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Nel programma di Gualtieri c’è il quadruplicamento della tratta ferroviaria a cui si oppongono da anni cittadini e associazioni?

Pubblichiamo un post di Guido Marinelli, a cui ha risposto il candidato Presidente del centro sinistra per il VII municipio Francesco Laddaga, con alcune precisazioni che mettiamo in calce.

Nel programma di Gualtieri sindaco, pag. 46*, si annuncia un accordo di programma con RFI (Rete Ferroviaria Italiana) che prevede il quadruplicamento della linea ferroviaria tra Ciampino e stazione Casilina (“quadruplicare la tratta Ciampino-Casilina”). Bene direte: investimenti in infrastrutture per la mobilità!
Quello che non è scritto nel programma è che questo quadruplicamento passa per il parco degli Acquedotti, gioiello ambientale e archeologico che verrebbe devastato da lavori lunghi e di grande impatto andando a “toccare” luoghi storici come il Quadraro e altri quartieri. Vabbè direte, nulla si può avere gratis. Ma come mai troviamo questo intervento nel programma di un candidato sindaco?
RFI ci sta provando da decenni trovando, da sempre, l’opposizione dei cittadini e delle associazioni che hanno a cuore l’ambiente e il nostro patrimonio storico.
Il quadruplicamento è finalizzato ad aumentare il numero di treni merci sulla tratta (anche probabilmente direbbero che serve a “separare i flussi di traffico”). Treni merci che inquinano zone abitate e naturalistiche e che sono pericolosi (ricordiamoci il disastro di Viareggio del giugno 2009, 32 morti, processi ancora in corso, reato di omicidio colposo prescritto a gennaio 2021!).
In passato ci siamo opposti costruttivamente proponendo una “bretella merci” (o “gronda merci”) tra Campoleone e Valle Galeria, dove far passare i treni diretti allo scalo merci della Salaria. L’intervento è in “programma”. (dal piano mobilità del Lazio 2014: “Recentemente, la Regione ha commissionato il progetto per la realizzazione di una nuova tratta ferroviaria shunt merci della cintura nord di Roma che, partendo da Fiumicino (Ponte Galeria) ed attraversando l’area romana nei pressi di Vitinia, giunge alla Stazione di Santa Palomba, per poi proseguire in parallelo alla linea esistente sino a Campoleone”**:
In questo modo si potrebbero usare i binari già esistenti dentro il parco, liberati da decine di passaggi giornalieri di treni merci, per trasporto metropolitano levando auto dalle strade e treni merci dalla città. Senza aggiungere nuovi BINARI in città e nei parchi!
Ora ci ritroviamo di nuovo il quadruplicamento nel programma di un candidato sindaco! E nessuna “gronda merci” in grado di aumentare la sicurezza della città. Peggiorando invece la situazione di tanti anni fa: almeno all’epoca mettevano un “contentino” dicendo che facevano una fermata aggiuntiva per i cittadini sulla tratta quadruplicata. Ora la fermata è pure scomparsa.
Probabilmente serve inserirlo perché così si potranno “usare” i fondi del PNRR. Ma i fondi del PNRR vanno usati per migliorare la qualità della vita dei cittadini e per ridurre l’inquinamento e mitigare il riscaldamento climatico, non per devastare parchi pubblici. Aggiungo che l’area intorno alla stazione Casilina (che insiste su via del Mandrione) è interessata da un assottigliamento della volta delle caverne sottostanti. Un intervento sulle linee ferroviarie (sia per i lavori che per l’aumento del traffico) rischierebbe di incidere sul vasto reticolo caveale che ha già manifestato problemi che hanno portato alla chiusura di Via del Mandrione*** . Viceversa lo spostamento del traffico pesante e dedicare i binari esistenti a più leggeri treni passeggeri “metropolitani” avrebbe minore impatto sul territorio anche da questo punto di vista. E nel programma non si menzionano fermate ferroviarie a servizio dei cittadini, dei lavoratori e dei turisti: fermate richieste da anni a gran voce dai territori e che possono essere realizzate con interventi relativamente semplici e poco costosi.
Si rischia di compromettere i diritti dei cittadini sventrando per anni di lavori un parco che ha visto il passaggio dei partigiani e che ora è usato dai cittadini. E dove si trova addirittura la volpe!
I cittadini, i comitati di zona si stanno già attivando per capire come mai un progetto di un impatto così importante ricompaia senza alcuna descrizione di dettaglio e senza che sia stato attivato un percorso partecipativo con la cittadinanza. Abbiamo il diritto di sapere nel dettaglio cosa si intende fare con il nostro territorio.

