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Per la dignità del pedone

2 annulli pari dignita, pari dirittiPubblichiamo l’accorata  lettera che il Presidente dell’Associazione dei pedoni Vito Nicola De Russis ha inviato al Presidente e A.D. Atac, Sig. Paolo SIMIONI, al Presidente e A.D. Roma Mobilità, Sig. Carlo Maria MEDAGLIA, al Sig. Enrico SCIARRA, ai Signori Amministratori ATAC.

Sono noti i tanti pericoli insiti alla mobilità pedonale a Roma; i tanti diritti degli utenti del TPL romano disattesi, dimenticati e/o ignorati, o, forse, non ritenuti Doveri dal Gestore ATAC (per esempio: le fermate bus non conforme al Codice della Strada; la perenne illegale sosta dei veicoli privati sulle aree riservate delle citate fermate bus Tpl; ecc.).

Non è nota l’assenza del riconoscimento della dignità del pedone da parte dello stesso Gestore ATAC.

Sono uno dei pedoni abbonato annuale ATAC da tanto tempo (raggiunto da moltissimi altri nuovi abbonati in occasione dell’aumento della tariffa del giugno 2012 : + 61,2%) e rappresento, personalizzandolo, il non riconoscimento della dignità della mia persona da parte del Gestore ATAC.

Ultimo decennio 2007-2017.

In quel decennio, come utente del TPL romano, ho versato direttamente alla cassa del Gestore l’ammontare di n. 11 abbonamenti annuali; come residente a Roma e in regola con il Fisco (fino all’ultimo centesimo) ho versato, allo stesso Gestore, anche n. 10 consistenti contributi indiretti annuali (sta per arrivare quello del 2017).

Cosa ho ricevuto?

Nel 2007 fotografai una palina elettronica Atac per documentare l’attesa di 70′ (settantaminuti) di un bus (vedi foto in basso a destra) . “Informai” quel Gestore – senza ricevere nè scuse nè sintomi di vergogna – che sostenne che si trattava di un ritardo di 10′ (dieciminuti) sulla norma di 60′ (sessantaminuti) massimi stabiliti per i passaggi dei loro bus.

La mia pretesa del rispetto del diritto alla dignità della persona cadde nel vuoto.

  1. Da un po’ di tempo, quelle 350 paline elettroniche – su oltre 8mila fermate, quasi tutte irregolari – si “divertono” a far scomparire i bus in arrivo e far iniziare una nuova (lunga) attesa.
70'

foto di Vito De Russis del 2007

L’assenza di “rumori” da parte degli utenti di quelle lunghe attese mi crea il dubbio che siano miraggi, allucinazioni della mia fervida mente e non fatti realmente accaduti.

E mi ricordano Luther King quando sostiene: “Non mi preoccupano le grida dei violenti ma il silenzio degli onesti.”

Cambiano gli Amministratori ATAC ma non si registra il cambio di rotta; eppure, tutti costoro, sostengono che sono per la Legalità, per l’Onestà; che sono lì per soddisfare gli utenti.

Continu(iam)o a sperare; ma la mia Dignità la dovete riconoscere e rispettare subito.

Mentre continuo a ricordare la lontananza di una normale, sicura e civile mobilità pedonale a Roma . . . (c’era una volta).

 Vito Nicola De Russis

 

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