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#RicominciamoRoma, l’effetto “seconda volta”

testata fb ricominciamo roma giugno 2019Dopo l’exploit di ottobre scorso dell’iniziativa “Roma dice basta” promossa da Tutti per Roma Roma per tutti, la seconda chiamata sotto il Campidoglio  del 7 giugno  si è svolta con meno partecipanti, meno promotrici (passate da 6 a 3), un nuovo co- promotore Roma Domani,  e un elenco di proposte per la città.

Pubblichiamo le slides che sintetizzano varie soluzioni per 7 “temi caldi” della Capitale elaborate nei mesi scorsi dal gruppo di lavoro di  Tutti per Roma Roma per tutti  (1), e il commento pubblicato sulla  pagina Fb dai promotori all’indomani della manifestazione del 7, con una prima analisi pubblica di una partecipazione molto al di sotto delle aspettative (2).

E, comunque la si pensi rispetto alle modalità e ai contenuti dell’iniziativa  –  Carteinregola, come già per la manifestazione di ottobre scorso non ha aderito, ma hanno partecipato alcuni soci e  comitati della sua rete (3)-,  il confronto tra  la partecipazione ai  due eventi  a distanza di poco più di 6 mesi, dovrebbe indurre a varie  riflessioni, soprattutto sulla possibilità di intercettare e coinvolgere  la cittadinanza sui problemi della città con un impegno che duri nel tempo.

Quanto al merito delle proposte, va detto che riproducono per lo più slogan e temi presenti nella maggior parte dei programmi elettorali a cui siamo abituati da anni  (con poche  differenze rispetto ad alcuni, vedi inceneritori e linee metro). Ma ormai le  proposte, elettorali o meno, non bastano se non comportano una puntuale disamina dei mezzi finanziari  e amministrativi che si intendono utilizzare per realizzarli (senza escludere che  Tutti per Roma Roma per tutti abbia già predisposto dei materiali in questo senso).  Questo punto Carteinregola l’ha più volte sollevato durante le campagne elettorali, anche con l’attuale maggioranza che, se andiamo a leggere cosa prometteva ai cittadini nella primavera 2016 (4), potrebbe trovarsi d’accordo con molte delle proposte portate sotto il Campidoglio da una manifestazione civica,  a quasi tre anni dall’inizio del  governo pentastellato (in calce anche le nostre proposte del 2016 Quello che vogliamo per Roma” (5).

(AMBM)

(Roma 10 giugno 2019)

Per osservazioni e precisazioni: laboratoriocarteinregola@gmail.com

(1)LE SLIDES CON LE PROPOSTE

ricominciamo da 1 roma per tutti

ricominciamo da 2 roma per tutti

ricominciamo da 3 roma per tutti

ricominciamo da 4 roma per tutti
ricominciamo da 5 roma per tutti

ricominciamo da 6 roma per tutti

ricominciamo da 7 roma per tutti

(2) dalla Pagina  Fb #RicominciamoRoma

Riflessioni e commenti del giorno dopo, spassionati e costruttivi, per un primo bilancio pubblico sull’appuntamento del 7 giugno 2019

1. I numeri, le piazze, i fenomeni mediatici, i risultati effettivi
Le piazze piene di persone parlano da sole, riempiono il cuore di speranza, provocano uno stato di esuberanza e di piacevole esaltazione. Questo piccolo miracolo è accaduto il 27 ottobre del 2018, con #romadicebasta, senza ombra di dubbio, e ne siamo stati tutti più che appagati. Si è trattato di una protesta di popolo, molto trasversale, molto colorata, seguita dai media nazionali e internazionali, che ha incuriosito, incoronato alcuni volti, aperto aspettative, suscitato interesse e qualche invidia.
Dal punto di vista dei risultati della protesta, però, possiamo dire che, dopo, nulla sia accaduto. La città sta sempre peggio, la sindaca resta a cavallo di una città frantumata e confusa. Nessuna delle promesse fatte dalla Raggi nel corso del successivo incontro con noi è stata mantenuta.
Nel frattempo, noi abbiamo continuato a lavorare, organizzando incontri pubblici larghi e per gruppi ristretti, e approfondendo le situazioni che ci sono state segnalate. Abbiamo incontrato decine di organizzazioni e di persone, abbiamo continuato a gestire il faticoso gruppo facebook e tanto altro.
Siamo andati avanti, come moltissime realtà civiche locali più o meno grandi, e questo è stato quasi l’unico fatto positivo in città, in assenza di risposte da parte dell’amministrazione, di proposte da parte dell’opposizione, in un clima politico che si è fatto via via sempre più arroventato, diviso, estremizzato e pericoloso perché non può né continuare a gabbare le aspettative dei cittadini, né a giocare sulle divisioni e sulle estremizzazioni. La democrazia non va d’accordo col veleno.

