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Come funziona il M5S – Le regole – Guido Marinelli

Come funzionano i partiti – Come funziona il movimento Cinquestelle

Le regole di Guido Marinelli

In Italia i Partiti sono previsti dall’Art. 49 della Costituzione: “Tutti i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente in partiti per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale”

I partiti politici sono libere associazioni: cioè “Associazioni non riconosciute” e quindi non sottoposte alle regole previste dal Codice Civile e dalle leggi per le associazioni riconosciute (pubblicità dei bilanci, degli organi sociali, diritti degli iscritti in caso di violazione dello statuto ….).

I partiti politici sono regolamentati da Statuto. Tale previsione è stata introdotta dalla L. 96/2012 e poi meglio precisata dalla L. 13/2014 (Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 28 dicembre 2013, n. 149, recante abolizione del finanziamento pubblico

diretto, disposizioni per la trasparenza e la democraticita’ dei partiti e disciplina della contribuzione volontaria e della contribuzione indiretta in loro favore).

La legge 13/2014 introduce alcuni obblighi per lo Statuto tra cui vale la pena di ricordare:

1.     il numero, la composizione e le attribuzioni degli organi deliberativi, esecutivi e di controllo, le modalità della loro elezione e la durata dei relativi incarichi;   2.     la cadenza delle assemblee congressuali nazionali o generali (NDR: NON di quelle regionali/locali);3.     le procedure richieste per l’approvazione degli atti che impegnano il partito;   4.     i diritti e i doveri degli iscritti e i relativi organi di garanzia;5.     le modalità di partecipazione degli iscritti all’attività del partito;   6.     i criteri con i quali è promossa la presenza delle minoranze negli organi collegiali non esecutivi;   7.     parità tra i sessi negli organismi collegiali e per le cariche elettive, in   attuazione dell’art. 51 della Costituzione;8.     le procedure relative ai casi di scioglimento, chiusura, sospensione e   commissariamento delle eventuali articolazioni territoriali del partito;   9.     i criteri con i quali sono assicurate le risorse alle eventuali articolazioni territoriali;   10. le misure disciplinari che possono essere adottate nei confronti degli iscritti, gli organi competenti ad assumerle e le procedure di ricorso previste, assicurando il diritto alla difesa e il rispetto del principio del contraddittorio;   11. le modalità di selezione delle candidature per le elezioni dei membri del Parlamento europeo spettanti all’Italia, del Parlamento nazionale, dei consigli delle regioni e delle province autonome di Trento e di Bolzano e dei consigli comunali, nonché per le cariche di sindaco e di presidente di regione e di provincia autonoma;   12. le procedure per modificare lo statuto, il simbolo e la denominazione del partito; 13. l’organo responsabile della gestione economico-finanziaria e patrimoniale e della fissazione dei relativi criteri;   14. l’organo competente ad approvare il rendiconto di esercizio;   15. le regole che assicurano la trasparenza, con particolare riferimento alla gestione economico-finanziaria, nonché il rispetto della vita privata e la protezione dei dati personali.

Lo statuto può prevedere probiviri e/o arbitrati.

  • 13/2014 (contenuti statuto, certificazione bilanci…).
  • Registro nazionale dei partiti politici (L. 13/14 – art. 4).

Paradossalmente oggi le associazioni legalmente riconosciute garantiscono più diritti ai loro iscritti dei partiti.

A parziale modifica il DdL 26/5/15 presentato al Senato e quello 3/6/15 presentato alla Camera dal PD introducono la previsione che i partiti assumano Personalità giuridica: il vantaggio è sicuramente che gli iscritti hanno maggiori diritti e tutele, il contraltare è che la responsabilità finanziaria dovrebbe essere ricondotta ai soli beni del partito/associazione con l’esclusione dei beni personali dei rappresentanti legali.

Funzionamento del Movimento 5 Stelle

Nel caso del MoVimento 5 Stelle il “partito” è organizzato sulla base dei seguenti organi e atti:

