Widgetized Section

Go to Admin » Appearance » Widgets » and move Gabfire Widget: Social into that MastheadOverlay zone

Riapriamo i negozietti abbandonati di via Palombini 15: casa di quartiere e consultorio!

(Foto AZ)

Aprire i negozi di prossimità abbandonati nel IV Municipio di proprietà del Comune di Roma per restituire al quartiere questi spazi vuoti da tanto, troppo tempo, con il concreto rischio di utilizzi a fini non compatibili con la vita di comunità. La petizione* lanciata l’11 aprile dalla Comunità Territoriale Rebibbia – Ponte Mammolo – Casal De’ Pazzi e diretta al Sindaco Roberto Gualtieri, al Presidente della Regione Lazio Francesco Rocca, Presidente del IV Municipio Massimiliano Umberti e al Direttore della ASL Rm2 Francesco Amato chiede di destinare a fini sociali e socio-sanitari i locali abbandonati siti in via Giovanni Palombini 15, c.d. “Negozietti”, come parte del progetti di microdistretto socio-sanitario per i quartieri Rebibbia-Ponte Mammolo-Casal De’ Pazzi.

La Proposta si inserisce in una battaglia di Carteinregola che va avanti da anni affinchè i tanti locali di proprietà pubblica che giacciono abbandonati nelle periferie siano messi a disposizione delle tante realtà che si impegnano nel sociale, o anche dei cittadini di buona volontà, che vogliono riaprire spazi per attività anche commerciali che restituiscano vita e socialità alla comunità.

Per questo nelle osservazioni alla Delibera adottata delle modifiche delle norme tecniche del Piano regolatore (**) abbiamo inserito questa proposta:

Titolo I Capo 4° Criteri e modalità
di perequazione Art.21 bis
Edifici abbandonati e degradati  
(comma 1. Le disposizioni del presente articolo si applicano a tutte le aree e gli edifici, indipendentemente dalla destinazione funzionale, individuati sulla base di verbali redatti dalle autorità preposte e approvati con apposito provvedimento della Giunta Capitolina previa comunicazione di avvio del procedimento nei confronti degli interessati. Si considerano abbandonati e/o degradati gli edifici dismessi da più di 3 anni alla data di adozione della presente norma ovvero danneggiati da eventi imprevisti (crollo, incendio, ecc) che determinano pericolo per la sicurezza o per la salubrità o l’incolumità pubblica o disagio per il decoro e la qualità urbana a causa di uno o più dei seguenti aspetti: salute, sicurezza idraulica, problemi strutturali che ne pregiudicano la sicurezza, inquinamento, degrado ambientale, urbanistico-edilizio e sociale.)  

OSSERVAZIONE Aggiungere comma 1bis:  I locali commerciali di proprietà comunale  posti al piano terra e dismessi da più di 3 anni alla data di adozione della presente norma, sono messi a bando per finalità  sociali, start up giovanili,  iniziative di imprenditoria femminile o di categorie protette, con canone abbattuto come da Regolamento sull’utilizzo dei beni immobili di Roma Capitale per finalità di interesse generale Art. 20  
MOTIVAZIONE: La riapertura di attività artigianali e di commercio di prossimità è di fondamentale importanza per la creazione di opportunità di lavoro e per la vivibilità, accessibilità e sicurezza dei quartieri in maggiore difficoltà, anche in omaggio alla politica capitolina della “Città dei quindici minuti”.

Non è possibile continuare a parlare di “rigenerazione urbana” per avallare e incentivare le operazioni immobiliari dei privati, e continuare a lasciare inutilizzati immobili pubblici che potrebbero essere messi a disposizione della collettività, in territori già deprivati di servizi e spazi pubblici. E questo vale per il Comune ma anche per la Regione Lazio.

E’ soprattutto su questo si verifica l’operato di una buona Amministrazione.

