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Poteri speciali per la mobilità di Roma: il Pd si esprima chiaramente

3 aprile 2013 Apprendiamo da un comunicato diramato dalla senatrice e consigliera capitolina Monica Cirinnà (in calce) che i senatori del PD eletti a Roma hanno presentato una risoluzione, poi  approvata, da inserire nel terzo decreto  legislativo di Roma Capitale, che stabilisce che “i piani per situazioni di emergenza connesse al traffico, alla mobilità o all’inquinamento atmosferico o acustico dovranno essere autorizzati  dal Consiglio dei ministri, con i quali verranno individuati i limiti e i criteri di esercizio del potere commissariale tenendo sempre in debito conto gli indirizzi espressi su tali  temi dall’Assemblea Capitolina“. Dobbiamo però rilevare che, a parte quest’ultima notazione sul tenere in conto gli indirizzi dell’Assemblea Capitolina, la mozione non introduce alcuna novità, dato che già nel decreto legislativo approvato dal governo Monti il 18 gennaio 2013, si stabiliva che i  poteri speciali  attribuiti di nuovo al Sindaco “per rimuovere le situazioni di emergenza connesse al traffico, alla mobilità ed all’inquinamento atmosferico e acustico”, “anche in deroga ad ogni disposizione di legge (…)” diventassero tali solo “in esecuzione di un piano autorizzato con delibera del Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri”*.

Il vero punto, che ci piacerebbe che i senatori del Partito Democratico (e i deputati, i consiglieri comunali e regionali, i candidati sindaco…) affrontassero apertamente una volta per  tutte,   é quanto sia corretto attribuire al Sindaco  poteri di deroga a leggi e normative ( fino al 31 dicembre ben 35!) per far fronte al traffico  della Capitale, come se non si potesse affrontare il complesso ma ordinario compito di pianificare la mobilità romana senza trovare  scorciatoie che deprimono il bene pubblico e i controlli  democratici.

Carteinregola si batte perchè si abbandoni il ricorso a  poteri straordinari, di cui si sono già visti spesso i deleteri effetti,  a favore di  un’amministrazione trasparente e condivisa.
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* Schema di Decreto legislativo recante disposizioni integrative e correttive  del decreto legislativo 18 aprile n.61etc. ART 1 comma 4: All’art. 10 del i Decreto legislativo n.61 del 2012 è aggiunto infine il seguente comma: “1 bis: Per l’attuazione egli interventi da effettuare sul territorio di Roma Capitale per rimuovere le situazioni di emergenza connesse al traffico, alla mobilità ed all’inquinamento atmosferico e acustico, il Sindaco provvede con proprie ordinanze, anche in deroga ad ogni disposizione di legge e comunque nel rispetto dei principi generali  dell’ordinamento giuridico, in esecuzione di un piano autorizzato con delibera del Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri, nonché nei limiti e secondo criteri indicati nella stessa delibera, con oneri a carico di Roma Capitale”

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Comunicato Stampa di Monica Cirinnà

Terzo decreto Roma Capitale – Cirinnà: ” Risoluzione per arginare poteri commissariali Sindaco e abuso ordinanze”

“Prostituzione, lavavetri, neve, cortei, concorsi, rovistaggio nei cassonetti, anti-alcool e anti-bivacco, sono solo alcuni temi sui quali il Sindaco Alemanno si è accanito a suon di ordinanze nei suoi 5 anni di governo della Capitale. Spesso ordinanze inutili, costose e inapplicabili molte delle quali bocciate dal TAR.  Per la delicatezza dei poteri speciali di ordinanza del Sindaco, prevista del terzo decreto per Roma Capitale in tema di traffico e inquinamento ambientale ed acustico, ho presentato insieme ai colleghi senatori del PD eletti a Roma una risoluzione approvata, da inserire nel terzo decreto . Ho chiesto che i piani per situazioni di emergenza connesse al traffico, alla mobilità o all’inquinamenatmosferico o acustico dovranno essere autorizzati  dal Consiglio dei ministri, con i quali verranno individuati i limiti e i criteri di esercizio del potere commissariale tenendo sempre in debito conto gli indirizzi espressi su tali  temi dall’Assemblea Capitolina.

D’ora in poi il terzo decreto su Roma Capitale porrà un argine ai poteri commissariali e all’uso e come nel caso di Alemanno all’abuso di ordinanze da parte del Sindaco  della capitale.    In cinque anni  Alemanno, sindaco dall’ordinanza facile,  ha stabilito in materia  un vero record che non potrà più essere eguagliato. Si eviterà in questo modo   che uffici comunali e  Polizia Municipale attraverso ordinanze ad uso e consumo della propaganda siano impiegati in servizi impropri, con  risultati  fallimentari ed evidente spreco di risorse pubbliche.”

E’ quanto dichiarato dalla Senatrice e consigliera Capitolina del PD Monica Cirinnà.