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Stadio Flaminio, le regole della tutela sono importanti

http://www.stadioflaminio.org/#home

Da tempo Carteinregola chiede che lo Stadio Flaminio, di proprietà di Roma Capitale, chiuso dal 2011, venga restaurato e restituito alla cittadinanza, possibilmente con l’uso sportivo consentito a uno stadio che non risponde più agli standard internazionali.

Dopo il sopralluogo della Commissione sport capitolina, scrive su Facebook l’Assessore all’ambiente del II Municipio Rino Fabiano (1): “…Non ci sono vincoli che possano sovradeterminare il diritto di Roma e dell’Italia a riconsegnare ad un predominante uso sportivo l’impianto… La copertura non potrà essere solo per i ricchi della tribuna vip ma per tutti i frequentatori del futuro stadio . E questo nessun vincolo potrà affermare che non sia giusto...” Ora lo Stadio Flaminio è un’opera architettonica di grandissimo pregio e per questo è inserita nella Carta della Qualità del PRG di Roma Capitale. I lavori necessari a farlo rientrare negli standard internazionali prevederebbero appunto una copertura su tutto lo stadio – ben prima degli auspici dell’assessore – e un numero molto più alto di sedute che non potrebbero essere realizzati se non snaturando l’impianto realizzato per i Giochi della XVII Olimpiade nel 1960, su progetto  di Antonio e Pierluigi  Nervi nel 1959. Anche perchè l’ampliamento degli spalti non si può ricavare scavando perchè sotto lo Stadio sono stati rinvenute importanti preesistenze archeologiche di una necropoli romana.

E’ compito del Comune – ceratmente non semplice – impeganrsi a trovare il modo per recuperare lo Stadio con una destinazione compatibile con la preservazione dell’opera architettonica. E l’affermazione “non ci sono vincoli che possano sovradeterminare il diritto di Roma..” è trovo molto pericolosa, considerando che il nostro Codice dei Beni culturali, unica fragile tutela di tante ricchezze del nostro Paese, afferma il primato della tutela del Paesaggio e dei Beni culturali (che certamente devono essere salvati dal degrado) sancito dalla nostra Costituzione all’art. 9 dei prinicipi fondamentali.

Post scriptum: quanto alla possibilità di “poter godere di nuovi servizi sportivi e soprattutto di verde pubblico curato così da poterlo utilizzare nel quotidiano per una passeggiata, fare sport e socializzare” va ricordato che dal Foro Italico, con lo Stadio Flaminio, ai circoli sul Lungotevere, l’area è ricchissima di impianti sportivi, sebbene quasi tutti a pagamento e/o esclusivi. Quanto al verde, il Villaggio Olimpico è una vera e propria oasi di verde pubblico, seppure spesso non adeguatamente curato. Invece quello di cui non ha bisogno il quartiere, già in estrema difficoltà durante gli eventi, sportivi e non, all’Olimpico, è creare un ulteriore polo di attrazione di masse di tifosi.

Anna Maria Bianchi Missaglia

22 giugno 2023

Per osservazioni e precisazioni: laboratoriocarteinregola@gmail.com

vedi Stadio Flaminio cronologia materiali

NOTE

(1) Questo il testo pubblicato come Assessorato Ambiente, Decoro, Verde pubblico – II Municipio

STADIO FLAMINIO : L’ASSESSORE ALESSANDRO ONORATO E LA COMMISSIONE SPORT DI ROMA CAPITALE APRONO I CANCELLI E TRACCIANO IL LAVORO DA FARE . GIORNO IMPORTANTE PER ROMA E PER IL MUNICIPIO 2.” Ringrazio il Presidente della Commissione Consiliare Permanente Sport di Roma Capitale Ferdinando Bonessio per l’invito a partecipare questa mattina al sopralluogo conferenza stampa sul futuro dello Stadio Flaminio .Sia l’Assessore Onorato che il Presidente Bonessio hanno inequivocabilmente affermato il diritto dovere di Roma Capitale di dare nuova vita allo stadio .Non ci sono vincoli che possano sovradeterminare il diritto di Roma e dell’Italia a riconsegnare ad un predominante uso sportivo l’impianto . Di proposte private ne sono arrivate tante ma ad oggi si rimane in attesa di valutare solo quella che Cassa Depositi e Prestiti insieme a Credito Sportivo starebbero elaborando . Se non dovessero entro l’anno arrivare proposte compatibili con l’interesse di Roma Capitale, l’impegno è quello di chiedere supporto al governo nazionale nell’interesse sportivo pubblico della nazione. La copertura non potrà essere solo per i ricchi della tribuna vip ma per tutti i frequentatori del futuro stadio . E questo nessun vincolo potrà affermare che non sia giusto .Come Municipio 2 siamo molto soddisfatti della prossima apertura del Palazzetto dello Sport di Visle Tiziano e degli impegni sullo stadio Flaminio che finalmente parlano una lingua di tempi e fatti . Siamo orgogliosi di ospitare il più grande e storico distretto sportivo nazionale che va dallo stadio olimpico al Flaminio. La sua rigenerazione offrirebbe ai nostri concittadini /e di poter godere di nuovi servizi sportivi e soprattutto di verde pubblico curato così da poterlo utilizzare nel quotidiano per una passeggiata , fare sport e socializzare” .Avanti così

Rino Fabiano Assessore Ambiente e Sport Municipio 2

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