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VERSO ROMA METROPOLITANA

1 settembre 2014 Cinquequotidiano Roma Capitale, mistero buffo della città metropolitana Dovrebbe segnare la svolta dei grandi centri urbani italici, come avviene in altre grandi realtà europee, e l’abolizione delle province, ancora tutta da attuare http://www.cinquequotidiano.it/politica/campidoglio/2014/08/30/comune-di-roma-citta-metropolitana-ignazio-marino/#.VATuSlbsXCU

Città Metropolitana, il 5 ottobre si vota per il Consiglio

Roma, 21 agosto – “Si tengono domenica 5 ottobre le elezioni per il Consiglio Metropolitano della Città Metropolitana di Roma Capitale. E’ quanto stabilito da un’ordinanza del Sindaco di Roma Capitale Ignazio Marino. Alle consultazioni, che si svolgeranno dalle 8 alle 20, prenderanno parte i sindaci e i consiglieri comunali in carica dei 121 comuni della Città Metropolitana che avranno il compito di scegliere i 24 rappresentanti della nuova assemblea”. E’ quanto rende noto l’ufficio stampa di Roma Capitale. “Sono eleggibili all’incarico di consigliere i sindaci e i consiglieri dei Comuni della città metropolitana di Roma Capitale. I candidati saranno suddivisi in liste concorrenti, composte da un numero di candidati non inferiore alla metà del numero dei consiglieri da eleggere e comunque non superiore a tale numero. Le liste dovranno essere presentate il 14 settembre dalle 8 alle 20 e il 15 settembre dalle 8 alle 12. Le operazioni di voto si svolgeranno presso Palazzo Valentini, a Roma, in via IV Novembre 119/a”, conclude la nota. http://www.comune.roma.it/wps/portal/pcr?contentId=NEW706384&jp_pagecode=newsview.wp&ahew=contentId:jp_pagecode
 

11 luglio 2014 Roma Città Metropolitana, il sindaco Marino incontra i sindaci dei Comuni della Provincia di Roma

Marino SindaciRoma, 11 luglio – “L’idea di incontrarci nasce dalla volontà di condividere con voi la straordinaria opportunità offertaci dalla legge Delrio: in quanto amministratori locali siamo protagonisti nel processo di realizzazione della Città metropolitana – con queste parole il sindaco di Roma, Ignazio Marino, ha aperto l’incontro organizzato in Campidoglio con i sindaci dei Comuni della Provincia di Roma per l’avvio del processo di attivazione della Città Metropolitana

“In questo spirito di condivisione – ha continuato il Sindaco – mi auguro che l’incontro di oggi si ponga come prima tappa di un percorso costruttivo che ci vede edificatori di una riforma istituzionale attesa da lunghissimo tempo e, ormai, non più rinviabile. La riforma istituzionale introdotta dalla legge Delrio sancisce il ruolo centrale della Città metropolitana nello sviluppo europeo, nazionale e regionale.
Tra le dieci Città metropolitane istituite dalla legge, non può sfuggire la centralità della Città metropolitana di Roma Capitale: Roma è la Capitale della Repubblica, sede degli organi costituzionali, delle rappresentanze diplomatiche degli Stati esteri presso la Repubblica Italiana, presso lo Stato della Città del Vaticano e presso le Istituzioni internazionali.
Roma è luogo di organizzazione di imponenti manifestazioni e di grandi eventi internazionali. Ma le ragioni della centralità di Roma stanno anche nelle sue dimensioni territoriali e nelle dimensioni della sua popolazione. Roma è Capitale, ma è anche il cuore di una vasta e complessa area metropolitana.
Siamo consapevoli che la sfida che ci attende consiste nel far divenire l’area metropolitana di Roma area strategica, dotata di confini adeguati e di poteri coerenti con la dimensione dei problemi da affrontare e delle opportunità da cogliere.
Lo Statuto della Città metropolitana di Roma Capitale regolerà l’azione di governo del territorio metropolitano, introducendo strumenti di indirizzo dell’attività dell’ente, di promozione dello sviluppo economico e sociale, di coordinamento della gestione dei servizi pubblici e di quelli ecosistemici.
Tra le specificità della nostra Città metropolitana, impossibile non annoverare il ruolo e le prospettive dei Municipi del Comune di Roma. La costituzione della Città metropolitana sarà di certo un’occasione per progredire sulla strada del decentramento, concepito anche in senso funzionale all’integrazione.
La legge Delrio si è dimostrata consapevole delle peculiarità che contraddistinguono la nostra Città metropolitana. Roma avverte la responsabilità di tale riconoscimento, ed è pronta a fare la sua parte nel complessivo disegno di riforma istituzionale che il Paese si accinge a realizzare.
In tale contesto – ha concluso il sindaco Marino – la nostra Città metropolitana aspira a diventare un volano di rigenerazione e innovazione urbana, un polo di attrazione di nuovi investimenti, una risposta alle emergenze occupazionali e sociali, un’occasione per dare vita a nuove forme di civismo e di partecipazione attiva”.

