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Il Partito cattivo – Anna Maria Bianchi

slides jpeg PD democratico o feudale def Bianchi 212 dicembre 2015

Si vanno delineando, a un estremo, i tratti di un partito non solo cattivo ma pericoloso e dannoso: dove non c’è trasparenza e neppure attività, che “lavora per gli eletti” anzichè per i cittadini e dove traspaiono deformazioni clientelari e una presenza massiccia di “carne da cannone da tesseramento”…

Il partito concepito come “strumento di bilanciamento dei poteri”, prevalente in questi anni” dove è “ l’interesse, anche il “gusto del potere”, e non lo spirito pubblico a guidare l’impegno politico”. Quando il potere è elevato a “fine”, il perseguimento dell’interesse particolare soverchia il perseguimento dell’interesse collettivo, il partito perde la fiducia dei cittadini, attrae chi cerca favori o rapide carriere, allontana i migliori, scivola nella collusione con l’Amministrazione, diventa brodo di cultura della corruzione

Fabrizio Barca (#MappailPD)

Le criticità prima e dopo Mafia capitale

Il Pd in Campidoglio

Il     consociativismo dell’era Alemanno

Il Presidio di Carteinregola e dei comitati: il laboratorio Carteinregola è nato il 1 dicembre 2012 (1) e la sua prima iniziativa è stata lanciare un presidio di quattro mesi contro le delibere urbanistiche (2) che all’inizio ritenevamo del centrodestra di Alemanno, ma che abbiamo messo assai poco a renderci conto che in realtà erano appoggiate da un esteso fronte bipartisan e che l’opposizione PD – con poche eccezioni – si opponeva ben poco. Basti citare la delibera dello scambio immobiliare dei mercati, che prevedeva di cedere tre mercati coperti comunali a una società privata in cambio di alloggi, senza alcuna gara di evidenza pubblica(3), delibera poi non approvata in extremis solo grazie alla nostra strenua opera di informazione. Ma potremmo citare molti altri progetti ad alto tasso speculativo, come la famigerata delibera degli ambiti di riserva (5), o la svendita delle caserme (6). Progetti poi cancellati dalla Giunta Marino, che noi cittadini abbiamo contrastato da soli (7).

Il consociativismo dell’era Marino

Ma anche durante la consigliatura Marino e il passaggio del PD dall’opposizione alla maggioranza il clima consociativistico non è venuto meno, e molto spesso si sono creati fronti trasversali che coinvolgevano pezzi di Partito Democratico a favore di scelte che ci sembrano aver a che fare assai poco con l’interesse pubblico.   Facciamo alcuni esempi in cui siamo inciampati noi, ma sicuramente un’attenta analisi di altri provvedimenti – ad esempio degli emendamenti al bilancio – porterebbero alla luce molte altre scelte piuttosto discutibili.

  • Il caso delle bancarelle di Piazza Navona: il 18 novembre 2014 è  spuntata in Aula Capitolina una mozione “bipartisan”  per mantenere a  Piazza Navona  lo “status quo” del mercatino della Befana prorogato per anni,  revocando gli avvisi pubblici per l’assegnazione dei posteggi predisposti da Municipio e assessorato al Commercio, disponendo “che per l’edizione 2014- 2015, dati i tempi ormai ristretti, la manifestazione si svolga secondo i parametri adottati negli anni precedenti,  prorogando le concessioni già rilasciate, al 6 gennaio 2015(8) La mozione,   dopo lo scoppio del “caso” non è passata con un  solo voto di differenza: il fronte favorevole  comprendeva, oltre a consiglieri  di varie formazioni di centrodestra, anche consiglieri del  PD e della lista civica Marino.
  • Il caso dei camion bar: 28 luglio 2014 avviene una vicenda analoga, questa volta vincente, quando degli emendamenti “bipartisan” “salvano” i camion bar da un aumento della tassa di occupazione di suolo pubblico decisa dalla Giunta – da 3 a 30 euro –   che l’Assemblea riporta a 10 euro (9)
  • I taxi per i disabili nel gennaio 2015 un pezzo di PD e di centrodestra chiede una proroga dell’affidamento alla stessa ditta che ha in affidamento il trasporto disabili da anni anziché, come sarebbe più conveniente per il Comune, lasciare la scelta agli utenti di utilizzare il taxi (10)
  • Il caso più macroscopico: la cosiddetta “Manovra d’Aula”, un fantasma che si aggira per il Campidoglio, di cui molti negano l’esistenza,  ma che è stata più volte denunciata dal consigliere Riccardo Magi (radicale, eletto nella Lista Marino) ma non solo (ad esempio ne hanno parlato l’ex presidente di Municipio Sandro Medici e l’ex assessore Umberto Croppi) che ha raccontato di come  venisse  previsto nel bilancio comunale un fondo destinato a finanziare eventi culturali, non gestito dall’assessorato competente, ma su indicazione dei consiglieri capitolini, ciascuno per una quota, con una notevole dose di arbitrarietà nella distribuzione dei finanziamenti (data l’inevitabile soggettività nella valutazione di progetti “culturali” ),  che a molti è apparso un modo per assicurare consensi ai futuri candidati. L’ultimo caso è stato sollevato proprio da Magi nell’agosto 2014, in cui ha riferito che furono stanziati 5 milioni di euro per “iniziative culturali” (11)

