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Progetto ampliamento città giudiziaria- I Municipio Cronologia e materiali

(aggiornato al 18 maggio 2025)

Il progetto di realizzare interventi di riqualificazione della città giudiziaria nasce nel 2018 (1) e si avvia formalmente nel 2019 con la sottoscrizione di un Protocollo d’Intesa tra Regione Lazio, Roma Capitale e   Ministero della Giustizia (2) per la realizzazione di un ampliamento della Città giudiziaria di Piazzale Clodio. L’intesa prevede l’ampliamento della consistenza edilizia della città giudiziaria mediante la realizzazione (si legge nello schema d’intesa) di un nuovo edificio nell’area parco di Monte Mario (3), il c.d. “pratone di Monte Mario” inserito tra Piazzale Clodio e via Teulada.

Il 16 maggio 2019 Presso la sede della Corte d’Appello di Roma la Sindaca Virginia Raggi insieme al Ministro della Giustizia Alfonso Buonafede e al Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti siglano l’accordo (4).

Il nuovo edificio dovrebbe quindi essere realizzato all’interno di un’area verde (circa 3 ettari)  che ricade nel sistema Ambientale ed agricolo Parchi istituiti e Tenuta Castel Porziano di cui agli articoli 68 e 69 delle NTA (Norme Tecniche di Attuazione) del PRG (5) che non prevedono nuove edificazioni. L’area, pubblica,  di proprietà dell’Agenzia del Demanio, è anche un’area naturale protetta (Riserva Naturale di Monte Mario) e rientra nelle Tavole B (di natura prescrittiva contenente la descrizione dei beni paesaggistici) e C (di natura descrittiva e di indirizzo dei beni che costituiscono integrazione ai beni paesaggistici individuati per legge) del PTPR (Piano Territoriale Paesistico Regionale) del Lazio.

Fin da subito si mobilitano i residenti, anche dei quartieri limitrofi,  i Comitati cittadini e le Associazioni ambientaliste, tutti  fortemente contrari al progetto edilizio previsto nell’unica area verde pianeggiante esistente nel quartiere. All’interno del perimetro della riserva si trovano inoltre opere dall’alto valore storico, archeologico e ambientale, ed esempi di architettura rinascimentale come Villa Madama. Vi sono inoltre ville storiche come Villa Mazzanti, sede di Roma Natura, e Villa Mellini, sede del celebre Osservatorio astronomico e meteorologico sul quale passa il meridiano di Roma.

Dal maggio 2019 ad oggi si sono susseguite numerose iniziative pubbliche e politiche (vedi cronologia) per cercare di bloccare e/o rimodulare il progetto che vedrebbe intaccare una parte davvero importante del patrimonio verde pubblico della città di Roma nella Riserva naturale  di Monte Mario con un forte impatto visivo che verrebbe a condizionare l’immagine della collina. (vedi Edificazioni nel pratone di via Teulada: chiediamo trasparenza e tutela del paesaggio 12 marzo 2024)

Cronologia e materiali

L’area prevista per l’intervento di ampliamento della Città Giudiziaria di piazzale Clodio ricade all’interno della Riserva naturale di Monte Mario; il Piano dell’area protetta prevede :

  • la Tavola 3 – Articolazione in zone della Riserva classifica l’area :
    • area adibita a parcheggio: D8 – Nuove attrezzature e servizi per la fruizione dell’area protetta;
    • viale Giovanni Falcone e Paolo Borsellino: D3 – Nuova viabilità carrabile e/o ferroviaria e/o suoi ampliamenti;
  • la Tavola 4 – Sistema e interventi per l’accessibilità e la fruizione della Riserva prevede:
    • Scheda Progetto A/S 01: intervento integrato per la riconfigurazione della “Porta del Parco” antistante piazzale Clodio;
    • la Tavola 5 – Interventi di riqualificazione ambientale, paesaggistica e di valorizzazione del patrimonio storico-artistico:
    • Scheda Progetto N/P 03: mitigazione degli impatti lungo la via “Panoramica”;