Ieri in piazza del Campidoglio, nell’incontro #ricominciamoroma, che moltissimi ci avevano chiesto di organizzare, anche ben prima di giugno, eravamo sicuramente di meno.
Qualcuno della stampa ha scritto 500, la Questura non ha detto nulla, qualcuno di voi ha dichiarato “nessuno”, noi sappiamo che sono state presenti non meno di 800 persone.
Lo sappiamo con certezza, dopo avere censito i contatti raccolti, i gadget distribuiti, analizzando cioè i riscontri oggettivi.
Tanti o pochi? Meno di ottobre, questo è certo, comunque una quantità non irrilevante, considerata la stagione, il caldo improvviso, la concomitanza di altri appuntamenti, e, specialmente, la differenza tra protestare e proporre. Un salto di qualità, un passaggio dalla vendemmia autunnale al distillato estivo: maggiore qualità, maggiore concretezza, consolidamento della serietà di intenti e della volontà di continuare. Molta sobrietà e competenza.
Nonostante alcune affermazioni, forse ingenerose o trolliste, troppo di pancia o di solo sentimento, la piazza non era vuota. O forse questo lo dice solo chi non c’era, o non ha speso nemmeno un’oncia di energia per promuovere l’iniziativa?

Il fatto è che noi NON siamo un fenomeno mediatico, siamo gente in carne ed ossa, con tutte le fatiche del caso. Non ci piace andare sui giornali solo per i gossip ed i numeri, ci disturbano i titoli insulsi di articoli magari fatti bene, perché vogliamo fare sul serio. Smontiamo le facili illusioni, se necessario, per andare avanti e rendere reale, ovvero condiviso e concreto – quindi non solo virtuale o mitologico – un percorso che, a dire il vero, stiamo costruendo in totale indipendenza e autonomia. Più vicino alla realtà che al sogno, che guarda al domani e non al passato, che desidera unire e non dividere.
Noi vorremmo contribuire a rendere migliore la vita di questa città e dei suoi cittadini, sapendo che le realtà civiche rappresentano una voce della quale non si può fare a meno nella costruzione e nella realizzazione delle politiche pubbliche.

2. I promotori reali
Eravamo 6, 3 oppure quanti?
Sulla scelta di convocare la manifestazione, con questa forma propositiva e in questo periodo dell’anno, il gruppo originario delle 6 donne ha, via via, perso per strada tre presenze, in amicizia ma in modo irrevocabile. E noi desideriamo ringraziarle nuovamente per il cammino importante fatto insieme. D’altra parte il coraggio di tornare in piazza andava raccolto, specialmente a fronte delle moltissime richieste del gruppo largo, senza il quale non saremmo rappresentativi di niente, e della situazione sempre più precaria della città. Non vorremmo che oltre al presente venisse ipotecato anche il futuro. E siamo davvero preoccupati per questo.
Dunque cosa è successo? E’ successo che abbiamo organizzato l’incontro pubblico con l’aiuto costante e appassionato di oltre 40 uomini e donne, che si sono dati da fare su tutti i fronti: la comunicazione e l’ufficio stampa, la produzione dei video e i materiali di convocazione, la costruzione delle proposte, la raccolta delle adesioni, la realizzazione dei gadget, dei simboli e della logistica, i permessi, la gestione della piazza, i contatti e la raccolta delle adesioni, la costruzione delle proposte. Siamo fieri di questo allargamento, era quello che le tre donne fondatrici restate alla guida di Tutti per Roma volevano da tempo, siamo certi che sia la strada giusta, da proseguire e consolidare.
Il nascente gruppo Roma Domani è stato l’unico che si è fatto avanti senza chiedere scambi, mettendosi a diposizione e condividendo ogni passo. #ricominciamoroma è stata preparata insieme. Non ci siamo sposati, non sappiamo come loro andranno avanti, e speriamo di proseguire insieme una parte del cammino propositivo per la città. Ringraziamo anche loro per ogni contributo dato, con competenza e generosità.

