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Legge regionale rigenerazione urbana: le obiezioni M5S

dal sito del Consiglio regionale del lazio

Dopo l’ampia documentazione data del punto di vista dei promotori(1) della legge regionale “Disposizioni per la rigenerazione urbana e per il recupero edilizio” in discussione al Consiglio regionale del Lazio(2), diamo la parola all’opposizione del MoVimento Cinque Stelle, che ha diffuso un comunicato assai critico sul provvedimento. Anche Carteinregola aveva già rilevato varie criticità (3), anche se indubbiamente si tratta di un provvedimento che, pur ponendosi sul solco scavato dal “Piano casa” Polverini/Zingaretti, non ne riproduce  l’aggiramento della pianificazione  e della decisionalità dei Comuni. Ma restano molti interrogativi su una legge che tratta  la rigenerazione urbana come una componente avulsa dalla pianificazione,  inserendola anzi in parallelo  – e con   proprie logiche  in deroga alle previsioni  –  alle procedure ordinarie. Inoltre  la legge contiene  un articolo che riguarda i manufatti ricadenti nelle aree demaniali marittime – in una legge che riguarda la “rigenerazione urbana” –  che ci sembra non abbia alcuna giustificazione, quantomeno  dal punto di vista della logica, oltre che dell’interesse pubblico. In calce il comunicato del sito del Consiglio, che riferisce che le richieste di modifica che il Consiglio regionale del Lazio dovrà esaminare sono 538 emendamenti, più 51 subemendamenti.

Silvia Blasi, capogruppo del M5S Lazio, dichiara:

Siamo profondamente critici nei confronti di questa legge che nel titolo afferma una cosa che poi viene smentita negli articoli, così come non crediamo che concedere un microintervento edilizio ai piccoli proprietari o ai condomini abbia un reale  impatto sulla qualità della vita nelle città e non possa essere ricompreso nella rigenerazione urbana.  Il recupero edilizio così come concepito all’art. 5, una proroga del piano casa, andrebbe eliminato perché non attiene ad una strategia di progettazione urbanistica diversa ed a favore di interventi per aumentare l’efficienza energetica o le aree verdi.  la nostra idea di rigenerazione urbana ha a che fare con la qualità della vita delle persone, con la riduzione dell’inquinamento urbano, con la mobilità sostenibile, l’incremento del verde urbano e lo stop al consumo di suolo attraverso l’uso  di strumenti efficaci come distretti energetici urbani, contratti di eco quartiere, erogazione di incentivi volumetrici diversificati su base territoriale invece di concedere aumenti di cubature in aree agricole o nei parchi, un’aberrazione molto distante dagli obiettivi presunti di questa legge. Va riconosciuto che territori della nostra Regione come aree agricole o parchi hanno funzioni ed obiettivi diversi e non possono e non devono essere regolamentate come se fossero un insediamento urbano. La Giunta si dovrebbe preoccupare di applicare pienamente la L.R. 29/97 per i piani delle aree naturali protette, un passaggio fondamentale per la corretta gestione di queste importante aree. Ci sembra che questa Giunta si stia adoperando per approvare in fretta un nuovo piano casa sotto falso nome, per far credere ai propri elettori di fare qualcosa contro gli speculatori edilizi invece di limitarsi a definirli ‘rigeneratori urbani’.”

Gruppo Consiliare M5S Regione Lazio

Scarica  la versione emendata del 29 maggio 2017  al voto del Consiglio PL 365_6 rigenerazione urbana regione lazio post commissione)

Vai a Piano Casa – cronologia materiali, aggiornato con la legge sulla rigenerazione urbana

(1) Abbiamo la presentazione  della legge dal sito istituzionale e una sintesi giornalistica del Presidente della Commissione urbanistica Panunzi (PD)

(2) proposta di legge 365 del 2 febbraio 2017 

(3) vedi Regione Lazio: arriva in Aula la legge per la rigenerazione urbana del 7 giugno 2017

Resoconto dal sito del Consiglio Regionale del Lazio

Rigenerazione urbana: chiuso il dibattito, 589 le proposte di modifica

Il 20 giugno prima dell’esame la proposta di legge dovrà superare due ordini del giorno che chiedono di bloccare l’iter. In apertura, illustrata all’Aula da Zingaretti la situazione nelle zone terremotate.