1997: istituzione della riserva naturale di Monte Mario con legge regionale n. 29/1997, articolo 44. comma 1, lettera q); al comma 8 stabilisce di affidarne la gestione all’Ente Regionale Roma Natura, (dal 1998 l’area di Via Teulada fa parte integrante della riserva)

12 novembre 2008 Consiglio regionale approva il Piano dell’area protetta Riserva naturale di Monte Mario con deliberazione n. 55 (B.U.R.L. del 21 gennaio 2009, n. 3, S.O. n. 1) e rettificato con DCR del 31 marzo 2016, n. 6 (BUR 24 maggio 2016, n. 41);

16 maggio 2019: la Giunta Capitolina approva lo schema d’intesa da sottoscriversi tra Ministero della Giustizia, la Regione Lazio e Roma Capitale per la realizzazione di un intervento di ampliamento della città giudiziaria di Piazzale Clodio nel territorio di Roma con deliberazione n.  87. Scarica la deliberazione a questo link: https://www.carteinregola.it/wp-content/uploads/2024/03/deliberazione-Giunta-Capitolina-n.-87-del-10-maggio-2019.pdf

3 ottobre 2019 (come indicato nel Protocollo d’Intesa sottoscritto dalle parti in data 10 luglio 2024), è stipulata apposita Convenzione tra il Ministero della Giustizia – Dipartimento dell’Organizzazione Giudiziaria, del Personale e dei Servizi ed il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – Provveditorato Interregionale per le Opere Pubbliche per il Lazio, l’Abruzzo e la Sardegna, con la quale sono affidate a questo ultimo le funzioni di Centrale di committenza e delle attività di committenza ausiliare, ai sensi del Decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50 – Codice dei contratti pubblici (il Provveditorato alle Opere
Pubbliche, redige poi il documento preliminare alla progettazione per la riqualificazione complessiva della Città Giudiziaria e per l’ampliamento della stessa, da porre a base di un successivo concorso di
progettazione)

10 giugno 2021: il Consiglio del Municipio, all’unanimità, approva la mozione n. 42 ed esprime la propria contrarietà al protocollo d’intesa; chiede alle istituzioni competenti dell’area un progetto di recupero, riqualificazione e tutela per renderlo finalmente fruibile alla cittadinanza, in linea con la sua vocazione di area verde e paesaggistica della riserva naturale di Monte Mario.

13 gennaio 2022: Il Consiglio del Municipio I, a gennaio 2022,  all’unanimità, approva una mozione per sospendere il progetto previsto dal protocollo d’intesa nello spazio verde del Pratone e per chiedere alle Istituzione competenti dell’area un progetto di recupero, riqualificazione e tutela per rendere il Parco finalmente fruibile alla cittadinanza, in linea con la sua vocazione di area verde e paesaggistica della riserva naturale di Monte Mario.

10 febbraio 2022: il Consiglio Regionale del Lazio approva all’unanimità una mozione di Valentina Grippo (Azione) che impegna la Giunta Regionale a rimodulare, a fronte anche dei vincoli urbanistici e delle esigenze di sostenibilità ambientale, il Protocollo d’Intesa che la Regione ha firmato con Roma Capitale e con il Ministero della Giustizia, in modo da salvaguardare l’area verde che va da via Teulada a piazzale Clodio, non modificando la destinazione a verde pubblico del cosiddetto Pratone. Il tutto anche in considerazione dell’avvenuta individuazione di altri spazi da destinare ad uffici giudiziari come la caserma Manara che si trova tra viale delle Milizie e viale Giulio Cesare. Sempre in Prati (8).