Anna Maria Bianchi Missaglia

LA PETIZIONE DELLA COMUNITA’ TERRITORIALE REBIBBIA-PONTE MAMMOLO- CASAL DE’PAZZI

🔗Link per firmare https://chng.it/WwQwVqYp7W


Siamo la neonata Comunità Territoriale Rebibbia-Ponte Mammolo-Casal De’ Pazzi, coordinamento di realtà sociali, associazioni, comitati e abitanti di questo territorio. Dopo anni di lavoro in diversi settori dell’ambito sociale, sanitario, ambientale, queste realtà si sono unite per presentare alle istituzioni competenti un piano partecipato dei servizi socio-sanitari territoriali. Un modello che valorizzi il lavoro svolto dalle realtà del territorio e le integri nella pianificazione socio-sanitaria delle istituzioni competenti.

Il progetto si sviluppa in occasione dell’imminente apertura della Casa di Comunità a Villa Tiburtina in via Casal De’ Pazzi 16, luogo che vedrá di nuovo la luce  grazie al coinvolgimento degli abitanti nella vertenza per la riapertura di un presidio sanitario pubblico locale.

Nel dettaglio, il progetto prevede l’istituzione di un microdistretto che offra servizi nel quadrante di Rebibbia-Ponte Mammolo-Casal De’ Pazzi, con un bacino di utenza tra le 25.000 e le 30.000 persone, per rispondere ai bisogni fondamentali della comunità, potenziando l’offerta sanitaria di prossimità sul territorio. Proponiamo un modello di gestione partecipata da parte degli abitanti, delle realtà associative e dei gruppI informali presenti nella comunità territoriale, che garantiscono un punto di riferimento affidabile per tutti gli enti responsabili: ASL Rm2, IV Municipio, Comune di Roma, Regione Lazio e altri soggetti istituzionali chiamati a garantire servizi a misura di quartiere. 

Punto fondamentale di questo piano è la riapertura dei “negozietti” abbandonati di via Giovanni Palombini 15, di proprietà del Comune di Roma. Vogliamo restituire al quartiere questi spazi vuoti da tanto, troppo tempo, con il concreto rischio di utilizzi a fini non compatibili con la vita di comunità.


Chiediamo quindi al Presidente del IV Municipio di Roma Capitale, Massimiliano Umberti, e alla sua giunta; al direttore della Asl RM 2 Francesco Amato e ai dirigenti dell’area competente (IV Distretto); al Presidente della Regione Lazio con delega alla sanità, Francesco Rocca, di promuovere questo progetto pilota di gestione partecipata della pianificazione socio-sanitaria attraverso i seguenti passaggi:

  • Destinare a fini sociali e socio-sanitari dei locali abbandonati siti in via Giovanni Palombini 15, c.d. “Negozietti”, per realizzare una casa di quartieree un consultorio familiare, oltre alla tutela delle due attività già presenti;
  • Formalizzare un patto di collaborazione tra enti locali (Regione, CdC Villa Tiburtina, Asl Roma 2, IV Municipio, Consultorio, SERD,  ed eventuali altre strutture socio-sanitarie), definendo impegni, ruoli e responsabilità dei vari attori all’´interno del microdistretto;
  • Istituire un tavolo interistituzionale permanente che includa le realtà sociali già operanti nel territorio e che si riunisca periodicamente per confrontarsi sulle strategie di pianificazione socio-sanitaria.

Riapriamo i negozietti, diamo le gambe alla sanità territoriale!


Promuove la petizione: 

Comunità territoriale Rebibbia-Ponte Mammolo-Casal De’ Pazzi


Composta da:


Casale Alba 2, Comitato di Quartiere Mammut, Riapriamo Villa Tiburtina – Sportello socio-sanitario Mammut, Csoa La Torre, Associazione La Chiocciolina ODV, CdQ Kant-Nomentana, Rete Studenti Roma Est, Insieme per l’Aniene Onlus, Centro Anziani Ponte Mammolo, Museo di Casal De’ Pazzi, Comitato di Quartiere Rebibbia, Red Foxes, Nuova Generazione Natura a.p.s., Azzurra 86 A.s.d.p. , Roma NoProfit, Donne De Borgata, Scuola Palenco – Movimento per il diritto all’Abitare

13 APRILE 2025

Per osservazioni e precisazioni: laboratoricoarteinregola@gmail.com

(*) Petizione ai sensi dell’art. 8 del Regolamento del Municipio IV di Roma Capitale

(**) Vai Le osservazioni di Carteinregola alla Delibera adottata (7 aprile 2025)