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Parco Piccolomini: monumento naturale e acquisizione a patrimonio pubblico. Le proposte sul tavolo della Commissione Ambiente di Roma Capitale

di Thaya Passarelli

Si è tenuta ieri  la riunione della Commissione capitolina Ambiente presieduta da Giammarco Palmieri per discutere sulla mozione presentata dal Consigliere 5 Stelle Daniele Diaco (MOZIONE N. 95/2024 Prot. RC 12090/2024) (1)  che impegna il Sindaco “”Ad esprimere parere favorevole all’istituzione del Monumento Naturale “Parco Piccolomini” e conseguentemente, ad attivare tutte le procedure amministrative presso la Regione Lazio per l’istituzione dello stesso”. Nel corso della Commissione abbiamo appreso che è già stata presentata al Consiglio della Regione Lazio una proposta di istituzione del monumento naturale ai sensi dell’articolo 6 della Legge regionale  n. 29 del 6 ottobre 1997, “Norme in materia di aree naturali protette regionali” (2). I consiglieri  della Commissione presenti, oltre ad approvare l’ODG,  si sono detti unanimemente favorevoli a sostenere e sollecitare l’istituzione del Parco come Monumento naturale ma anche all’acquisizione dell’area di proprietà della omonima fondazione al patrimonio comunale.

Nel 2023 Carteinregola  aveva appreso dalla stampa che nella pregiatissima area verde vincolata di Parco Piccolomini, proprietà della Fondazione Piccolomini, adiacente al Vaticano, si stava progettando la costruzione di un vertiporto, un’area di sosta, decollo e atterraggio per piccoli velivoli elettrici a decollo verticale, da inaugurarsi in occasione del Giubileo 2025 e consentire, in questo modo, il trasporto veloce e diretto di persone (una clientela molto privilegiata)  e cose dall’Aeroporto di Fiumicino al Centro di Roma . 

Insieme al Comitato Parco Piccolomini ci siamo fin da subito impegnati contro la realizzazione di un progetto totalmente incompatibile con i vincoli ministeriali e regionali  (PTPR) di tutela paesaggistica presenti sull’area di Parco Piccolomini, così come con le norme del PRG per la componente ambientale (3)

Ad aprile di quest’anno la Conferenza dei Servizi Istruttoria per la valutazione del progetto di vertiporto   battezzato “Parco dimostrativo della mobilità sostenibile” si era fortunatamente chiusa con un parere negativo espresso dagli Uffici del Dipartimento Urbanistica di Roma Capitale. 

Carteinregola e il Comitato Parco Piccolomini avevano chiesto di poter intervenire nel corso della Commissione del 20 gennaio al fine di ricordare ai Commissari i numerosi tentativi di edificazione e di  impropria utilizzazione della Villa storica che si sono susseguiti sull’area del Parco in questi anni, di cui il progetto del vertiporto è solo l’ultimo episodio, lo stato attuale dell’area e le necessità relative alla sua manutenzione e salvaguardia, le richieste dei Comitati  e dei residenti e l’opportunità – una volta per tutte – di mettere in sicurezza il parco grazie a una azione condivisa e trasversale Comune-Regione. Non è stato possibile tuttavia intervenire, in quanto il Presidente Palmieri ha proposto di rinviare l’audizione di comitati e associazioni di cittadini in altra occasione, una volta concordata la linea di indirizzo politico in Commissione.

E’ emersa con chiarezza in Commissione una sinergia di intenti e un’unanimità di visione tra le varie forze politiche sulla necessità di tutelare l’area, intervenendo contemporaneamente su due fronti: accelerare in Regione Lazio l’iter e l’approvazione della delibera di istituzione della riserva naturale, da un lato, e valutare a livello comunale  formalità e percorribilità di una acquisizione dell’area a patrimonio pubblico per un rilancio sociale e culturale di parco PIccolomini nell’interesse della collettività, dall’altro.

Carteinregola e il Comitato Parco Piccolomini chiederanno formalmente di essere auditi in Commissione Ambiente in qualità di rappresentanti dell’interesse generale volto alla salvaguardia e alla tutela di un’area di pregio paesaggisticamente vincolata,  e ringraziano le Consigliere e i Consiglieri di Roma Capitale che  hanno voluto sostenere con forza l’esigenza ormai improcrastinabile di proteggere Parco Piccolomini e di restituire un patrimonio pubblico  a tutti i cittadini.