20 maggio 2022: Si riunisce la Commissione Trasparenza e pubblicità della Regione Lazio. Audizione sul tema del “Protocollo d’Intesa tra il Ministero della Giustizia, la Regione Lazio e Roma Capitale per la realizzazione di un intervento di ampliamento della città giudiziaria di Piazzale Clodio nel territorio di Roma”- https://www.consiglio.regione.lazio.it/?vw=commissioniNewsDettaglio&id=3285&cid=32

13 ottobre 2022: Interrogazione parlamentare di RAMPELLI, MOLLICONE e BELLUCCI al Ministro della giustizia. Scarica gli atti parlamentari a pagina LXVIII a questo link:https://www.carteinregola.it/wp-content/uploads/2024/03/13102022_IP_Lollobrigida-et-altri_leg.19.sed0001.allegato_b.pdf

5 aprile 2023: Interrogazione parlamentare di Valentina Grippo al Ministro della Giustizia Nordio. Cfr. pagina XIX e XX al seguente link: https://www.carteinregola.it/wp-content/uploads/2024/03/05052023_IP_leg.19.sed0083.allegato_b.pdf

5 marzo 2024: Respinta al Consiglio Comunale la mozione dell’Alleanza Verdi-Sinistra per salvaguardare il Parco di via Teulada e per evitare di modificare la destinazione d’uso di un’area riserva naturale inserita nel piano paesaggistico regionale che creerebbe un pericoloso precedente (vedi Nota 1).

4 luglio 2024, deliberazione di Giunta n. 482 che approva lo schema di Protocollo d’Intesa tra Ministero della Giustizia, Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Regione Lazio e Roma Capitale

10 luglio 2024 è firmato un nuovo protocollo di intesa tra Ministero della Giustizia, la Regione Lazio e Roma Capitale in aggiornamento del precedente, che prevede il rinnovo del tavolo tecnico, con il coinvolgimento diretto del Ministero delle Infrastrutture e del Provveditorato Interregionale per le Opere pubbliche per il Lazio, l’Abruzzo e la Sardegna, che “dovrà definire le procedure per la realizzazione dell’intervento e elaborare il crono programma dei lavori supportare la centrale di committenza nell’aggiornamento del progetto e individuare gli elementi base del successivo concorso di progettazione, nonché predisporre il piano di interventi a compensazione ecologica per la realizzazione del nuovo polo giudiziario

15 gennaio 2025 Su proposta dell’Assessore all’ambiente Sabrina Alfonsi la Giunta Gualtieri approva una memoria Istituzione di un Tavolo Istituzionale finalizzato all’assegnazione a Roma Capitale delle aree libere del Prato di Via Teulada per la realizzazione di un parco pubblico aperto ai cittadini. (Protocollo N. 1308 del 14/01/2025), nella Memoria si ricorda che “come richiesto da Roma Capitale” l’intervento “dovrà aver luogo utilizzando per quanto possibile le aree già asfaltate e le strutture esistenti minimizzando il consumo di suolo con l’obiettivo di garantire una sostanziale riqualificazione dell’intero quadrante” considerato che “già oggi l’area di piazzale Clodio, per l’elevata presenza di cemento e altri materiali capaci di accumulare non riflettere la radiazione solare rappresenta una delle isole di calore più rilevanti della città di Roma” per cui, “al fine di mitigare tale effetto è intenzione di Roma Capitale acquisire le aree libere del prato di via Teulada per destinarle alla realizzazione di un parco pubblico fruibile da parte della cittadinanza“; la Giunta capitolina chiede quindi “l’apertura di un tavolo interistituzionale con l’Agenzia del demanio per pianificare e definire le modalità di assegnazione delle aree libere del prato di via Teulada Roma Capitale, anche mediante l’attiva attivazione di accordi di collaborazione per la gestione condivisascarica la Memoria di Giunta Istituzione di un Tavolo Istituzionale finalizzato all’assegnazione a Roma Capitale delle aree libere del Prato di Via Teulada per la realizzazione di un parco pubblico aperto ai cittadini. (Protocollo N. 1308 del 14/01/2025) (vedi Pratone di Via Teulada, qualche novità)

18 marzo 2025 si concludono i lavori del tavolo tecnico per l’ampliamento della Città Giudiziaria

