Widgetized Section

Go to Admin » Appearance » Widgets » and move Gabfire Widget: Social into that MastheadOverlay zone

L’allergia per le critiche dell’assessore Veloccia

I tanti articoli che hanno rilanciato le criticità delle modifiche alle Norme Tecniche di Attuazione del Piano Regolatore e il dibattito pubblico che è scaturito ex post l’adozione in Assemblea Capitolina dimostrano – come noi sosteniamo da tempo – che si tratta di modifiche che sono molto più rilevanti di quello che si vuole fare credere, e che la scelta di non provvedere all’informazione e al confronto con la cittadinanza sulle scelte urbanistiche prima dell’adozione, limitando il dialogo ai consiglieri di maggioranza e di (parte) dell’opposizione (con ulteriori e significative modifiche alla proposta della Giunta concordate nel back stage), e, fuori dall’Assemblea, privilegiando un dialogo continuativo con i soli rappresentanti delle categorie edilizie interessate (1), si sta rivelando un boomerang. Il confronto è approdato anche su Facebook con dei “botta e risposta” tra il Presidente della Commissione PNRR e ex assessore all’urbanistica Giovanni Caudo, il Prof. Alessandro Lanzetta, l’ attuale Assessore all’urbanistica Maurizio Veloccia, con scambi che abbiamo deciso di pubblicare per chi non segue i social, ritenendoli di pubblico interesse (2). Del merito degli argomenti ci occuperemo in un altro approfondimento, ma vogliamo qui commentare alcuni interventi dell’assessore Veloccia che affrontano a gamba tesa le voci critiche che si sono levate.

Oggetto degli attacchi innanzitutto la Soprintendenza speciale archeologia, belle arti e paesaggio di Roma, che aveva chiesto la sospensione della Delibera per il suo mancato coinvolgimento nel lungo iter della Proposta – approvata dalla Giunta nel giugno 2023 e adottata dall’Assemblea capitolina ben un anno e mezzo dopo – ed ha poi inviato un lungo elenco di osservazioni critiche alle modifiche alle NTA(3). Veloccia ha affidato a stampa e social la sua risposta : (…) Come sempre l’Amministrazione Capitolina si riserva di analizzare nel merito le osservazioni avanzate dalla Soprintendenza Speciale di Roma …ma tutelando e confermando nel contempo le prerogative proprie di Roma Capitale e dell’Assemblea Capitolina, che costituisce l’organo competente a definire le strategie di pianificazione della città, rappresentativo dei cittadini romani, democraticamente eletto” (4). Un modo elegante per affermare che chi è stato eletto può cambiare le regole a suo piacimento e che gli altri organi istituzionali, anche se preposti alla tutela del patrimonio storico culturale, non hanno diritto di mettere in discussione le decisioni dei rappresentanti del popolo. Dichiarazioni che ahimè siamo abituati ad ascoltare da politici di ben altro colore, a fronte di pareri non graditi da parte di soggetti istituzionali non eletti.

Ma l’Assessore si è ulteriormente espresso, sull’onda del dibattito che ha continuato a svilupparsi – anche su iniziativa di Carteinregola –postando sui social il suo pensiero sui “dissidenti”:  “…L’unica cosa che mi viene da dire è che a tanti conviene una città immobile, incapace di affrontare i suoi nodi con coraggio ed equilibrio, cambiando le cose che non funzionano. Conviene a chi i problemi li racconta trovando così una propria ragion d’essere; sono spesso coloro che allo stesso tempo non li vivono, chiusi nei salotti e senza alcuna ansia per la loro risoluzione e chi si alimenta dei problemi per dire che l’unico modo per risolverli è sbarazzarsi di ogni regola. Due opposti estremismi, due conservatorismi solo apparentemente antagonisti, che combattono sempre chi cerca di riformare la società in senso progressivo.”

Parole  e concetti – opposti estremismi! – piuttosto obsoleti, ma anche le classiche modalità di risposta, che anzichè entrare nel merito degli argomenti, lanciano attacchi generici, con la sempiterna etichetta  dispregiativa dei “radical chic”  che stanno nei salotti.

Paradossalmente, la maggior parte delle critiche che ha mosso la nostra associazione riguardano, più che le modifiche alle Norme Tecniche della Proposta di delibera dell’Assessore Veloccia, quelle introdotte dagli emendamenti della sua maggioranza in Assemblea capitolina, che in molti casi hanno completamente cambiato il senso del testo licenziato dalla Giunta.

