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Quello che vogliamo – le proposte di Carteinregola 2016

bolla piazza del popolo lightPubblichiamo il dossier con 12 schede con le proposte di Carteinregola, elaborate dai suoi gruppi di lavoro o insieme ad altre associazioni che si occupano di temi specifici inviate  durante la campagna elettorale ai candidati Sindaco, Presidente di Municipio, Consigliere comunale e municipale e successivamente mandate (agosto 2016) agli assessori della Giunta Raggi.

La prima richiesta è la trasparenza. Che abbiamo voluto declinare in tanti punti stringenti. Perchè a parole tutti sono favorevoli alla trasparenza. Ma nella realtà non la mette in pratica davvero quasi nessuno.

Indice

  • Quello che chiediamo, prima di tutto
  • Vogliamo trasparenza per Roma. Vogliamo trasparenza per Roma. Vogliamo trasparenza per Roma.
  • Quello che vogliamo per la partecipazione
  • Vogliamo Regole e legalità per l’uso del patrimonio pubblico
  • Quello che vogliamo per la mobilità
  • Vogliamo Regole e Legalità anche per il Piano Urbano Parcheggi
  • Vogliamo regole per il Verde urbano
  • Quello che vogliamo per i mercati rionali
  • Quello che vogliamo per il commercio nel centro storico
  • Quello che vogliamo per la residenzialità nel centro storico
  • Quello che vogliamo per la gestione sostenibile del ciclo rifiuti di Roma Capitale e della Città Metropolitana
  • Quello che vogliamo per i rumori
  • Quello che vogliamo per la cultura partecipata

scarica il pdf richieste carteinregola ai candidati 19 maggio – def

Vogliamo trasparenza per Roma. Vogliamo trasparenza per Roma. Vogliamo trasparenza per Roma.

A cura del gruppo Trasparenza di Carteinregola in collaborazione con CILD (Centro Italiano Legalità Democratica), Cittadinanzattiva Lazio, OPA (Osservatorio per la Pubblica Amministrazione), Open Polis, Riparte il Futuro

Non è un refuso. La trasparenza è la base su cui poggia qualunque richiesta che possa essere avanzata da chi si batte per il rispetto delle regole e per la prevalenza dell’interesse pubblico. L’unico anticorpo in grado di contrastare le clientele, la corruzione, le mafie.

La realtà emersa solo in parte dalle recenti indagini giudiziarie evidenzia la presenza nella Capitale di una corruzione diffusa e la troppo frequente deviazione delle istituzioni dal perseguimento degli obiettivi di interesse pubblico verso interessi prevalentemente privati. L’Italia è 97esima su 103 Paesi in materia di diritto di accesso all’informazione e, secondo l’ultimo rapporto di Transparency International, penultima in Europa e 61° nel mondo per corruzione percepita. I cittadini e le realtà civiche organizzate che lavorano sui territori potrebbero essere – e in parte sono stati – un utile strumento per aumentare la vigilanza nei settori più esposti al rischio corruzione, come quelli che si occupano delle trasformazioni urbane, dei lavori pubblici, della gestione del patrimonio comunale. Eppure in questi anni, nonostante le ripetute promesse di provvedimenti più stringenti per consentire un facile accesso alle informazioni, finora è stato fatto ben poco, anzi, c’è stato un progressivo ritorno a pratiche opache che impediscono ai cittadini di ottenere dati sugli interventi che riguardano spazi, beni, servizi e risorse pubbliche.

Riteniamo che a Roma sia necessario rendere le istituzioni e l’amministrazione comunali completamente trasparenti come primo e fondamentale presidio di legalità e di efficacia dell’azione pubblica. Partendo dall’attivazione di una piattaforma web* che utilizza i dati politico-amministrativi ufficiali dei comuni affiliati per offrire alla cittadinanza servizi di informazione, monitoraggio e partecipazione attiva alla vita della propria città. Così le informazioni sulle attività di sindaco, giunta e consiglio sono aggiornate in tempo reale e i cittadini possono partecipare ai lavori, documentandosi e interagendo con gli strumenti di relazione del sito e con i media sociali di internet. E sapere cosa accade nel proprio comune e seguirne con tempestività le iniziative e gli sviluppi, diventa qualcosa di semplice, immediato e alla portata di tutti.

