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Il futuro dei Forti – Caudo: nessuna svendita

Si è tenuto il  9 novembre il seminario pubblico “ Forte Trionfale apre alla città – Passato e futuro dei Forti Monte Mario, Trionfale e Boccea” organizzato dal gruppo di studio Progetto Forti e dall’Associazione Campotrincerato Roma insieme ai comitati cittadini, e concluso da un intervento dell’Assessore alla Trasformazione Urbana Giovanni Caudo, che ha affermato con particolare nettezza l’impegno a “valorizzare”  l’ex  patrimonio militare operando una sintesi tra la sostenibilità economica e i bisogni della città, attraverso il dialogo e la partecipazione dei comitati cittadini.

> vai al video con l’intervento integrale dell’assessore Caudo (20’30”)

foto seminario 9 nov forti

Roma, 9 novembre 2013. “Noi non  siamo minimamente disposti a svendere al primo che passa questo patrimonio senza portare a casa una ricostruzione della città pubblica: questa è città pubblica, la dobbiamo probabilmente alienare in parte , trasformarla,  ma lo faremo sulla  base dell’utilità pubblica che questa trasformazione comporta” per ascoltare le parole dell’assessore buona parte  del folto pubblico ha resistito per più di tre ore – molta gente  in piedi – e adesso si tirano le fila di una mattinata densa di racconti e di interventi.

mappa forti anticaIl seminario è cominciato con un percorso  nel Forte Trionfale,  per poi continuare nel seminario dedicato  al Campo Trincerato di Roma,  una corona costituita da  quindici forti di tipo “prussiano” e da quattro batterie a pianta esagonale, eretta  a difesa della fascia (allora in piena campagna) che circondava la città, fra il 1877 ed il 1891. La storia passata dei luoghi si  intreccia  a quella delle battaglie dei comitati e al racconto delle loro proposte, che sono diventate quelle di alcuni studenti e neolaureati in architettura, che a progetti sul riuso Forti  hanno dedicato la loro tesi: il Forte di Monte Mario, che fa parte del contesto ambientale della Riserva di Monte Mario, che si propone di trasformare in un Parco della Scienza, il Forte Boccea, un ex carcere in abbandono che potrebbe diventare un  ostello, con la promozione di attività culturali per i giovani,  e il Forte Trionfale, che si vorrebbe trasformare nella sede del Municipio XIV, attualmente disperso in varie  sedi distaccate, con l’inserimento di spazi dedicati alle associazioni,   servizi museali e ricreativi per i residenti, e  una parte esterna che dovrebbe ospitare biblioteche e mercati rionali.

forte trionfale

L’ingresso di Forte Trionfale

Il problema dell’area intorno ai forti non è di poco conto: infatti, se è ormai certo che alcuni compendi militari  verranno ceduti dallo Stato (Demanio o Ministero della Difesa) al Comune di Roma  a costo zero, il vincolo posto a tutela delle aree si ferma al confine esterno, entro il perimetro del fossato, e tutto quello che è fuori potrebbe essere oggetto di speculazione edilizia. Anche per questo negli anni sono nati numerosi comitati di  cittadini   che temono che possano sorgere  edificazioni che non rispondono alle  esigenze e alla vivibilità dei quartieri,  e  che chiedono una riqualificazione che coinvolga anche i territori.

La preoccupazione diffusa è che  l’”evergreen elettorale” delle trasformazioni urbane con la  partecipazione dei cittadini e all’insegna dell’interesse pubblico,  sia archiviato per l’ennesima volta,  cedendo il passo alle “valorizzazioni” che si trasformano rapidamente in svendita di beni pubblici. Il passaggio – particolarmente facile in periodi di crisi come questo –  si giustifica facilmente con  la mancanza di fondi pubblici per le ristrutturazioni e per la manutenzione di complessi così  estesi e  spesso degradati, che renderebbe inevitabile trasformare le solite  buone intenzioni  in altre più appetibili  per i privati, gli unici che possano garantire gli investimenti  necessari.

Ma questa volta, a quanto pare, non sarà così. L’assessore Caudo si prende  davanti ai cittadini riuniti a Forte Trionfale  la responsabilità delle scelte dell’amministrazione: senza demagogia – è chiaro a tutti che non ci sono i presupposti economici  per interventi totalmente pubblici  – ma senza rinnegare quanto affermato dal Sindaco Marino nel Programma e votato dalla maggioranza al governo della città nelle linee guida approvate dall’Assemblea Capitolina il 1 luglio scorso.

Il tono dell’assessore è quello di chi è determinato a continuare la linea della coerenza, senza mezze misure che non siano in nome dell’interesse pubblico.

casrema via guido reni light

La Caserma di Via Guido Reni al Flaminio

E particolarmente condivisa dalla platea è proprio la riflessione sul patrimonio comune di cui i Forti fanno parte “esattamente come le parti più importanti del centro monumentale della città” : “Questi beni sono stati costruiti con i soldi dei nostri avi, dei nostri padri, questo è un patrimonio pubblico costruito con queste risorse…”“lo stato deve fare cassa perché ha i debiti”…ma lo stato siamo noi, noi abbiamo i debiti, allora noi siamo anche in grado di valutare in che modo costruiamo valore perché questi debiti si riducano”, “ e il presidio dell’amministrazione sull’utilità sociale di questa trasformazione è indiscutibile”: siamo disposti a vendere qualche mobile della casa bella che abbiamo, ma   non siamo disposti a  bruciare i mobili dentro casa perché sentiamo freddo. Questo non lo accetteremo”. E l’Assessore  tiene a chiarire anche il suo rapporto con i cittadini: “questi 5 anni hanno creato una mancanza di fiducia dei cittadini, perchè dovreste fidarvi? Vi chiedo di avere la verifica delle cose prima i pensare che non è cambiato niente. Noi non comunichiamo per comunicare, noi parliamo quando abbiamo cose da dire”. E a quanto pare la famigerata delibera urbanistica di Alemanno, a cui i comitati avevano dichiarato guerra, era finta: un escamotage del Comune di Roma per mettere a bilancio il valore delle caserme, con un protocollo che valeva un anno e che è scaduto nel luglio 2011, senza che nessuno lo rinnovasse,  che quindi  è rimasto  lettera morta. Un accordo che invece la nuova amministrazione ha rimesso in moto con Difesa e demanio, non per tutti i 15 compendi militari, ma per 3-4 certi, tra cui il Forte Trionfale, che dovrebbe diventare la nuova sede del Municipio, e  la caserma di Via Guido Reni, dove il Sindaco ha da tempo annunciato un Museo della Scienza, che dovrebbe essere realizzato con  il finanziamento di una parte di edilizia privata.  Una visione molto diversa però dalla “moneta di urbanistica” di Alemanno, a  cui  Caudo contrappone il concetto di “moneta sociale”, imprescindibile condizione per ogni  trasformazione : “o trasformiamo per la città  pubblica, o quel bene  non si trasforma…

[AMBM]

SCARICA IL PROGRAMMA DEL SEMINARIO Programma Seminario Pubblico_09 NOV 2013-2

http://progettoforti.wix.com/progettoforti

da Il Campo Trincerato di Roma http://www.campotrinceratoroma.it/

La Storia

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