Uno degli esempi, a seguito dell’approfondimento della Delibera adottata a dicembre (il testo barrato/cancellato è il testo della Delibera di Giunta modificato in Assemblea): Art. 26 Tessuti di origine medievale  comma 2. Sono ammessi gli interventi di categoria Manutenzione Ordinaria, Manutenzione Straordinaria, Restauro e Risanamento Conservativo, Ristrutturazione Edilizia…, con le seguenti specifiche: (…) b) è ammessa la Ristrutturazione Edilizia con interventi di demolizione e ricostruzione, anche con aumento di SUL [Superficie Utile Lorda], ma senza aumento di Vft [Volume Fuori Terra], purché siano mantenuti sagoma, prospetti, sedime e caratteristiche planivolumetriche e tipologiche dell’edificio preesistente di edifici realizzati successivamente al piano regolatore del 1883, che hanno impropriamente alterato, attraverso sostituzioni e completamenti, le regole tipomorfologiche e compositive del tessuto storico; c) è ammessa la demolizione senza ricostruzione di edifici, finalizzata alla riqualificazione ambientale o alla realizzazione. di verde pubblico o servizi pubblici, previa valutazione degli effetti di alterazione dei caratteri di peculiare continuità del Tessuto; (…) (5)

Noi di Carteinregola studiamo gli atti e muoviamo critiche  portando argomenti; per questo  sarebbe
del tutto ingiustificato se l’Assessore  si riferisse alla nostra Associazione, che più che nei salotti sta nelle manifestazioni, come i cortei per la Festa della Liberazione, sta nell’impegno di decine di webinar
anche contro l’autonomia regionale differenziata, sta nelle audizioni alle Commissioni parlamentari sull’urbanistica,  sta nel racconto della città con le esplorazioni di “Piediperterra”,  sta nel centro come nelle periferie, perché  Roma è tutta Roma, e la bellezza della città storica è di tutti i cittadini, come lo è l’urgenza della rinascita dei quartieri più lontani.

Ma a chiunque si riferisse l’Assessore, sono parole e toni inaccettabili per cittadini che esprimono disinteressatamente le loro opinioni. Critiche  di cui istituzioni davvero democratiche farebbero tesoro, così come della partecipazione civica  e di un ascolto prima delle decisioni, non limitato alle  sole categorie economiche.

Post scriptum: l’allergia per il confronto con i cittadini riguarda anche altri esponenti della maggioranza capitolina, come il Presidente della Commissione Capitolina commercio, che a un convegno sui mercati rionali (6) rispondendo alla richiesta del coinvolgimento delle persone del quartiere sulle nuove funzioni da inserire nei mercati rionali riqualificati, ha dichiarato che la partecipazione i cittadini la fanno ogni 5 anni, quando vanno a votare.

Anna Maria Bianchi Missaglia

28 aprile 2025

Per osservazioni e precisazioni: laboratoriocarteinregola@gmail.com

NOTE

(1) vedi Presentazione delle modifiche del Piano Regolatore in Campidoglio: non è questo il metodo 18 febbraio 2025

(2) vedi Restituiamo il confronto social sulle modifiche alle Norme Tecniche di attuazione del PRG 2 maggio 2025

(3) vedi Finalmente la Soprintendenza ci dà ragione (sul parere vincolante nel sito UNESCO)

(4) vedi Finalmente la Soprintendenza ci dà ragione (sul parere vincolante nel sito UNESCO) 10 aprile 2025

(5) vedi Modifiche alle NTA del PRG: le osservazioni di Carteinregola 2025

vedi  Modifiche al PRG cronologia materiali

(6)vedi la registrazione del Convegno dell’ 11 marzo 2025𝗜 𝗠𝗘𝗥𝗖𝗔𝗧𝗜 𝗖𝗜𝗧𝗧𝗔𝗗𝗜𝗡𝗜 𝗔𝗿𝗰𝗵𝗶𝘁𝗲𝘁𝘁𝘂𝗿𝗮 𝗲 𝘃𝗶𝘁𝗮 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗰𝗶𝘁𝘁𝗮̀ 𝗰𝗼𝗻𝘁𝗲𝗺𝗽𝗼𝗿𝗮𝗻𝗲𝗮 Casa dell’Architettura, Roma. A 3 h 25’ intervento Anna Maria Bianchi, di seguito la risposta del Presidente della Commissione Commercio capitolino Alemanni.

1 Responses to L’allergia per le critiche dell’assessore Veloccia

  1. Pingback: Restituiamo il confronto social sulle modifiche alle Norme Tecniche di attuazione del PRG |