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L’ecomostro del Parco del Labaro, zona Colli d’Oro

( aggiornato al 1 luglio   2015)

Parco del Labaro, zona Colli d’Oro  un’area verde di 6 ettari nel quartiere Labaro di Roma Nord.

a cura del Comitato Colli D’oro

colli d'oroNel 2006 il parco pubblico viene  dato in concessione alla S.S.D. Lazio Pallavolo a.r.l. per permettere la costruzione di un palazzetto dello sport.
Tale centro prevedeva un palazzetto polivalente, un impianto natatorio scopribile, un edificio in aderenza destinato al supporto delle attività natatorie, un edificio per la palestra pallavolo e pallacanestro con tribune per 1100 posti e servizi per il pubblico, una hall, tre locali dedicati alla muscolazione completi di spogliatoi ed altri servizi di supporto, parcheggi (350 posti auto), un edificio zona benessere e massaggi, campo volley esterno con tribune, uno stabile foresteria.
Il progetto rientrava in un piano di riqualificazione  che prende poi forma con la cementificazione del 25% dei 6 ettari di verde pubblico in un’area in cui sono già presenti 5 complessi sportivi di cui uno adiacente e varie società calcistiche, di pallavolo, basket ecc … ed altri grandi centri in zone limitrofe.
La concessione viene  data nel 2006, anche in considerazione che la  città di Roma avrebbe ospitato i campionati mondiali di nuoto del 2009 e di pallavolo del 2010, ma  i lavori sono iniziati solo nel 2012.
Tutto l’iter amministrativo per la concessione  è avvenuto senza la partecipazione dei cittadini , che sono venuti  a  conoscenza del progetto  quando è stata effettuata la prima recinzione del parco (gennaio 2012).
La cittadinanza si è subito opposta, il comitato ha raccolto circa 4000 firme contro la costruzione del palazzetto all’interno del parco,  sono stati organizzati presidi e manifestazioni ma, nonostante questo, sono stati abbattuti  48 alberi dell’antica pineta di Labaro.
I lavori del cantiere fin dall’inizio sono andati a rilento, soltanto ad inizio  2013  hanno subìto una forte accelerazione subito dopo la notifica del ricorso al TAR da parte di alcuni cittadini: la gettata di cemento è stata fatta in fretta e furia, dopodiché i lavori si sono  interrotti.
Secondo i ricorrenti  il progetto è stato approvato dalla Giunta Capitolina:
– senza rispettare il Regolamento che dà diritto ai cittadini di partecipare ai progetti di trasformazione urbana;
– senza rispettare le procedure relative al vincolo paesaggistico imposto anche sull’area verde come  zona di interesse archeologico (1 )
– con riguardo particolare al taglio degli alberi, il vigente Piano Territoriale Paesistico Regionale (PTPR) del Lazio destina il parco di Colli d’Oro al sistema di “Paesaggio degli insediamenti in evoluzione” che è disciplinato dall’art. 28 delle Norme, la cui Tavola C al par. 3.4 relativo a “giardini, ville e parchi non rientranti nell’art. 15 l.r. 24/98” (cioè non sottoposti a specifico vincolo paesaggistico) prescrive l’obbligo di “conservazione degli impianti arborei”, che sono stati invece abbattuti, anche e soprattutto per causa del parere espresso dall’Area 2B.5 Urbanistica e Beni Paesaggistici di Roma e Provincia della Regione Lazio che ha quindi ignorato  il P.T.P.R.; (2)
Purtroppo il TAR del Lazio con Ordinanza Cautelare n. 1040 del 7 marzo 2013 ha respinto  la richiesta di sospensiva dei lavori, in quanto, fu riconosciuto che “nella comparazione degli interessi contrapposti coinvolti nella vicenda” arriva comunque a prevalere “l’avanzato stato dei lavori” su tutti i vizi di legittimità puntualmente riscontrati, anche se fossero del tutto fondati (3)

Da un anno il cantiere è stato smantellato ed abbandonato lasciando uno scheletro di cemento a testimonianza del progetto abortito.
Alla fine dello scorso anno il comitato ha effettuato  un nuovo  accesso agli atti presso il Dipartimento dello Sport di Roma Capitale, da cui sembrano emergere  ulteriori  inadempienze.
– Come denunciato dall’Acea, sono state effettuate delle lavorazioni non autorizzate presso il tracciato fognario con conseguente danneggiamento della fognatura pubblica,  a seguito della quale il Dip.to dello Sport ha sollecitato  più volte, senza riscontro, la S.S.D. Pallavolo Lazio a.r.l., affinchè  provvedesse al ripristino della situazione preesistente e alla presentazione di un progetto di variante;
– nonostante diversi solleciti da parte del Dip.to Sport non sono stati  presentati i certificati antimafia delle imprese sub appaltatrici e di forniture;
– sia la ditta appaltatrice che le successive sub appaltatrici ,  ma anche il progettista e responsabile dei lavori (poi dimessosi) non sono stati  pagati
– sono state rilevate irregolarità  dall’Agenzia delle Entrate nei confronti del concessionario.(4)
A seguito di tali notizie emerse dagli accesso agli atti,  il Comitato ha chiesto  la revoca immediata della concessione per gravi inadempienze contrattuali
In data 5 gennaio 2015 il Dipartimento con Determinazione Dirigenziale ha revocato  la concessione.