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CONTRIBUTI

Garantire un sano percorso costituente per la Città Metropolitana di Roma Capitale
28 agosto 2014 dal profilo Fb di Alfonso Pascale
Come può accadere che un atto così importante come l’istituzione della Città Metropolitana di Roma Capitale, atteso da oltre venti anni, si possa consumare in modo burocratico e senza un minimo di dibattito pubblico sugli effetti che le diverse soluzioni possono determinare per la vita dei cittadini romani e di quelli della Provincia di Roma?
Il percorso che si sta attuando è tipico di un vecchio costume politico di stampo emergenziale che fa apparire le scelte che si compiono come obbligate, automatiche, giocando coi tempi ristretti, le distrazioni della pausa estiva e il mutismo compiacente degli operatori della comunicazione.
Il tutto per ottenere il risultato davvero miserevole di riprodurre – anche in questa occasione – il sempiterno equilibrio tra ceti politici romani e quelli della Provincia di Roma che caratterizza trasversalmente partiti, correnti, gruppi di pressione, comitati d’affari. E ciò in barba alle opportunità che questa fase costituente pure potrebbe offrire per affrontare in modo più efficace alcuni problemi che finora sono apparsi insolubili.
Non è affatto vero che si debba necessariamente e precipitosamente eleggere il Consiglio Metropolitano di Roma Capitale il 5 ottobre prossimo. Negli ambienti della società civile che si occupano di autonomie, politiche territoriali e sviluppo locale – come il Co.Pro.N.E.L. (Coordinamento Promotori Nuovi Enti Locali) – si nutrono forti dubbi sulla correttezza della procedura istituzionale che si sta percorrendo. E dunque farebbe bene il Sindaco Marino a sospendere l’ordinanza emanata il 19 agosto, con cui si sono indette le elezioni, e avere un chiarimento con il Governo. Ma nel frattempo sarebbe auspicabile che si aprisse un dibattito pubblico sulle diverse soluzioni senza ritenere la procedura adottata come l’unica possibile. Lo status di Roma Capitale è garantito da norme speciali. Roma Capitale assume anche le funzioni di Città Metropolitana che lo Stato e la Regione le hanno attribuito o potranno conferire/trasferire/delegare in modo diretto e speciale.
Le normative e le procedure riguardanti le altre Città Metropolitane non vanno confuse con quelle che concernono la Città Metropolitana di Roma Capitale ma vanno tenute distinte, anche se parallele, per tener conto delle specificità del territorio della capitale d’Italia e della particolare conformazione del suo territorio provinciale nell’ambito della Regione Lazio.
Non ha alcun senso delimitare la Città Metropolitana in un’area che comprenda l’intera Provincia di Roma, cioè un territorio con una popolazione di 4 milioni di abitanti in una Regione con 5,5 milioni di persone. I confini provinciali vennero tracciati, in più fasi storiche diverse, per motivi che non avevano alcuna logica socio-culturale, economico-produttiva, ambientale e territoriale.
Perché non approfittare di questa occasione che non si ripeterà più per decenni e ripensare i confini di una entità istituzionale che siano quanto più coerenti con gli scopi per i quali questa viene creata?
Un criterio potrebbe essere quello di individuare territori non più contrassegnati distintamente da città e campagna, ma da un continuum urbano-rurale, da processi che vedono le smart city evolvere verso spazi vitali smart, da una rurbanizzazione che è frutto di un tessuto sociale dinamico come molteplicità dialettica di sistemi, reattiva e policentrica.