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Christmas World a Villa Borghese: quale tutela della Villa e quali vantaggi per l’interesse pubblico

13 febbraio 2023 (foto AMBM)

Dopo il botta e risposta sul quotidiano “La Repubblica”[i] riguardo una fiera natalizia che si è svolta nell’area del Galoppatoio, tra gli Amici di Villa Borghese e gli organizzatori della kermesse, proponiamo una riflessione più generale sull’uso dello spazio pubblico e sulla tutela dei parchi storici, nonchè sulla ricorrente invocazione del successo economico e dei “posti di lavoro” come passepartout per giustificare qualunque iniziativa che, con un po’ di buon senso e soprattutto di “guida politica”, potrebbe avere lo stesso successo con impostazioni – e soprattutto localizzazioni – differenti.

In ballo c’è il  rispetto dei vincoli inderogabili a cui è sottoposta la Villa, come  il divieto di escludere la cittadinanza da alcuna parte della Villa, e il divieto di svolgimento di attività a puro scopo di lucro, oltre alle raccomandazioni della Carta dei giardini storici detta “Carta di Firenze”. E anche la necessità di riqualificare  l’area del Galoppatoio, parte integrante della Villa, per un uso pubblico e rispettoso dell’ambiente.

Nel corso del periodo natalizio è  stata concessa a un’impresa privata,  con il patrocinio  dall’Assessorato capitolino ai Grandi Eventi,  una vasta area all’interno di Villa Borghese per lo svolgimento di una manifestazione puramente commerciale.

La cittadella “natalizia” realizzata nell’area del Galoppatoio,  era recintata e accessibile soltanto con l’acquisto di un biglietto d’ingresso, tra l’altro neanche  economico[ii].

Rilevano gli “Amici di Villa Borghese” che il  “sequestro” di oltre 3 ettari della Villa [iii]  (allestimento e smontaggio compresi), a vantaggio di un’impresa privata e per un’attività a scopo di lucro appare in evidente contrasto con le prescrizioni e le convenzioni internazionali che regolano l’utilizzo di Villa Borghese. Ricordando che Villa Borghese, a differenza di altre ville, è sottoposta a un vincolo specifico e immodificabile che deriva dalla Carta di Cessione al Comune del 1903:  

…Il Municipio si assoggetta alle condizioni cui la cessione medesima è vincolata, obbligandosi formalmente di trasformare la Villa suddetta in pubblico giardino comunale…di conservarla perpetuamente a questa destinazione e di ridonarle la pristina magnificenza sia per le piantagioni sia per le opere artistiche (Art. 6)

…La Villa Borghese nella parte ceduta dallo Stato al Comune non ha valore tassabile, perché vincolata perpetuamente ad uso pubblico improduttivo della cittadinanza romana e nazionale” (Art. 13)

Quindi a nessuno dovrebbe essere consentito di  appropriarsi di parti della Villa a proprio uso esclusivo, per un’attività produttiva, esigendo l’ingresso a pagamento.

Ma c’è anche un altro aspetto, altrettanto rilevante.

La Carta di Firenze promulgata dall’UNESCO a tutela dei giardini storici, sottoscritta dallo Stato italiano[iv], dovrebbe sconsigliare la concessione di Villa Borghese per manifestazioni  che prevedono l’allestimento di una tale mole di strutture, il transito di mezzi pesanti per il trasporto e il montaggio, e soprattutto il calpestio  di un pubblico che, a detta degli organizzatori [i] è stato di 350.000 persone, pari quasi alla popolazione della città di Firenze.

Art. 18 – Anche se il giardino storico è destinato ad essere visto e percorso, è chiaro che il suo accesso deve essere regolamentato in funzione della sua estensione e della sua fragilità in modo da preservare la sua sostanza e il suo messaggio culturale.

Art. 19 – Per natura e per vocazione, il giardino storico è un luogo tranquillo che favorisce il contatto, il silenzio e l’ascolto della natura…

Gli amici di Villa Borghese suggeriscono un confronto con la manifestazione più importante e storica della Villa, il Concorso Ippico internazionale di Piazza di Siena, che dura cinque giorni, ha strutture di gran lunga inferiori a quelle del villaggio natalizio, e un pubblico che non supera qualche migliaio di persone.  E che garantisce sia il libero passaggio dei frequentatori della Villa, sia l’accesso gratuito per assistere alle gare. In più, “Piazza di Siena”, intesa come evento, restituisce al parco storico una serie di benefici, infatti, con l’adozione della zona, si occupa a sue spese della manutenzione del verde e di vari interventi utili a tutta Villa Borghese[v].  

