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Finalmente demolito il Palacavicchi, per anni un monumento alla tolleranza degli abusi edilizi

Un bellissimo segnale quello lanciato dall’Amministrazione municipale con la demolizione del Palacavicchi. Per noi che ne abbiamo scritto spesso (1), è il lieto fine dell’incredibile vicenda di un complesso sorto in un’area del VII Municipio, a ridosso del raccordo anulare, con più di 60 abusi “insanabili” che fin dal 2012 – Sindaco Alemanno – avrebbero dovuto essere abbattuti. Invece in tutti questi anni hanno continuato a svolgersi varie attività, in particolare nel locale di 18mila metri quadrati con un ristorante e sei sale da ballo, che, a quanto riportato da Roma Today (2), mancavano dei requisiti minimi di sicurezza. Uno spazio “franco” dove nonostante le illegalità hanno tenuto spesso manifestazioni elettorali molti politici di vario colore (3). Da anni i  cittadini del quadrante chiedevano alle istituzioni di procedere alle demolizioni e di realizzare le opere pubbliche che da altrettanti anni i comitati di quartiere  avevano indicato con tanto di processi partecipati. Ora speriamo che questo sia il primo passo di un percorso virtuoso che ormai disperavamo che qualcuno avesse il coraggio di avviare.

Spiace tuttavia che molte testate di Roma abbiano commentato la notizia dando più risalto ai commenti social di molti cittadini dispiaciuti che andavano a ballare nella discoteca, che alle ragioni dell’abbattimento, magari – come dovrebbero fare i giornalisti – prendendo spunto per raccontare tutta la vicenda, comprese le giuste istanze della cittadinanza del quartiere.

Palacavicchi map prima della demolizione

E tutto questo a pochi giorni dal disastro di Ischia, e dalla generalizzata condanna degli abusi che hanno fatto scempio del territorio e messo in pericolo gli abitanti, con dei morti. Senza dimenticare i tanti incidenti anche gravi avvenuti in locali privi delle misure di sicurezza dove si riunivano ugualmente masse di persone.

La cultura della legalità, della sicurezza, la qualità della vita dei cittadini e la tutela dell’ambiente dovrebbero essere le priorità di tutti, ma soprattutto della classe politica, e anche di un giornalismo degno di questo nome, che racconta le storture del sistema e non insegue il chiacchiericcio dei social, con il pericolosissimo sottotesto che gli abusi non si toccano.

Post scriptum: per ironia della sorte, la strada su cui sorgeva il complesso è intitolata a Ranuccio Bianchi Bandinelli, illustre archeologo e storico dell’arte: almeno ora la dedica è meno ossimorica.

vedi tutta la vicenda nella scheda aggiornata al 2019 Print Ciampino – Cavicchi (VII Municipio)

Per osservazioni e precisazioni: laboratoriocarteinregola@gmail.com

7 dicembre 2022

(1) vedi Gli abusi di Palacavicchi dormono sonni tranquilli di Aldo Pirone della Comunità territoriale del VII Municipio -6 Marzo 2019Continua#

(2) Roma Today 6 dicembre 2022 La reazione dei romani alla demolizione del Palacavicchi: “Se tiravano giù il Colosseo mi faceva meno male” Il Palacavicchi non esiste più. Lo storico locale di ballo caraibico dei romani è stato demolito causa abusi e poca sicurezza. I romani sui social non dimenticano ia celebre discoteca

(3) Carteinregola aveva inutilmente chiesto nel gennaio 2019 all’allora Presidente Zingaretti di “avviare un approfondimento sulla situazione legale del Palacavicchi” prima di lanciare da quello spazio la sua candidatura a segretario del Partito Democratico: vedi Presidente Zingaretti, per cambiare (davvero) 4 gennaio 2019

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