In particolare chiediamo:

  • TUTTO QUELLO CHE RIGUARDA LA SFERA PUBBLICA DEVE ESSERE PUBBLICO.

Deve essere varato un Regolamento comunale della trasparenza che stabilisca in maniera chiara e univoca i diritti di accesso, tempestivo e gratuito, dei cittadini, senza gravarli di obblighi impropri, e i relativi doveri degli uffici, prevedendo la motivazione di ogni eventuale diniego. Tale diritto di accesso deve essere sostanziale: tutti i dati disponibili devono essere facilmente accessibili e comprensibili per tutti i cittadini. L’accesso deve svolgersi secondo il principio della “collaborazione dell’Amministrazione”, con la disponibilità di tutti i documenti e gli atti relativi a un procedimento, senza la pretesa che il richiedente individui puntualmente ogni singolo documento. Il Regolamento dovrà indicare chiaramente le modalità di ricorso da parte dei richiedenti in caso di diniego all’accesso o di mancata risposta nei termini.

  • TRASPARENZA SU BILANCIO, TRASFORMAZIONI URBANE, GESTIONE DEL PATRIMONIO E DEI SERVIZI PUBBLICI
    • Il bilancio comunale e municipale deve prevedere la pubblicazione di qualunque decisione delle istituzioni che comporti l’utilizzo di denaro e risorse pubbliche, compresi i bandi e le gare per l’assegnazione degli interventi, l’assunzione di personale, i contratti di servizio, etc
    • Le trasformazioni urbane che riguardano aree e opere pubbliche, ma anche interventi privati, devono prevedere la pubblicazione degli atti e degli elaborati che riguardano ogni fase, da quando si valuta l’utilità pubblica degli interventi a quando si scelgono i progetti, lungo tutti i passaggi in cui si acquisiscono pareri e autorizzazioni degli uffici preposti, fino alla assegnazione dei lavori e oltre, comprese le eventuali richieste e autorizzazioni di varianti, i collaudi e i consuntivi. Tutti i procedimenti della macchina comunale debbono essere messi sul sito con l’indicazione del responsabile, dei tempi e costi previsti. In particolare è indispensabile che vengano individuate e esplicitate le responsabilità individuali a ciascun livello, sia politico che amministrativo. E fin dall’inizio, in ogni fase, i cittadini dei territori interessati devono essere coinvolti attivamente nelle decisioni e/o progettazioni di opere pubbliche (VEDI ART 38/39 del dlgs 33/13)
    • La gestione del patrimonio pubblico: deve essere facilmente accessibile da ogni cittadino una mappa aggiornata di tutte proprietà pubbliche, insieme alle informazioni riguardanti quali soggetti pubblici le occupino, e soprattutto a quali soggetti privati e con quali criteri siano date in affitto o in concessione (o, se si intende dismetterle, con quali modalità). Nelle proprietà pubbliche rientrano edifici, strutture, appartamenti, locali, infrastrutture sportive, verde pubblico, terreni etc. (*)

 

  • ANCHE LE ATTIVITA’ E LE DECISIONI DI CHI GOVERNA LA CITTA’ DEVONO ESSERE TRASPARENTI

Tutte le decisioni degli organi di governo della città – Sindaco, Giunta, Assemblea Capitolina, Consigli municipali, commissioni capitoline e municipali – devono essere pubblici e facilmente accessibili, non solo dopo l’approvazione definitiva, ma anche durante il loro iter nelle commissioni – che sono pubbliche – per permettere ai cittadini di avanzare eventuali osservazioni e richieste di modifiche attraverso audizioni, o emendamenti proposti alle forze politiche, prima del “punto di non ritorno” del voto.