15/06/2017 – Sono contenute in 538 emendamenti, più 51 subemendamenti depositati ieri, le richieste di modifica che il Consiglio regionale del Lazio dovrà esaminare nel corso dei lavori sugli 11 articoli della proposta di legge regionale n. 365 “Disposizioni per la rigenerazione urbana e per il recupero edilizio”. Dodici proposte di emendamento, tra le 589 totali, provengono dalla stessa Giunta, 509 dai banchi delle opposizioni. Oltre la metà delle richieste di riscrittura degli articoli riguarda finalità e ambito di applicazione della legge, programmi di rigenerazione urbana, ambiti territoriali di riqualificazione e recupero edilizio e disposizioni per il cambio di destinazione d’uso.

La seduta proseguirà il 20 giugno a partire dalle ore 10 con la discussione di due ordini del giorno per il “non passaggio all’esame” per contrasto con le leggi nazionali delle disposizioni che ampliano alle aree agricole l’applicabilità della legge e circa distanze e deroghe a densità fondiarie e alle altezze massime per ricostruzioni di edifici demoliti.

Oggi, intanto, è stata giornata di dibattito generale alla Pisana, alla presenza del presidente Nicola Zingaretti. Dagli interventi sono emerse considerazioni sulla collocazione della proposta nel quadro della legislazione regionale, con il passaggio dalla logica “derogatoria” del piano casa – che nella maggioranza (e parte della minoranza) ritengono doversi archiviare definitivamente – a quella della pianificazione. Una legge che punta allo sviluppo socioeconomico, ambientale e paesaggistico nella quale un ruolo centrale è riconosciuto ai Comuni. Ribaditi i principi guida della proposta, compreso quello di considerare conclusi il consumo del suolo e l’espansione urbanistica, e sottolineato il lavoro migliorativo compiuto in commissione, che ha prodotto un testo arricchito dai contributi di varie componenti, tanto della maggioranza che di parti dell’opposizione.

Tra le voci critiche, invece, sono emerse posizioni che hanno invocato modifiche che evitino che la legge che prevede premialità in cubatura, si trasformi in un testo per i grandi speculatori e non per i singoli cittadini. Lo stesso piano casa, scaduto il primo giugno scorso, avrebbe dovuto essere prorogato, senza brusche interruzioni. Agli atti, a questo proposito, sono stati depositate proposte di emendamento per un’ulteriore proroga. Criticata anche l’esclusione dagli interventi dei centri storici e delle aree naturali e il fatto di aver consentito un’applicazione troppo restrittiva della legge nelle zone agricole. Sottolineate, infine, le differenti esigenze tra vari territori del Lazio e quelle di Roma. Invocata semplificazione e una “riflessione” sul piano territoriale paesistico regionale (Ptpr) che, richiamato dalle future norme, ad oggi rischierebbe di rendere inutile la legge.

Sono stati espressi, da altra parte, timori che la legge possa scivolare dall’urbanistica all’edilizia. I parchi e le aree agricole in origine, secondo questo tipo di osservazioni emerse in Aula, erano escluse. Ma poi sono le zone agricole sono entrate – con emendamenti votati a maggioranza – durante i lavori della sesta commissione con gli “interventi diretti”, nonostante queste ultime non siano tessuto urbano degradato. Sui parchi, infine, l’esclusione non è totale, anche in questo caso grazie a modifiche di commissione. Segnalata la presenza di norme che sembrano ancora echeggiare il piano casa, che invece si dice di voler superare.