Chi sono gli eletti

Una riflessione però è necessaria anche sulle modalità che hanno portato a uno dei massimi organi di governo democratico della Capitale d’Italia i candidati del Partito Democratico (12). Il criterio della competenza sembra poco importante  (i titoli di studio non sempre raggiungono la laurea, nè le professioni rispecchiano sempre  adeguate conoscenze ed esperienze (13), anche e soprattutto  nella distribuzione delle presidenze delle commissioni (a un certo punto la presidenza della commissione bilancio è andata a una giovane studentessa fuori corso priva di esperienze lavorative)(14) Né,  a vedere i curricula, sembrano prevalere persone rappresentative di pezzi di società o che si sono distinte per l’ impegno sul territorio. Il percorso è quasi sempre riconducibile a una carriera interna  al partito –  più o meno lunga,  secondo l’età –  con vari passaggi  di  livello politico/organizzativo, che spesso partono dai Consigli municipali  e spesso finiscono  in parlamento. Molti consiglieri hanno alle spalle più consigliature.  E alla fine i   criteri delle candidature ci sembrano rispondere quasi eclusivamente all’equilibrio/accordo  delle correnti.

Un Partito coinvolto che non fa autocritica

Dopo lo scoppio di Mafia Capitale,  il  bilancio per il Partito democratico è pesante: vengono arrestate e indagate (15)  molte  persone, tra cui  Daniele Ozzimo, un assessore eletto consigliere PD dal 2008,  che ha cominciato la sua carriera politica nel 2000, come segretario DS del V Municipio,  Mirko Coratti,   Presidente dell’Assemblea Capitolina (traghettato nel PD dall’ UDEUR di Mastella come Marco Di Stefano, ex consigliere regionale arrestato per altre vicende non meno pesanti), il Presidente della Commissione Patrimonio Pier Paolo Pedetti, una militanza cominciata nella Sinistra Giovanile che lo porta alla presidenza dell’ associazione che si occupa della costruzione del programma del Partito Democratico di Roma e, dal 2012, a entrare nella direzione regionale del PD. E ancora: Andrea Tassone, Presidente del Municipio X con un passato nella segreteria giovanile della Democrazia Cristiana, poi nella segreteria politica de La Margherita, e dal 2008 nella Direzione Romana del Pd. E’ indagato l’ex presidente della federazione romana PD Eugenio Patanè, oggi consigliere regionale. Tantissimi i nomi di politici PD che ricorrono nelle intercettazioni (la maggior parte non indagata): alcuni si autosospendono dal partito, come il presidente PD della Commissione bilancio Francesco Ferrari (in Campidoglio dal 2006),  il capogruppo PD in Regione Marco Vincenzi (prima consigliere e assessore alla Provincia),  e  Luca Giansanti, oggi lista civica Marino ma già consigliere della Margherita con Veltroni. Francesco D’Ausilio, ex capogruppo PD in Campidoglio, si dimette anche da consigliere. Rassegna le sue dimissioni anche Maurizio Venafro, il capogabinetto  del presidente Zingaretti (già capogabinetto di  Veltroni e  dello stesso Zingaretti alla Provincia), rinviato a giudizio il 23 settembre scorso.