21 marzo 2025 la Direzione Ambiente, Cambiamenti climatici, Transizione energetica e sostenibilità, Parchi crichiede il parere alla deroga al Piano della Riserva naturale di Monte Mario all’Ente di gestione Roma Natura, che lo trasmette il 27 marzo

27 marzo 2025 parere dell’Ente Natura

24 aprile 2025 è approvato il decreto regionale dell presidente Francesco Roccaautorizzazione ala deroga al Piano della Riserva di Monte Mario, ai sensi dell’art. 26 co. 5 ter della legge regionale 6 otobre
1997, n. 29 e successive modificazioni per la realizzazione dell’intervento di ampliamento della Città Giudiziaria di piazzale Clodio, nel territorio di Roma Capitale

6 maggio 2025 , è presentato il decreto regionale dal Sindaco Roberto Gualtieri, dal presidente Francesco Rocca, dal ministro della Giustizia, Carlo Nordio e dal sottosegretario di Stato del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Tullio Ferrante. Informazioni salienti (vedi il comunicato completo sul sito di Roma capitale Presentata la nuova Città Giudiziaria):

  • L’intervento sarà realizzato tramite un concorso di progettazione che includerà anche la riqualificazione complessiva dell’area di piazzale Clodio.
  • il nuovo edificio – destinato a ospitare gli uffici giudiziari – non potrà superare i 24 metri di altezza,
  • sarà realizzata la cosiddetta “Porta del Parco”, con la completa riqualificazione e ripristino del verde del “pratone di via Teulada” come porta d’accesso al Parco di Monte Mario, e un percorso pedonale al suo interno.
  • Il nuovo edificio, inoltre, dovrà essere realizzato senza nuovo consumo di suolo e utilizzando la minor quantità possibile di aree che oggi sono permeabili (cioè in grado di assorbire le acquee piovane) e la maggior estensione possibile di superfici già compromesse sotto il profilo ambientale
  • saranno aumentate le superfici verdi, con la riqualificazione e la de-pavimentazione di parte dell’area di piazzale Clodio.
  • allo studio c’è un percorso ciclopedonale protetto che potrebbe collegarsi a un tracciato fino a Ponte Milvio e oltre.

Carteinregola in data 16 maggio ha cercato l’ordinanza sul sito regionale e non avendola trovata ha inviato pec all’URP segnalando la mancata pubblicazione.

  • Nell’ordinanza, resa disponibile sui social dai comitati per la difesa del pratone, si esplicita “la necessità di non registrare alcuna perdita netta della superficie totale degli spazi verdi ai sensi del Regolamento 2024/1991 del Parlamento europeo e del Consiglio del 24 giugno 2024 sul ripristino della natura“;
  • Inoltre è specificato che il Decreto non esime dall’acquisizione di tutti i pareri, nulla osta e autorizzazioni necessari secondo la normativa vigente

Per osservazioni e precisazioni: laboratoriocarteinregola@gmail.com

12 marzo 2024 (ultimo aggiornamento 18 maggio 2025)

