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5 domande ai candidati 2022, le risposte di Pinuccia Montanari (Unione Popolare)

Pubblichiamo le risposte di Giuseppina Montanari, già Assessore all’ambiente della Giunta Raggi, candidata al Senato plurinominale Lazio 01 con Unione Popolare, che ha aderito alla Carta della candidata trasparente (> Vai alla sua pagina con le informazioni ) [19 settembre 2022]

DOMANDE:
1. Autonomia differenziata

Quale il suo parere su questa decisiva materia tanto importante quanto poco conosciuta e dibattuta? Ritiene opportuno che le competenze a legislazione concorrente e alcune di quelle attribuite allo Stato siano affidate alle Regioni? In caso affermativo quali materie in particolare e con quali motivazione?

Risposta 1

Noi diciamo Stop al progetto di Autonomia differenziata che divide ulteriormente il paese tra regioni ricche e regioni povere, in particolare penalizzando il Sud. Occorre mettere in campo politiche di autonomie territoriali e di prossimità. Non più potere alle regioni, ma più potere ai territori e al popolo. Occorre fermare la colonizzazione del sud e e lo sfruttamento del suo territorio da parte delle multinazionali. 

  1. Legge rigenerazione urbana

È assai probabile che il nuovo Parlamento tornerà in tempi brevi sull’argomento: quali dovrebbero essere i contenuti qualificanti di una legge sulla rigenerazione urbana? Una componente non marginale su cui si aprirà in confronto potrà riguardare il sistema degli incentivi che indirizzano gli interventi nelle diverse aree delle città: li considera indispensabili e in caso affermativo quali considera ammissibili? Ritiene che i centri storici, che costituiscono nella loro interezza la memoria e i riferimenti condivisi di una comunità, debbano avere particolari tutele, ad esempio rispetto agli interventi di demolizione e ricostruzione, i premi di cubatura e i cambi di destinazione?

Risposta2

Noi ci impegneremo per una Legge nazionale per portare a zero il consumo di suolo, che blocchi entro il 2025 le espansioni in zone naturali e agricole e attivi un programma per il recupero, il riuso e la manutenzione del patrimonio esistente. In particolare la tutela dei centri storici come espressione della identità delle popolazioni locali è di fondamentale importanza. L’unica strada possibile è la riqualificazione nel rispetto della storia dei luoghi e delle caratteristiche urbanistiche e il principio eventualmente del costruire sul costruito, senza però stravolgere e senza incremento di volumetrie

  1. Concessioni balneari

Tra le principali novità introdotte dal decreto concorrenza  c’è il rispetto  di un adeguato equilibrio tra spiagge in concessione e spiagge libere/libere con servizi:  è disposto a sostenere  la richiesta delle  associazioni dei cittadini che sia fissato il criterio di almeno il 50 % di spiagge libere/libere con servizi per ciascun comune?

Nella citata  Legge per il mercato e la concorrenza 2021 è contenuta una frase che sembra aprire margini di tolleranza alle occupazioni e opere abusive sulle spiagge. Pensa che anche chi ha realizzato abusi  – cioè commesso reati [7]– sulle aree demaniali debba poter  partecipare alle gare per le nuove concessioni ?

Risposta 3

Assolutamente condivisibile il principio da voi proposto del 50% di spiagge libere. Ma soprattutto io mi sono impegnata ad esempio per la riqualificazione di Capocotta, perché vengano ripristinate le dune e venga eliminata la piaga del parcheggio che stravolge un luogo di grande biodiversità e bellezza. Il progetto integrale della proposta lo presenteremo martedì alle ore 17 a Ostia. Il rispetto della legalità è essenziale e certamente chi ha commesso abusi deve essere escluso per legge dalle eventuali gare. Ogni attività in territori così delicati non deve rigorosamente arrecare danno all’ambiente e agli ecosistemi.
Occorre poi prevedere una Nuova Legge quadro sulle Aree naturali protette che ponga al centro della sua strategia l’implementazione del Sistema di aree protette, che dovrà raggiungere il 30% della superficie sia terrestre che marina entro il 2030. Il nostro programma prevede: Riforestazione dei boschi e delle aree urbane con almeno 1 miliardo di alberi all’anno da piantare per aumentare ossigeno rispetto all’emissione di CO2. Programma di ripristino degli habitat marini e gestione sostenibile delle risorse ittiche. Piano straordinario per la rinaturazione delle sponde fluviali e in generale degli ecosistemi fluviali per ristabilire gli ecosistemi di acqua dolce e le funzioni naturali dei fiumi.

4. Gioco d’azzardo

Con 111 miliardi di puntate di denaro raccolto nei 51 giochi d’azzardo in concessione, cosa si intende fare nella prossima legislatura? Qual è il livello minimo inderogabile di prelievo fiscale sui giochi da porre?