Il  commissario  e Presidente del PD Matteo Orfini, insediatosi  alla Federazione Romana poche ore  dopo i primi arresti e recentemente rinnovato nell’incarico fino all’ottobre 2016 (16),  ha finora avviato due  iniziative parallele, oltre  a quella di una riorganizzazione della struttura dei circoli e del partito e al risanamento economico di un bilancio in rosso per oltre un milione di euro: una verifica del tesseramento dei circoli e #MappailPD, un’indagine guidata da Fabrzio Barca, che riguarda le modalità di  organizzazione e gestione politica  dei circoli stessi.

L’indagine sulle tessere

La  verifica è stata avviata dopo la constatazione di una dinamica anomala de tesseramento,  con un “rigonfiamento nel 2013 e una caduta verticale nel 2014: tra 2012 e 2013 l’aumento è stato del 39,6% (da 11.982 a 16.731 iscritti), seguito da un “disamore improvviso” nel 2014 quando il calo è stato del 40,6% (a 9.926). Nel 2013 sono stati 32 i circoli che hanno avuto un aumento superiore alla media”*. L’indagine  è stata affidata a un gruppo di Giovani Democratici che hanno avviato una serie di verifiche telefoniche sui presunti iscritti, scoprendo che in certi casi si trattava di persone inesistenti o inconsapevoli.

L’OBIEZIONE

  • La relazione non è mai stata pubblicata: non si sa quante sono le tessere false e chi le ha pagate, né a quali correnti appartenevano.
  • Se non sappiamo chi sono consiglieri coinvolti potremmo trovarci gli stessi in lista alle prossime elezioni.

#MappailPD l’indagine sulla “base”

L’indagine, avviata all’inizio dl 2015, con un resoconto intermedio a marzo, si è conclusa con la  presentazione a giugno della Relazione finale alla Festa dell’Unità (17) . Si trattava di un questionario di 213 domande, testato e poi compilato attraverso interviste con il coordinatore e il direttivo di ogni circolo (108 circoli) che riguarda l’operato dei circoli PD negli anni 2013-2014. Il rapporto conclusivo divide i circoli sulla base di  6 tipologie, che vanno dai “circoli progetto” – quelli  più virtuosi, che hanno la  capacità di coinvolgere i cittadini in iniziative per il territorio,  a quelli all’estremo opposto,  denominati “potere per il potere”, dove l’interesse collettivo si è perso per strada e prevalgono gli interessi particolari. Qualche tempo fa Barca e  Orfini hanno dichiarato che  i circoli “non utili” alla città sono stati chiusi, ma in realtà sono stati chiusi anche circoli “virtuosi” con motivazioni economiche (bilanci in profondo rosso) (18)

E l’indagine “sui vertici”?…

E’ stato inevitabile richiamare il modello di funzionamento della Federazione romana del PD, poiché si tratta – ovviamente – di una variabile decisiva, che influenza il funzionamento del livello territoriale. Il partito è, infatti, una struttura piramidale (anche quando organizzata a compartimenti stagni di filiera) e i cattivi “costumi” discendono facilmente dall’apice alla base. (Fabrizio Barca)

L’OBIEZIONE

Non ci si può limitare a indagare i danni del “potere per il potere”,  o dell’inerzia e  della feudalizzazione del Partito limitandosi solo ai valvassini. Bisogna  porsi delle domande anche sui valvassori e sui vassalli. A cominciare dai consiglieri capitolini e regionali (e municipali), magari mettendo in cantiere  anche un questionario sulla loro attività al servizio della collettività: gli ODG e le mozioni firmate per l’interesse generale (o  per quello particolare di lobbies e categorie),  le iniziative sul territorio promosse non per scopi elettorali, le preferenze raccolte con volantini propagandistici diffusi nei consorzi “ai mezzi” con candidati del centrodestra. E anche le competenze e le esperienze accumulate, soprattutto nel caso di  figli e figlie “d’arte”. Ci aspettiamo che prima di tirar fuori candidati sindaci e candidati consiglieri dal solito cappello correntizio, il PD apra un confronto con i circoli – quelli “buoni” – e soprattutto con la società civile,  per individuare i soggetti più in gamba, quelli che Barca chiama  “progetto”. E non vogliamo ritrovarci mai  più candidati per meriti di corrente.  Una relazione #Mappagliaspiranticanddati el PD, che potrebbe consigliare di trovare  rapidamente  e democraticamente “facce nuove”  .