Dopo che i  cittadini hanno lanciato  una petizione  per chiedere IL RIPRISTINO dell’area con il reimpianto degli alberi tagliati e la restituzione del parco ai cittadini del quartiere e dell’intero municipio XV > vai alla petizione il 16 giugno  si è svolto un incontro con l’Assessore allo Sport Paolo Masini e il Presidente del Municipio Torquati  che si è concluso con la prospettiva di far diventare l’ecomostro, in una operazione virtuosa, un “ripristino a impatto zero” del parco, per mantenere la memoria storica degli eventi e contemporaneamente trasformare le parti di struttura non coperte dall’operazione di riinterro, in elementi gioco per bambini, sculture, piuttosto che elementi di percorso benessere, avviando un percorso partecipato con la cittadinanza (5)

Sul nostro sito  http://www.parcocollidoro.it  si potranno trovare tutti i documenti, video e immagini sulla vicenda del Parco del Labaro

IL DIRETTIVO DEL COMITATO COLLI D’ORO

> vai al sito del Comitato Colli d’oro

(1) Il progetto del palazzetto riguarda la trasformazione di un territorio che risulta ricompreso all’interno del vincolo paesaggistico imposto con D.M. emanato il 24 febbraio 1986 ai sensi dell’art. 1, lettera m (zona di interesse archeologico)  della allora legge “Galasso” n. 431 dell’8 agosto 1985. Sul punto si veda anche Colli d’oro RICORSO MOTIVI AGGIUNTI TAR con i riferimenti legislativi

(2) ul punto si veda  Colli d’oro RICORSO MOTIVI AGGIUNTI TAR con i riferimenti legislativi e l’interrogazione del M5S al consiglio regionale lazio interrogazione regione lazio M5S colli d’oro

(3)ORDINANZA TAR Colli d’oro

(4) scarica la determina dirigenziale  che sancisce la decadenza della concessione DD revoca concessione Colli d’oro. e la nota del Comitato Colli d’oro con la sintesi della docuemntazione ottenuta negli accessi agli atti al del Dipartimento Sport e Qualità della Vita revoca concessione 5 gennaio 2015

(5) Primo tavolo di confronto sul Parco di Labaro

il 16/06/2015 alle ore 18:00 nella sala consiliare del municipio si è svolto il primo tavolo di confronto che ha visto protagonisti cittadini, associazioni, amministrazione municipale e l’On. Assessore Paolo Masini per il comune di Roma, sul tema della riqualificazione del Parco di Labaro. La riunione, dal carattere costruttivo e collaborativo, ha visto introdurre l’argomento dal Presidente del VX municipio Daniele Torquati, il quale ha poi lasciato la parola alla presidente del Comitato Colli d’oro, la quale ha ribadito i concetti già contenuti nel presente comunicato.

Il secondo intervento, dell’Arch. Achillus Del Genio, ha evidenziato la possibilità, attraverso un discorso di “Rigenerazione Urbana” di risanare la “ferita” nel territorio di Labaro provocata dal cantiere del palazzetto dello sport della SS Lazio presente nel parco, in stato di totale degrado.

L’architetto ha ribadito l’opportunità di far diventare l’ecomostro, in una operazione virtuosa, un “ripristino a impatto zero” del parco, risparmiando sui costi di demolizione e di trasferimento in discarica (e relativi costi ambientali), ma piuttosto riutilizzando e riciclando la struttura. Mantenere la memoria storica degli eventi e contemporaneamente trasformare le parti di struttura non coperte dall’operazione di riinterro, in elementi gioco per bambini, sculture, piuttosto che elementi di percorso benessere, potrebbero essere poi integrati uno skate park, o opere affini, leggere e di utilità locale.

Questi i vantaggi di un’opera di questo tipo:

  • Si evita la demolizione e produzione di inquinamento acustico e dell’aria in loco.
  • Si evitano i costi relativi alla demolizione ed al conferimento in discarica.
  • lasciando intatta la struttura si evita di produrre materiale inquinante.
  • Si conserva la memoria storica dell’accaduto, perché chi dimentica il proprio passato e condannato a riviverlo.
  • Si fa un operazione di riciclo e riuso urbano.
  • Si realizzano elementi di arredo, valorizzazione e fruizione del parco.

Hanno seguito a quello dell’architetto, altri interventi dei cittadini di Labaro e Prima Porta, sempre tesi a ribadire l’importanza della immediata messa in sicurezza dell’area (allo stato attuale estremamente pericolosa), della necessità di un discorso e di un’ urbanistica partecipata con i cittadini.

Hanno concluso in maniera egregia il tavolo di confronto il Presidente Daniele Torquati prima, e l’On. Assessore Paolo Masini. Entrambi, in maniera molto costruttiva, hanno espresso la volontà di coinvolgere i cittadini come protagonisti nel processo di trasformazione della città, e di recepirne la volontà ed i progetti, facendo anche riferimento alla recente esperienza di rigenerazione urbana, avvenuta sotto il viadotto dei presidenti nel quartiere nuovo Salario ad opera degli Arch. Massimiliano Foffo e Alessandro Lungo.