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Risparmio d’acqua fai-da-te così si può battere la crisi idrica

La fontana restaurata dagli olandesi a Viale Tiziano (foto ambm)

La fontana restaurata dagli olandesi a Viale Tiziano (foto ambm)

Pubblichiamo l’articolo di Cecilia Gentile su Repubblica 31 luglio 2017

Italiani “spreconi”: consumi più alti e tariffe più basse d’Europa Ma con accorgimenti domestici si salvano 140 litri al giorno pro capite
di Cecilia Gentile

Risparmio d’acqua fai-da-te così si può battere la crisi idrica
Se i romani adottassero questi comportamenti non servirebbe il prelievo dal Lago di Bracciano  Sul web i consigli di Legambiente “I cittadini hanno un grande potere”

Roma. Preferire la doccia al bagno in vasca, lavarsi i denti o farsi la barba senza lasciare il rubinetto aperto, usare lo scarico differenziato nello sciacquone, attaccare lavastoviglie o lavatrice soltanto a pieno carico. Basterebbero queste poche buone abitudini e ognuno di noi risparmierebbe circa 140 litri d’acqua al giorno. Se lo facessero tutti gli abitanti di Roma, per esempio, gli sprechi quotidiani nella Capitale si ridurrebbero di quasi 400 milioni di litri, cinque volte la captazione (86 milioni di litri al giorno) dal Lago di Bracciano che ha scatenato la protesta dei comuni rivieraschi, le denunce alla magistratura, l’apertura di un’indagine della procura di Civitavecchia, lo stop prima e poi la riduzione dei prelievi prescritti dalla Regione Lazio e la paura del razionamento appena rientrata.
Ma la crisi idrica sta colpendo ovunque in Italia e può essere utile ricordare quali comportamenti virtuosi andrebbero messi in atto per risparmiare acqua. Ebbene, Legambiente fa sapere che scegliere la doccia invece del bagno comporta un risparmio di 55 litri al giorno pro capite. Trenta sono i litri guadagnati chiudendo il rubinetto mentre si strofinano i denti, 20 litri al giorno a persona usando lo scarico differenziato, 40 litri attaccando lavatrice o lavastoviglie soltanto a pieno carico. E ancora: innaffiare le piante di sera invece che in pieno giorno (quando il tasso di evaporazione è più alto) salva in media 30 litri d’acqua al giorno, mentre lavare l’automobile con il secchio anziché con il tubo ne fa risparmiare 100.
«I consumatori hanno un grande potere» dice Roberto Scacchi, presidente di Legambiente Lazio «anche senza aspettare gli interventi di ripristino della rete colabrodo, che pur sono necessari e irrimandabili, i cittadini possono fare una grande differenza».
Per questo Legambiente ha compilato un vademecum disponibile su Internet: Il mondo è fatto di gocce. Dentro c’è un nutrito elenco di cose da ricordare. Per esempio. Ogni minuto da un rubinetto aperto possono uscire tra gli 8 e i 10 litri d’acqua, pari a 5-6 bottiglie di acqua da 1,5 litri ogni 60 secondi. Un rubinetto che gocciola può perdere 90 gocce al minuto, pari a 4.000 litri in un anno. Una perdita nella rete idrica domestica causa uno spreco dai 30 ai 100 litri di acqua al giorno. Attenzione: tenere sott’occhio il contatore, se il numero di litri segnato quando si esce di casa non è lo stesso di quando si rientra, allora ci sono perdite. E ancora. Mettendo una piccola bacinella nel lavabo si potrà recuperare l’acqua utilizzata e riciclarla per i piccoli scarichi del wc. Per lavare i piatti è sempre meglio riempire il lavello ed utilizzare acqua che scorre solo per risciacquare. Stesso discorso vale per il lavaggio di frutta o verdura: l’acqua potrà essere adoperata anche per innaffiare le piante.
Sarebbe bene che ai risparmi privati corrispondesse una efficiente gestione delle reti pubbliche, che invece continuano a fare acqua da tutte le parti: ogni 100 litri immessi nelle condutture 39 vanno persi. Al Nord le perdite si attestano al 26%, al centro al 46, al Sud al 45. Ma si può scedere in dettaglio città per città: 68,8% di perdite a Potenza, 67,9% a Campobasso, 59,3% a Cagliari, 44,1% a Roma. Il 60% della rete nazionale ha più di 30 anni, il 25% addirittura più di 50. Eppure il rinnovamento delle condutture va a passo di lumaca: 3,8 metri per ogni chilometro. A questo ritmo ci vorranno 250 anni per sostituire l’intera rete.
Certo, se alle reti idriche colabrodo si unisce una scarsa propensione al risparmio di acqua da parte degli italiani, la situazione diventa critica. Sempre secondo Legambiente, il milanese medio consuma ogni giorno 297,4 litri di acqua potabile per uso domestico, i romani 165,2 litri procapite, i napoletani 154,7. Ma altre stime, che includono anche i consumi non domestici, dicono che ogni italiano utilizza in media 245 litri al giorno, mentre nei Paesi nordeuropei ci si attesta sui 180-190.
«Anche da noi però si registra anno dopo anno un graduale calo dei consumi» sottolineano da Utilitalia, la federazione delle delle imprese idriche energetiche e ambientali. «Si comincia a capire che l’acqua è una risorsa preziosa e non più così disponibile come un tempo».
In passato la tendenza degli italiani a essere spreconi è stata alimentata dalla naturale abbondanza d’acqua in gran parte della Penisola. «Ma anche dalle tariffe, tra le più basse d’Europa» fanno notare da Utilitalia. Già perché un metro cubo d’acqua per uso domestico a Milano costa 0,70 euro, a Roma 1,40, a Parigi 3,33, a Oslo 4,77 e a Berlino addirittura 5,13 euro.
Sarà bene iniziare a risparmiare acqua se non vorremo pagarla così cara anche noi.

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