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Taglio degli alberi: ragionamenti & trasparenza

Pino caduto a  piazza Manila (viale Tiziano) nel  settembre 2017 2

Pino caduto a piazza Manila (viale Tiziano) nel settembre 2017 2

Sono in corso dei tagli di platani in Viale Tiziano al Flaminio (II Municipio) ed è partito il tam tam dei cittadini preoccupati per abbattimenti indiscriminati. Contemporaneamente il  II Municipio diffonde un documento ripreso da Romah24 sul mancato intervento su alberi segnalati come pericolanti (1) e qualche settimana fa il Presidente della Commissione Ambiente municipale ha lanciato l’allarme per i tagli di alberature a Villa Ada (2) . Continua quindi il contemporaneo, paradossale, allarme per il mancato taglio degli alberi e per il taglio degli alberi, da cui se ne esce in un solo modo. E’ dimostrato che il monitoraggio delle condizioni del “verde verticale” e le conseguenti decisioni – taglio in caso di alberature morte o compromesse, cura delle alberature recuperabili  – non è cosa da istituzioni municipali nè da cittadini, ma devono essere conseguenti a schede stilate da tecnici agronomi, in base non a tecnologie che si basano sull’osservazione “a vista” ma eseguite con apparecchiature specifiche. D’altra parte la diffidenza dei cittadini verso l’amministrazione, soprattutto quando si appaltano a privati i lavori, è più che giustificata.

Basterebbe che il Dipartimento ambiente, come Carteinregola chiede da anni (3), pubblicasse le schede dei monitoraggi, e magari, insieme ai cartelli di divieto di sosta per gli imminenti abbattimenti, mettesse delle informazioni o dei riferimenti perché i cittadini potessero toccare con mano la situazione degli alberi e i motivi delle scelte. Invece nulla di tutto questo, nonostante il superamento del quarto anno dell’era pentastellata a Roma, quelli del Comune-casa-di-vetro.

Così come ancora Roma, a differenza della altre capitali europee,  non si è  dotata di un Regolamento del Verde.   Il 17 gennaio 2019 è stato  approvato dalla Giunta Raggi (ma non in Assemblea Capitolina e quindi non è ancora in vigore) un “Regolamento del Verde e del Paesaggio Urbano” (4)   che, oltre a fornire  delle regole stringenti a tutela di un vitale e prezioso patrimonio collettivo, assicura anche la trasparenza che interventi su  beni pubblici, realizzati con soldi pubblici, imporrebbero, come del resto accade per lavori e cantieri: l’esposizione di  un cartello con la descrizione delle attività previste,   l’indicazione  dell’ente o della  ditta esecutrice (e gli estremi dell’appalto o dell’affidamento), la data e la durata,  i riferimenti del responsabile comunale e del tecnico che li ha prescritti (e la contemporanea pubblicazione delle informazioni sui siti istituzionali).

Da anni (vedi il nostro Dossier Verde Capitale: quello che i cittadini dovrebbero sapere)  il Comune annuncia monitoraggi e  schede di valutazione redatte  da “tecnici abilitati”  “per ogni singola pianta controllata”,  per consentire  “il censimento e l’aggiornamento del data base in possesso di Roma capitale” e ben tre anni fa l’allora Assessora Montanari annnunciava una “campagna di manutenzione innovativa” grazie alla quale “il Servizio Giardini  potrà avere una mappatura completa di 82 mila alberi di alto fusto sui quali potrà programmare gli interventi necessari garantendo la sicurezza dei cittadini ma anche economicità e efficienza del servizio“(5)

Che fine hanno fatto il database in possesso di Roma Capitale e la mappatura  completa delle alberature? Delle due l’una: o esistono, e allora non dovrebbe essere difficile fare un’ “operazione trasparenza” e metterli  a disposizione dei cittadini o quantomeno dei Municipi. Oppure fanno parte dei tanti annunci senza seguito che si sono persi nei meandri della burocrazia capitolina. Invitiamo il Municipio II, vista la mancata risposta del Comune alle ripetute richieste di informazioni, a procedere  all’accesso agli atti per ricavare i dati richiesti  direttamente dal  database, così da avere dei dati concreti  nel caso che emergessero   lacune o  irregolarità, e poter finalmente  rassicurare la cittadinanza quando arrivano le motoseghe nei quartieri. E magari ridimensionare gli allarmi  degli “agronomi fai da te” fuori e  dentro le istituzioni.

