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Il Comitato Mura Latine chiede interventi per la zona della Stazione Termini

foto degrado termini 14 agosto A.D'Elia 4

Foto Annabella D’Elia

La lettera del Comitato Mura Latine  pubblicata da Repubblica Roma il 14 agosto 2019 ( in calce il commento di Enrico Bellavia)  fa seguito alla lettera inviata dal Comitato al Comune e a tutti gli assessori al sociale dei Municipi, oltre che le ASL e Caritas Roma, per segnalare il grave problema dei Bagni pubblici nel febbraio 2019 rimasta senza risposta*

Cosa succede intorno alle mura? Storie di povertà raccontate attraverso cartoni, resti di cibo, degrado, abbandono. Un’area riqualificata senza pensare al luogo, vicino la stazione Termini e soprattutto vicino la mensa Caritas. Un’area, un luogo come tanti a Roma che andrebbero tutelati e che invece palesemente gridano aiuto! Un luogo che avevamo segnalato tempo fa all’assessora al sociale del Comune per fare in modo che si pensasse anche a dei bagni pubblici visto che le mura fungono da latrine, un luogo che snodandosi lungo viale Pretoriano potrebbe diventare una pista ciclabile congiungendosi alla pista della Nomentana. Un luogo che oggi non è un luogo. Un luogo che ha visto una pulizia a dicembre 2018 con il bando del verde della durata di pochi mesi.
Annabella D’Elia, Comitato Mura Latine
Colpisce in positivo il tono della lettera, reclama, come è giusto, decoro, ma non invoca sbrigativi blitz, sorvolando sulle ragioni degli ultimi che intorno alle Mura vivono in una condizione di mortificante precarietà. I segni della povertà sono lì a raccontare che spesso fa rima con degrado e abbandono. Pretendere che quel luogo, come altri, sia tutelato non esclude la necessità di invocare tutele, assistenza, interventi per chi non ha molto di più che dei cartoni (Enrico Bellavia)
La lettera del Comitato Mura Latine a al Comune e a tutti gli assessori al sociale dei Municipi, oltre che le ASL e Caritas Roma, per segnalare il grave problema dei Bagni pubblici del febbraio 2019

L’APS Comitato Mura Latine da anni lavora per la valorizzazione e la promozione delle Mura Aureliane.

Tra i numerosi progetti e attività che vengono svolte, l’Associazione ha avviato negli anni passati il programma Intorno alle Mura di Roma in collaborazione con il Dip.di Architettura e Progetto de La Sapienza e con InARCH Lazio, con l’obiettivo di riportare l’attenzione della cittadinanza, delle istituzioni, degli operatori pubblici e privati su una risorsa straordinaria, che va riscoperta come bene comune e riproposta come grande progetto urbano capace di interpretare e riqualificare le relazioni tra il centro città e la sua prima espansione.

Intorno alle Mura di Roma ha avuto il patrocinio del Comune di Roma, della Regione Lazio, del Parco Regionale dell’Appia Antica e dell’Enea.

Durante i nostri sopralluoghi, effettuati con esperti di storia dell’arte, architetti, urbanisti, esperti di paesaggio e tanti cittadini, abbiamo messo in evidenza non solo la bellezza dei luoghi circondati dalle Mura, ma purtroppo anche il degrado.

Le Mura quindi non solo luogo che raccontano la storia antica, ma anche la storia moderna in un’accezione che spesso non ci piace. Spesso, le Mura sono luogo dove addossare tende, dove stazionare, ma soprattutto luogo per fare i propri bisogni corporali.

Ed è per quest’ultimo punto che scriviamo.

Vorremmo trovare insieme alle Istituzioni e alle associazioni più coinvolte sul tema dei senza fissa dimora, una soluzione, in primis per l’area intorno alla mensa che si trova a Termini, ma naturalmente il problema lo estendiamo a tutta la città.

Anche l’Ostello  è oramai da tempo insufficiente ad accogliere tutti quelli che fanno ogni giorno la coda, l’accampamento.

Per queste ragioni, ad esempio l’area a ridosso delle Mura che si trova tra Via dei Ramni e via dei Frentani è un luogo usato come gabinetto pubblico, oltre naturalmente l’area davanti Termini, praticamente inaccessibile per la puzza.

Riteniamo che la proposta da formulare non è quella di creare (o aprire) bagni a pagamento, ma anche tener conto di un’umanità che, può piacere o meno, vive le strade della nostra città e fa i suoi bisogni.

Non possiamo nasconderci o girare la testa dall’altra parte, quindi vanno ipotizzati impianti che abbiano dei sistemi di pulizia e controllo (fondamentale) di moderna concezione e che prevedano la gratuità per le fasce più deboli e gli orari di apertura e chiusura a servizio di chi abita la strada.

Comitato Mura Latine

Per osservazioni e precisazioni: laboratoriocarteinregola@gmail.com

 * vedi anche http://muralatine.blogspot.com/2019/04/bagni-pubblici-e-i-senza-fissa-dimora.htmlfoto degrado termini 14 agosto A.D'Elia 2

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