NOTE

  1. Mozione n. 209/2023. Scarica il testo della Mozione a questo link: https://www.carteinregola.it/wp-content/uploads/2024/03/Mozione-pratone-Teulada-ottobre-23-marzo-24.pdf
  2. La Giunta Capitolina approva lo schema d’intesa in data 10 maggio 2019 con delibera n. 87. Scarica la delibera a questo link: https://www.carteinregola.it/wp-content/uploads/2024/03/deliberazione-Giunta-Capitolina-n.-87-del-10-maggio-2019.pdf
  3.  Cfr. articolo 44, comma 1, della l.r. 29/1997 e successive modifiche, con il quale viene istituita la Riserva naturale di Monte Mario nel Comune di Roma. https://www.consiglio.regione.lazio.it/consiglio-regionale/?vw=leggiregionalidettaglio&id=9334&sv=vigente
  4. https://www.comune.roma.it/web/it/galleria-multimediale.page?contentId=GAL321710
  5. Capo 1° Componenti del sistema ambientale e agricolo Art.68. Articolazione delle componenti 1.Sono componenti del sistema ambientale e agricolo: a)Aree naturali protette; b)Reticolo idrografico; c)Agro romano; d)Parchi agricoli. 2.Concorrono al Sistema ambientale e al funzionamento ecologico dell’intero territorio le aree del “Sistema insediativo” e del “Sistema dei servizi, delle infrastrutture e impianti” ricadenti nella Rete ecologica di cui all’art. 72. 3.Concorrono alla definizione della disciplina del “Sistema ambientale e agricolo” gli Ambiti di paesaggiocome individuati nell’elaborato G6.“Sistema paesaggistico”: i progetti d’intervento dovranno conformarsi ai criteri e alle regole stabilite nell’elaborato G7. “Guida per la progettazione negli Ambiti di paesaggio” Art.69. Aree naturali protette nazionali e regionali 1. Nelle riserve naturali statali del Litorale romanoe della Tenuta presidenziale di Castel Porziano, individuate nell’elaborato 3.“Sistemi e Regole”, rapp. 1:10.000, fino all’approvazione dei relativi “Piani di gestione” si applica la disciplina della legge n. 394/1991 e del DM Ambiente 29 marzo 1996. 2.Nella fascia di rispetto della “Tenuta presidenziale di Castel Porziano”, come individuata nell’elaborato 4. “Rete ecologica”, dovranno essere osservate le seguenti disposizioni: a)all’esterno dei Piani di recupero urbanistico dei nuclei di edilizia ex abusiva, così come individuati in sede di strumento urbanistico esecutivo, predisposto ai sensi dell’art. 55, comma 2, sono ammessi esclusivamente: gli interventi di recupero degli edifici esistenti, secondo le categorie MO, MS, RC, RE, definite dall’art. 9; la realizzazione delle reti tecnologiche di cui agli articoli 103 e 104; gli interventi di categoria ambientale di cui all’art. 10; b)all’interno dei Piani di recupero urbanistico dei nuclei di edilizia ex abusiva, così come individuati in sede di strumento urbanistico esecutivo, predisposto ai sensi dell’art. 55, comma 2, è comunque ammesso il trasferimento all’esterno della fascia di rispetto della Tenuta presidenziale delle previsioni edificatorie private assentite ai sensi e per gli effetti dell’art. 55, comma 3, lett. c) e d), fatta comunque salva la possibilità di localizzare i servizi pubblici oltre il limite di m. 50 dal confine della Tenuta presidenziale. 3.Nelle aree limitrofe al confine della Tenuta presidenziale di Castel Porziano, all’esterno e all’interno della fascia di rispetto di cui al comma 2, ivi comprese quelle ricadenti nelle componenti di cui agli articoli 55 e 62, ogni intervento urbanistico e edilizio, come definito dall’art. 9, escluso gli interventi di categoria MO, dovrà essere accompagnato da interventi ambientali di categoria REA, MIA, VLA, come definiti dall’art. 10, commi 4, 5 e 6, finalizzati alla creazione, in aderenza al confine della Tenuta presidenziale, di una barriera verde continua, costituita da siepi e da alberi di alto fusto, di altezza tale da garantire una adeguata barriera visiva verso le costruzioni esistenti o di progetto. 4.Nelle Aree naturali protette regionali, individuate nell’elaborato 3.“Sistemi e Regole”, rapp. 1:10.000, fino all’approvazione dei Piani di cui all’art. 26 della LR n. 29/1997 o fino all’adozione, da parte degli Enti competenti, di specifiche norme di salvaguardia, si applica la disciplina transitoria costituita dall’art. 9 della LR n. 24/1998 e dagli articoli 8, 44, commi 13 e 14, della LR n. 29/1997. Si applica altresì, ove più restrittiva o ad integrazione, la disciplina urbanistica del PRG pre-vigente; per le zone già destinate ad Agro romano, in luogo delle norme tecniche previgenti, si applicano quelle del presente PRG. 5. Se i Piani delle Aree naturali protettesono approvati con modificazione dei perimetri originari, oppure se il perimetro dell’area naturale protetta risulti erroneamente riportato, le rispettive aree stralciate o erroneamente incluse, salvo che non si tratti di adeguamento ai confini morfologici o catastali, assumono la disciplina urbanistica come definita al comma 4, secondo periodo, fino a eventuale ripianificazione da parte del Comune. Le variazioni dei perimetri, in ampliamento o in riduzione, si intenderanno automaticamente recepite nel presente PRG.
  6. Vedi la scheda di Risorse per Roma : Mercato dei Fiori (5 marzo 2024) Leggi l’articolo del 24 gennaio 2023 di Roma Today “L’ex mercato dei fiori è a rischio abbandono. Quale futuro per la struttura di Prati” a questo link: https://www.romatoday.it/zone/prati/trionfale/ex-mercato-dei-fiori-quale-futuro.html. Leggi anche l’articolo pubblicato da Carteinregola il 14 gennaio 2023 “Mercato dei Fiori, ricominciamo sempre da capo?” a questo link: https://www.carteinregola.it/index.php/ex-mercato-dei-fiori-ricominciamo-sempre-da-capo/
  7. Oltre ai cittadini, anche la politica ha iniziato a intravedere nel progetto profonde criticità legate anche al cambiamento di prospettiva seguita all’epidemia da Covid 19 (possibilità di intensificare lo smart working anche negli uffici pubblici) oltre al progressivo aumento di consapevolezza sugli effetti negativi legati al consumo di suolo e alla riduzione delle superfici permeabili e verdi.
  8. Mozione n. 573 del 3 febbraio 2022. Leggi l’articolo di RomaH24 “Passo indietro della Regione, passa la mozione Grippo “salva pratone”. Stop alla nuova città giudiziaria”. https://romah24.com/prati/news/passo-indietro-della-regione-passa-la-mozione-grippo-salva-pratone-stop-alla-nuova-citta-giudiziaria/