Guido Marinelli

Il commento di Francesco Laddaga:

Nei giorni scorsi sono stato sollecitato da molti amici e comitati in merito ad alcuni post e messaggi apparsi sui social e nelle chat di quartiere, che riportavano con preoccupazione e delusione la notizia della presenza nel programma del nostro candidato sindaco Roberto Gualtieri dell’accordo di programma per il quadruplicamento della tratta ferroviaria Ciampino-Casilina, con enormi contraccolpi sul Parco degli Acquedotti e sul Quadraro, maggior inquinamento nell’area (?!) e aumento del transito di merci.
A tal proposito ci tengo a tranquillizzare cittadini e comitati di zona e a precisare quanto segue:
1) nei post si afferma che il quadruplicamento tra Ciampino e Casilina andrà a danneggiare il parco degli Acquedotti e toccherà luoghi storici quali il Quadraro.
Ciò è falso. Intanto il quadruplicamento è previsto tra Ciampino e Capannelle e non Casilina. Il tracciato del quadruplicamento per la parte che si sviluppa nel territorio degli Acquedotti è già stato realizzato da molti anni e l’unica modifica da apportarsi ad un arco degli Acquedotti è stata realizzata decine di anni fa. Al Quadraro poi non ci si avvicina neppure!
2) L’opera si compone di tre fasi: PRG di Ciampino Radice Castelli, PRG Ciampino Radice Roma e Nuova coppia di binari tra Ciampino e Capannelle e Bivio a Capannelle; l’intervento, contrariamente a quanto affermato nei post che recitano “è finalizzato ad aumentare il numero di treni merci sulla tratta”, ha come obiettivo il superamento della congestione tra Roma e Ciampino dove confluiscono 4 linee: Cassino, Frascati, Velletri e Albano, che poi si “stringono” su una sola coppia di binari. Consentirà di rendere indipendenti i flussi da e per Cassino con quelli da e per i Castelli. Con gli interventi di cui sopra si potrà potenziare il servizio dai Castelli raddoppiando le frequenze. Inoltre, migliorerà la regolarità della circolazione, ora fortemente condizionata dalla “densità” di treni: qualunque perturbativa di traffico si ripercuote su numerosi treni, per lo più di pendolari!
Non è previsto aumento di treni merci.
3) La gronda merci di cui si fa cenno nei post, così come proposta, è un’opera molto impegnativa sul piano economico, temporale e ambientale. Comunque, non attiene al progetto in parola che ha obiettivi di traffico prevalentemente passeggeri con aumento e miglioramento del servizio per loro.
4) Il progetto prevede, poi, interventi di mitigazione acustica, adeguamento di sottovia, implementazioni viarie e un nuovo parcheggio a Capannelle.
Infine, come l’aumento di passeggeri sui treni e conseguente diminuzione di traffico privato su gomma possa essere un danno per l’ambiente e causare aumento di inquinamento resta un mistero tutto da indagare.
Aggiungo comunque che ho già in programma un incontro con RFI per approfondire ulteriormente il tema, cui seguirà un’audizione con i comitati e i cittadini interessati nella Commissione Mobilità e Trasporti della Regione Lazio, per la quale ringrazio il presidente
Eugenio Patanè per la consueta disponibilità; quel che è certo è che la valorizzazione e la tutela del nostro territorio e del suo patrimonio ambientale e culturale sono tra le priorità del nostro programma e ci impegneremo al massimo per evitare qualsiasi intervento che possa andare in direzione opposta.

2 settembre 2021 ultima modifica 3 settembre 2021

Per osservazioni e precisazioni: laboratoriocarteinregola@gmail.com

NOTE

* scarica il programma di Gualtieri Gualtieri programma_completo (ago 2021)

** https://www.pianomobilitalazio.it/download/filebase/P1%20Quadro%20Conoscitivo_luglio2014.pdf pag. 124).

*** https://www.romatoday.it/zone/sangiovanni/arco-di-travertino/via-del-mandrione-resta-chiusa-rischio-voragine.html

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