21 gennaio 2025

Per approfondimenti:

Parco Piccolomini Cronologia e materiali

Parco Piccolomini: grandissima vittoria dei comitati per la difesa dell’area vincolata”19 aprile 2024

Progetto Vertiporto: Parco Piccolomini non è un’area degradata ma una villa vincolata 12 aprile 2024

Per osservazioni e precisazioni: laboratoriocarteinregola@gmail.com

Note:

(1) Scarica la mozione a questo link https://www.carteinregola.it/wp-content/uploads/2025/01/mozione-parco-piccolominiAZ.2024.95.pdf

(2) Regione Lazio Norme in materia di aree naturali protette regionali

Numero della legge: 29
Data: 6 ottobre 1997
Numero BUR: 31 s.o. 2
Data BUR: 10/11/1997

Art. 6 (11). (Monumenti naturali e siti di importanza comunitaria)

  1. La Regione, per le finalità di cui all’articolo 2 e per garantire una più ampia azione di conservazione e valorizzazione del proprio patrimonio naturale, tutela, oltre alle aree classificate ai sensi dell’articolo 5, i monumenti naturali di cui al comma 2 ed i siti di importanza comunitaria individuati nel territorio regionale in base ai criteri contenuti nella direttiva 92/43/CEE del Consiglio del 21 maggio 1992.
  2. Per monumento naturale si intendono habitat o ambienti omogenei, esemplari vetusti di piante, formazioni geologiche, geositi e affioramenti fossiliferi, successioni ecologiche e/o ricolonizzazioni di specie e interazioni tra uomo ed elementi naturali, che presentino caratteristiche di rilevante interesse naturalistico e/o scientifico.(12)
  3. I monumenti naturali sono sottoposti a vincolo con decreto del Presidente della Giunta regionale, sentita la competente commissione consiliare permanente, su proposta dell’assessore competente in materia di ambiente. Il decreto, che individua il soggetto cui è affidata la gestione del monumento, è notificato ai proprietari, possessori o detentori a qualunque titolo ed è trascritto sui registri immobiliari, su richiesta del Presidente della Regione. Il vincolo così apposto ha efficacia nei confronti di ogni successivo proprietario, possessore o detentore a qualsiasi titolo del monumento naturale. (12a)

3bis. I limiti alla proprietà derivanti dall’istituzione dei monumenti naturali non danno luogo ad indennizzo. (13)

  1. Per la conservazione, integrità e sicurezza dei monumenti naturali, i soggetti cui è affidata la gestione adottano appositi regolamenti con i contenuti previsti dall’ articolo 27. Ai monumenti naturali si applicano comunque le misure di salvaguardia previste dall’articolo 8 per le zone A, con esclusione delle disposizioni contenute nel medesimo articolo 8, comma 3, lettera e), nonché quanto previsto dall’articolo 27, commi 2, 3 e 4. Ai monumenti naturali si applicano, altresì, le disposizioni di cui all’articolo 28 e 31, comma 1. (14)
  2. Ai siti e alle zone di cui alla direttiva 92/43/CEE e di cui alla direttiva 79/409/CEE del Consiglio, del 2 aprile 1979, relativa alla conservazione degli uccelli selvatici si applicano le misure di conservazione previste dalla normativa di attuazione delle citate direttive. La Giunta regionale, sentiti gli enti locali, gli enti di gestione delle aree naturali protette e gli altri soggetti pubblici o privati interessati, con propria deliberazione può adottare, in relazione a ciascun sito o zona, specifiche misure di conservazione, ivi compresi i piani di gestione nonché idonee misure di prevenzione dell’inquinamento o del deterioramento degli habitat e delle specie nelle zone limitrofe ai siti e zone medesimi. Nel caso di siti e zone ricadenti, anche parzialmente, nel perimetro delle aree classificate ai sensi dell’articolo 5 della presente legge, le specifiche misure di conservazione integrano i piani e regolamenti di cui agli articoli 26 e 27. (15)

5 bis. Fermo restando quanto previsto dagli articoli 4 e 6 del decreto del Presidente della Repubblica 8 settembre 1997, n. 357 (Regolamento recante attuazione della direttiva 92/43/CEE relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali, nonché della flora e della fauna selvatiche) e successive modifiche, la gestione dei siti di cui al comma 5 può essere affidata agli enti di gestione delle aree naturali protette di interesse regionale individuati con deliberazione della Giunta regionale, sentito il parere della commissione consiliare competente in materia

(3) vedi Progetto Vertiporto: Parco Piccolomini non è un’area degradata ma una villa vincolata 12 aprile 2024