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Le liste di Giachetti (e del PD)

liste giachetti 1

Immagine del sito di Roberto Giachetti

Alcune osservazioni  sulle liste a sostegno del candidato PD  in Campidoglio presentate il 20 aprile.  Con una postilla  sulle dichiarazioni di  Giachetti  che farebbe “governatore del mondo”  Francesco Totti.

Ora Carteinregola e il Laboratorio per una Politica trasparente e democratica  invieranno  a  ogni  candidato, e  ancora allo stesso Giachetti (1)la Carta della candidata e del  candidato trasparente,  che  prevede che coloro che la sottoscrivono pubblichino on line le proprie biografie, evidenziando le esperienze politiche precedenti e gli eventuali conflitti di interessi, e soprattutto che comunichino  già durante la campagna elettorale i resoconti delle spese e dei  finanziamenti ricevuti da ditte di varia natura,    che saranno obbligati comunque a pubblicare dopo l’elezione (2).

(> vai alla pagina con tutti i candidati del PD e delle liste civiche per  Giachetti alle  elezioni Roma 2016)

Ci rendiamo conto di quanto sia difficile, soprattutto dopo gli ultimi sondaggi, fare le liste elettorali per il centrosinistra, dato che non ci sono le “file” delle passate edizioni. E di quanto sia difficile mettere insieme  dei candidati mantenendo la promessa fatta di cambiamento della classe politica, quando le correnti che da tempo dettano  legge  nel partito sono ancora tutte lì. E anche – non ultimo – quanto sia difficile trovare degli aspiranti consiglieri  con un tal livello di  passione politica da essere disposti a guadagnare cifre mensili  tra i millecinquecento e i milleottocento euro (anche se i lavoratori dipendenti possono contare sui rimborsi al datore di lavoro  proporzionali allo stipendio dichiarato).

Oltretutto una cosa va detta: i consiglieri capitolini sono 48. Nel caso che Giachetti non diventi Sindaco,  gli eletti  che  entreranno in aula Giulio Cesare aranno 19, da dividere con le altre opposizioni (3), 29 in caso di vittoria:   nella passata consiliatura la maggioranza contava su 19 consiglieri PD, più 5 della lista civica Marino, più 4 di SEL, più 1 di Centro Democratico. Da queste considerazioni possiamo immaginare che i nomi messi in lista siano un elemento indicativo, perchè, come da  regole del gioco, saranno eletti solo quelli su cui convergeranno molte preferenze. Per avere un parametro: per  il PD vincente alle scorse elezioni minimo 3.209, per il PDL  perdente minimo 5.415 (4).

Sui nomi scelti per le  sette liste  (5) faremo approfondimenti, anche per accogliere il – lodevole – invito di Roberto Giachetti,  che ha dichiarato che avrebbe reso pubbliche le liste in anticipo per permettere anche ai cittadini di dire la loro (6).

Per adesso registriamo che rispetto agli eletti della precedente consiliatura – quelli che hanno dimissionato Ignazio Marino – molte sono le riconferme: Michela Di Biase, Valeria Baglio,  Orlando Corsetti, Erica Battaglia,  Giulia Tempesta, Valentina Grippo, Daniela Tiburzi, Ilaria Piccolo, Marco Palumbo, Cecilia Fannunza.  A cui si aggiungono Estella Marino, già eletta consigliera nel 2013 e poi nominata Assessore all’ambiente, più  Franco Marino e Svetlana Celli (ex lista civica Marino) che corrono nella lista civica Giachetti e Riccardo Magi (ex lista civica Marino) capolista dei Radicali. In pratica sono rimasti  fuori solo i veterani  Fabrizio Panecaldo,    (ex capogruppo, consigliere dal 2001)   Athos De Luca (dall’89), Maurizio Policastro (dal 2006), Alfredo Ferrari (dal 2006), oltre ad Antonio Stampete,   Giovanni Paris  e Laura Pastore (entrata  dopo l’inizio della consiliatura). Dario Nanni (consigliere dal 2006) correrà come Presidente del VI  Municipio (7). Inserito anche Giulio Pelonzi, consigliere PD durante al consliatura Alemanno.

E consideriamo lodevole anche  l’iniziativa di Giachetti di sottoporre le liste alla Commissione antimafia, anche se non avere carichi pendenti non rende automaticamente un candidato un consigliere in gamba:  come ha detto il  capo della Procura di Roma Giuseppe Pignatone, il 29 novembre 2014 ad un incontro  organizzato proprio dal PD : “Non è detto che tutto ciò che non è reato sia buona amministrazione(8)

(1- continua)

Anna Maria Bianchi Missaglia

POSTILLA  Si legge  su Repubblica del 20 aprile:”Di certo, il sogno di Giachetti sarebbe avere Totti in squadra, “ce l’ho nel cuore, lo farei governatore del mondo” ha scherzato. Ma a farlo assessore non ci pensa nemmeno. “Se viene fa  il Sindaco, e comunque, conoscendolo prima o poi qualcosa per la città la farà(*). E ci si chiede come sia possibile che lo stesso candidato del Partito Democratico che rispondendo  alle 19 idee e 100 domande proposte dal Forum di Koinè,   affrontando i problemi dell’emergenza abitativa, promette che nei primi due anni chiuderemo i 26 residence ancora in funzione, perché sono inaccettabili sia la concentrazione di disagio sociale sia i costi economici  (38 milioni l’anno) che essi comportano“, possa affermare che farebbe “governatore del mondo” colui che numerosi articoli giornalistici,  da anni  e senza smentite  (**),  hanno  segnalato che detiene l’83 per cento  della Immobiliare Ten, amministrata  dal fratello  Riccardo Totti, che affitta da un pezzo al Comune uno dei  residence,    35 appartamenti arredati a Tor Tre Teste, nell’estrema periferia romana. Nulla di illegittimo,  non sappiamo neanche se Giachetti conosca la  vicenda, ma senz’altro è l’ennesimo segnale  della   parabola discendente di  un partito che annovera la serietà di un Petroselli e la creatività  di un Nicolini, che va a  cercare i suoi eroi nelle figurine Panini.(AMBM)

