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Come stanno i mercati rionali?

Nuovo Mercato Testaccio dicembre 2018 (fotoambm)

Nuovo Mercato Testaccio dicembre 2018 (fotoambm)

di Riccardo Varanini

In un primo momento sembrava che il confronto tra Comune di Roma ed il fronte variegato dei mercati rionali stesse andando verso una concordata risoluzione dopo lo scontro aperto dall’aumento della contribuzione degli operatori e la disdetta delle convenzioni operate unilateralmente dall’Assemblea capitolina a partire dal dicembre 2016. Con il bilancio approvato a dicembre di tale anno fu stabilito un aumento di circa il 50% delle tariffe che ogni operatore deve pagare al Comune per il suo banco all’interno di un mercato rionale, rimandando a sconti eventuali e futuri in base alla”virtuosità” del singolo mercato.

Le associazioni sindacali degli operatori da un lato,  i coordinamenti delle Ags ed i singoli presidenti di mercato dall’altro, hanno lavorato in tutto questo tempo, assieme e divisi, per ricostruire un confronto che sembrava totalmente chiuso.

Il cambio dell’assessore al commercio –  a metà del  2018 ad Adriano Meloni è subentrato Carlo Cafarotti – e la incisiva attività della commissione comunale commercio presieduta da Andrea Coia  hanno forse contribuito al riavvicinamento tra le parti, da addebitare però, io credo, al maggior peso che i presidenti si sono conquistati come rappresentanti diretti ed insostituibili degli operatori. Ruolo tutto da consolidare e confermare, ma che per la prima volta ha impedito che la routine del rapporto tra Comune ed associazioni sindacali di categoria fosse l’unico momento di confronto in materia di mercati.

Sembrava quindi che si andasse a breve alla firma del rinnovo delle singole convenzioni, in cui sarebbe stato previsto che l’aumento degli affitti scendesse per il 2019 dal 50 al 35% ; che il pesante inserimento delle costose e quasi impossibili fidejussioni fosse stato eliminato (in quanto avrebbero dovuto  fare  fede  le risorse già versate dalle Ags); che ulteriori ritocchi potessero essere effettuati durante l’incontro previsto il 10 gennaio tra i presidenti delle Ags e l’Assessore Cafarotti.

Speravamo quindi che dopo il  20-21 gennaio si sarebbe proceduto al  rinnovo delle convenzioni in un clima rasserenato e di buon auspicio

Nel frattempo i fondi promessi per gli interventi su alcuni mercati sono effettivamente arrivati: si tratta dei mercati indicati nel piano di intervento del 17 marzo 2017, ovvero di: Monti, Prati, Campo Marzio, Montesacro, Torpignattara, Metronio, Portonaccio II, Casal Bernocchi, Palocco, Belsito, Primavalle I (coperti); La Rustica, Piscine, Quarto Miglio e Tor Sapienza (plateatici), a cui bisogna aggiungere i fondi per la ristrutturazione del mercato Trieste di via Chiana.

Invece, dall’incontro di venerdì 11 gennaio, gestito dal Direttore del dipartimento commercio alla presenza di un pressochè silenzioso assessore, sembrerebbe che il Comune si sia rimangiato le aperture precedenti, infatti  restano  le elevate  fidejussioni e anche  la responsabilità delle ags per lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria relativi all’intero edificio mercatale, mentre in origine il compito era limitato ai soli lavori di manutenzione ordinaria. Unica “concessione”  la nuova tariffa di affitto del posteggio a carico degli operatori, diminuita dal 50% al 35%

Alcuni presidenti dei mercati, stanno quindi preparando una manifestazione pubblica di protesta, altri, più disponibili al confronto, cercherebbero ancora di trattare, ma la situazione è molto agitata e caotica, soprattutto a fronte dell’intolleranza degli uffici del Comune verso aperture di sorta.

In ogni caso  tutto questo è solo una parte degli interventi da effettuare per ridare ai mercati quel ruolo veramente rispondente ai bisogni della cittadinanza  e degli operatori ed alle richieste da tutti questi soggetti provenienti, bisogni  che anche Carteinregola si sforza di portare avanti

Per osservazioni e precisazioni: laboratoriocarteinegola@gmail.com

 

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