  • Non Statuto”: l’ultima versione è del 10/12/2009. Definisce la “Non associazione” MoVimento 5 Stelle. È pubblicato sul sito (http://www.beppegrillo.it).
  • Atto costitutivo e statuto associazione non riconosciuta “Movimento 5 Stelle”: atti del 14/12/2012. Viene nominato Beppe Grillo Presidente e il nipote Enrico Grillo Vice Presidente del consiglio direttivo che consta di 3 membri in tutto. La nomina dovrebbe essere rinnovata nell’assemblea di Aprile 2016 (la carica dura 3 anni) ma non è definito il “quorum” per le votazioni. Non sono pubblicati sul sito.
  • Consiglio Direttivo: il Consiglio Direttivo è previsto nello Statuto. Attualmente è composto da 3 membri (Beppe Grillo, Enrico Grillo e Enrico Maria Nadasi). Al Consiglio spetta l’approvazione dei regolamenti, determinare la priorità e i piani di attuazione delle delibere dell’assemblea, e determinare il contributo finanziario che ogni socio deve versare.
  • Presidente dell’associazione è il “Capo Politico” del “Movimento 5 Stelle” nonché l’unico titolare della gestione dei fondi. Ha la rappresentanza politica e giuridica. È titolare e gestisce il blog e il contrassegno del movimento. Designa i delegati presso ciascuna circoscrizione elettorale. Deposita il contrassegno elettorale. Promuove e coordina le iniziative per la diffusione del programma. Svolge tutte le funzioni non specificatamente previste in capo agli altri organi (consiglio e assemblea)
  • Assemblea: Approva la relazione del Consiglio Direttivo sull’andamento dell’associazione. Approva il bilancio di ciascun esercizio. In sede straordinaria delibera su modifiche dello Statuto (è richiesta la presenza di almeno i ¾ degli iscritti). Le altre delibere sono valide qualsiasi sia il numero degli intervenuti (a meno di specifiche disposizioni? Vedere caso del Regolamento). È previsto che gli iscritti possano fare interrogazioni al Presidente purché le mandino almeno 3 giorni prima dell’assemblea.

Regolamento del MoVimento 5 Stelle: (la data di stesura non è indicata). È pubblicato sul sito. Si basa sullo statuto: infatti richiama, per il funzionamento del Movimento l’assemblea, il capo politico, il consiglio direttivo… tutti elementi presenti e regolamentati nell’atto costitutivo e nello Statuto ma assenti nello “non statuto”. Pubblicato sul sito. In particolare vengono demandati all’assemblea la votazione (in rete-ma lo statuto non prevede tale modalità) dei programmi politico-elettorali, le modifiche al regolamento, la nomina di 2 membri del comitato di appello (sulla rosa dei 5 proposta dal Consiglio), la scelta dei candidati da presentare alle elezioni. Su tali temi le decisioni dell’assemblea sono vincolanti per il Capo Politico/Presidente.

Per il regolamento e/o il programma è necessaria la partecipazione di almeno 1/3 degli iscritti (ma se il Comitato di appello è contrario à 2/3 degli iscritti a meno che non la modifica non l’abbia proposta il Capo Politico).

Delibera anche sulle espulsioni e su altri argomenti proposti da almeno 1/5 degli iscritti. Ma in tal caso le sue decisioni non sono vincolanti per il Capo Politico.

  • Codice di comportamento eletti in parlamento: (data non indicata). È stringente per gli eletti. Le espulsioni sono facili in funzione della violazione delle regole contenute nel codice.
  • Comitato di Appello: (dura 5 anni, 3 membri). 1 membro del Comitato di Appello è designato dal Consiglio Direttivo, 2 membri scelti in una rosa di 5 proposti dal Consiglio.

La domanda che sorge spontanea Come mai lo Statuto e l’atto costitutivo non sono sul Blog www.beppegrillo.it ?

Inoltre è abbastanza chiaro che l’assemblea citata nel regolamento sia l’assemblea dell’associazione solo ad un’attenta lettura anche dello Statuto che, come visto, non è sul Blog. Anche il fatto che il Capo Politico coincida con il Presidente dell’associazione si evince solo dalla lettura congiunta dei documenti. Infine nel Regolamento c’è scritto che l’assemblea rinnova il Comitato di Appello ogni 5 anni ma non c’è scritto che il Consiglio Direttivo va rinnovato ogni 3 anni. Quindi anche in questo caso si deve leggere lo Statuto.

In ultimo: “La verifica dell’abilitazione al voto dei votanti ed il conteggio dei voti vengono effettuate in via automatica dal sistema informatico. La regolarità di funzionamento del sistema sarà verificata e certificata da un organismo tecnico indipendente, nominato con cadenza triennale dal consiglio direttivo dell’associazione.”

In sintesi il Regolamento fa ampio uso dell’associazione e dei suoi organi ma sul Blog gli atti che regolano l’associazione non si trovano.

Inoltre non è chiaro chi ha definito il primo programma e l’attuale regolamento (solo la modifica viene regolamentata)

Il regolamento introduce un’altra limitazione: Le proposte della base su punti programmatici devono essere accompagnate da 500 firme e sottoposte al Presidente/Capo Politico[1]. Vengono poi sottoposte all’assemblea per l’approvazione solo se firmate da 1/5 degli iscritti. Ma come visto se il Comitato di Appello fosse contrario è necessaria l’approvazione dei 2/3 degli iscritti (non dei partecipanti all’assemblea). Data procedura sembra alquanto improbabile l’adozione di punti proposti dalla base.

