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Roma: l’Area Archeologica Centrale per il futuro della città – l’intervento di Rita Paris

Siamo qui per riaffermare la necessità di dare corso a un diverso assetto dell’area archeologica centrale di Roma, nel suo insieme e in continuità con le parti di tutto l’ambito monumentale, oggi separate in modi diversi, per un rinnovamento della città degno delle proprie antichità.

Rincresce nei confronti di cittadini e turisti non rendere pienamente comprensibile la connotazione del luogo, le cinque piazze dei Fori imperiali, cuore della vita civica della città antica, costruite in successione, per la narrazione della storia, dei valori ideologici, politici, culturali, sociali di Roma e dell’impero romano.

Tra le tante tante opere che hanno trasformato il carattere di questa città che ha sempre dovuto fare i conti con l’antico, in questo caso si deve e si può recuperare l’interezza degli spazi antichi poiché l’interesse pubblico e la ricchezza del patrimonio sepolto sono preminenti rispetto alle sistemazioni realizzate nel secolo scorso.

Gli scavi eseguiti alla fine degli anni 90, nell’area già occupata dai giardini di Via dell’Impero, hanno incrementato la conoscenza, con risultati importanti, ma hanno lasciato una situazione incomprensibile nella lettura di quanto riemerso, priva di attrazione, determinando comunque una modifica della originaria situazione. Citando Pavolini, “un grande scavo senza un dibattito”; la più deprimente assenza di elaborazione progettuale come dichiarato da Raffaele Panella. Il fallimento di un grande programma come affermato da Adriano La Regina.

La chiusura al traffico della via da parte del Sindaco Marino ha aperto un nuovo scenario e nel 2014 la Commissione paritetica MIBACT-Roma Capitale presieduta da Giuliano Volpe ha prodotto un documento ben approfondito nella prima parte, lasciando tuttavia irrisolti tutti i problemi. In questo lavoro è intervenuto Adriano La Regina con una relazione di minoranza: l’area archeologica sarà sempre separata dalla città fino che vi sarà questo asse stradale a un livello superiore, che resterà tale anche senza le auto.

Tutte le aspettative sono ora nell’interesse mostrato sin dall’inizio da questa Amministrazione capitolina e nel lavoro di Walter Tocci, di cui si tratterà, in una condizione che si auspica sia concentrata sui soli aspetti culturali e in un momento – il primo direi – in cui vi sono le risorse per realizzare, in vista della metropolitana e delle uscite a quota archeologica. Il Sindaco potrà avviare con il Ministro della Cultura approfondimenti culturali nella fase del Piano strategico sull’assetto della strada e per le antichità ancora sotterrate.

La sistemazione dell’area archeologica centrale non può che essere realizzata con un metodo culturale alla base di un grandioso sviluppo di tutta la città basato sui suoi caratteri storici per dare vita alla conoscenza del passato in una realizzazione contemporanea.

Rita Paris Presidente dell’Associazione Ranuccio Bianchi Bandinelli

Vai a Roma: l’Area Archeologica Centrale per il futuro della città con i materiali e i link agli interventi

Vai a CArMe cronologia materiali (in costruzione)

12 ottobre 2023

Per osservazioni e precisazioni: laboratoriocarteinregola@gmail.com

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