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Per approfondire:

Fonte: Roma Today articolo del 21 giugno 2022 https://www.romatoday.it/zone/prati/prati/campidoglio-difesa-pratone-via-teulada-.html

Vedi anche RomaH24, articolo del 30 luglio 2022:

https://romah24.com/prati/news/allargamento-della-cittadella-giudiziaria-il-municipio-vota-no-passa-la-mozione-salva-pratone/embed/#?secret=wYSEnPe1Bs#?secret=FVwUPxYBnd

17 aprile 2023: Via Teulada, lavori per risanare il parco: uno stop alla palazzina del tribunale

https://www.leggo.it/italia/roma/tribunale_via_teulada_stop_lavori_oggi_17_4_2023-7347610.html#

Vedi anche Sentenza della Corte Costituzionale 179/2019.

CORTE COSTITUZIONALE, 16 luglio 2019, n. 179 – Pres. Lattanzi, Red. Antonini   Intervenendo in tema di consumo di suolo, la Corte Costituzionale fissa alcuni principi di rilevanza nazionale in punto rapporti tra poteri delle Regioni e attribuzioni degli enti locali, definitivamente acclarando che la funzione di pianificazione comunale resta assegnata al livello dell’ente più vicino al cittadino. Il che non significa che le Regioni non possano disciplinarla o conformarla sulla scorta di esigenze generali, ma confligge con il principio costituzionale di sussidiarietà verticale comprimerla o paralizzarla come nel caso della disposizione contenuta nel testo originario dell’articolo 5, comma 4, della legge regionale della Lombardia n. 31 del 2014, nella parte in cui non consentiva ai Comuni di apportare varianti in riduzione delle previsioni e dei programmi edificatori dello strumento urbanistico vigente. https://rgaonline.it/wp-content/uploads/2019/09/Spallino_179_2019.pdf

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