> PER LE RISPOSTE ALL’INTRODUZIONE SI VEDA IL VIDEO CON GLI INTERVENTI DI BARCA E ORFINI (di cui a breve pubblicheremo una sintesi)

(1) Si veda il nostro percorso in Tutte le nostre iniziative 

(2) Si vedano i diari del presidio, in particolare degli ultimi giorni e dell’ultima notte, di cui abbiamo ritrovato il “fuori scena” in alcune intercettazioni di Buzzi

(3) Si veda la vicenda della Delibera dello scambio dei mercati

(4) NOTA SOPPRESSA

(5) Vedi la nostra scheda sulla  delibera degli ambiti di riserva http://www.carteinregola.it/index.php/urbanistica/stop-consumo-di-suolo/attenti-alle-delibere/le-nuove-aree-di-riserva-in-agro-romano/

(6) Vedi la nostra scheda sulla delibera sulle caserme http://www.carteinregola.it/index.php/urbanistica/stop-consumo-di-suolo/attenti-alle-delibere/la-delibera-dei-forti-e-delle-caserme/

(7) Sia la delibera sugli ambiti di riserva, sua la valorizzazione delle ex caserme e tanti altri porgetti, come il Water Front, la cementificazione dell’area dell’ex Velodromo all’EUR e tanti altrio sono stati cancellati dalla Giunta Marino

(8) Addirittura la mozione definiva “ingiustificata”la  decisione  di sottrarre 4 postazioni agli operatori per attribuirle alle ONLUS” “in quanto a queste ultime possono benissimo essere destinati altri spazi, evitando di restringere ulteriormente le attività commerciali e artigianali. Si veda il nostro articolo: Piazza navona una delibera per mantenere lo status quo

(10) Vedi l’articolo  del 7 gennaio 2015 Roma, il grande spreco del trasporto disabili: quattro milioni per un servizio che non funziona Il Campidoglio spende 367 mila euro al mese per portare coi minibus 350 persone al lavoro. Ora una metà di loro ha scelto il taxi. Il Campidoglio spenderebbe meno ma Pd e Forza Italia, in totale sintonia, sono contraridi Paolo Fantauzzi http://espresso.repubblica.it/attualita/2015/01/13/news/roma-il-grande-spreco-del-trasporto-disabili-quattro-milioni-1.190422

(12) vedremo man mano quelli degli altri partiti

 

* dalla relazione di Fabrizio Barca #mappailPd

 

Vedi anche:

Rimozione forzata(Riflessioni a margine dell’intervista di Fabrizio Barca pubblicata da  “Il fatto quotidiano” il 28 ottobre) Ignazio Marino è stato suo malgrado  un’arma di distrazione di massa, che ha permesso ai…-29 ottobre 2015 Continua#

Manifestazione dopo il funerale Casamonica: ma contro mafie e corruzione dal PD ci aspettiamo di piùCarteinregola non aderisce alla manifestazione indetta il  3 settembre dal Partito Democratico romano davanti alla Chiesa Don Bosco, dove qualche settimana fa  è andato in scena il funerale  Casamonica, perchè…1 settembre 2015 Continua#

(12) nello specchietto le  PREFERENZE CONSIGLIERI CAPITOLINI PARTITO DEMOCRATICO (tra parentesi i finanziamenti elettorali – contributi ricevuti da terzi)

Fonte delle preferenze: Repubblica speciale elezioni 2013

Fonte dei contributi elettorali: Sito del Comune di Roma

preferenze consiglieri 2013 e spese elettorali ultimo 2

(13) (dal sito del Comune di Roma) NOTA: i dati riguardano  tutti i consiglieri, compresi dimessi e subentrati. vedi : Variazioni della composizione dell’Assemblea Capitolina.

a questa pagina del Comune di Roma i curricula e gli altri dati http://www.comune.roma.it/wps/portal/pcr?jppagecode=obblighi_pubbl_amministratori.wp

Su 19 consiglieri PD candidati e eletti o subentrati:  12  sono laureati, 6 hanno un diploma superiore, 1 non ha dichiarato il titolo di studio

D’AUSILIO *  FRANCESCO           22/11/72      LAUREATO IN SCIENZE STORICHE   LIBERO PROFESSIONISTA

DE LUCA       ATHOS    15/11/46                      LAUREA IN FILOSOFIA           EX INSEGNANTE PRESIDENTE DI UN COMITATO

