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Pratone di Via Teulada, Rocca firma la deroga e i comitati chiedono garanzie sul parco e sulla partecipazione

Il 6 maggio 2025 è stato presentato il decreto del Presidente Francesco Rocca, insieme al Sindaco Roberto Gualtieri, al ministro della Giustizia, Carlo Nordio e al sottosegretario di Stato del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Tullio Ferrante, per  la deroga al Piano della Riserva naturale di Monte Mario finalizzata a consentire all’interno dell’area protetta la costruzione di un palazzo di otto piani da destinare a uffici giudiziari (*)

Pubblichiamo l’ordinanza, insieme alla petizione di associazioni e comitati, tra i quali Carteinregola, che chiede garanzie sulla realizzazione del Parco pubblico del pratone di Via Teulada e la consultazione e partecipazione civica prima del concorso di progettazione.

In apertura e sotto una simulazione dell’area su cui dovrebbe sorgere il nuovo Tribunale sulla base dell’allegato all’ordinanza (nessuna informazione è stata finora fornita sulla superficie che sarebbe occupata dai nuovi edifici, e su quella delle strutture e dei parcheggi sotterranei, la cui sistemazione superficiale dovrebbe essere destinata a verde pubblico)

Scarica il BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO – N. 37 dell’8 maggio 2025 con (pag. 17) il Decreto del Presidente della Regione Lazio 6 maggio 2025, n. T00061 Autorizzazione alla deroga al Piano della Riserva di Monte Mario, ai sensi dell’art. 26 co. 5 ter della legge regionale 6 ottobre 1997, n. 29 e successive modificazioni per la realizzazione dell’intervento di ampliamento della Città Giudiziaria di piazzale Clodio, nel territorio di Roma Capitale

Roma, meno cemento più verde: difendiamo l’ultimo prato di Prati

Al Sindaco di Roma, Al Presidente della Giunta regionale del Lazio, Al Ministro della Giustizia, Al Ministro delle Infrastrutture, Al Direttore dell’Agenzia del Demanio

Con Decreto del Presidente della Giunta regionale del Lazio, pubblicato l’8 maggio 2025, sono stati definiti i termini della deroga al Piano della Riserva naturale di Monte Mario finalizzata a consentire all’interno dell’area protetta la costruzione di un palazzo di otto piani da destinare a uffici giudiziari.

Nel Decreto non c’è alcun impegno concreto per la realizzazione di un parco pubblico nel “Pratone” di via Teulada, l’ultimo Prato di Prati, tuttora di proprietà dell’Agenzia del Demanio, mentre è certo che sarà invaso dal nuovo edificio il perimetro di una Riserva naturale di grande valore ambientale per Roma.

CHIEDIAMO ALLE AUTORITA’ IN INDIRIZZO DI RISPETTARE GLI IMPEGNI PRESI CON I CITTADINI, ANCHE CON ATTI DEL MUNICIPIO I E DI ROMA CAPITALE, E IN PARTICOLARE:

  1. Che si proceda all’immediato trasferimento della titolarità dell’intera area del “Pratone”, con esclusione della sola superficie interessata dalla deroga, dall’Agenzia del Demanio al Comune di Roma, ente competente per la realizzazione e la gestione del parco pubblico.
  2. Che il capitolato del bando di concorso per la progettazione dell’ampliamento della Città Giudiziaria di Piazzale Clodio preveda obbligatoriamente forme di consultazione e partecipazione civica degli abitanti della zona e delle loro rappresentanze associative.

Promuovono questa petizione:

Insieme 17 APS – Italia Nostra Roma – Associazione Ikigai – Associazione Prati Verde  – Carteinregola – Civico 17 Roma – Comitato Mazzini – Le Signore della Biblioteca – Muovi Municipio I Roma Centro

Per firmare la petizione Roma, meno cemento più verde: difendiamo l’ultimo prato di Prati

Per osservazioni e precisazioni: laboratoriocarteinregola@gmail.com

22 maggio 2025

NOTE

(*) vedi il comunicato completo sul sito di Roma capitale del 6 maggio 2025 Presentata la nuova Città Giudiziaria

È stato presentato questa mattina il decreto regionale riguardante l’ampliamento della Città giudiziaria di Piazzale Clodio, il ripristino della “Porta” del Parco di Monte Mario e il riassetto della vegetazione della collina di Monte Mario colpita dall’incendio di luglio 2024.

Sono intervenuti alla presentazione il Sindaco Roberto Gualtieri, il presidente Francesco Rocca, firmatario del decreto, il ministro della Giustizia, Carlo Nordio e il sottosegretario di Stato del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Tullio Ferrante. Attraverso la stretta collaborazione tra Regione Lazio, ministero della Giustizia, ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e Roma Capitale, è stato dato dunque seguito al Protocollo di Intesa, sottoscritto proprio alla Regione Lazio il 10 luglio scorso, volto alla riqualificazione dell’intera area contigua a piazzale Clodio e all’edificazione di un nuovo edificio della Città Giudiziaria.

L’intervento sarà realizzato tramite un concorso di progettazione che includerà anche la riqualificazione complessiva dell’area di piazzale Clodio.

Il nuovo edificio – destinato a ospitare gli uffici giudiziari – non potrà superare i 24 metri di altezza, dovrà armonizzarsi con le preesistenze e integrarsi con la realizzazione della cosiddetta “Porta del Parco”, ovvero con la completa riqualificazione e ripristino del verde, di quello che oggi è conosciuto come “pratone di via Teulada”. Quest’ultimo diverrà la porta d’accesso al Parco di Monte Mario, con un percorso pedonale al suo interno. Il nuovo edificio, inoltre, dovrà essere realizzato senza nuovo consumo di suolo e utilizzando la minor quantità possibile di aree che oggi sono permeabili (cioè in grado di assorbire le acquee piovane) e la maggior estensione possibile di superfici già compromesse sotto il profilo ambientale.

A questo si aggiungerà l‘aumento delle superfici verdi, con la riqualificazione e la de-pavimentazione di parte dell’area di piazzale Clodio. Sempre riguardo a Monte Mario, Regione Lazio e Roma Capitale programmeranno una serie di interventi per il ripristino della vegetazione colpita dall’incendio del luglio 2024. In aggiunta alla realizzazione di un itinerario pedonale all’interno della “Porta del Parco” e del parco stesso, allo studio c’è la possibilità di realizzare un percorso ciclopedonale protetto che potrebbe collegarsi alla ciclabile del lungotevere, creando, così, un tracciato unico fino a Ponte Milvio e oltre.