Noi non abbiamo poltrone da regalare, carriere da lanciare, doni da elargire, scorciatoie da percorrere, e ci siamo bene accorti di chi si è sfilato durante la corsa, di chi è rimasto affacciato a guardare come sarebbe andata a finire, di chi aveva promesso di impegnarsi e non l’ha fatto, di chi ha cercato di imbucarsi all’ultimo momento, pensando di avere a che fare con un gruppo di ingenui volenterosi. Di tutto questo terremo conto, ma oggi, specialmente, vogliamo ringraziare i tantissimi che si sono rimboccati le maniche, che hanno contributo ad ogni passaggio, che non si sono spaventati delle inevitabili difficoltà, che ci hanno messo la faccia e la propria professionalità, oltre che una gran fatica.

Grazie dunque a Francesca, Luca, ai 3 Roberto, alle 3 Marina, a Piero, Francesco, Alessandro, Chiara, Fiorella, Stefano, Umberto, Stefania, Laura, Luigi, Luigia, Susanna, Assja, Rossella, Domenico, Filippo, Crescenzo, Guido, Piero, Mara, Giovanna, Giovanni, Annabella, Maria Teresa, Barbara, Paola, Gianguido, Rocco, Maria Carla, Carlo, Mario e a Cristina, Riccardo, Stefano, Leopoldo e Francesco.

3. Le adesioni e le presenze
All’iniziativa hanno aderito e partecipato: AMUSE, Cittadinanzattiva Lazio, Amici della Terra, Cdq Nuovo Tor di Nona, Coordinamento Periferie, Corviale Domani, 17 Insieme, Prati in Azione, Comitato Commercianti Piazza della Repubblica, Rete Sei UNO di Noi, La Voce di Porta Portese, Cercasi un fine, Parte Civile, Ass.ne Partito Roma Nord, Commissaria Muratella.
Erano in piazza con noi rappresentanti di Spin Time, Scomodo, Passo Civico, Fondazione San Vincenzo De Paoli, oltre ad esponenti delle amministrazioni locali, dei partiti, del mondo della cultura, professionisti, e tanti cittadini.
Pablo Echaurren ci ha regalato l’ingrandimento della sua opera City Hole, che è stata esposta e commentata da tanti. Anche l’arte serve a farci riflettere.
Nel percorso di convocazione abbiamo contattato centinaia e centinaia di persone, blogger, comitati, gruppi, coordinamenti, reti, pagine e gruppi facebook attivi su Roma; con tutti loro, presenti e assenti, proseguiremo il dialogo e il confronto se lo vorranno. Così come con i centri di ricerca, le associazioni imprenditoriali, datoriali e dei lavoratori e tutte le realtà che abbiamo informato.
Il direttore della Caritas Diocesana ci ha mandato un messaggio di incoraggiamento e condivisione che abbiamo letto in piazza.
La Banda Cecafumo ci ha accompagnato con la sua musica e la sua cordialità.