Quale peso ‘intende riconoscere ai comuni per contenere e regolamentare il gioco d’azzardo? Ritiene che il distanziamento di slot e videolottery in bar, tabaccherie e sale gioco da luoghi sensibili come scuole, centri anziani, chiese  e ospedali sia una misura necessaria per la prevenzione e il contrasto  al GAP?

Come contrastare (se si ritiene di contrastare, beninteso) l’espansione del gioco d’azzardo online?

Risposta 4

Occorre intraprendere una seria attività di contrasto al gioco d’azzardo che è spesso espressione di attività assolutamente illegali e gestite dalla criminalità . Con un ruolo decisivo delle amministrazioni territoriali.Pur non essendo un settore di mia competenza ritengo che vada stroncato come sistema che crea patologie gravissime. Un supporto presso i centri per la salute sarebbe auspicabile.
Noi abbiamo previsto la attivazione di Programmi di inclusione e/o reinserimento sociale per marginalità (ex detenuti, persone con dipendenza, come gioco d’azzardo) persone con diagnosi di patologia psichiatrica, persone sole).E Sportello psicologico

  1. Legge consumo di suolo

Quale finalità intende sostenere rispetto al consumo di suolo: contenimento o azzeramento con alcune motivate eccezioni? Delle varie proposte di legge che attualmente giacciono in Parlamento, quale ritiene più valida? Una proposta di legge del 2016 prevedeva di affidare alle Regioni il compito di adottare “opportuni criteri, parametri e percentuali di riduzione del consumo di suolo coerenti con l’obiettivo […], da articolare a scala comunale o per gruppi di comuni, sia in termini di direttive per la pianificazione, sia in termini di disposizioni immediatamente operative…”: ritiene che un intervento così decisivo per la sostenibilità del Paese possa essere gestito – in modo oltretutto diversificato – dalle Regioni? Se dovesse prevalere quest’ultima opzione quali dovebbero essere le misure per consentire con scadenze temporali certe l’applicazione della nuova normativa e quali i limiti invalicabili a cui Comuni e Regioni dovrebbero sottostare?

Risposta 5

Abbiamo previsto come Unione Popolare di Contrastare il dissesto idrogeologico e fermare il consumo di suolo con:
1.Piano straordinario per la rinaturazione delle sponde fluviali e in generale degli ecosistemi fluviali per ristabilire gli ecosistemi di acqua dolce e le funzioni naturali dei fiumi. 
2.Divieto dei tagli a raso lungo le sponde fluviali ed in genere della rimozione della vegetazione ripariale autoctona. 
3.Aumento fondi statali destinati ai CRAS, centri recupero animali selvatici, e piano di riforestazione, contrasto alla cementificazione e all’eccessiva antropizzazione, piani di rewilding sul territorio nazionale per il reinserimento ecologico di specie e individui idonei. Sviluppo e incentivazione di metodi di gestione faunistica non cruenti. Divieto di caccia su tutto il territorio nazionale.
4.Riforestazione delle aree a maggior rischio erosione come strategia più efficace per la protezione del suolo e la riduzione del rischio idraulico a valle.
5.Incentivazione dello spostamento di beni esposti in aree non soggette a possibili inondazioni, abolizione dei consorzi di bonifica e pianificazione di competenza regionale a scala di bacino.
6.Legge nazionale per il consumo di suolo ZERO: rigorose norme statali, immediatamente efficaci, per bloccare immediatamente il consumo del suolo, e contemporaneamente individuazione di azioni a vasta scala per il recupero e rigenerazione del patrimonio immobiliare esistente.
7.Iniziativa legislativa per una nuova legge nazionale dell’urbanistica adeguata alla crisi climatica e ai fenomeni di espansione urbana disordinata e frammentata degli ultimi 70anni, con aumento delle aree pubbliche pro-capite per servizi pubblici e ecosistemici facendo fronte alle diseguaglianze territoriali e delle aree interne.
8.Revisione del d.lgs. n. 152/2006 in materia di Valutazione di Impatto Ambientale e del d.lgs. n. 104/2017, in particolare dell’art. 6, al fine di ottenere che la procedura di VIA venga effettuata sul progetto definitivo, i membri della Commissione VIA siano selezionati attraverso procedure di evidenza pubblica e che venga prevista un’adeguata iniziativa sanzionatoria nei confronti di chi abbia realizzato progetti senza la procedura di VIA o non rispettando le prescrizioni ambientali.
9.Programma di forestazione e gestione delle Aree Urbane e periurbane in accordo con la Strategia Europea sulla Biodiversità.

PER OSSERVAZIONI E PRECISAZIONI: laboratoriocarteinregola@gmail.com

19 settembre 2022

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