E rispondono  all’obiezione più ripetuta a giustificazione dell’uso improprio di quell’area bistrattata: “il Galoppatoio è una spianata piuttosto degradata, perché non concederla allo sfruttamento dei privati?

Eppure  il Galoppatoio è parte del perimetro storico di Villa Borghese ed è sottoposto agli stessi vincoli dell’intera Villa,  inderogabili e perpetui, anche se a tutt’oggi pesa il mancato ripristino  delle condizioni originarie  dell’area dopo la realizzazione del grande parcheggio sotterraneo fra il 1966 e il 1972[vi]

Non possiamo quindi che condividere l’auspicio degli Amici di Villa Borghese che,  in previsione dei fondi in arrivo per il Giubileo, si avvii un progetto di rinascita per il Galoppatoio, anziché abbandonarlo alla sua definitiva liquidazione.

Dal 1820 e fino a non molti anni fa, il Galoppatoio era la sede privilegiata degli sport e dei picnic domenicali dei romani: vi si praticavano sport equestri, corse campestri, era previsto un circuito ciclistico.  Del resto, tanto è previsto dalla Carta di Firenze promulgata dall’UNESCO, che regola gli interventi e l’utilizzo delle Ville storiche, che all’articolo 20 recita:

 “Se, nella vita quotidiana, i giardini possono tollerare lo svolgersi di giochi tranquilli, conviene comunque creare, parallelamente ai giardini storici, alcuni terreni appropriati ai giochi vivaci e violenti e agli sport, così da rispondere ad una domanda sociale senza nuocere alla conservazione dei giardini e dei siti storici”[vii].

Chiediamo quindi che l’Amministrazione comunale, per il futuro, faccia scelte che indirizzino la legittima iniziativa privata per  eventi commerciali di massa in  luoghi più adatti – magari in quelli da sempre trascurati perché più periferici  -, scelte  coerenti con la tutela di un delicatissimo e unico patrimonio storico della città e anche con l‘interesse di tutta la  popolazione romana, restituendo  il Galoppatoio  alla destinazione per la quale fu creato: un’area dedicata agli sport, ai giochi, ai raduni domenicali. 

Anna Maria Bianchi Missaglia

17 febbraio 2023

per osservazioni e precisazioni: laboratoriocarteinregola@gmail.com


[i] La Repubblica 22 gennaio 2023 Christmas World a Villa Borghese, gli organizzatori: “Ma quali prati in macerie. Lavoro per 700 ragazzi e 15 aziende. E ripuliremo” di Marco Juric

[ii] Da un annuncio diffuso dagli organizzatori: Dal 3 Dicembre al 22 Dicembre : Dal lunedi al venerdi Intero Christmas: € 12,00 – Ridotto Christmas Over65 : € 10,00 Ridotto Christmas Bambino 4-12: € 10,00 – Ridotto Christmas Family 4pax: € 8,75 Dal 3 Dicembre al 22 Dicembre: Sabato e Domenica e tutti i giorni dal 23 Dicembre all’ 8 Gennaio Intero Christmas: € 15,00 – Ridotto Christmas Over65: € 12,00 Ridotto Christmas Bambino 4-12: € 12,00 – Ridotto Christmas Family 4pax: € 12,50

[iii] la manifestazione ha aperto al pubblico dal 3 dicembre all’8 gennaio, l’area è stata riconsegnata il 27 gennaio, calcolando  che l’opera di allestimento sia durata almeno 10 giorni.

[iv] https://italovotalo.files.wordpress.com/2017/06/reg_parchi_storici_allegato_c_carta_di_firenze.pdf

[v] Per fare altri esempi che riguardano sempre Villa Borghese:  l’intervento di conservazione della Valle dei platani https://www.sportesalute.eu/en/primo-piano/2536-sport-e-salute-e-fise-verso-piazza-di-siena-intervento-sui-platani-di-villa-borghese.html

O l’adozione di Piazza di Siena, in seguito alla quale Sport e Salute si occupa della manutenzione dell’area e del verde https://www.sportesalute.eu/en/primo-piano/3324-sport-e-salute-al-csio-di-piazza-di-siena-modello-di-grande-evento-al-servizio-della-citta-tutto-l-anno.html

[vi] Si veda la ricostruzione della vicenda in  L’ARCHITETTURA DI VILLA BORGHESE, BEATA DI GADDO, PALOMBI EDITORI, 1998.

[vii] vedi Carta di Firenze Art. 20

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