Devono essere pubblicati tutti gli atti: delibere, mozioni, ordini del giorno ma anche memorie di Giunta, e determine dirigenziali che attualmente non vengono rese note nonostante siano atti particolarmente rilevanti dato che, tra le delibere approvate e le determinazioni possono esserci delle difformità in grado di modificarne profondamente gli effetti

Il calendario con le convocazioni e gli ordini del giorno di assemblea, consiglio e commissioni devono essere inseriti nei siti istituzionali in ordine cronologico, sotto forma di un database in cui sia esplicitamente spiegato quali siano gli argomenti degli atti in discussione o in votazione, corredato dei testi dei documenti in un formato scaricabile.

Le sedute dell’Assemblea capitolina, dei consigli municipali e delle commissioni comunali e municipali devono essere trasmesse in streaming (**) e i relativi video devono essere consultabili anche off line, in un apposita sezione del sito del Comune. Devono essere pubblicati anche i resoconti stenografici dei dibattiti in aula, come già avviene ad esempio per il Consiglio regionale del Lazio.

  • ASSUNZIONI E INCARICHI TRASPARENTI Troppe volte abbiamo visto nominare ai vertici di società partecipate o aziende pubbliche persone incompetenti, scelte non per il merito ma sulla base di logiche clientelari.
    Questa gestione opaca del potere va interrotta, per questo chiediamo ai candidati di sottoscrivere un impegno: entro i primi 100 giorni dalla designazione della Giunta, con una modifica del Regolamento comunale, introdurre il metodo delle audizioni pubbliche per tutte le nomine apicali che spettano al Comune, in enti, consorzi o società. Un sindaco virtuoso mette al primo posto l’ascolto dei cittadini.
  • APPALTI TRASPARENTI necessario prevedere l’obbligo di pubblicazione – oltre a quelli già previsti dalla normativa vigente – di tutte le informazioni che permettano di rilevare potenziali anomalie (ad esempio le gare in cui si presenta un solo partecipante). In particolare chiediamo la pubblicazione del prezzo di base d’asta; dei verbali della commissione esaminatrice del valore delle varie offerte economiche pervenute con indicazione dei ribassi; inoltre sono necessarie informazioni chiare anche nella fase esecutiva dell’appalto, come ad esempio quelle relative agli stati di avanzamento dei lavori approvati ed i verbali di collaudo. Più stringente dovrebbe poi essere l’obbligo di pubblicazione, per tutti gli appalti concessi in proroga ed in affidamento diretto, di tutti gli atti dai quali risulti, con idonea motivazione, la ragione dell’urgenza che ha costretto alla proroga e/o all’affidamento diretto, oltre alla pubblicazione, a fianco del nome dell’appaltatore, di tutti gli altri eventuali appalti ottenuti o gestiti.
  • SENZA MONITORAGGIO NON C’E’ TRASPARENZA

Trasparenza significa il superamento delle barriere dei linguaggi legal/burocratici che caratterizzano i documenti dell’amministrazione ed anche l’adozione di sistemi gestionali che assicurino la trasparenza. Per stabilire la reciproca fiducia fra cittadini e amministratori è necessario concertare con i cittadini un semplice sistema di indicatori relativi alle attività della amministrazione, che con cadenza semestrale diano conto degli andamenti e dei risultati: “un cruscotto del cittadino” che consenta di comprendere in tempo reale il quadro della situazione e verificare il grado di conseguimento degli obiettivi, superando gli attuali rimpalli e confusioni sulle responsabilità e sui risultati conseguiti.

 

*si veda ad esempio quella proposta da “Open Municipio” o similari

**la richiesta è trattata più diffusamente nella scheda riguardante il patrimonio pubblico

*** lo streaming dell’assemblea è stato introdotta definitivamente dalla amministrazione Marino