Siamo a  disposizione per pubblicare osservazioni, rettifiche, precisazioni: laboratoriocarteinregola@gmail.com

Leggi anche:
glistatigenerali 21 aprile 2016 Verso Roma 2016 Politici, giornalisti e reduci del Grande Fratello: ecco gli uomini di Giachetti di Marco Carta

(1)Ci risulta  che ai candidati sia stata fatta fimare una carta di impegni, non sappiamo se si tratti del vademecum del candidato PD, di cui abbiamo già parlato, in Lettera aperta al Partito Democratico a proposito del Vademecum dei candidati e in Vademecum dei candidati PD: così, a che serve? o di un nuovo documento, a oggi non reperibile sul sito di Giachetti, che pubblicheremo non appena ne avremo copia.

(2) La Carta prevede anche l’impegno, in caso di elezione, della  sottoscrizione della Carta  di Avviso Publico – Codice Etico per la buona politica .> Vai alla pagina con la Carta del candidato traparente

NOTA BENE: la pubblicazione della rendicontazione  di tutte le spese elettorali sostenute e dei finanziamenti ricevuti è obbligatoria per legge,   e avviene sui siti istituzionali degli enti di elezione entro 90 giorni dalla data delle elezioni. I candidati che spendono solo denaro proprio entro il limite di 2.500 € presentano direttamente la dichiarazione al Presidente del Consiglio comunale; gli altri devono avvalersi di un mandatario elettorale, che deve utilizzare un unico conto corrente bancario e eventualmente un conto corrente postale con le indicazioni previste dalla legge. In ogni caso quindi, quanto da noi  richiesto è già un obbligo del candidato, noi chiediamo solo di anticipare la pubblicazione dei resoconti già durante la campagna.

(3) i 19 seggi sono da    dividere tra tutti i partiti che non fanno parte della formazione vincente. Ad esempio, se vincesse Virginia Raggi,  il PD e le liste a sostegno del suo candidato  si spartirebbero i posti di  consiglieri  con SEL/SI, Lista Marchini, Fratelli d’Italia, Forza Italia e la Destra. Si parla, in questo caso, di 6/7 eletti PD più  qualcuno di qualche lista civica. Se vincesse Giorgia Meloni, secondo le alleanze che il centro destra alla fine metterebbe in campo , il PD dovrebbe dividersi gli scranni capitolini con M5S e probabilmente Lista  Marchini. E così via.

(4) Ai candidati  M5S sono bastati 710 voti, ma in quel caso ha giocato a favore degli eletti  il numero totale dei voti ricevuti dalla lista

(5) Partito Democratico (capolista Piera Levi Montalcini), Lista civica Giachetti Sindaco (capolista Alessia Filippi, Marco Lodoli) , Lista civica Più Roma (capolista Maria Fida Moro) Italia dei Valori (capolista Luca Testarelli), Verdi (Gianni Maria Covatta detto Giobbe), Radicali (capolista Riccardo Magi), Una Rosa per Roma – Laici Civici Socialisti (Capolista Aldo Forbice)(> vai alla pagina con tutti i candidati del PD e delle liste civiche per  Giachetti alle  elezioni Roma 2016)

(6) “La trasparenza si pratica, non si sbandiera. Per questo ho deciso di pubblicare qui, in anticipo sulla raccolta delle firme, i nomi dei candidati delle liste che sostengono la mia corsa a sindaco di Roma. Non era mai accaduto prima, nella storia, che un candidato sindaco desse ai cittadini romani l’opportunità di conoscere in anticipo le persone che si candidano a rappresentarli. Lo sguardo dei cittadini sul nostro lavoro è la prima garanzia. Il nostro Campidoglio sarà una casa di vetro.Roberto Giachetti dal sito Listepulite

(7) Mancano anche Francesco D’Ausilio, che  aveva già dato spontaneamente  le dimissioni prima della fine della consiliatura e – per  motivi giudiziari – Francesco Pedetti e Mirko Coratti. [la consigliera civica Rita Paris è tornata al suo lavoro al Museo Massimo  e al parco dell’Appia Antica]

(8)Leggi l’intervento del Procuratore Pignatone Pignatone-Intervento-a-Roma.-Libero-confronto-di-idee-proposte-contributi-promosso-dal-PD-Roma

(*). Liste PD, ultimi ritocchi, Repubblica cronaca di Roma di Giovanna Vitale

(**)Questi alcuni  articoli,  a oggi ancora on line su varie testate senza alcuna rettifica:

Il Corriere 10 febbraio 2011 Nel residence Totti , case agli sfrattati Il costo: 857 mila euro l’anno Una palazzina la cui prooprietà è riconducibile alla famiglia del capitano affittata dal Comune: bando con l’amministrazione Veltroni, poi contratto 6+6

Repubblica 21 febbraio 2013 Residence per sfrattati da 28 milioni. E il Comune paga 2140 euro a famiglia Tra i proprietari delle strutture Totti e il patron di Euronics. Appartamenti che spesso non vanno oltre i 30 metri quadrati. La denuncia di Sel: “Una soluzione che avvantaggia solo i privati di PAOLO BOCCACCI

Il fatto quotidiano 6 marzo 2015  Totti e gli affari d’oro col Campidoglio: 75mila euro al mese dalle case popolari di Lirio Abbate e Marco Lillo | (anche sul libro degli stessi autori I Re di Roma)

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