Sondaggio Marino: una voce dai territori

Il commento di Aldo Pirone (Comunità Territoriale del VII Municipio)

Aldo Pirone durante “piediperterra” esplorazione urbana a Tor Morena organizzata da Carteinregola e Urban Experience

Il Sindaco Marino avrà pure un problema di comunicazione,  ma molta gente, soprattutto in periferia, non ne ha una buona opinione per tanti motivi.  Anche se bisogna dire che  la medesima gente soffre spesso di  una contraddizione:  è ormai talmente abituata, e diseducata, alla personalizzazione della politica che cerca sempre un “salvatore” e quando, avendolo scelto, non lo trova efficace o di suo gusto lo fa diventare un capro espiatorio di tutto: passato, presente e futuro. Il problema è che mancano i soggetti che dovrebbero amministrare con competenza la città e avviarla su strade virtuose. Non ci sono più partiti degni di questo nome. Il PD è solo una confederazione ingovernabile di camarille, soprattutto a Roma e nel Lazio.  E quelli del PD che finanziano e diffondono sondaggi sul sindaco, non avendolo mai supportato, non  lo attaccano certo  per il bene della città e dei cittadini, dato che  le loro frequenti  critiche  non hanno una linea coerente e riconoscibile, ma emergono con l’intermittenza tipica delle pressioni e delle logiche spartitorie tutte interne al Partito.
A Ignazio Marino consiglierei non solo di migliorare la sua comunicazione ma, per far questo, di puntare su alcune priorità che diano subito  segni di miglioramento nei settori più sensibili agli occhi dei cittadini: pulizia urbana, raccolta rifiuti, traffico (ad esempio cominciare ad avviare le linee di  tram che aveva promesso), sicurezza.
La parte più consapevole dell’opinione pubblica non chiede un “mago”,  ma un Sindaco presente  sul territorio  e che – questa è l’accusa più diffusa  dalle mie parti – non si concentri solo sul centro storico della città.