4. Ancora a proposito di media
Hanno pubblicato, fino ad ora, notizie dell’iniziativa Il Messaggero, La Repubblica, La Stampa, Il Corriere della Sera, Avvenire, Roma Today, Il Giornale, Fanpage, Diario Romano, alcuni più di una volta, sia on line che in cartaceo. In piazza c’erano Il Giornale, Radio Labaro, Radio Roma Capitale, Rainews, e tanti giornalisti e giornaliste delle testate sopra citate.
Hanno rilanciato la notizia le Agenzie ANSA e DIRE.
Siamo andati in diretta e in differita, negli ultimi giorni, con interviste e servizi su Radio Vaticana, Radio Roma Capitale, Radio Dimensione Suono, TGCOM24, Studio Aperto.
I nostri video on line sono stati visti e rilanciati da migliaia di persone.
La nostra pagina pubblica e gruppo facebook sono stati animati quotidianamente da immagini, proposte, vignette, comunicazioni e aggiornamenti. La presenza su Twitter e Instagram seguita con attenzione e continuità.
Chi ha scritto di non avere avuto notizie prima del 7 giugno, probabilmente era già in ferie da Roma.

5. Il futuro e le proposte
Le proposte che abbiamo presentato rappresentano una prima formalizzazione di punti e questioni che abbiamo ritenuto prioritarie per la città. Partendo dal ricchissimo materiale che abbiamo raccolto in questi mesi, e affiancati dalle competenze della rete di Roma Domani.
Non c’è tutto, perché si tratta di questioni che vanno discusse, argomentate e approfondite. Dovranno anche essere ampliate, per esempio sul fronte dei servizi sociali e sanitari o del commercio. Ma il lavoro di confronto con esperti, ricercatori, tecnici, professionisti che hanno collaborato con noi ci fa pensare che i ragionamenti, nonché i dati su cui queste si basano, abbiano una effettiva solidità. Fuori dalle ideologie, fuori dalle illusioni e dai luoghi comuni. Fuori anche dai fake. Ci interessa il metodo, ci interessa trovare elementi comuni in nome dell’interesse generale.
Organizzeremo incontri e confronti, organizzeremo forme di coinvolgimento degli attori e dei decisori, di chi ha leve e di chi ne “subisce” le conseguenze, pubblici, privati e civici.

Dunque, noi promotori di Tutti per Roma, insieme a Roma Domani, ci rivedremo già in questa settimana per ragionare e confrontarci su #Romadicebasta e per stabilire le tappe future. Che saranno tante, continuative e, speriamo, utili alla città.

Chi volesse partecipare in modo più attivo scriva a TUTTIPERROMA@GMAIL.COM.
Vi aspettiamo.
Emma Amiconi, Roberta Bernabei e Martina Cardelli

(3)   vedi 14 ottobre 2018 Caro M5S, o cambi, o ti giochi per sempre il rapporto con i cittadini di Roma http://www.carteinregola.it/index.php/caro-m5s-o-cambi/

(4) scarica PROGRAMMA RAGGI  11 passi per portare a Roma il cambiamento di cui ha bisogno 2016 (in calce i titoli)

(5)  vedi  il dossier di  12 schede con le proposte di Carteinregola, elaborate dai suoi gruppi di lavoro PULSANTE quello che vogliamo x roma quadratoo insieme ad altre associazioni che si occupano di temi specifici inviate  durante la campagna elettorale del 2016 ai candidati Sindaco, Presidente di Municipio, Consigliere comunale e municipale: 

  • Quello che chiediamo, prima di tutto
  • Vogliamo trasparenza per Roma. Vogliamo trasparenza per Roma. Vogliamo trasparenza per Roma.
  • Quello che vogliamo per la partecipazione
  • Vogliamo Regole e legalità per l’uso del patrimonio pubblico
  • Quello che vogliamo per la mobilità
  • Vogliamo Regole e Legalità anche per il Piano Urbano Parcheggi
  • Vogliamo regole per il Verde urbano
  • Quello che vogliamo per i mercati rionali
  • Quello che vogliamo per il commercio nel centro storico
  • Quello che vogliamo per la residenzialità nel centro storico
  • Quello che vogliamo per la gestione sostenibile del ciclo rifiuti di Roma Capitale e della Città Metropolitana
  • Quello che vogliamo per i rumori
  • Quello che vogliamo per la cultura partecipata

scarica il pdf richieste carteinregola ai candidati 19 maggio – def

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