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La storia infinita del parcheggio di Via Volta (e del giardinetto soprastante)

ALL.4-via volta esposizione al sole e impianto a verde

Via Volta Com’era nel marzo 2016 (foto Livia Stampa)

Il cantiere di un parcheggio interrato a Via Volta che continua ormai da 8 anni e di cui non si conosce il crono programma aggiornato.  Un progetto di sistemazione superficiale che non convince. Un pergolato che rischia di essere eliminato nel progetto definitivo.  Il rifacimento del manto stradale che lascia a desiderare. Il  Comitato  di via Volta scrive al I Municipio. E speriamo che questa volta arrivi anche qualche risposta, che prontamente pubblicheremo. (AMBM) AGGIORNAMENTI 28 aprile 2016 : E’ ARRIVATA LA RISPOSTA DEL MUNICIPIO, CHE PUBBLICHIAMO IN CALCE

ALL.5- Via Volta Come eravamo nel maggio 08

Via Volta com’ era nel maggio 2008

 

Da otto anni aspettiamo la fine dei lavori del parcheggio interrato e la riconsegna del giardinetto soprastante…

di Livia Stampa*

Sintetizziamo la vicenda del parcheggio interrato (PUP)  di via StraVolta (come l’abbiamo ribattezzata noi residenti) e dell’area soprastante, che non sappiamo a tutt’oggi neanche se tornerà ad essere un giardino pubblico o rimarrà privato, come la porzione di via Volta tra il Mercato nuovo e Porta Futuro, divenuta pedonale, privata e chiusa con cancellata nei giorni di festa.

Il Pup  tra via Volta e via Galvani, collegato al Mercato nuovo di Testaccio e affidato  allo stesso costruttore,  prevedeva originariamente 96 posti auto distribuiti in un solo piano interrato che si estendeva tra il limite del marciapiede di via Galvani e le fondazioni dei palazzi  dei civici 45 e 62C di via Volta;
 nel maggio 2008, in seguito al permesso di eseguire i saggi archeologici sul lotto a giardino, inaugurato dal Sindaco Veltroni nel 2005 e caratterizzato da una rigogliosa vegetazione ad alto fusto (principalmente lecci e cipressi), le alberature sono state abbattute e sono stati eseguiti gli scavi dell’intera area interessata al PUP e al futuro cantiere.

Preoccupati per il notevole impatto dei lavori  e  per i rischi dello  scavo per i palazzi, a pochi metri dal cantiere, i residenti, con l’appoggio del Coordinamento dei Comitati No Pup,  si sono costituiti in Comitato, hanno eseguito nel tempo ben 5 accessi agli atti e hanno portato un dossier all’attenzione della Commissione Garanzia e Trasparenza del Comune di Roma allora presieduta dal consigliere Massimiliano Valeriani, segnalando  una serie di criticità che non hanno però impedito al progetto di continuare  il suo iter concessorio. Ma anche il  Comitato via Volta 45 ha continuato la sua battaglia per rendere il cantiere ed il progetto non invasivo per gli edifici limitrofi, e, dopo una serie di audizioni presso l’assessorato alla Mobilità prima con l’assessore Aurigemma e poi con il consigliere Vannini (delegato ai parcheggi), la ditta  ha presentato una variante in corso d’opera che rispondeva alle principali richieste dei residenti, a partire da quella, fondamentale, di  eliminare dal progetto 22 box auto interrati che avrebbero dovuto essere scavati sotto la sede stradale di via Volta, arrivando  a ridosso delle fondazioni dei fabbricati (con un cantiere  che avrebbe  impedito ai residenti del piano terra di aprire le finestre per vari mesi, vedi il video del 2011**).

Dopo un anno e mezzo (siamo al 2012), ottenuta la variante al progetto, l’impresa  ha cominciato a completare le opere del PUP,  che ancora oggi proseguono con una lentezza inspiegabile e che costringono i residenti a vivere in una condizione insostenibile  per l’ inquinamento acustico, la produzione continua di polveri, le  vibrazioni, il  disagio nella circolazione e nella sosta, le difficoltà di accesso agli edifici.

A più riprese, dopo l’estate 2015, i residenti ormai sfiniti e preoccupati per lo stato dei lavori, hanno chiesto all’amministrazione municipale di controllare la gestione dei lavori, la tempistica e la qualità delle opere per salvaguardare la salute e la vivibilità dell’area. Ma le varie richieste, reiterate nel tempo, sono rimaste inascoltate. Inoltre i residenti hanno più volte segnalato delle differenze  rispetto al progetto originale di sistemazione del giardino pubblico. In passato ci sono stati anche degli incontri dei cittadini con l’impresa e l’assessore competente  del Municipio I, ma senza conseguenze concrete.

L’ultima  vertenza  dei residenti, per cui è stata inviata una lettera qualche giorno fa  al Municipio***,  riguarda la realizzazione dell’aiuola più grande del giardino, molto importante perché è l’unica con un’altezza adeguata per  far crescere piante ad alto fusto, in un progetto che invece è privo di un’adeguata copertura a verde. E’ innegabile infatti, che al di là del giudizio estetico sul progetto realizzato, viene ora a mancare nell’area quel contributo di verde che prima limitava i rumori della via Galvani (nota per i suoi locali e per il caos notturno), faceva da filtro alle polveri e manteneva una piacevole ombreggiatura soprattutto nei mesi estivi e nelle ore calde. Ma i cittadini del Comitato via Volta pongono anche altre questioni su cui si aspettano che l’amministrazione si esprima al più presto: l’eliminazione delle barriere architettoniche, a chi competerà la futura gestione e manutenzione del giardino, la necessità di trovare immediati escamotage per ombreggiare almeno l’area giochi in attesa che le piante crescano.

*Livia Stampa del  Comitato Via Volta 45

Architetto libero professionista dal 1991. I primi 10 anni di professione è socia dello studio Associato Soldatini & Stampa Architetti di Grosseto (incarichi di progettazione pubblici e privati), con cui partecipa anche a diversi concorsi internazionali. Si specializza nella redazione di Programmi di Miglioramento Agricolo Ambientale ex lege 64/95 Regione Toscana. Trasferitasi a Roma dal 2000 svolge  attività di progettista; dal 2001 al 2008 è stata docente a contratto presso l’Università della Tuscia, per il corso di Architettura del Paesaggio e dell’Ambiente nell’ambito del Corso di Educatore e Divulgatore Ambientale, Facoltà di Scienze MM. FF. NN.

risposta Alfonsi Vincenzoni pup via volta

Il video del 18 aprile  2011

I PRIGIONIERI DI VIA VOLTA- DURATA 8′
ROMA, 6 APRILE 2011. Nel quartiere Testaccio, vicino al Monte dei Cocci e accanto al nuovo mercato in costruzione, è prevista la realizzazione di un parcheggio sotterraneo a filo dei muri perimetrali di un complesso popolare dell’ inzio del ‘900. Al piano rialzato vivono molte persone anziane, che rischiano di passare mesi e mesi barricate in casa senza poter tenere aperte le finestre a persiana che si affaccerebbero sul cantiere…


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