno la concessione ancora in corso; 17 hanno la concessione scadute da vari anni (tenendo anche conto che, dal 2011, non sono stati indetti bandi) si trovano quindi nelle condizioni di “occupanti senza titolo” e dovrebbero pagare il canone per intero; 19 presentano concessioni scadute ma con lavori eseguiti e richiesta di proroga lavori di ristrutturazione già effettuati; 16 hanno concessioni ancora in corso, con lavori eseguiti e con richiesta di prolungamento della concessione; 10 sono morosi nel pagamento del canone (per tutti questi è stata già avviata la procedura di revoca della concessione).

In una seduta del 27 aprile 2017, la Commissione X presenta la proposta Modifiche e integrazioni al Regolamento per gli impianti sportivi di proprietà comunale approvato con deliberazione consiliare n. 170/2002 e s.m.i. Si tratta di variazioni al vecchio regolamento del 2002 nell’attesa dell’entrata in vigore di un regolamento nuovo (vedi Allegato). Anche in questo caso Carteinregola segnala l’inadeguatezza della modifica introdotta all’Art. 11 (DURATA DELLA CONCESSIONE) che rimanda al cosiddetto “Criterio della ragionevolezza” contenuto nel Codice degli Appalti, senza introdurre le necessarie verifiche sulla tipologia economica dell’impianto, previste dal d.lgs. 50/2016.

QUELLO CHE CHIEDIAMO UN ANNO DOPO

Il 9 maggio 2017, in un incontro con Angelo Diario, Presidente della Commissione X, Carteinregola segnala due elementi fondamentali da inserire nel Nuovo Regolamento: 1. necessità di maggior equità e chiarezza di procedure per i futuri Concessionari, tenendo conto che, dal prossimo anno, anche i circoli sportivi rientrano nella Direttiva Bolkestein[xiii]; 2. la possibilità di monitorare la regolarità e il buon funzionamento dei servizi offerti dagli Impianti dati in concessione, anche attraverso uno “sportello” dell’URP che dia ascolto alle testimonianze di cittadini fruitori.

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[i] http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/09/16/comune-di-roma-lo-spreco-degli-impianti-sportivi-stadio-di-caracalla-in-affitto-a-52-euro-lanno/2038865/

[ii] https://carteinregola.wordpress.com/2015/04/22/finalmente-un-po-di-trasparenza-sugli-impianti-sportivi-pubblici/

http://www.comune.roma.it/pcr/it/newsview.page?contentId=NEW831847

[iii] https://www.comune.roma.it/PCR/resources/cms/documents/Cento.pdf

https://www.comune.roma.it/PCR/resources/cms/documents/modificadel35.pdf

[iv] http://www.carteinregola.it/wp-content/uploads/2015/10/REGOLAMENTO-GIUNTA-Proposta-RC-2015-19640.pdf

[v] https://angelodiario.files.wordpress.com/2017/02/relazione_semestrale_ccp-x.pdf

[vi] https://angelodiario.files.wordpress.com/2016/12/regolamento-impianti-sportivi-comunali-_-bozza-del-22-12-2016.pdf

[vii] http://www.carteinregola.it/index.php/impianti-sportivi-comunali-il-m5s-e-per-le-regole-o-per-le-proroghe/

[viii] http://www.carteinregola.it/index.php/patrimonio-pubblico/caccia-al-tesoro-di-roma-capitale/durata-delle-concessioni-degli-impianti-sportivi-citta-italiane-a-confronto/

[ix] https://www.comune.roma.it/resources/cms/documents/ccppersonale_07022017.pdf

[x] https://angelodiario.files.wordpress.com/2017/02/regolamento-impianti-sportivi-comunali-bozza-del-7-febbraio-2017.pdf

[xi] ‪https://www.comune.roma.it/DeliberazioniAttiWeb/showPdfDoc?fun=deliberazioniAtti&par1=QVk=&par2=MTY0MQ==

Il 2° punto all’OdG riguarda: Impiantistica sportiva comunale: analisi approfondita e valutazione per ogni singolo caso delle problematiche relative a concessioni scadute ed in scadenza, lavori eseguiti e da eseguire, mutui e canoni, ulteriori criticità

[xii] http://www.comune.roma.it/pcr/it/newsview.page?contentId=NEW1298187

[xiii] Tra i settori che coinvolgono detta direttiva si parla di “servizi ai consumatori, quali i servizi nel settore del turismo, compresi i servizi ricreativi, i centri sportivi, i parchi di divertimento”, ricomprendendosi fra i destinatari della normativa anche le imprese turistico-balneari esistenti nel nostro territorio