LA SITUAZIONE NELL’AREA DEL SISMA
La proposta di legge in discussione per la rigenerazione urbana e il recupero edilizio si occupa dell’adeguamento e del miglioramento sismico. E sempre oggi in apertura di seduta, proprio in materia di sisma, a partire dalle dimissioni di Pietro Di Paolo da presidente della commissione speciale Terremoto l’Aula è stata aggiornata sulla situazione nell’are adel sisma. Dimissioni, quelle del presidente della commissione speciale, presentate per richiamare l’attenzione della Giunta su una tragedia per la quale si denuncia un calo di attenzione e che dovrebbe tornare tra le priorità. Zingaretti, oltre ad aver invitato il consigliere a tornare sui propri passi, ha assunto l’impegno di una maggiore presenza e di informative più frequenti rispetto ai lavori della commissione. Sui temi sollevati oggi dai consiglieri – tra cui quelli caldi dello sviluppo economico e della rimozione delle macerie – l’Aula è stata informata nell’occasione o delle azioni della Regione.

Ad Amatrice sono state consegnate 140 soluzioni abitative provvisorie, che presto dovrebbero arrivare a 184. Altre cento arriveranno nel mese di giungo ad Accumoli. Sono stati aperti 39 cantieri edili, tutti verificati con Anac, e riparati numerosi ponti. Coinvolti i sindaci del cratere, riuniti nel Comitato istituzionale della ricostruzione, nelle scelte sul futuro degli insediamenti produttivi. In campo 11,5 milioni di euro di provvedimenti straordinari della Regione per attrarre investimenti delle pmi nelle zone colpite dal sisma (più misure sul microcredito, fino a 25 mila euro, con l’un per cento di interesse rimborsabile a otto anni e un fondo per anticipazioni fino a 10 mila euro per le tasse di aziende a rischio chiusura).

Quanto alle macerie, 100 mila tonnellate di materiale proveniente da edifici pubblici sono state già rimosse. Si apre ora la fase dello spostamento delle macerie private, tema molto complesso perché queste non possono essere toccate senza assenso dei cittadini, in quanto rimangono comunque una proprietà privata.  Preventivata, in proposito, una gara da 70 milioni di euro, divisa in quattro lotti, per procedere più speditamente nell’operazione. Di Paolo ha annunciato l’invio per domani di una lettera sulle proprie dimissioni al presidente della Regione.

In calce i link i resoconti stenografici del dibattito che si è svolto nelle prime sedute del Consiglio. Prossimi appuntamenti il Consiglio regionale è chiamato a riunirsi sulla proposta di legge  il 20 e 21 giugno con inizio  alle ore 10 alla Pisana.

12/6/2017 scarica il resoconto http://www.consiglio.regione.lazio.it/binary/consiglio_regionale/tbl_lavori_aula_resoconti2/seduta_n.077.1_del_12.06.17.pdf (presentazione progetto di Legge Assessore Civita da Pagina 5)

13/6/2017 scarica il resoconto http://www.consiglio.regione.lazio.it/binary/consiglio_regionale/tbl_lavori_aula_resoconti2/seduta_n.077.2_del_13.06.17.pdf Relazione Presidente Commissione Urbanistica  Panunzi  pag.9

15/6/2017 scarica il resoconto http://www.consiglio.regione.lazio.it/binary/consiglio_regionale/tbl_lavori_aula_resoconti2/seduta_n.077.3_del_15.06.17.pdf

 

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miriam costa
miriam costa
6 anni fa

Di particolare gravità riteniamo la deroga alle altezze massime consentite di cui all’art. 8 comma 3 in contrasto con l’art. 1 della legge stessa (finalità..): inciderebbe infatti negativamente sul diritto alla luce dei palazzi circostanti, tutelato dalla normativa attuale cui si deroga.
Certo non si può titolare ” Rigenerazione”!

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