Anche nel caso del M5S le associazioni legalmente riconosciute garantiscono più diritti ai loro iscritti. Si chiama democrazia diretta ?

Finanziamento ai partiti

Il finanziamento ai partiti è ora disciplinato dalla Legge n. 13 del 21/2/2014 che ha eliminato i rimborsi elettorali (che sopravvivono fino al 2017 per completare le somme già stabilite per le precedenti elezioni) e introdotto le seguenti norme:

  • Devono essere pubblicati (sul sito) i nominativi di chi ha erogato come finanziamento al partito (o al candidato) oltre € 5.000 se “presta il proprio consenso”.
  • fino a €30.000 il donante ha diritto a detrazione fiscale del 26%. Il limite massimo della donazione è di 100.000 euro (anche per le società: ma i gruppi di società? Doveva essere emanato uno specifico decreto el Presidente del Consiglio per disciplinare le donazioni di gruppi di società e di società collegate ma non risulta che sia stato ancora pubblicato).
  • Viene introdotta la possibilità di donare il 2 per mille del proprio reddito ad un partito scelto dal contribuente.

Trasparenza

La legge 13/2014 stabilisce anche le regole di trasparenza. In particolare:

  • Lo Statuto deve stabilire “la cadenza delle assemblee congressuali nazionali o generali” (non locali/regionali). L. 13/14: Art 3 comma 2
  • I Bilanci devono essere Pubblici ed è prevista una società di revisione e il controllo di una commissione nazionale[2] costituita da 5 magistrati (3 della Corte dei Conti, 1 della Corte di Cassazione e 1 del Consiglio di Stato).
  • Il Finanziamento per la campagna elettorale può essere dato al partito e/o al candidato. (Art 5. comma 2bis).

Nel caso che i partiti diventassero associazioni riconosciute ci sarebbero più diritti e più trasparenza in quanto si adotterebbero le garanzie previste dal Codice Civile per i soci delle associazioni riconosciute.

Il finanziamento al singolo candidato potrebbe indurre a situazioni poco chiare di “riconoscenza” dell’eletto al suo finanziatore.

Trasparenza (Movimento 5 Stelle)

Il M5S non ha depositato lo Statuto quindi non si applica la legge 13/2014 e comunque lo statuto non è conforme all’art.3 della legge per molte prescrizioni ad esempio manca la definizione delle “regole che assicurano la trasparenza”. In realtà sembra rispettare solo i punti 1,2,3,4,10,11,12,13 e 14 (vedere elenco previsto all’art. 3 della legge sopra riportato): dovrebbe essere sottoposto alla Commissione nazionale di cui al punto precedente per la sua valutazione ma non è ancora stato fatto. Anche per tale motivo il M5S non ha restituito i rimborsi elettorali, ma non li ha mai ricevuti in quanto ne ha perso il diritto.

Il M5S ha un solo Amministratore/tesoriere che coincide con il Presidente, ovvero Beppe Grillo.

Il M5S si finanzia con entrate varie (pubblicità sul sito, vendita gadget, donazioni …) spesso in contanti o su c/c di privati, difficilmente tracciabili.

Il Bilancio del Movimento non si trova. Sono disponibili solo quello gruppi parlamentari e di alcuni altri mandati elettorali.

L’associazione “Movimento 5 Stelle” NON ha né Revisori né una società di certificazione.

Non è chiaro quale procedura un cittadino (ma anche un iscritto) deve seguire per avere il bilancio, i rendiconti e i dettagli delle entrate/uscite del Movimento. I dati non sono immediatamente e facilmente disponibili.

Sorge quindi la domanda su perché non viene pubblicato tutto. Si eviterebbe il dubbio che non si voglia aderire alla legge per nascondere qualcosa.

 

[1] E’ possibile proporre votazioni su singoli punti programmatici del Movimento 5 Stelle inviando a Beppe Grillo – Casella Postale 1757, 20123 Milano, la proposta sottoscritta da almeno 500 iscritti al Movimento 5 Stelle abilitati al voto, con indicazione, per ciascun iscritto, del nome, cognome, codice fiscale, numero e tipo del documento d’identità caricato al momento dell’iscrizione al MoVimento 5 Stelle.

[2] Commissione di garanzia degli statuti e per la trasparenza e il controllo dei rendiconti dei partiti politici (articolo 4, comma 1 del decreto-legge n. 149 del 2013, convertito, con modificazioni, dalla Legge n. 13 del 2014).Slide_GuidoM_5S-finali-10_12_15 2

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