DI BIASE       MICHELA                17/10/80      LAUREA IN LETTERE E FILOSOFIA  DIPENDENTE

DI LIEGRO * LUIGINA 03/01/55                      LAUREA – MASTER USA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE DIPENDENTE AZIENDA PRIVATA (FUNZIONARIO)

FANNUNZA *                CECILIA  27/08/81      DIPLOMA DI MATURITÀ CLASSICA – LAUREANDA IN SCIENZE POLITICHE     CONSIGLIERA CAPITOLINA

FERRARI      ALFREDO               03/02/58      DIPLOMA DI PERITO INDUSTRIALE IN ELETTRONICA   DOCENTE FORMAZIONE PROFESSIONALE DIPENDENTE

GRIPPO         VALENTINA           07/08/71      LAUREA IN GIURISPRUDENZA         GIORNALISTA DIRIGENTE

MANNOCCHI *              LILIANA 08/10/69      LAUREA IN SCIENZE POLITICHE      LAZIO SERVICE S.P.A. (QUADRO DIRETTIVO)

NANNI           DARIO     21/10/66                      DIPLOMA DI SPECIALIZZAZIONE IN DIRITTO AMMINISTRATIVO E SCIENZA             COMANDANTE POLIZIA MUNICIPALE

PALUMBO    MARCO   02/08/66                      DIPLOMA DI MATURITÀ CLASSICA IMPIEGATO PRIVATO NON DICHIARATA

PANECALDO                 FABRIZIO                      24/01/65       NON DICHIARATO    LIBERO PROFESSIONISTA CONSIGLIERE CAPITOLINO

PARIS            GIOVANNI              22/01/64      LAUREA IN STORIA CONTEMPORANEA       QUADRO SUPERIORE

PASTORE *   LAURA    04/08/73                      LAUREA IN GIURISPRUDENZA         AVVOCATO

PEDETTI *    PIERPAOLO 20/01/73     LAUREA IN GIURISPRUDENZA E LAUREANDO IN LETTERE E FILOSOFIA       AMMINISTRATORE DELEGATO DI UNA SOCIETÀ – LIBERO PROFESSIONISTA

PICCOLO       ILARIA    18/02/75                      LAUREA IN INGEGNERIA CIVILE      INGEGNERE DIPENDENTE AZIENDA PRIVATA

POLICASTRO                MAURIZIO                     05/10/42       LAUREA IN ECONOMIA E COMMERCIO      CONSIGLIERE COMUNALE

STAMPETE   ANTONIO                14/02/79      DIPLOMA PROFESSIONALE DI ODONTOTECNICO – LAUREANDO SCIENZE POLITICHE                        DIPENDENTE

TEMPESTA   GIULIA          10/03/88     DIPLOMA DI LICEO CLASSICO E LAUREANDA FACOLTÀ DI SCIENZE POLITICHE

TITOLARE DI STRUTTURA RICETTIVA IN ROMA

TIBURZI        DANIELA       18/07/70

LAUREA ECONOMIA AZIENDALE CONSULENTE DEL LAVORO

(15) naturalmente per tutte le persone citate vale il presupposto di non colpevolezza fino a quando il giudizio non avrà fatto il suo decorso

(16) Si veda Partito Democratico di Roma – cronologia

(17) #mappailPD di Fabrizio Barca> vai al sito http://www.luoghideali.it/mappailpdroma/scarica presentazione Presentazione-mappailpd-roma  vai a Tre mesi di #mappailPD scarica il Rapporto finaleMappa-Il-PD-Relazione-finale-scarica la nota aggiuntiva Nota aggiuntiva al Rapporto Conclusivo Mappa il Pd di Roma> guarda il video della presentazione alla Festa dell’Unità http://www.carteinregola.it/index.php/materiali/mappailpdroma-video-della-presentazione/ vedi anche: giugno 2015 Relazione Finale Luoghi ideali Fabrizio Barca (scarica Relazione-finale-Luoghi-Ideali1  e Le 15 proposizioni di un partito di sinistra (Fabrizio Barca) I “convincimenti” di un partito di sinistra vengono raggruppati in 15 proposizioni, raccolte attorno a quattro pilastri.

(18)http://pdroma.it/fabrizio-barca-ignazio-ci-ha-tradito/