(AMBM)

27 LUGLIO 2020

Vedi anche

Dossier Verde Capitale: quello che i cittadini dovrebbero sapere (del 30 gennaio 2019)

Il Dossier a cura di Stefania Boscaini e Anna Maria Bianchi  fa il punto  gestione del verde della Capitale negli ultimi anni, che riguarda in realtà due elementi assai indicativi della qualità dell’Amministrazione. Il primo comprende gli aspetti propriamente gestionali del nostro patrimonio arboreo e ambientale, il secondo la trasparenza nel comunicare ai cittadini tutte le informazioni rilevanti sulle modalità di tale gestione. E le conclusioni sono a oggi alquanto deludenti su entrambi i fronti. Ci auguriamo che molte criticità trovino soluzioni efficaci nel varo e nell’applicazione del Regolamento del Paesaggio e del Verde urbano,  approvato da una Decisione  di Giunta/Proposta di Deliberazione del gennaio 2019, che dovrebbe finalmente dotare la Capitale di uno strumento indispensabile per la tutela del nosto patrimonio arboreo, frutto del  lavoro dell’assessorato ambiente insieme alle associazioni, tra le quali Carteinregola. Ma, oltre al Regolamento, è indispensabile una accessibile e puntuale informazione dei cittadini. In ballo c’è un patrimonio verde di 40 milioni di metri quadri, con 330.000 alberature comunali, ubicate sia al’interno di aree verdi che lungo la viabilità stradale, per un totale dic irca 1200 km di filari alberati che caratterizzano la città di Roma anche dal punto di vista storico, ambientale e paesistico.

NOTE

(1) https://romah24.com/trieste-salario/news/questa-e-la-mappa-degli-alberi-pericolanti-nel-quartiere-secondo-il-municipio/

(2) http://www.roma2oggi.it/?p=99315

(3)  la Proposta di Delibera con il Regolamento del verde e del paesaggio urbano, frutto di un lungo e proficuo  lavoro dell’assessorato capitolino con decine di associazioni ambientaliste e ordini professionali, è stata approvata dalla Giunta ormai più di un anno fa – 17 gennaio 2019 – ma non è ancora approdata in Assemblea Capitolina per il voto definitivo nonostante abbia  già terminato tutto l’iter, dal Segretariato ai Municipi, ma è stata penalizzata dal cambio in Assessorato, e procede al ralenti.

Così la sindaca Virginia Raggi il 17 gennaio 2019:“Un risultato storico per Roma. Abbiamo approvato in Giunta il primo Regolamento del Verde e del Paesaggio Urbano di Roma Capitale, frutto di un intenso lavoro partecipato e condiviso con associazioni e addetti ai lavori, che ringrazio per l’impegno e la passione. 67 articoli suddivisi in 5 capitoli per definire principi, criteri e norme per la cura, lo sviluppo e la manutenzione dell’immenso patrimonio verde della città, pubblico e privato. Un’ampia parte del testo è dedicata agli strumenti di partecipazione del cittadino alla cura del verde: adozioni, donazioni, sponsorizzazioni e patti di collaborazione. Siamo convinti che i risultati si ottengono insieme, per questo la collaborazione e il dialogo tra cittadini e Amministrazione deve continuare ad essere centrale. Ora proseguiamo spediti con l’iter autorizzativo fino all’approvazione definitiva in Assemblea Capitolina

(5) Abitare a Roma 28 luglio 2017 https://abitarearoma.it/roma-al-via-monitoraggio-82-mila-alberi-investiti-35-milioni/

In una successiva dichiarazione l’Assessore Montanari  (il Nuovo Corriere di Roma e del Lazio del 10 ottobre 2017 “Villa Borghese – al via il monitoraggio verde” http://www.corrierediroma-news.it/2017/10/10/villa-borghese-al-via-monitoraggio-verde/) precisa che “per ogni albero di alto fusto viene compilata una scheda che riporta le coordinate gps, una serie di misurazioni biometriche e il risultato dell’analisi di un agronomo sullo stato di salute della pianta. Nel momento in cui l’albero viene censito e monitorato, vengono individuati gli interventi da realizzare e viene indicata la loro urgenza. In caso di rami o alberi pericolanti si interviene subito con potature mirate o abbattimenti. Negli altri casi si potranno programmare interventi di manutenzione per mantenere l’albero in condizioni di sicurezza e di buona salute. L’assessore precisa in particolare che, grazie a questa campagna di manutenzione del tutto innovativa, ogni albero sarà individuato con grande precisione e il Servizio Giardini di Roma Capitale potrà avere una mappatura completa di 82 mila alberi di alto fusto sui quali potrà programmare gli interventi necessari garantendo la sicurezza dei cittadini ma anche economicità e efficienza del servizio

vedi anche

Roma senza Regolamento del verde e senza trasparenza

La mancanza di informazione e  trasparenza sulle decisioni e sulle attività dell’Amministrazione, sopratutto per quando riguarda aspetti che stanno molto a cuore ai cittadini come il verde urbano,  non è solo  una promessa elettorale disattesa, è anche un boomerang quotidiano per la maggioranza che governa la città.

28 febbraio 2019Continua#
Verde urbano, nessuna trasparenza. Abbiamo scritto di nuovo alle Assessore .
Carteinregola ha scritto al Comune chiedendo trasparenza sulla gestione del verde urbano e  sui capitolati dei bandi. Continuiamo a stare  con il fiato sospeso aspettando  il buon fine dell’iter del…

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